morti sul lavoro

Report dei morti sul lavoro nei primi 5 mesi del 2023, paragonati ai primi 5 mesi del 2022, spaventosa recrudescenza a maggio con oltre 160 morti complessivi, con 97 di questi sui luoghi di lavoro Il mese di maggio è stato spaventoso, con un numero di morti sul lavoro mai visto in 16 anni di monitoraggio, sono stati ben 95, 24 di questi schiacciato dal trattore, ne sono morti 15 negli ultimi giorni, ero stato facile profeta scrivendo (a tutti) che dopo le forti piogge ci sarebbe stata una strage, che continuerà anche il mese di giugno; il terreno apparentemente asciutto in superfice è cedevole, dall’inizio dell’anno sono morti in questo modo atroce 65 agricoltori, spesso anziani, ma anche di ogni età, e di questi morti in agricoltura, di questa strage verde che impregna di sangue i campi vi informa solo l’Osservatorio. Il 42% dei morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) hanno dai 62 anni in su (147 su 345).Gli stranieri, se si escludono i morti dai 60 anni in su, sono tutti giovani, rappresentano ormai il 20% dei morti sui luoghi di lavoro. Predominante il sesso maschile nei morti sui luoghi di lavoro, ma in itinere, le donne sono quasi quanto gli uomini a morire mentre vanno o tornano dal lavoro. Assistiamo a un’autentica strage anche di autotrasportatori, ne sono già morti 52, stanchezza, lavoro stressante e con orari con scarsi controlli, sono pericolosi anche per gli automobilisti, tanti gli incidenti mortali. Ma tanti anche i boscaioli, spesso improvvisati, che muoiono travolti dall’albero che tagliavano, Sarebbe importantissima una campagna governativa, ma anche dell’opposizione, sulla strage provocata dal trattore, ogni anno il 20% dei morti sui luoghi di lavoro sono dovute al trattore che travolge chi lo guida. Inail da come 264 di denunce di infortuni mortali nei primi 4 mesi del 2023, ma sono comprensive anche dei morti sulle strade e in itinere, noi solo sui luoghi di lavoro nei abbiamo registrati al 31 Maggio ben 345, a questi occorre aggiungere i morti sulle strade e in altri ambiti lavorativi, che INAIL non copre e diffonde. Con questi numeri, ben più alti, l’aumento sui luoghi di lavoro rispetto al 31 maggio del 2022 è del 16%. Non possono esserci morti sul lavoro di serie A e di serie B, vanno contati tutti come facciamo noi. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna, che diventerà a breve un’Associazione che darà assistenza psicologica e legale ai famigliari delle vittime, con il compito anche di rendere visibile l’identità e la storia degli oltre 1000 lavoratori morti sui luoghi di lavoro in questi 16 anni che sono stati registrati dall’Osservatorio Sito osservatorio http://cadutisullavoro.blogspot.it OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL 31 MAGGIO Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 576 lavoratori, di questi 345 morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero. Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti 65 gli schiacciati dal trattore 14 i boscaioli morti travolti dall’albero che tagliavano 23 i morti in lavori domestici 52 morti gli autotrasportatori alla guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti che hanno la sventura di incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 28 gli operai e impiegati morti per malori sui luoghi di lavoro che sono a tutti gli effetti considerati morti per infortuni sul lavoro 34 gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali. Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi, ma per i morti sulle strade e in itinere è difficile che siano esaustivi LOMBARDIA 46 (78) Milano (6), Bergamo (4), Brescia (13), Como (4), Cremona (1), Lecco (2), Lodi (), Mantova (3), Monza Brianza (3), Pavia (5) Sondrio (2), Varese(3) VENETO 33 (55) Venezia (5), Belluno (1), Padova‎ (6), Rovigo (3), Treviso (7), Verona (7), Vicenza (4) SICILIA 25 (42) Palermo (6), Agrigento (2), Caltanissetta (), Catania (2), Enna (1), Messina (6), Ragusa (1), Siracusa (3), Trapani‎ (4) CAMPANIA 25 (42) Napoli (7), Avellino (4), Benevento (1), Caserta (8), Salerno (6) PIEMONTE 26 (54) (8) Torino (5), Alessandria (5), Asti (4), Biella (), Cuneo (3), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (4) Vercelli (2) EMILIA ROMAGNA 22 (38) Bologna (1), Rimini (1) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (7) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (1) Piacenza (2) TOSCANA 23 (38) Firenze (4), Arezzo (2), Grosseto (4), Livorno (), Lucca (3), Massa Carrara () Pisa‎ (4), Pistoia (1), Siena (2) Prato (1) LAZIO 16 (26) Roma (8), Viterbo (1) Frosinone () Latina (3) Rieti (2) MARCHE 13 (19) Ancona (2), Macerata (3), Fermo (), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (1) TRENTINO ALTO ADIGE 9 (13) Trento (4) Bolzano (4) PUGLIA 16 (26) Bari (7), BAT (1), Brindisi (2), Foggia (2), Lecce (3) Taranto (1) SARDEGNA 8 (14 ) Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (1), Medio Campidano (1), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (2), Sassari (3).Sulcis iglesiente () FRIULI VENEZIA GIULIA 8 (14) Pordenone (4) Trieste (1) Udine (2) Gorizia () CALABRIA 9 (14) Catanzaro (4), Cosenza (3), Crotone () Reggio Calabria (1) Vibo Valentia (1) ) ABRUZZO 8 (12) L'Aquila (1), Chieti (2), Pescara (1) Teramo (3) UMBRIA 7 (10) Perugia (5) Terni (1) LIGURIA 3 (5) Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona () BASILICATA 5 (8) Potenza (3) Matera (1) VALLE D’AOSTA 5 (3) Molise 1 (2) Campobasso () Isernia (1). Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

Modellino

Modellino
Ecco il modellino in scala 1/10 dell'opera che vorrei realizzare se troverò i fondi necessari e chi la vorrà esporre. una piramide di m 2,5 di lato dove sopra ci sono oltre 100 foto di morti sul lavoro e dentro la mia scultura a dimensione umana "morte bianca". Pochi sanno che dipingo e scolpisco da oltre 50 anni, che sono presente in musei, uno del quale mi ha dato il titolo di maestro. nell'opera ovviamente nessun lavoratore avrà la foto tagliata

