morti sul lavoro

Report dei morti sul lavoro nei primi 5 mesi del 2023, paragonati ai primi 5 mesi del 2022, spaventosa recrudescenza a maggio con oltre 160 morti complessivi, con 97 di questi sui luoghi di lavoro Il mese di maggio è stato spaventoso, con un numero di morti sul lavoro mai visto in 16 anni di monitoraggio, sono stati ben 95, 24 di questi schiacciato dal trattore, ne sono morti 15 negli ultimi giorni, ero stato facile profeta scrivendo (a tutti) che dopo le forti piogge ci sarebbe stata una strage, che continuerà anche il mese di giugno; il terreno apparentemente asciutto in superfice è cedevole, dall’inizio dell’anno sono morti in questo modo atroce 65 agricoltori, spesso anziani, ma anche di ogni età, e di questi morti in agricoltura, di questa strage verde che impregna di sangue i campi vi informa solo l’Osservatorio. Il 42% dei morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) hanno dai 62 anni in su (147 su 345).Gli stranieri, se si escludono i morti dai 60 anni in su, sono tutti giovani, rappresentano ormai il 20% dei morti sui luoghi di lavoro. Predominante il sesso maschile nei morti sui luoghi di lavoro, ma in itinere, le donne sono quasi quanto gli uomini a morire mentre vanno o tornano dal lavoro. Assistiamo a un’autentica strage anche di autotrasportatori, ne sono già morti 52, stanchezza, lavoro stressante e con orari con scarsi controlli, sono pericolosi anche per gli automobilisti, tanti gli incidenti mortali. Ma tanti anche i boscaioli, spesso improvvisati, che muoiono travolti dall’albero che tagliavano, Sarebbe importantissima una campagna governativa, ma anche dell’opposizione, sulla strage provocata dal trattore, ogni anno il 20% dei morti sui luoghi di lavoro sono dovute al trattore che travolge chi lo guida. Inail da come 264 di denunce di infortuni mortali nei primi 4 mesi del 2023, ma sono comprensive anche dei morti sulle strade e in itinere, noi solo sui luoghi di lavoro nei abbiamo registrati al 31 Maggio ben 345, a questi occorre aggiungere i morti sulle strade e in altri ambiti lavorativi, che INAIL non copre e diffonde. Con questi numeri, ben più alti, l’aumento sui luoghi di lavoro rispetto al 31 maggio del 2022 è del 16%. Non possono esserci morti sul lavoro di serie A e di serie B, vanno contati tutti come facciamo noi. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna, che diventerà a breve un’Associazione che darà assistenza psicologica e legale ai famigliari delle vittime, con il compito anche di rendere visibile l’identità e la storia degli oltre 1000 lavoratori morti sui luoghi di lavoro in questi 16 anni che sono stati registrati dall’Osservatorio Sito osservatorio http://cadutisullavoro.blogspot.it OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL 31 MAGGIO Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 576 lavoratori, di questi 345 morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero. Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti 65 gli schiacciati dal trattore 14 i boscaioli morti travolti dall’albero che tagliavano 23 i morti in lavori domestici 52 morti gli autotrasportatori alla guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti che hanno la sventura di incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 28 gli operai e impiegati morti per malori sui luoghi di lavoro che sono a tutti gli effetti considerati morti per infortuni sul lavoro 34 gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali. Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi, ma per i morti sulle strade e in itinere è difficile che siano esaustivi LOMBARDIA 46 (78) Milano (6), Bergamo (4), Brescia (13), Como (4), Cremona (1), Lecco (2), Lodi (), Mantova (3), Monza Brianza (3), Pavia (5) Sondrio (2), Varese(3) VENETO 33 (55) Venezia (5), Belluno (1), Padova‎ (6), Rovigo (3), Treviso (7), Verona (7), Vicenza (4) SICILIA 25 (42) Palermo (6), Agrigento (2), Caltanissetta (), Catania (2), Enna (1), Messina (6), Ragusa (1), Siracusa (3), Trapani‎ (4) CAMPANIA 25 (42) Napoli (7), Avellino (4), Benevento (1), Caserta (8), Salerno (6) PIEMONTE 26 (54) (8) Torino (5), Alessandria (5), Asti (4), Biella (), Cuneo (3), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (4) Vercelli (2) EMILIA ROMAGNA 22 (38) Bologna (1), Rimini (1) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (7) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (1) Piacenza (2) TOSCANA 23 (38) Firenze (4), Arezzo (2), Grosseto (4), Livorno (), Lucca (3), Massa Carrara () Pisa‎ (4), Pistoia (1), Siena (2) Prato (1) LAZIO 16 (26) Roma (8), Viterbo (1) Frosinone () Latina (3) Rieti (2) MARCHE 13 (19) Ancona (2), Macerata (3), Fermo (), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (1) TRENTINO ALTO ADIGE 9 (13) Trento (4) Bolzano (4) PUGLIA 16 (26) Bari (7), BAT (1), Brindisi (2), Foggia (2), Lecce (3) Taranto (1) SARDEGNA 8 (14 ) Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (1), Medio Campidano (1), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (2), Sassari (3).Sulcis iglesiente () FRIULI VENEZIA GIULIA 8 (14) Pordenone (4) Trieste (1) Udine (2) Gorizia () CALABRIA 9 (14) Catanzaro (4), Cosenza (3), Crotone () Reggio Calabria (1) Vibo Valentia (1) ) ABRUZZO 8 (12) L'Aquila (1), Chieti (2), Pescara (1) Teramo (3) UMBRIA 7 (10) Perugia (5) Terni (1) LIGURIA 3 (5) Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona () BASILICATA 5 (8) Potenza (3) Matera (1) VALLE D’AOSTA 5 (3) Molise 1 (2) Campobasso () Isernia (1). Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

