morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 31 ottobre 2012

E' morto sul lavoro Gabriele Fazzari a 18 anni

Savona 31 ottobre 2012 E' morto Gabriele Fazzari di soli 18 anni. Il giovane operaio ha perso la vita questa mattina, a Balestrino. Fazzari è stato schiacciato da un mezzo meccanico in una cava della zona. Inutili i soccorsi da parte del personale del 118 e della Croce Rossa di Loano. Sono in corso le indagini dei carabinieri e degli ispettori dell'Asl.

martedì 30 ottobre 2012

E' morto Claudio Marsella nello stabilimento dell'ILVA di Taranto. E' morto Andrea Boscarato in provincia di Venezioa

Venezia 30 ottobre. E' morto Andrea Boscarato di 36 anni. Boscarato è morto questa mattina nel nel depuratore di Campalto. La vittima è stata trovata fra due vasche di depurazione dai colleghi di lavoro e nessuno di loro si era accorto di quanto era accaduto. Al momento non si conoscono le cause della morte che potrebbe essere anche attribuibile ad un malore.Sul posto la polizia e gli ispettori dello Spisal. Nella provincia veneta è la seconda morte in pochi giorni. Taranto 30 ottobre E' morto Claudio Marsella un operaio dell'Ilva di 29 anni. Marsella Il corpo del povero giovane è stato trovato ai piedi di un locomotore all'interno dello stabilimento. Sono in corso accertamenti sulle cause della morte: Marsella potrebbe essere rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio di un carro ferroviario, riportando lesioni mortali al torace. I sindacati dell'Ilva di Taranto hanno proclamato uno sciopero immediato.

lunedì 29 ottobre 2012

Oggi giornata tragica: sono morto 7 lavoratori in diverse parti d'Italia: nelle province di Reggio Calabria, di Bolzano, di Genova, di Bari, di Venezia, di Pavia e di Lucca, purtroppo nel silenzio generale

Venezia 29 Ottobre E' morto Maurizio Lorenzotto di 55 anni. Lorenzotto è morto annegato nei pressi di Chioggia, mentre stava lavorando nella manutenzione dell’impianto di una chiusa sull’Adige. Lorenzotto è caduto nel fiume e, non sapendo nuotare, è stato inghiottito dalla dal fiume in piena. Sul caso stanno indagando i carabinieri locali. BARI E' morto Antonio Roselli di 64 anni cadendo da un ponteggio a Corato. Roselli è stato le sue condizioni sono parse subito gravi ed è morto poco dopo il suo arrivo in opsedale. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Corato e gli ispettori dello Spesal che hanno già provveduto a informare il magistrato di turno. GENOVA, 29 ottobre E' morto un operaio di una ditta di rottami ferrosi a Ronco Scrivia in Valle Scrivia. Secondo carabinieri, il manovale che lavora in un'azienda meccanica sarebbe rimasto schiacciato da un muro crollato per circostanze ancora da chiarire. A dare l'allarme sono stati i colleghi. La salma e' all'istituto di medicinale legale del San Martino a disposizione della magistratura che sull'episodio ha aperto un'inchiesta.

sabato 27 ottobre 2012

E' morto Fabio carrier nei cantieri dell'Autostrada A3 nei pressi di Reggio Calabria

A3 nei pressi di Reggio Calabria E' morto Fabio Carrier di 54 anni. Carrier è morto tra Bagnara e Silla, sulla nuova autostrada A3: per cause in corso di accertamento, è stato investito dal crollo di una trave. L'Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci ha espresso il cordoglio ai familiari dell'operaio e ha nominato una commissione d'inchiesta interna per verificare le cause della tragedia.

venerdì 26 ottobre 2012

E' morto Mario Ciro Bartolino a soli 24 anni nel beneventano. E' morto Sergio Bigonzi nello stabilimento della Plasmon di Latina.