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Andamento nei 15 anni di monitoraggio. In questi 15 anni sono morti quasi 20000 morti complessivi, 9800 sui luoghi di lavoro, tutti registrati, chi parla di cali mente agli italiani, rispetto al 2021 si registra sui luoghi di lavoro un aumento dell'8% se si contano tutti i morti e non solo gli assicurati INAIL

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Rai 2 soricelli con marzia roncacci

RAI2 TG2 INSIEME - Carlo Soricelli nella trasmissione di Marzia Roncacci

Cristo metalmeccanico

Cristo metalmeccanico
La fabbrica 2007 pochi giorni dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino. Il cuore rimasto in Fabbrica anche adesso che ho raggiunto la pensione Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano- Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia- La classe operaia non è più centrale-il paradiso è diventato inferno di fiamme di fuoco e d'olio bruciato- di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane- Operai sfruttati come non è successo mai Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia -Anche il nostro bravo Presidente urla instancabile le morti sul lavoro ma anche le sue sono urla impotenti- Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 30 luglio 2008

CAROVANA PER IL LAVORO SICURO

Morti bianche, parte la carovana del lavoro sicuro

'Carovana per il lavoro sicuro', cosi' si chiama l'iniziativa, presentata oggi alla Camera, messa in campo da Articolo 21, sindacati, associazioni, movimenti e coordinata da Cesare Damiano, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sicurezza sul lavoro.
Un viaggio unito ad iniziative che coinvolgono il mondo del cinema, del teatro, della musica e del giornalismo e che tocchera' i luoghi dove si sono consumati alcuni degli infortuni mortali sul lavoro degli ultimi tempi: da Campello sul Clitunno a Torino a Marghera a Mineo.
"Una iniziativa che -spiega Giuseppe Giulietti, uno dei fondatori di Articolo 21 e deputato dell'Italia dei valori- si rivolge al mondo della comunicazione e a cui hanno aderito politici di differente orientamento". Un progetto che per Giulietti deve essere dedicato prima di tutto "al Presidente della Repubblica che ha sottolineato, sin dall'inizio del suo mandato, l'importanza di soffermarsi sul problema degli infortuni sul lavoro. E' per questo che chiediamo anche a lui di sostenere la nostra 'Carovana'".
"Vorrei ringraziare -conclude Giulietti- anche il presidente e il direttore della Mostra del Cinema di Venezia, che dedicheranno, per la prima volta, una giornata intera al tema delle cosiddette 'morti bianche'".

E' MORTO RADU GHEORGHE A CAMPOMARINODI CAMPOBASSO. E' MORTO OLACIDO FUSCO A CERMANATE(COMO). E' MORTO DENIS BOGDAN ROMANENGO (CREMONA) E' MORTO UN SE

IL PIANTO DEL PRESEDENTE NAPOLITANO
CREMONA 30 LUGLIO. E' MORTO DENIS BOGDAN UN MOLDAVO DI 22 ANNI A ROMANEGO(CREMONA) Un operaio è morto e un altro è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro a Romanengo (Cremona), in un cantiere per la realizzazione degli spogliatoi di un impianto sportivo. Vittima un moldavo di 22 anni. Il ferito, un italiano di 42 anni, residente e Brescello (Reggio Emilia) è stato ricoverato per trauma cranico. Entrambi sono stati schiacciati dal braccio pompante di una betoniera. L'incidente, secondo quanto riferiscono i carabinieri di Romanengo che sono intervenuti subito sul posto, si è verificato durante una colata di calcestruzzo. L'operaio deceduto non è ancora stato identificato.
L'ENNESIMA MORTE DI FATICA IN ITALIA . ANCHE QUESTO MORTE E' NELL'INDIFFERENZA DEGLI ITALIANI. CHE PAESE E' DIVENTATO IL NOSTRO?
E' MORTO DI FATICA RADU GHEORHE A 35 anni, rumeno, è stato trovato privo di vita nelle campagne di Campomarino dove si trovava fin dalle prime ore del mattino per lavorare come bracciate. Il cadavere è stato trovato in una zona isolata, al margine dei campi coltivati in località Nuova Cliternia. Probabilmente la morte di GHEORGHE RADU risale alle ore del mattino, ma il corpo è stato rinvenuto soltanto nel pomerigigo da alcuni passanti. Il rumeno era in Italia da tempo, viveva a Torremaggiore (Foggia) ed era in regola con il permesso di soggiorno. La sua morte è diventato un caso da trattare per la Procura di Larino. Sembrano evidenti le cause naturali del decesso. Probabilmente il caldo ha provocato un malore che ha stroncato il giovane bracciante. Il magistrato che si occupa dell'episodio ha disposto l'autopsia. Ma gli inquirenti indagano per capire se, al momento della morte, Radu Gheorghe era solo o con lui c'erano altri lavoratori che lo hanno lasciato morire senza soccorrerlo. I carabinieri di Campomarino in queste ore hanno ascoltato diversi lavoratori stranieri che erano impiegati nella raccolta di pomodori nei campi vicini al punto dove è stato trovato il corpo del rumeno. Tutti avrebbero detto di non essersi resi conto di quanto stava accadendo. Ma qualcuno potrebbe finire nei guai per omissione di soccorso.

VICENZA, 30 LUG
E' MORTO UN OPERAIO SERBO DI 35 ANNI
Un immigrato serbo di 35 anni e' morto stritolato da uno dei macchinari della conceria dove lavorava a Chiampo (Vicenza). L'uomo era impegnato nelle operazioni di pulizia all'interno di una fabbrica quando i suoi abiti sono rimasti impigliati in una parte in movimento del macchinario. L'allarme e' stato lanciato immediatamente dai compagni di lavoro, ma l'operaio e' morto prima dell'arrivo dei soccorsi.
E' MORTO PLACIDO FUSCO A 44 ANNI Cermenate (Como), è stato travolto e ucciso da una pala meccanica in movimento. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio alla ditta di legnami Bellotti di Cermenate. Il collega della vittima, che movimentava la pala meccanica, è stato colto da malore.
CI ASPETTIAMO ALMENO UN MOMENTO DI RIFLESSIONE DAI MINISTRI MARONI E BOSSI PER IL GRANDE CONTRIBUTO DI SANGUE CHE TANTI LAVORATORI STRANIERI STANNO DANDO AL BENESSERE DEL PAESE

martedì 29 luglio 2008

E' MORTO UMBERTO PUCCI UN OPERAIO A CESA CASERTA. E' MORTO UN GIOVANE DI 18 ANNI DI SONA VERONA DIPENDENTE DI GARDALAND. MORTO UN CAMIONISTA A GENOVA

E' MORTO UN CAMIONISTA A GENOVA 29 lug. Un camionista cinquantaseienne e' morto in un incidente automobilistico avvenuto questo pomeriggio sulla provinciale della Val Graveglia nell'entroterra del Tigullio (Genova). Secondo la prima ricostruzione del fatto, l'automezzo sarebbe andato fuori strada e si sarebbe ribaltato nella scarpata, precipitando fino al torrente sottostante.