Modellino

Modellino
Ecco il modellino in scala 1/10 dell'opera che vorrei realizzare se troverò i fondi necessari e chi la vorrà esporre. una piramide di m 2,5 di lato dove sopra ci sono oltre 100 foto di morti sul lavoro e dentro la mia scultura a dimensione umana "morte bianca". Pochi sanno che dipingo e scolpisco da oltre 50 anni, che sono presente in musei, uno del quale mi ha dato il titolo di maestro. nell'opera ovviamente nessun lavoratore avrà la foto tagliata

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Andamento nei 15 anni di monitoraggio. In questi 15 anni sono morti quasi 20000 morti complessivi, 9800 sui luoghi di lavoro, tutti registrati, chi parla di cali mente agli italiani, rispetto al 2021 si registra sui luoghi di lavoro un aumento dell'8% se si contano tutti i morti e non solo gli assicurati INAIL

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Rai 2 soricelli con marzia roncacci

RAI2 TG2 INSIEME - Carlo Soricelli nella trasmissione di Marzia Roncacci

Cristo metalmeccanico

Cristo metalmeccanico
La fabbrica 2007 pochi giorni dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino. Il cuore rimasto in Fabbrica anche adesso che ho raggiunto la pensione Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano- Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia- La classe operaia non è più centrale-il paradiso è diventato inferno di fiamme di fuoco e d'olio bruciato- di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane- Operai sfruttati come non è successo mai Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia -Anche il nostro bravo Presidente urla instancabile le morti sul lavoro ma anche le sue sono urla impotenti- Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

Translate (traduci nella tua lingua)

domenica 28 febbraio 2016

Ancora tre morti in agricoltura. Morto un giovane senegalese schiacciato dal trattore è già la nona vittima dall'inizio dell'anno che muore in questo modo così atroce. Ma nessuno fa niente, neppure una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo. E' già il terzo anno che avverto con e mail le segreterie del Primo Ministro, il Ministro del lavoro e delle politiche agricole che in questi giorni ricomincerà la strage.