Benevento, 25 ottobre E' morto Mario Ciro Bartolino un tecnico di 24 anni. Bartolino è morto folgorato mentre stava lavorando a Pietrelcina: stava eseguendo dei rilevamenti topografici per le misurazioni quando inavvertitamente ha toccato i cavi della linea elettrica ad alta tensione ed e' rimasto folgorato. I carabinieri di Benevento hanno avviato le indagini per fare chiarezza sulle cause di questa nuova morte sul lavoro e sulle eventuali responsabilità. LATINA 26 ottobre 2012 E' morto Sergio Bigonzi di 33 anni. Bigonzi è morto fulminato nello stabilimento della Plasmon di Latina. Secondo una prima ricostruzione della tragedia la vittima è un addetto alla manutenzione e ad ucciderlo è stata una scarica elettrica della cabina elettrica dove Bigonzi era stato chiamato a svolgere un intervento urgente.

giovedì 25 ottobre 2012

Altri 5 morti sul lavoro in meno di 24 ore

PADOVA 24 ott. E' morto Mauro Dal Santo travolto dal treno mentre era impegnato a tagliare l'erba con un decespugliatore. Il macchinista del convoglio era infatti partito pochi minuti prima da Monselice e quando si è accorto della presenza dell'operaio vicino alle rotaie ha attivato l'allarme sonoro, ma purtroppo per il povero operaio non c'è stato niente da fare: il teno lo ha investito in pieno. E' morto Tiziano Chierott in Afghanistan in uno scontro a fuoco il caporale Tiziano Chierotti e altri 3 militari sono rimasti feriti. L'attacco è avvenuto nel distretto di Bakwa, a sud di Herat, nel corso di un'operazione congiunta della Task Force South East con l'esercito afgano. Chiarotti spiega una nota dello Stato Maggiore della Difesa, aveva riportato gravi ferite all'addome ed era stato trasferito dall'ospedale da campo per le cure del caso, ma si è spento poco dopo per l'aggravarsi delle condizioni.. COSENZA, 25 OTT E' morto P.L un agricoltore di 58 anni, P.L. La vittima e' l'ennesima morte "verde" causata dal ribaltamento del trattore. L'allarme e' stato dato dai familiari che non lo hanno visto rientrare a casa. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Cosenza che hanno provveduto a rimuovere il mezzo ed a recuperare il corpo. Sono 94 i morti dall'inzio dell'anno provocati dal quell'autentico killer chiamato trattore

mercoledì 24 ottobre 2012

Terribile morte di un operaio in provincia di Varese

Varese 24 ottobre Terribile morte di un operaio in un'azienda di Cairate. Per cause d'accertare un operaio è rimasto incastrato in un macchinario per la lavorazione del ferro ed è stato stritolato. Inutile l'intervento dei sanitari del 118 giunti sul posto: tutti i tentativi di rianimare la vittima sono risultati vani. Sul posto anche Polizia e Carabinieri per gli accertamenti del caso. Sono già 66 i lavoratori morti SUI LUOGHI DI LAVORO in Lombardia dall'inizio dell'anno e 8 in provincia di Varese

martedì 23 ottobre 2012

Altre due vittime in edilizia

Catania, 23 ottbre 2012 E' morto un giovane di 28 anni a Sant'Agati li Battiati. La vittima è rimasta travolta da un carico di mattoni che si è sganciato da una gru che stava operando in un cantiere edile. Il povero giovane sarebbe il familiare di un operaio che lavora nel cantiere. Sul posto per i rilievi e le indagini sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Catania. Oristano 23 ottobre 2012 E' morto Pietro Melis di 41 anni. Melis è morto questa mattina mentre lavorava in una cava di pietra vicino a Laconi ed è caduto in una macchina spacca pietre rimanendo ucciso. E' stato suo fratello che lavorava con lui ad accorgersi della tragedia.

domenica 21 ottobre 2012

E' morto un operaio di 467 anni in provincia di Cosenza

Cosenza 20 ottobre 2012 E' morto Un operaio di 47 anni ad Amantea. La vittima è stata colpita da una delle assi che stava scaricando da un camion con braccio meccanico. A nulla è valso l'intervento degli operatori del 118. Sulla tragedia stanno indagando i Cababinieri.

sabato 20 ottobre 2012

Mattia Pascai il povero giovane morto cadendo dal tetto di un capannone lavorava in nero e senza le protezioni prescritte dalle norme sulla sicurezza. La cosa surreale è che non è neppure considerato un morto sul lavoro dalle statistiche ufficiali