E' morto a 18 anni in un incidente sul lavoro all'interno del grande parco divertimenti, a Castelnuovo del Garda (Verona). Ma Alessandro Fasoli, il giovane schiacciato questa mattina da un trenino monorotaia a Gardaland, non era lì per divertirsi. Ci lavorava nel parco sul lago, da poco più di un mese, come stagionale, addetto ai cancelli d'ingresso al trenino. Forse l'eccesso di zelo - il tentativo di togliere una carta, o qualcos'altro dalla sede della monorotaia - lo ha condannato ad una fine atroce. E' stato travolto da un vagoncino che sopraggiungeva alle sue spalle, per non averne calcolato i tempi, e schiacciato contro la vettura successiva. E' deceduto all'istante, per una serie di gravi traumi. Nessuno ha assistito direttamente alla tragedia. Anche per questo, probabilmente, lo "show' non si è fermato. Il parco ha continuato a funzionare, con i visitatori ignari di quanto era successo. E quando l'hanno saputo - ha spiegato l'ad della società, Aldo Vigevani - si sono pure lamentati perché la monorotaia era chiusa. In mezzo alla folla di famiglie e bambini vocianti, attratti da giostre e personaggi animati, è così entrata la cronaca più dura. I vigili del fuoco, i carabinieri, gli addetti alla rimozione della salma. L'area vicina al treno - convogli a 5 vagoncini che attraversano sopraelevati il parco - è stata transennata e sequestrata. Fermate, per il tempo dei rilievi, anche alcune attrazioni vicine, le 'Sequoia Adventure', le Tazze rotanti, che poi hanno riaperto. La morte del 18enne non ha bloccato Gardaland. Ma, a giudicare dalle reazioni di alcuni visitatori, non tutti lo avrebbero apprezzato. "Mi vergogno quasi a raccontarlo - riferisce Vigevani - ma c'é stata gente che ci ha chiesto il rimborso del biglietto d'ingresso, perché l'attrazione era chiusa...". Altri che avevano prenotato la visita al parco, una volta appreso dell'incidente, hanno chiamato i centralini per assicurarsi che fosse aperto, ricevendo risposta affermativa. Oggi era una giornata leggermente sopra la media, con afflusso previsto di circa 15 mila persone. Questo, secondo Vigevani, fa capire "l'impossibilità di prendere in esame la chiusura immediata del parco dopo l'incidente. C'é gente che viene da tutta Italia e aveva già prenotato viaggio, albergo e tutto il resto. Avremmo avuto una valanga di richieste di danni". Una spiegazione che non ha convinto ad esempio il Pdci. "La direzione del parco giochi - ha denunciato Orazio Licandro, responsabile organizzazione del partito - non ha fermato neanche per un attimo giostre e attrazioni. In nome del profitto neanche la morte di un ragazzo merita rispetto. The show must go on. La barbarie dilaga". Sull'incidente la Procura di Verona ha aperto un fascicolo d'inchiesta per l'ipotesi di omicidio colposo. Alessandro Fasoli, di Sona (Verona) "era un ragazzo d'oro, felicissimo di lavorare a Gardaland", ricorda lo zio del giovane, Giuseppe. Era lui il sostegno della mamma, pensionata, rimasta da poco vedova. Promosso con buoni voti in quinta liceo, Alessandro voleva guadagnare un po' di soldi durante l'estate anche per le sue piccole spese. Proprio oggi doveva andare a fissare l'appuntamento per l'esame di guida della patente.
E' MORTO UN OPERAIO DI di 40 anni cadendo da una gru in un cantiere edile del Casertano. E' successo questa mattina alle 11.30 a Cesa, in un edificio in costruzione sulla strada provinciale Aversa-Caivano.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'operaio si trovava sulla parte più alta del mezzo quando all'improvviso è caduto al suolo facendo un volo di circa dieci metri. Quando i medici del 118 sono giunti sul posto era già troppo tardi: l'uomo aveva il cranio fracassato.
Su quanto accaduto stanno indagando i carabinieri del reparto territoriale di Aversa

domenica 27 luglio 2008

E' MORTO LEOPOLDO BASSI AUTOTRASPORTATORE VICENTINO DI 55 ANNI. E' MORTO UN OPERAIO ROMENO IN PROVINCIA DI UDINE

IL PIANTO DEL PRESIDENTE

VICENZA, 26 LUG

E' MORTO LEOPOLDO BASSI un autotrasportatore vicentino di 55 anni. leopoldo e' morto schiacciato dal cassone del suo camion mentre stava eseguendo una manutenzione del mezzo. Bassi socio di una ditta di trasporti. Secondo la ricostruzione dei Cc, era intento a lavorare sulla pompa idraulica del pistone quando una fuoriuscita improvvisa dell'olio avrebbe fatto precipitare il cassone. Oltre ai carabinieri sono accorsi sul posto i Cc, i vigili del fuoco di Schio e i tecnici dello Spisal.




POZZUOLO DEL FRIULI (UDINE), 26 LUG

E' MORTO LAURENTIU VIRNA UN OPERAIO ROMENO nello stabilimento siderurgico ABS di Pozzuolo del Friuli, in provincia di Udine, che lavorava per la ditta Nopla di Piancamuno, provincia di Brescia. L'operaio era salito sul tetto per la verifica di alcuni lavori insieme ad altri due operai. Proprio uno di questi ultimi lo ha visto allontanarsi dal percorso pedonale protetto ed obbligato e precipitare nel vuoto. È stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, ma è morto poco dopo il ricovero.

venerdì 25 luglio 2008

IL KILLER DEGE' MORTO ENZO MOSER SCHIACCIATO DAL KILLER


I MORTI A CAUSA DI QUESTO AUTENTICO ASSASSINO "IL TRATTORE" SONO GIA' DECINE DALL'INIZIO DELL'ANNO E SENZA CHE NESSUNO PRENDA PROVVEDIMENTI. COSA FA IL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA PER SENSIBILIZZARE VERSO QUESTO AUTENTICO MASSACRO DI AGRICOLTORI?