ALESSANDRIA 27 27 febbraio E' morto Pier Giuseppe Tarditi, di 64 anni.Tarditi è caduto nel silos dell'azienda 'Valle Agricola Tarditi e Ferrando' (sementi, fertilizzanti, prodotti per l'agricoltura) con sede a Cerrina. Le cause sono in corso di accertamento da parte dei carabinieri che dovranno ricostruire l'esatta dinamica della tragedia. Dato l'allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo dell'uomo, ed il personale sanitario del 118, che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. LECCE 27 febbraio 2016 E' morto Sabo Diao un giovane senegalese di soli 20 anni guidando un trattore. Il povero giovane è morto schiacciato dal trattore che stava conducendo in una strada provinciale che collega Campi Salentina a San Donaci. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, il giovane, che non aveva la patente di guida, avrebbe affrontato una curva a velocità sostenuta col mezzo che è sbandato sul ciglio stradale e si è ribaltato schiacciandolo. Sembra che il giovane non avesse la patente e il mezzo si trovava in una strada provinciale. Era assunto regolarmente, ma se non aveva la patente non poteva guidare in una strada pubblica. Quando sul posto sono arrivati i sanitari del 118 il giovane era già morto. Il trattore è risultato sprovvisto di assicurazione. Anche un'anziana di 81 anni è morta per infortunio sul lavoro in provincia di Brescia. Ha sbattuto la testa contro un aratro ed è morta il giorno dopo

venerdì 26 febbraio 2016

Muore autotrasportare di 46 anni in provincia di Frosinone

26 febbraio 2016 Un autotrasportare di 46 anni è morto cadendo con il TIR che stava guidando in una scarpata in una strada provinciale in provincia di Frosinone. non si conosce ancora l'identità della vittima.

giovedì 25 febbraio 2016

Un altro morto sui LUOGHI DI LAVORO in provincia di Bologna anche questa notte: è il secondo in due giorni. Un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore in provincia di Bolzano. E' il nono dall'inizio dell'anno e la stagione non si è ancora stabilizzata.

25 febbraio 2016 E' morto Piero Montefiori di 56 anni in un'industria del bolognese. Montefiori è morto schiacciato da un macchinario che trasportava metallo nell'azienda lavorazione delle lamiere in cui era co-titolare a Monte San Pietro. La tragica scoperta è stata fatta dal figlio di 28 ani che non vedendo arrivare il padre è andato a cercarlo Inutili i tentativi di rianimare il 56enne da parte dei sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la Medicina del lavoro e i vigili del fuoco di Casalecchio di Re-no. La salma è stata trasportata al Dos di Bologna, su disposizione dell'autorità giudiziaria. Occorre fare una grandissima campagna di comunicazione. Anche tanti piccoli imprenditori, come Montefiori muoiono lavorando. nel 2015 sono stati decine. Un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore, è il nono dall'inizio dell'anno. Questa volta la vittima è della provincia di Bolzano, lavorava nella sua vigna quando il trattore si è ribaltato uccidendolo. josef Cagol aveva solo 56 anni. Anche quest'anno come i due precedenti ho mandato una mail al Ministro delle Politiche Agricole Martina, a Poletti, Ministro del lavoro e al Primo Ministro Renzi. Chiedevo loro di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo, e di mettere eventualmente a disposizione dei fondi per far mettere in sicurezza i vecchi trattori. ma come al solito senza che nessuno dei tre si degnasse almeno di rispondere.

mercoledì 24 febbraio 2016

Purtroppo registriamo il primo morto sui LUOGHI DI LAVORO in provincia di Bologna. Un altro morto sui LUOGHI DI LAVORO in provincia di Genova

24 febbraio 2016 E' morto a Pianoro un operaio di 52 anni di cui non si conosce ancora l'identità. La vittima era dipendente di un’azienda specializzata in impianti elettrici industriali ferrarese e travolto da un bancale di pannelli solari che si sarebbe staccato dal muletto durante le fasi di carico e scarico. Stanno indagando sulle dinamiche della tragedia i carabinieri Sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri, coadiuvati dal personale dell’Unità operativa preven Giovanni Bernero, 57 anni, ex ferroviere in pensione.zione e sicurezza negli ambienti di lavoro. Genova E' morto Aveva appena tagliato un albero nel suo podere, in una zona piuttosto impervia ma è scivolato a terra battendo la testa. È accaduto questa mattina i a Timossi, località nel comune di Borzonasca.