La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta sul tragico infortunio sul lavoro avvenuto il giorno 17 a Mattia Pascai di soli 25 anni, tragedia avvenuta nella zona industriale di Elmas. Secondo gli inquirenti, Mattia Pascai, l’operaio quartese di 25 anni che ha perso la vita cadendo dal tetto di un capannone, lavorava in nero ed era senza l’imbragatura, il casco e le scarpe prescritte dalle norme sulla sicurezza. Dopo aver colpito il mondo del lavoro con la riforma Fornero, anche questo governo, e chi l'appoggia, come il precedente che aveva come ministro Sacconi, sta contribuendo in modo drammatico anche a far diminuire le normative sulla sicurezza del lavoro. L'allungamento dell'età della pensione anche per lavori rischiosi, lo svuotamento delle tutele individuali sull'articolo 18 eil calo dei controlli faranno aumentare drammaticamente gli infortuni anche mortali. Ma la cosa ancora più tragica e surreale è che anche questo povero giovane non è considerato un morto sul lavoro dalle statistiche ufficiali e questo perchè non ha nessuna assicurazione.

venerdì 19 ottobre 2012

E' morto un altro edile in provincia di Perugia

Perugia 19 ottobre E' morto un edile di 38 anni cadendo da un tetto di un capannone a Balanzano. La vittima secondo le prime inofrmazioni stava effettuando dei controlli sulle emissioni di gas in un'azienda di Balanzano quando il tetto di eternit ha ceduto facendolo cadere al suolo da diversi metri d'altezza. Portato immediatamente all'ospedale dal 118 dove però è deceduto poco dopo.

giovedì 18 ottobre 2012

Anche oggi due vittime, sono 34 sui luoghi di lavoro dall'inizio del mese

Piacenza 18 ottbre E' morto Giorgio Guardiani di 47 anni. La tragedia sul lavoro a Castellarquato nella zona industriale del borgo medioevale. Giorgio Guardiani, ha perso la vita schiacciato da un macchinario all’interno di un capannone. Sul posto i vigili del fuoco e il 118. E’ stato trasportato in fin di vita all’ospedale di Fiorenzuola dove è morto poco dopo. Della dinamica della tragedia si stanno occupando i carabinieri di Castellarquato CAGLIARI, 18 ottobre 2012 E' morto Mattia Pascali di soli 25 anni cadendo da un tetto. Il giovane, secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri che hanno avviato una inchiesta, questa mattina stava lavorando sul tetto quando e' caduto facendo un volo di diversi metri.

mercoledì 17 ottobre 2012

Tragica giornata quella del 17 ottobre: sono morti 6 lavoratori indiverse parti d'Italia

Lodi 17 ottobre 2012 E' morto un operaio di 29 anni di cui non si conosce ancora l'identità a Pieve Fissiraga. La vittima è caduta in un silos per la costruzione di una centrale di biogas, rimanendo uccisa sul colpo. Inutile l'intervento dei sanitari del 118 intervenuti anche con l'elisoccorso. CATANIA, 17 ottobre Sono morti due operai e altre sono rimaste ferite a seguito di un'automobile che si è abbattuta come una bomba contro un ponteggio di un edificio in ristrutturazione nei pressi del cimitero di Catania. Le due vittime sono state sbalzate dall'impalcatura. Uno dei due operai è morto sul colpo mentre il secondo in ospedale. Torino 17 ottobre E' morto folgorato un operaio di 31 anni mentre stava effettuando, lavori di ristrutturazione all'interno di un capannone industriale in disuso situato nella zona nord Torino. Il povero giovane ha toccato una bobina elettrica ed è stato investito da una scossa violentissima. Sono intervenuti i carabinieri, l'ambulanza del 118 e gli ispettori dello Spresal dell'Asl di zona, a cui competono le indagini. Milano, 17 ottobre E' morto un giardiniere di 73 anni investito dall'albero che stava tagliano Varese Anche in provincia di Varese a Leggiuno,un giardiniere di 42 anni è stato travolto dall'albero che tagliava