E' MORTO ENZO MOSER schiacciato da un trattore. In passato, come il fratello Francesco, era stato ciclista professionista. L'incidente mortale nel primo pomeriggio nei campi nella zona di Giovo, in provincia di Trento, dove stava lavorando . Per liberare Enzo dal mezzo che lo ha schiacciato, sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco della zona. Sul posto, in Val di Cembra, sono accorsi anche il 118 e i Carabinieri per ricostruire l'accaduto.

mercoledì 23 luglio 2008

E' MORTO UN OPERAIO A RIVA DEL GARDA (TRENTO). E' MORTO UN BOSCAIOLO ROMENO A ARCIDOSSO (GROSSETO). E' MORTO DOMENICO STOCCORO IN PROV. DI SASSARI


Sassari, 23 lug.
NESSUNO FA NIENTE CONRO QUESTO KILLER DEGLI AGRICOLTORI? DALL'INIZIO DELL'ANNO SONO GIA' DECINE I MORTI CAUSATI DAL TRATTORE
E' MORTO DOMENICO STOCCORO un agricoltore di 64 anni, Domenico e' morto intorno alle 12 schiacciato dal proprio trattore mentre arava un campo nella propria azienda agricola nelle campagne di Siligo (Sassari). Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Bonorva, vigili del fuoco e un'autoambulanza del 118. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo.


ARCIDOSSO (GROSSETO), 23 LUG
E' MORTO UN GIOVANE BOSCAIOLO di 26 anni in un incidente sul lavoro avvenuto questo pomeriggio vicino ad Arcidosso. In base a una prima ricostruzione, l'uomo, un romeno residente a Santa Fiora, sarebbe stato travolto dal pino che stava abbattendo: il tronco sarebbe finito a terra colpendolo alla testa il e poi sarebbe rotolato verso valle trascinando giovane per una ventina di metri. L'incidente e' avvenuto in zona Macchie, a otto chilometri da Arcidosso.


RIVA DEL GARDA (TRENTO), 23 LUG


E' MORTO UN OPERAIO in seguito al crollo di un'impalcatura a Riva del Garda. E' CADUTO INSIEME AD UN ALTRO RIMASTO GRAVEMENTE FERITO. .E' CADUTO da un'altezza di cinque metri, mentre stavano eseguendo lavori nella ditta Chc, vicino alla cartiera di Riva, poco dopo le 10. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118 con l'elicottero, ma per uno degli operai era ormai troppo tardi: era deceduto sul colpo. Il ferito e' stato trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento.

domenica 20 luglio 2008

MUORE UN ALTRO AGRICOLTORE A LASTRA DI SIGNA FIRENZE. IL KILLER DEGLI AGRICOLTORI HA SPARSO ALTRO SANGUE



E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 71 A LASTRA DI SIGNA (FIRENZE)E' morto per una ferita profonda alla gola, tagliandosi forse dopo essere finito contro un cartello stradale o con la fresa che era agganciata al trattore che stava guidando. E' accaduto stamani intorno alle 9.30 lungo via di Carcheri, a Vigliano, località del comune di Lastra a Signa (Fi). La vittima è un AGRICOLTORE di 71 anni.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti insieme al personale sanitario del 118, l'anziano avrebbe agganciato con la fresa un paletto che segnala la conduttura del gas lungo la strada che stava percorrendo col trattore. Il veicolo si sarebbe così piegato e l'uomo sarebbe stato sbalzato finendo probabilmente contro un cartello stradale. Non è escluso però che l'anziano si sia ferito finendo sulla fresa.

sabato 19 luglio 2008

E' MORTO A 44 ANNI ANTONIO SCARCI IN PROVINCIA DI TARANTO. E' MORTO PATRIZIO GUGLIELMANA A BRIOSCO DI MILANO. E' MORTO LUIS VALENTIN PROV. BOLZANO

IL PIANTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO

E' MORTO ANTONIO SCARCI OPERAIO DI 40 anni. ANTONIO è morto folgorato, stamani intorno alle 9.30, mentre stava tinteggiando, sopra un apposito cestello, la superficie esterna di un capannone nella zona industriale tra Massafra e Taranto.
ANTONIO , secondo una prima ricostruzione, operava con un lungo rullo e avrebbe urtato accidentalmente i cavi dell'alta tensione. La scossa l'ha ucciso sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i medici del 118 che hanno potuto solo constatarne la morte.
E' accaduto in una ditta del gruppo 'Fratelli Maraglino', a Massafra. L'azienda produce infissi in alluminio e tendaggi. La fabbrica si trova sulla statale 7 Appia, a pochi chilometri dal capoluogo jonico.

E' MORTO PATRIZIO GUGLIELMANA OPERAIO DI 22 ANNI. PATRIZIO è morto in incidente sul lavoro avvenuto oggi pomeriggio in un edificio di via Manzoni, a Briosco (Milano). Patrizio Guglielmana, di 22 anni, residente a Samolaco, in provincia di Sondrio era alla guida di un escavatore ed è rimasto sepolto sotto un'enorme massa di terra e un muro di contenimento di cemento armato alto tre metri.

giovedì 17 luglio 2008

E' MORTO UN MURATORE A RONCADELLA BRESCIA. UN'ALTRA VITTIMA DEL KILLER DEGLI AGRICOLTORI A BORNO BRESCIA,

PIANTO DEL PRESIDENTE


DUE VITTIME IN POCHE ORE IN PROVINCIA DI BRESCIA
E' MORTO HLEVIS JAHJA A SOLI 20 ANNI A RONCADELLA DI BRESCIA e' morto in un incidente sul lavoro avvenuto stamani intorno alle 8 in un cantiere edile a Roncadelle (Brescia).
L'uomo, secondo una prima ricostruzione, e' caduto da un' altezza di circa due metri ed e' morto dopo aver battuto il capo. Della ricostruzione della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Roncadelle e i funzionari della Asl. Sono inoltre intervenuti nel cantiere, che si trova in via Mandolossa, i sanitari del 118. La vittima, secondo i primi accertamenti, era residente in provincia di Brescia.