sabato 20 febbraio 2016

Altri 3 lavoratori morti ieri 19 febbraio 2016

19 febbraio 2016 Sono tre i lavoratori morti ieri sui LUOGHI DI LAVORO. E' stata veamente una morta ssurda quella del poliziotto sub Rosario Saranico di 52 anni, Saranico cercava il corpo di Isabella Noventa, uccisa e gettata nel fiume Brenta. saranico è rimasto incastrato sott'acqua per molto tempo e quando sono riusciti a riportarlo fuori dall'acqua era gravissimo ee è morto poco dopo all'ospedale.In provincia di Pescara è morto Mario De Camillo un edile di 54 anni, stava lavorando all'interno di un'abitazione e gli è crollato parte del soffitto addosso uccidendolo sul colpo.In provincia di cagliari è morto Salvatore Meloni di 37 anni. Meloni stava tinteggiando esternamente una palazzina ed è caduto dall'impalcatura.

venerdì 19 febbraio 2016

Si continua a morire di lavoro in Italia nell'indifferenza generale

19 febbraio 2016 Recentemente sono morti altri 4 lavoratori in diverse province italiane. In Provincia di bolzano è morto un edile di 40 anni schiacciato da una betoniera. in Provincia di padova è morto Mirco Trento di 40 anni travolto da un cassone di un camion. In Provincia di salerno è morto l'ottavo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno. In provincia di Treviso un operaio di 48 anni è morto mentre revisionava un estintore che gli è scoppiato tra le mani. Il 18 febbraio 2015 c'erano stati 66 morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno.

martedì 16 febbraio 2016

Muore a 40 anni schiacciato da una betoniera.

Bolzano 15 febbraio 2016 E' morto a soli 40 anni Domenico Matera. La tragedia sarebbe avvenuta in un cantiere Park Hotel Villa Etschland a Plaus. Matera insieme ad altri colleghi, stava manovrando una grande betoniera all’interno del cantiere, ma un pezzo della stessa si sarebbe staccato travolgendolo. I colleghi avrebbero chiamato i soccorsi ma il loro arrivo non sarebbe servito a salvare la vita al 40 enne, deceduto poco dopo l’incidente. Sarebbe rimasto ferito anche un altro lavoratore ma in manie-ra definita lieve.

martedì 9 febbraio 2016

Un altro morto in edilizia

8 febbraio 2016.CHIOGGIA di Venezia Incidente mortale sul lavoro, a Sottomarina. Un edile è caduto dall’impalcatura di un cantiere mnetre ristrutturava una casa. l'operaio (partia iva?), di cui non si conosce ancora l'identità è precipitato da diversi metri d’altezza morendo sul colpo. Sul posto i tecnici del Servizio prevenzione infortuni dell’Asl 14 e le forze dell’ordine che stanno cercando di fare chiarezza sulla dinamica.

sabato 6 febbraio 2016

Strage nel silenzio assordante dei media che per la maggioranza non si interessano di queste tragedie se non sono collettive. ma lo stillicidio è continuo e inesorabile. sono morti già 56 lavoratori sui LUOGHI DI LAVORO dall'inizio dell'anno + 13,5% rispetto al 6 febbraio del 2015. Scrivo in fretta e male senza guardare, il tempo è poco e spesso poi mi accorgo degli errori. Me ne scuso, poi il tablet è spesso micidiale e corregge come vuole. Ma il "numero dei morti è questo.

5 febbraio 2016. Anche ieri 4 morti sui luoghi di lavoro. Un agricoltore è rimasto schiacciato dal trattore in provincia di Vicenza (8 dall'inizio dell'anno). Un edile è rimasto ucciso mentre aggiustava il furgone in un cantiere sull'A10. Un attore di 27 anni è rimasto strangolato mentre provava la scena di un suicidio a Pisa. Un marinaio russo è rimasto intossicato ed è morto mentre lavorava in una cisterna di una nave nel porto di vasto. Due suoi colleghi trasportati all'ospedale in gravi condizioni. Ma la colpa di questa caneficina è anche di tutti noi che non ci interessiamo se tanti lavoratori muoiono lavorando. Gli ultimi 3 a Terni e Latina

venerdì 5 febbraio 2016

Un altro giovane muore sul lavoro

Piacenza 4 febbraio 2016 E' morto Davide Carlo Spinazzola a soli 31 anni schiacciato da una lastra di marmo in una ditta di Lugagnano. la tragedia in mattinata in una ditta di marmi della zona industriale del comune della Val d'Arda. Secondo la ricostruzione dei fatti, il giovane è rimasto schiacciato da alcune lastre di marmo, mentre venivano effettuate manovre di spostamento nel cortile dell'impresa.