sabato 13 ottobre 2012

E' morto Giovanni Bertanza nel bresciano

Brescia 12 ottobre 2012 E' morto Giovanni Bertanza di 47 anni a Lumezzane. Bertanza artigiano di Concesio secondo una prima ricostruzione sarebbe caduto a terra da oltre 10 metri. La vittma era addetto al montaggio delle coperture esterne dei capannoni industriali e nel pomeriggio era salito su un trabattello ed era diretto a uno dei lucernari quando Improvvisamente, per cause ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed è caduto a terra. Nonostante la caduta da un'altezzo così elevata Bertanza era rimasto cosciente, ma le condizioni si sono subito aggravate determinando anche l'intervento dell'elisoccorso, che ha trasportato l'operaio con codice rosso all'ospedale Civile di Brescia dove è arrivato in gravissime condizioni. BERTANZA È STATO sottoposto ad un intervento chirurgico, per bloccare un'emorragia interna ma è morto poco dopo. Sono già 18 i morti sui luoghi di lavoro in provincia di Brescia dall'inizio dell'anno e si conferma anche quest'anno la prima provincia italiana in questo triste primato

Lettera aperta al Presidente Napolitano

Caro Presidente Napolitano, domani 14 ottobre in tutta Italia si celebrerà la 62a Giornata Nazionale per le Vittime degli infortuni sul lavoro, ma purtroppo, come al solito si sottovaluterà il fenomeno riportando un numero di morti sul lavoro molto inferiore alla realtà. Le statistiche ufficiali, se così si possono chiamare, danno sempre in questi ultimi anni un calo costante delle vittime, mentre invece l’Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro che monitora le vittime dal 1 gennaio 2008 può documentare che NON E’ VERO, che i morti sul lavoro aumentano. Solo tra il 2009 e 20010 c’è stato un leggero decremento. Per il 2011 rispetto al 2010 c’è stato un aumento di oltre l’11%. Ma perchè allora una differenza così rilevante nella rilevazione delle vittime per infortuni sul lavoro? L’INAIL monitora solo i suoi assicurati, e molte categorie non lo sono, non lo sono i militari morti in Afghanistan, non lo sono i tanti poliziotti che muoiono sulle strade, anche i Carabinieri hanno assicurazioni proprie. Tantissimi agricoltori muoiono in tarda età schiacciati dal trattore che guidano o mentre eseguono altri lavori, e non sono considerati morti sul lavoro: l’anno sono stati oltre 130. Anche chi muore in nero, salvo poche eccezioni non è considerato morto sul lavoro. Io mi appello a Lei, Presidente Napolitano, che fin dall’inizio del suo mandato ha sempre mantenuto viva nell’opinione pubblica l’attenzione su queste tragedie dell’inciviltà, chieda si faccia veramente chiarezza sul numero dei morti sul lavoro. Apprendiamo proprio in queste ore che la Germania, un paese molto più industrializzato dell’Italia e con una popolazione superiore agli 80 milioni, ha avuto nel 2011 poco più di 200 morti SUI LUOGHI DI LAVORO mentre l’Osservatorio ha documentato nel 2011 in Italia 663 morti SUI LUOGHI DI LAVORO, in pratica il triplo dei morti della Germania. Anche gli altri paesi europei paragonabili all’Italia per dimensioni e industrializzazione hanno un numero di vittime paragonabili a quelle della Germania. Caro Presidente, è importantissimo capire bene l’entità e la qualità di queste tragedie: con i dati “ufficiali” che vengono diramanti da stampa e televisione, l’opinione pubblica ha una visione distorta e parziale del problema e così è anche difficile mettere in campo interventi mirati per far diminuire il numero di morti che porta il lutto in tantissime famiglie di lavoratori. Carlo Soricelli curatore Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com

E' morto Fiorenzo Tirloni in provincia di Bergamo

Bergamo 12 ottobre E' morto Fiorenzo Tirloni di 53 anni a Martinengo. Tirloni è precipitato mentre stava sistemando un lucernario sul tetto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Treviglio e i tecnici dell’Asl di Romano di Lombardia. Non si conoscono ancora le cause che hanno provocato la tragedia.