(BRESCIA), 17 LUG


E' MORTO UN AGRICOLTORE e' morto stamani mentre tagliava l'erba guidando un trattore a Borno (Brescia). L'anziano, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato travolto e ucciso dal trattore dopo che il mezzo agricolo si e' ribaltato. Sono intervenuti i sanitari del 118 ma non c'e' stato nulla da fare. Degli accertamenti si stanno occupando i carabinieri della stazione di Borno.

lunedì 14 luglio 2008

E' MORTO PAOLO DE BIASE A 33 ANNI A CASAVATORE (NAPOLI). E' MORTO UN ALTRO AGRICOLTORE A CAUSA DEL TRATTORE A LONIGO NEL VICENTINO


IL PIANTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO

13 LUGLIO
VICENZA, 13 LUGLIO
E' MORTO UN AGRICOLTORE A CAUSA DEL TRATTORE. IL KILLER DEGLI AGRICOLTORI FA UN'ALTRA VITTIMA - Incidente sul lavoro nel Vicentino. Un agricoltore e' morto schiacciato da un trattore, a Lonigo, in localita' Madonna. Secondo i carabinieri, la vittima sarebbe un anziano. Tra i soccorritori anche i vigili del fuoco di Vicenza, che stanno ultimando il recupero della salma



E' MORTO PAOLO DI BIASE A 33 ANNI. PAOLO è' caduto da un'altezza di quattro metri mentre, su una scala, stava riparando le luminarie di un "giglio", una delle alte strutture da portare in processione durante la tradizionale festa paesana. Paolo Di Biase, 33 anni, operaio che stava lavorando per conto della ditta "Armonioso", e' morto all'istante. E' accaduto stasera a Casavatore, comune dell'hinterland settentrionale di Napoli.
Sull'incidente indagano i carabinieri della stazione diCasavatore.Gli investigatori hanno accertato che non sono state osservate le norme sulla sicurezza del lavoro. I militari stanno svolgendo accertamenti anche sulla posizione lavorativa della vittima. A quanto si e' appreso, i festeggiamenti previsti stasera potrebbero essere annullati in segno di lutto.

domenica 13 luglio 2008

E' MORTO MIRCO RANZATO A VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO IN PROVINCIA DI PADOVA. E' MORTO UN BRACCIANTE A SAN SEVERO DI FOGGIA



11 LUGLIO
E' MORTO RANZATO 41 ANNI di Borgoricco (Padova), MIRCO è morto a Villanova di Camposampiero (Padova), travolto da una trave di legno nella fabbrica dove lavorava.
Stamani, MIRCO, dipendente di una ditta locale, è stato colpito all'addome da una trave di legno caduta da un muletto in movimento, condotto da un altro operaio. Subito soccorso è stato trasportato con l'elisoccorso all'ospedale di Padova, doce è deceduto alcune ore dopo.

E' MORTO UN BRACCIANTE A FOGGIA A SAN SEVERO vicino Foggia. LA VITTIMA aveva circa 40 anni, e' morto questa mattina dopo essere caduto accidentalmente in un pozzo in un'azienda agricola nelle campagne di San Severo (Fg), sulla strada provinciale 47.
Si tratterebbe di un uomo che abitava nella zona. A dare l'allarme alcuni parenti della vittima che hanno chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a recuperare il corpo.
Sul luogo dell'incidente anche gli agenti di Polizia del commissariato di San Severo che stanno accertando le circostanze dell'incidente.

ANCHE UNA BAMBINA DI 12 ANNI E' RIMASTA VITTIMA DEL KILLER DEGLI AGRICOLTORI "IL TRATTORE"

i trattori compiono autentiche stragi
Incidente mortale nelle campagne di Gangi, in provincia di Palermo. Una bambina di 12 anni Alessandra V. è morta schiacciata dal rimorchio del trattore guidato dal fratello Francesco, 19 anni. I due si trovavano sopra il mezzo in contrada Regiovanni quando la ruota posteriore del rimorchio carico di frumento si è bucata. Il giovane ha perso così il controllo del trattore, che si è ribaltato. La sorella è rimasta schiacciata dal rimorchio.
Inutili per lei i soccorsi: quando i medici sono arrivati sul posto, infatti, la piccola era già deceduta per un trauma cranico. Il fratello è stato invece immediatamente trasportato all'ospedale Civico di Palermo, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.

E' MORTO RAFFAELE C. A NAPOLI AVEVA SOLI 17 ANNI




NAPOLI 12 luglio

E' MORTO RAFFAELE C. RAFFAELE (ANCORA UN BAMBINO)Avrebbe compiuto 18 anni il prossimo ottobre è morto oggi al corso Umberto di Casalnuovo di Napoli. Raffaele C., residente nel quartiere di Secondigliano, a Napoli, è precipitato da un'altezza di circa quindici metri. Secondo quanto accertato dai carabinieri RAFFAELE è salito sul terrazzo di un edificio per montare un condizionatore per un appartamento attiguo. Sembra che all'improvviso abbia perso l'equilibrio, precipitando al suolo. Per Raffaele. non c'é stato nulla da fare. Sul posto c'era anche il titolare della ditta che ha fornito il condizionatore e un elettricista. I carabinieri della tenenza di Casalnuovo hanno accertato che il 17enne era stato regolarmente assunto da qualche tempo dalla ditta. Al momento è emerso che non erano state adottate tutte le prescritte misure antinfortunistiche.

venerdì 11 luglio 2008

TABELLE EXCEL SUI MORTI SUL LAVORO DALL 1 GENNAIO AL 30 GIUGNO 2008

TABELLE EXCEL DEI MORTI SUL LAVORO DAL 1 GENNAIO AL 30 GIUGNO 2008
Ai numerosissimi visitatori del blog faccio conoscere questa mail che ho mandato al nostro Presidente Napolitano che tanto sta facendo per eliminare questo terribile tributo di sangue che i lavoratori stanno pagando nell'indifferenza della politica, che è più attenta a risolvere i problemi personali di "qualcuno" piuttosto che occuparsi di questi tragici eventi e dei salari dei lavoratori e dei pensionati che sono ormai ridotti alla fame, la drammatica frequenza dei morti sul lavoro sono il più terribile aspetto di quest'abbandono del mondo del lavoro. Dai dati raccolti in questi sei mesi ho elaborato tre tabelle excel che purtroppo non si riescono ad inserire così come sono nel blog, ma gli aspetti più drammatici dei morti sul lavoro li ho trasmessi nella mail che ho mandato alla Segreteria del Presidente Giorgio Napolitano . Chi è interessato ad avere le tabelle excel per ricavarne ulteriori dati è pregato di mandarmi l'indirizzo di posta elettronica e gli saranno mandati immediatamente. Carlo Soricelli