giovedì 4 febbraio 2016

La Sicilia ha già sette mrti sui luoghi di lavoro

Terribile inizio anno per la Sicilia che vede già 7 lavoratori morti sul lavoro. Già 3 in provincia di Agrigento, uno in provincia di Catania, uno in provincia di Ragusa, uno in provincia di Caltanisetta. Un autotrapsortare è morto sulla Palermo Catania. ma quest'ultimo ci sembra opportuno non segnalarlo a carico della provincia e neppure della regione. Le ultime 3 vittime sono nella provincia di Agrigento, in provincia di Ancona e di Macerata. Anche le marche quest'anno hanno un bruttissimo avvio su quest fronte.

mercoledì 3 febbraio 2016

Mail spedita questa mattina al Primo Ministro Renzi, al Ministro del lavoro Poletti e al Ministro delle Politiche Agricole Martina

Anche un bambino di 2 anni morto ieri in provincia di Teramo a causa del trattore e della mancata consapevolezza da parte di tutti della pericolosità del mezzo. Ieri è morto un agricoltore in provincia di Agrigento, schiacciato da questo mezzo, è il settimo in poco più di un mese. La strage di agricoltori quest’anno è per il bel tempo iniziata prima del previsto. Lanciamo per il terzo anno consecutivo un appello al Primo Ministro Renzi, al Ministro delle Politiche Agricole Martina e al Ministro del lavoro Poletti affinchè si occupino, con una campagna informativa mirata, di questo flagello che sono le morti provocate dal trattore. Oltre ovviamente di mettere a disposizione dei fondi per mettere in sicurezza i trattori vecchi. Sono morti così atrocemente 142 lavoratori nel 2015 e 152 nel 2014. Un quinto di tutte le morti sui LUOGHI DI LAVORO sono provocate da questo mezzo pericolosissimo che uccide al più piccolo errore, ma anche senza nessuna distrazione o imperizia, per condizioni particolari del terreno e per essere il nostro paese per la maggior parte collinare. A queste morti occorre poi aggiungere anche bambini che incautamente sono trasportati sul mezzo o lasciati nelle mani di adolescenti che li usano per divertimento facendoci delle gare. Per non parlare degli innumerevoli incidenti stradali, con molti morti provocate dai trattori. Preghiamo i media che si occupino finalmente di questa strage che è puntuale ogni anno. Tutti abbiamo un parente, un amico, un conoscente che usa questo mezzo mortale. Avvertiamolo del pericolo che corre. Con l’arrivo del bel tempo è imminente la prossima strage. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di bologna morti sul lavoro htttp://cadutisullavoro.blogspot.it Anche ieri tre morti sui luoghi di lavoro. Un agricoltore è morto schiacciato dal trattore in provincia di Agrigento, Un idraulico è morto in provincia di Brescia dopo una settimana d'agonia per una caduto dall'alto. Un autotrasportare è morto sull'autostrada Palermo Catania.

lunedì 1 febbraio 2016

Febbraio comincia male: due morti sui luoghi di lavoro

Febbraio comincia male: due morti sui luoghi di lavoro 1 febbraio 2016 Altri due lavoratori sono morti oggi sui luoghi di lavoro. un edile marocchino di 53 anni è morto in provincia di treviso investito da una ruspa. In un lanificio in provincia di Pistoia è morto un operaio di 65 anni cadendo da una scala. probabilmente quest'ultima vittima non ci sarebbe stata senza la riforma Fornero. Ma tano ormai i lavoratori sono solo carne da macello per i vari governi che si succedono. Non si liberano posti per i giovani e gli anziani che non sono più in buone condizioni muoiono per inofrtuni, come potete vedere nel garfico nell'introduione dell'Osservatorio

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.