venerdì 12 ottobre 2012

E' morto a Vipiteno di Bolzano Alis Larcher di 42 anni

Bolzano 11 ottobre 2012 E' morto Alois Larcher di 42 anni a Vipiteno. Larcher è morto per essere stato colpito violentemente dal braccio meccanico di una gru mentre era impegnato in alcune operazioni di taglio degli alberi che vengono compiute ogni anno e che servono a mettere in sicurezza gli alberi che possono causare danni a persone o a cose. I carabinieri stanno indagando per capire la dinamica della tragedia

giovedì 11 ottobre 2012

Sono già 21 i morti sui luoghi di lavoro a ottobre

11 ottobre Caltanisetta E' morto Giuseppe La Delfa operaio di 53 anni. La Delfa stava lavorando al quarto piano in un edificio in ristrutturazione con altri colleghi, quando, per cause in corso di accertamento, è precipitato dall'impalcatura compiendo un volo di una quindicina di metri e riportando traumi gravissimi ed è giunto in fin di vita all'Ospedale Sant'Elia dove è spirato poco dopo. Il cantiere è stato sequestrato dalle forze dell'ordine. Rimini, 11 ottobre 2012 E' morto Luciano Gasparro di 47 anni un pescatore di 47 anni. Gasparro è morto questa mattina al largo della costa riminese a 300 metri dalla costa. La causa della tragedia è un trauma da schiacciamento. La vittima è' scivolata, sbattendo la testa mentre stava calando la rete metallica per le vongole. Per il pescatore, che indossava stivali antiscivolo, non c’è stato nulla da fare. Le indagini sul caso sono ora condotte dalla capitaneria di porto e dal servizio Ausl della medicina del Lavoro.

mercoledì 10 ottobre 2012

E' morto Battista Rocchetta in provincia di Cosenza

COSENZA -9 ottobre E' morto Battista Rocchetta di 35 anni. Un morto e un ferito sono il tragico bilancio della tragedia questa mattina ad Acquafredda di Aiello Calabro. Rocchetta stava caricando il camion dell’impresa boschiva per cui lavorava quando la pedana montacarichi si è staccata colpendolo in testa. Trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Annunziata di Cosenza Battista Rocchetta è deceduto verso le 10,30. Grande dolore e sgomento nella comunità di Aiello per la morte di Battista Rocchetta che lascia la moglie e tre figli .

martedì 9 ottobre 2012

Sono 15 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro in pochi giorni

Lodi 8 ottobre E' morto fulminato un operaio romeno di di 50 anni. La tragedia a Ossago Lodigiano: la vittima mentre stava tagliando alcuni rami e inavvertitamente avrebbe toccato i cavi dell'alta tensione rimanendo fulminata sul colpo. Oristano 8 ottobre 2012 E' morto Mauro Melis di 37 anni mentre era impegnato nello sbancamento di uno spiazzo e si era accorto che a causa del dislivello del terreno la ruspa aveva cominciato a scivolare, e si è buttato fuori dalla cabina, purtroppo nella direzione in cui la ruspa stava scivolando uccidendolo sul colpo. Immediato l'allarme al 118 dei colleghi della vittima, ma i medici non hanno potuto far altro che constatarne la morte. I vigili del fuoco hanno rimosso il mezzo pesante con una gru per liberare il corpo. I carabinieri e lo Spresal, Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, della Asl di Oristano hanno aperto due distinte inchieste per accertare l'esatta dinamica dell'incidente. Sono già 136 i morti nel comparto edilizio dall'inizio dell'anno: quasi il doppio se si aggiungono gli edili morti in itinere.

lunedì 8 ottobre 2012

Un importante premio ad un grande giornalista impegnato nella difesa della salute e sicurezza dei lavoratori