Caro Presidente Giorgio Napolitano, sono il metalmeccanico in pensione Carlo Soricelli, l'anno scorso so rimasi molto scosso per la tragica morte degli operai della Thyssen di Torino. Anche i suoi accorati richiami contro questi tragici eventi mi hanno spinto dal 1 gennaio 2008 a monitorare attraverso la stampa e Internet tutti i morti sul lavoro Alla fine di giugno ci sono già quasi duecento morti e con questi dati che ho raccolto sono già in grado di elaborare alcune statistiche. Con questi dati, ho elaborato, attraverso 3 tabelle excel i morti sul lavoro dal 1 gennaio al 30 giugno. Li ho suddivisi per provincia( 1° tabella), professione (2° tabella) ed età(3° tabella).
Nella prima tabella si evidenzia che i morti sono disseminati su 2/3 delle provincia italiane (68). I lavoratori stranieri pagano con un grande contributo di sangue il benessere italiano 10% circa. Le
province con il il più alto numero di morti sono Milano con 10 morti, Bari con 9 morti (strage) Catania con 9 morti (strage). IN QUESTA DRAMMATICA SEQUENZA VIENE PERO' FUORI UN DATO ANCORA BEN PIU' EVIDENTE, IL NUMERO DI MORTI (TANTISSIMI) NON SONO QUELLI CHE CIRCOLANO LIBERAMENTE SENZA DATI PROVATI.I LAVORATORI MORTI REALMENTE SUL LUOGO DI LAVORO SONO CIRCA 200 E NON PIÙ DEL DOPPIO O TRIPLO COME VIENE RIPORTATO IN QUASI TUTTA LA STAMPA. A MIO PARERE NON SI POSSONO SEGNALARE COME MORTI "SUL LAVORO" I LAVORATORI CHE MUOIONO MENTRE SI RECANO O RITORNANO DAL LAVORO. QUESTO E' UN ALTRO PROBLEMA GRAVE CHE OCCORREREBBE VALUTARE IN ALTRI MODI. SE NON SI FA QUESTO LAVORO DI SEPARAZIONE SI FA SOLO DELLA CONFUSIONE E SI METTONO A RISCHIO LA VALUTAZIONE E LE SOLUZIONI DA ADOTTARE. Come abitante della provincia di Bologna noto con molto piacere che la provincia di Bologna, di Modena e dell'Emilia Romagna in generale hanno un più basso numero di morti rispetto ad altre regioni industrializzate.

Nella seconda tabella suddivido per età le vittime. Dai 40 e 50 è la fascia d'età con il maggior numero di morti (46), dai 30 e 40 (32). Di diversi lavoratori non si conoscono le generalità e l'età ma solo la località dell'infortunio mortale e della professione.


Nella terza tabella ho suddiviso le vittime per professione. E' molto evidente, ed era risaputo che sono gli operai che pagano in assoluto il più grande contributo di sangue. Per operai s'intendono tutti i lavoratori che svolgono lavori manuali nell'edilizia e nel metalmeccanico ( il maggior numero). sono moltissimi anche gli agricoltori morti. Il dato che mi ha più colpito, nei morti in agricoltura, è stato l'elevatissimo numero di agricoltori morti per essere rimasti schiacciati, a causa del ribaltamento del trattore, un autentico Killer. E da metalmeccanico penso che basterebbe poco per evitare, con barre in acciaio aperte ai lati mentre i trattori sono in movimento, il ribaltamento di questo mezzo assassino. Per notizie più dettagliate sui morti sul lavoro nel blog http://cadutisullavoro.blogspot.com
Con l'occasione la saluto cordialmente

E' MORTO VIJAI KUMAR MORTO DI FATICA E VITTIMA DEL LAVORO NERO. E' MORTO MIRCO RANZATO A VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO (PADOVA)

APPRENDIAMO OGGI CHE E' MORTO DI FATICA VIJAI KUMAR vittima del lavoro nero in provincia di Mantova. Denunciato anche il caporale
MANTOVA- VIJAI Lo hanno trovato morto il 27 giugno scorso, sotto un filare di alberi nelle campagne di Viadana, paesetto del mantovano. In un primo momento si è pensato che Vijai Kumar, un cittadino indiano di 44 anni in Italia irregolarmente, fosse stato ucciso da un semplice malore, forse dovuto al caldo. Ma che ci faceva in aperta campagna nelle ore più torride della giornata? Le indagini condotte dai carabinieri di Viadana hanno portato a una conclusione molto più amara: è stata la fatica a uccidere Kumar, vittima delle durissime condizioni del lavoro nero. Secondo gli inquirenti l’indiano si sarebbe sentito male sul campo dove stava lavorando, ma il proprietario dell’azienda agricola avrebbe ordinato ad altri clandestini di trasportarlo lontano, sotto gli alberi dove poi è stato ritrovato. Ieri l’agricoltore è stato denunciato a piede libero per omicidio colposo e multato di 90 mila euro per utilizzo di manodopera irregolare. Il titolare di una cooperativa viadanese che aveva fornito all'azienda otto lavoratori, oltre all'indiano morto, è stato denunciato per caporalato. Durante il blitz dei carabinieri e dei funzionari dell'ispettorato del lavoro sono stati trovati al lavoro altri tre cittadini extracomunitari impiegati in nero e un clandestino già colpito da un provvedimento di espulsione, che è stato arrestato. _


- PADOVA, 11 LUG -

E' MORTO MIRCO RANZATO 41 anni, e' morto in una fabbrica di Villanova di Camposampiero (Padova), travolto da una trave di legno. MIRCO dipendente di una ditta locale, e' stato colpito all'addome da una trave di legno caduta da un muletto in movimento, condotto da un altro operaio. Subito soccorso, Razzato e' stato trasportato con l'elisoccorso all'ospedale di Padova, dove e' deceduto alcune ore dopo.