Al giornalista rai Santo Della Volpe la 2a edizione del Premio Di Donato Eternit, verità e giustizia è il titolo del servizio televisivo con cui Santo della Volpe, giornalista di Rai 3, si è aggiudicato il primo premio alla seconda edizione del Premio Di Donato, la cui cerimonia si è svolta ieri 6 ottobre a Taranta Peligna. A Maria Chiara Ricciuti, di Agenparl, con “Figli di Nettuno sicurezza in alto mare”, l’argento. Menzioni spaciali per Generoso D’Agnesee a Giuseppina Panara, per due servizi su America Oggi e su Rai Isoradio. Il Premio, alla sua seconda edizione, ha riguardato produzioni giornalistiche sul tema della sicurezza in ambiente di lavoro ed è stato organizzato dal Comune di Taranta Peligna. L’intitolazione allo scrittore italo-americano, Pietro Di Donato, evoca il suo romanzo più conosciuto, Cristo fra i muratori, ispirato dalla tragica morte del padre, operaio edile, sul lavoro, nel 1923. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha offerto una medaglia coniata appositamente per la specifica occasione, consegnata a Santo della Volpe. Al vincitore sono andati cinquemila euro, al secondo duemilacinquecento. Sono state 30 quest’anno le proposte inviate dai gionalisti partecipanti, 14 cartacee, 10 video, 4 via web e 2 radio, superando di gran lunga le adesioni della prima edizione, anche grazie alla fattiva collaborazione dell’ufficio stampa di ANMIL. La Giuria del Premio è stata presieduta da Fausto Bertinotti e composta da Enzo Iacopino, Tiziano Treu, Silvano Moffa e Lucia Annunziata. In occasione della consegna dei premi, il sindaco di Taranta, Marcello Di Martino, sul tema della legalità e sulla sicurezza sul lavoro, ha lanciato la proposta di una rete dei Comuni contro l’indifferenza. LEGGI ANCHE: Premio Ilaria Alpi, i misteri della morte della giornalista e dell’operatore Miran Hrovatin, diretta web sul nostro Canale Attualità Presentato il I Premio giornalistico sulla sicurezza dei luoghi di lavoro

sabato 6 ottobre 2012

Con le ultime 4 vittime in 3 giorni sono stati 11 i morti sul lavoro

Frosinone 5 ottobre E' morto Domenico Brusca conducente di ambulanze che è deceduto in uno scontro frontale tra il mezzo di emergenza che guidava e un furgone. L’ambulanza era appena uscita per prestare soccorso ad un anziano a Sant’Elia Fiumerapido colto da un malore. TRAPANIE'morto Massimo Basiricò,di 49 anni. Basiricò operaio stagionale della forestale, è morto precipitando dal lucernario della sua abitazione, mentre stava facendo alcuni lavori quando la struttura ha avuto un improvviso cedimento ed è precipitato rimando ucciso. Ravenna E' morto Pierpaolo Dosi di 76 anni a Cotignola. Sembra che Dosi abbia sbattuto violentemente la testa contro il rimorchio del suo trattore mentre stava lavorando in un terreno di sua proprietà. Dosi era a bordo del mezzo quando è caduto sbattendo violentemente il capo nel rimorchio, per cause ancora da chiarire. Il personale del 118 intervenuto sul posto ha potuto soltanto constatarne il decesso. Avellino E' morto un agricoltore di cui non conosciamo l'identità e l'età cadendo in un burrone con il trattore.

venerdì 5 ottobre 2012

Beppe Giulietti e Stefano Corradino alla VII edizione di Ambiente Lavoro Convention

Due giorni a Modena per la sicurezza sul lavoro. C’è anche Articolo 21. Martedì la conferenza stampa di Debora Aru Martedì 9 ottobre 2012 alle 12:30 presso la sala stampa della Camera in via Della Missione n°4, si terrà la conferenza stampa di presentazione della VII° edizione di Ambiente Lavoro Convention, in programma a Modena Fiere l’11 e 12 ottobre. Un appuntamento annuale per discutere della sicurezza sul lavoro attraverso l’informazione e la formazione. Ed è di questi giorni il dato dell’osservatorio indipendente di Bologna. Dal 1 gennaio al 1 ottobre sono morte sul lavoro 468 persone. 25mila partecipanti, 930 tra convegni, seminari e workshop ospitati in 186 sale: queste le cifre delle passate edizioni di Ambiente Lavoro Convention, il congresso nazionale dei responsabili dell’igiene e sicurezza sul lavoro. Il progetto è nato con lo scopo di costruire un percorso continuativo e una periodica opportunità di confronto di chi pone al centro dei propri interessi i temi della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. Le cifre svelano una realtà che si protrae dal 1999 ed è stata ideata a completamento del progetto dedicato alla sicurezza negli ambienti di lavoro, articolato in Ambiente Lavoro, che, nata nel 1990, si svolge a Bologna negli anni dispari e fonde le finalità promozionali tipiche di una fiera con la cultura e la formazione, e in Ambiente Lavoro Convention, che ha sede a Modena negli anni pari e riunisce eventi a carattere didattico, congressuale e assembleare. Ambiente Lavoro Convention privilegia l’informazione e la formazione, fondamentali per una corretta ed efficace azione di prevenzione di malattie professionali e infortuni sul lavoro. Intanto sono stati resi noti i dati dell’Osservatorio Indipendente di Bologna, dal primo gennaio al 1 ottobre sono morti sui luoghi di lavoro 468 lavoratori (tutti documentati). Mentre sono oltre 910 dall’inizio dell’anno se si aggiungono ad essi i deceduti in itinere o sulle strade. L’Osservatorio considera “morti sul lavoro” tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa e dalla loro età. Molte vittime non hanno nessuna assicurazione e muoiono lavorando in “nero”. Alla presentazione interverranno Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 e il direttore Stefano Corradino, oltre che i responsabili del canale del lavoro del sito, Raffaele Siniscalchi e Diego Alhaique. Interverranno inoltre Piero Proni, consigliere delegato Senaf. E proprio nell’ambito di questa iniziativa alla Fiera di Modena, è in programma venerdì 12 ottobre un incontro promosso da Articolo 21 e Rivista 2087 Edit. Coop dal titolo “Per una cultura della prevenzione del rischio geologico in Italia” durante il quale scienziati, tecnici, amministratori e sindacalisti discuteranno del modo di unire l’informazione con la cultura della prevenzione. L’Ufficio Stampa 3285945866 redazione@articolo21.info 5 ottobre 2012

Anche oggi registriamo 3 vittime di cui due in provincia di Verona

VERONA 5 ottobre 2012 E' morto Massimiliano Corona di 45 anni.La tragedia a Malcesine. Corona è stato travolto dalla ruspa che stava guidando in un tratto in pendenza e che si è ribaltata all'improvviso. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari di Verona Emergenza allertati da un passante: Corona dipendente di un'impresa edile del luogo, è morto sul colpo. Sul posto, per gli accertamenti sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e i tecnici dello Spisal e dell'Usl 22. Verona Purtroppo nel veronese c'è stata nelle stesse ore un altro morto sul lavoro. Non si conosce ancora L'identità della vittima di questo secondo tragico infortunio sul lavoro. L'infortunio è avvenuto nel pomeriggio all'interno di un tabacchificio di Oppeano. Secondo i primi accertamenti la vittima sarebbe rimasta schiacciata da un muletto mentre lavorava. Inutili i tentativi di salvarlo da parte dei colleghi, prima e dei sanitari di Verona Emergenza, poi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Legnago e i tecnici dello Spisal. Benevento E' morto un agricoltore di 85 anni schiacciato dal trattore all'interno del suo podere in località “Piano delle Rose" Sono in corso accertamenti dei Carabinieri della locale Stazione.