lunedì 7 luglio 2008

E' MORTO FRANCESCO ABATE A 66 ANNI.E' MORTO GIUSEPPE CARBONE A 44 ANNI A NAPOLI. E' MORTO UN AGRICOLTORE A BORGO SAN GIACOMO (BRESCIA)


9 LUGLIO ALESSANDRIA


E' MORTO FRANCESCO ABATE UN CARPENTIERE CHE ERA GIA' IN PENSIONE. FRANCESCO è morto per le ferite riportate cadendo dal tetto di una villetta in costruzione a Oviglio, paese a pochi chilometri da Alessandria. L'incidente è avvenuto questa mattina. FRANCESCO 66 anni, abitante a Spinetta Marengo, sobborgo di Alessandria, si trovava sul tetto quando è precipitato da un'altezza di circa cinque metri, riportando un grave trauma cranico. Trasportato in ospedale, è deceduto un paio di ore dopo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dello Spresal per gli accertamenti. Su disposizione della magistratura il cantiere è stato posto sotto sequestro. Resta da chiarire se Abate era sul tetto per partecipare ai lavori di ultimazione della villetta, realizzata dall'impresa del figlio.
E' MORTO GIUSEPPE CARBONE OPERAIO DI 44 ANNI. L' incidente nel quale è morto GIUSEPPE CARBONE, che aveva 44 anni, sarebbe dovuto a cause accidentali secondo le prime indagini svolte dai carabinieri. L' uomo lavorava per la «Elettromeccanica montese» e - secondo alcune testimonianze - era salito su una scala all' interno di un capannone per completare la messa a punto di un impianto elettrico del locale. La scala è scivolata sganciandosi dagli appoggi ai quali cui era fissata e Carbone è caduto pesantemente a terra, battendo la testa sul pavimento. Ogni soccorso è stato inutile e l'operaio è morto sul colpo. Il pm di turno ha disposto il trasferimento della salma al II Policlinico per l' autopsia. Carbone era sposato con moglie e due figli ,un ragazzo ed una ragazza di 18 e 15 anni e viveva a Quarto, centro dell' area flegrea. Nell' impresa lavorava già da alcuni anni e la sua posizione lavorativa era regolare.
BORGO SAN GIACOMO (BRESCIA)
E' MORTO UN AGRICOLTORE di 43 anni stamani poco dopo le 8 in un incidente sul lavoro accaduto a Borgo San Giacomo. L'uomo stava lavorando nei pressi di un silos che improvvisamente è caduto e l'ha schiacciato uccidendolo. Della ricostruzione della dinamica dell'incidente si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Verolanuova (Brescia).

E' MORTO UN OPERAIO ALBANESE DI 48 ANNI A VENEZIA



8 LUGLIO VENEZIA

E' MORTO UN OPERAIO ALBANESE DI 48 . E' MORTO morto oggi in seguito ai traumi e le ferite riportati in un incidente sul lavoro accaduto a Maerne (Venezia). L'uomo era stato travolto ieri pomeriggio dalla caduta di un muro all'interno di un cantiere edile, mentre erano in corso lavori con una ruspa. Le condizioni dell'albanese erano apparse subito gravi. Sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri e dei tecnici dello Spisal.

E' MORTO RAFFAELE MASIELLO UN EDILE A BITRITTO BARI. E' MORTO PASQUALE CUGLIERI BRACCIANTE DI VIBO VALENTIA




BARI, 7 LUG -


E' MORTO RAFFAELLE MASIELLO UN OPERAIO EDILE per un incidente sul lavoro in un cantiere a Bitritto, piccolo comune a pochi chilometri da Bari. RAFFAELE è morto battendo violentemente la testa cadendo da un'altezza di 6 metri di un'impalcatura. I carabinieri che hanno avviato indagini.
QUASI OGNI GIORNO MUORE UN AGRICOLTORE SCHIACCIATO DAL KILLER DEGLI AGRICOLTORI
E' MORTO PASQUALE CUGLIERI bracciante agricolo di 35 anni. PASQUALE morto schiacciato dal proprio trattore. L’incidente è avvenuto a Sant’Onofrio, un comune nei pressi di Vibo Valentia. A dare l’allarme sono stati alcuni familiari di Cugliari, ma i soccorsi si sono rivelati vani.

5 LUGLIO E' MORTO UMBERTO DE LUCA 52 ANNI 6 LUGLIO MUORE SCHIACCIATO DAL TRATTORE A BRESCIA

Roma, 5 luglio. E' MORTO UMBERTO DE LUCA OPERAIO DI 52 ANNI di Terna. UMBERTO ha perso la vita questa mattina a Valmontone, in provincia di Roma. L'incidente è avvenuto intorno alle 10.30 mentre operava su una linea di alta tensione.Stando a quanto è emerso, non sarebbero stati riscontrati i classici segni della folgorazione. Ad accertare le condizioni che hanno causato la morte dell'operaio sarà comunque l'autopsia che dovrebbe essere effettuata lunedì. Intanto il magistrato incaricato dall'indagine ha sequestrato la linea che, secondo quanto riferisce l'azienda in una nota, era ''fuori servizio, quindi non in tensione''. ''Il collega, altamente specializzato e appartenente alla Direzione Mantenimento Impianti di Terna - si legge - aveva effettuato tutte le manovre preventive di sicurezza con la sua squadra''. Al momento dell'incidente, rileva la società, ''De Luca si trovava accanto a un altro operatore che tragicamente lo ha visto accasciarsi al suo fianco. Il collega è stato soccorso immediatamente e portato al vicino ospedale di Colleferro. Le strutture aziendali tecniche e per la sicurezza sono prontamente intervenute e si sono immediatamente messe a disposizione delle Autorità per collaborare alle analisi e alla ricostruzione dell'incidente, allo stato dei fatti inspiegabile''. Terna ''ha avviato un'indagine interna per verificare procedure, tempi e azioni del tragico accadimento, le cui cause sono in fase di accertamento'' e ''sta collaborando con le Autorità preposte''. L'azienda, le direzioni tecniche e i colleghi, conclude la società, ''sono vicini alla famiglia di Umberto De Luca in questo momento di grande dolore''.
ENNESIMA VITTIMA DAL KILLER DEGLI AGRICOLTORI- IL TRATTORE-


- BRESCIA, 6 LUG

E' MORTO UN AGRICOLTORE A BRESCIA. E' l'ENNESIMA VITTIMA SCHIACCIATA DALLE BARE IN MOVIMENTO CHE SI CHIAMANO TRATTORI- Un agricoltore di 61 anni e' morto stamani in un incidente sul lavoro accaduto a Levrange, frazione di Pertica Bassa (Brescia). L'uomo, con il trattore, stava trainando un carro carico di legname. Il veicolo si e' improvvisamente ribaltato e l'agricoltore e' stato travolto. Della disgrazia si e' accorto un passante che ha dato l'allarme. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Vestone (Brescia) Non si conosce l'identità della vittima

giovedì 3 luglio 2008

E' MORTO PIETRO GHIANI OPERAIO DI 23 ANNI IN PROVINCIA DI SASSARI E' MORTO RAIMONDO FIUME AUTISTA DI TIR

IL PIANTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO




SASSARI, 3 LUG



E' MORTO PIETRO GHIANI OPERAIO DI 23 ANNI. PIETRO E' MORTO questa mattina in un cantiere di Mores, a circa 40 chilometri da Sassari, travolto da terra e sassi di uno scavo.
Secondo le prime notizie pare che il lavoratore fosse impegnato alla realizzazione del depuratore del paese. Sarebbe crollata una parete che lo ha ricoperto e schiacciato.Sul luogo sono intervenuti il personale del 118 e le forze dell'ordine per ricostruire la dinamica dell'incidente e per accertare eventuali responsabilità. Il giovane operaio, Pietro Ghiani, di 23 anni, di Gergei, è morto in località Baddu 'e ludu dove è in costruzione il depuratore di Mores, alla periferia del paese. Lavorava per un ditta che ha in subappalto parte dell'opera quando un terrapieno lo ha travolto. Il giovane si trovava in un canalone dove stava collocando alcuni tubi, ma una parete ha ceduto. Due colleghi di lavoro hanno tentato di liberarlo dalla terra, senza riuscirci. All'arrivo del personale del 118 e dei Vigili del fuoco era già morto.
BRINDISI 3 LUGLIO
E' MORTO RAIMONDO FIUME, 36 ANNI AUTISTA DI TIR. RAIMONDO E' MORTO NEL GRAVISSIMO INCIDENTE DI FASANO DOVE CI SONO STATE ALTRE TRE VITTIME E QUARANTA FERITI TRA GLI ANZIANI DEL PULLMANN CHE SI E' SCONTRATO CON IL TIR GUIDATO DA RAIMONDO FIUME

mercoledì 2 luglio 2008

E' MORTO GIUSEPPE GIGANTE A BARI. E' MORTO A 26 ANNI L'OPERAIO ANDREA GHISI DI NOGARALE ROCCA (VERONA)

IL PIANTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO

E' MORTO SUL LAVORO GIUSEPPE GIGANTE. GIUSEPPE è morto stamattina mentre era al lavoro nello stabilimento 'Bridgestone ' (Ex Firestone), nella zona industriale di Bari.
Nell'incidente è rimasto ferito un altro operaio, che è stato ricoverato nel vicino Ospedale San Paolo. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto GIUSEPPE, insieme con l'altro operaio, era al lavoro su un solaio che per cause non accertate ha ceduto: i due uomini sono caduti. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco e agenti di polizia, che hanno avviato indagini per chiarire le modalità dell'incidente.
GIUSEPPE GIGANTE era dipendente di un'impresa edilizia, Vinella, che aveva avuto l'appalto per la costruzione di un nuovo capannone per la 'Bridgestone'. La costruzione è un deposito all'esterno dell'unità produttiva. L'impresa edilizia - a quanto si è saputo - stava realizzando i solai e i due operai erano impegnati sul solaio del secondo livello che, per cause non ancora accertate, ha ceduto. Gigante era stato regolarmente assunto.

(VERONA), 2 LUG -
E' MORTO ANDREA GHISI OPERAIO DI 26 ANNI. ANDREA e' morto schiacciato da una carriola precipitata al suolo per la rottura del cavo di acciaio di una gru.
ANDREA GHISI di Nogarole Rocca (Verona) stava lavorando a Custoza alla ristrutturazione di fabbricato con il padre, titolare di una impresa edile, quando si e' spezzata la fune d'acciaio della gru e gli e' caduta addosso la carriola piena di materiale. Sul posto sono giunti i carabinieri e i tecnici dello Spisal.

martedì 1 luglio 2008

E' MORTO ANTONIO ALAGNI ALL'ILVA DI TARANTO. E' MORTO UN RAGAZZO DI 28 ANNI NEL TERNANO

E' MORTA MARIAROSA GARIBALDI DI 52 ANNI. MARIAROSA e' morta dopo essere precipitata nella tromba delle scale al quarto piano di un palazzo di via Orsi, a Chiavari. La donna era dipendente di una cooperativa di pulizie. Sulle cause dell'incidente, che sono ancora in fase di accertamento, stanno indagando i carabinieri.


E' MORTO UN GIOVANE OPERAIO DI 28 ANNI è precipitato dal tetto del castello di Parrano, in provincia di Terni mentre faceva lavori idraulici. IL GIOVANE E' PRECIPITATO DA 20 metri di altezza che non ha lasciato scampo al giovane, morto sul colpo nonostante sia stato trasportato con procedura di massima urgenza in ospedale.


E' MORTO ANTONIO ALAGNI 45 anni, nello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto colpito alla testa da un gancio, del peso di circa un quintale, di una gru utilizzata per la movimentazione di lastre angolari d'acciaio. ANTONIO originario di Casoria era dipendente di un'azienda appaltatrice, la ditta 'P&P'.
Alagni, secondo una ricostruzione sindacale, era alla guida di un automezzo sul piazzale dell'Acciaieria 1, impegnato con un collega nella movimentazione di due grosse lastre d'acciaio della lunghezza di 15 metri, imbragate su una gru. Improvvisamente un braccio meccanico ha ceduto e un gancio, in gergo 'bozzello', gli ha fracassato il cranio. Immediatamente soccorso dai compagni di lavoro, è morto sul colpo. Sull'infortunio sono state avviate due inchieste.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.