giovedì 4 ottobre 2012

Altri 4 morti sul lavoro in diverse parti d'Italia

Trento 4 ottobre 2012 E' morto Emilio Paternoster, 55enne dipendente del Catasto. paternoster è morto questa mattina scivolando in un dirupo nei pressi di Primiero mentre stava svolgendo facendo rilievi fotografici.E’ intervenuto immediatamente il Soccorso Alpino, che ha potuto solo constatarne la morte. Difficili le operazioni di recupero con l’elicottero, per essere il posto particolarmente impervio. Il corpo di Emilio Paternoster, è stato ricomposto nella camera mortuoria del cimitero di Transacqua. Ascoli piceno E' morta una donna di 67 anni questa mattina in un incidente sul lavoro nelle campagne di Caselle di Maltignano. La povera contadina è stata maciullata da una fresatrice che stava ripulendo insieme al marito. Secondo una prima ricostruzione della tragedia, il motore si e’ messo accidentalmente in moto e l’anziana e’ finita tra gli ingranaggi del mezzo agricolo. Sul posto, i vigili del fuoco di Ascoli, personale del 118, i carabinieri e i tecnici dell’Asur. Siracusa 04 Ottobre 2012 E' morto Carmelo Pelligra agricoltore di 82 anni. Pelligra è morto fulminato mentre lavorava nel suo podere, lungo la strada provinciale che collega Carlentini a Villasmundo. La vittima, , stava lavorando sulle coltivazioni che aveva messo a dimora nel proprio fondo e sarebbe entrato in contatto con una delle linee elettriche che passano sul suo fondo rimanendo folgorato. I Bergamo E' morto Giacomo Rebussi un operaio di 47 anni, la tragedia a Pedrengo, Le cause della tragedia sono ancora da accertare ma, secondo le prime ricostruzioni, la morte sarebbe dovuta ad uno schiacciamento. Sul posto sono giunti i mezzi e gli uomini del 118, insieme ai carabinieri e all’Asl di Bergamo: inutili i soccorsi, ora si sta provando a fare chiarezza e a ricostruire l’accaduto. La vittima lascia moglie e 3 figli.

mercoledì 3 ottobre 2012

E' morto Mattia De Luca di 19 anni a Turi di Bari

Bari 2 ottobre E' morto Mattia de Luca di 19 anni. la tragedia nel pomeriggio sulla provinciale 122, nei presi di Turi. Il povero giovane era su un grosso camion di trasporti. Da qualche tempo lavorava per un'azienda di trasporti della provincia di Brindisi. Per ragioni ancora in fase di accertamento, il camion ha sbandato, ribaltandosi. Secondo le prime ricostruzioni l’autista, potrebbe aver tentato di schivare dei cani randagi, perdendo così il controllo del mezzo. Per liberare il ragazzo dalle lamiere è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco e di una gru. De Luca ha riportato un gravissimo trauma addominale e portato in codice rosso presso l’ospedale "Di Venere" di Bari-Carbonara, è morto in tarda serata.

E' morto Hasan El Taouss nell'aretino

Arezzo 2 ottobre. E' morto Taouss el Hasan tunisino di 22 anni. Hasan è morto nel nel tardo pomeriggio nelle campagne di Gricignano alla periferia di Sansepolcro. La vittima stava lavorando con un macchinario per la raccolta del tabacco quando ha inavvertitamente preso contro un cavo dell'alta tensione che lo ha fulminato. Vani i tentativi di soccorso portati immediatamente dal 118. Sul posto, per accertare le cuase della tragedia i carabinieri di Sansepolcro.

lunedì 1 ottobre 2012

Morti sui LUOGHI DI LAVORO nei primi 9 mesi del 2012

Cartine regionali e provinciali delle morti sul lavoro nei primi 9 mesi del 2012. Non sono aggiunti sulle cartine le morti in itinere, sulle strade e autostrade.

Basta mistificazioni sui morti sul lavoro

Da 5 anni l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro cadutisullavoro.blogspot.com fa il monitoraggio dei lavoratori che muoiono sul lavoro, e ogni anno si assiste a toni trionfalistici sull'andamento di queste morti che calano in continuazione. In realtà i morti SUI LUOGHI DI LAVORO, quelli che si possono sicuramente annoverare tra le morti sul lavoro salgono tutti gli anni. In questi 5 anni solo tra il 2009 e il 2010 c'è stato un leggero calo delle vittime SUI LUOGHI DI LAVORO, Come spiegare allora queste differenze? Le statistiche ufficiali, per ragioni contributive, mettono insieme i morti sui luoghi di lavoro e quelli che muoiono sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro, e in per davvero in itinere registriamo un calo che abbassa il numero totale di morti, mentre se si prende in esame solo i morti sui LUOGHI DI LAVORO le vittime aumentano, questo casa vuol dire? Che in realtà sui luoghi di lavoro, non c'è maggiore attenzione per la prevenzione, ANZI..... La crisi ha prodotto anche minore attenzione per questo fenomeno. Tra l'altro intere categorie di lavoratori non vengono "conteggiate" tra le morti sul lavoro, ma questo non vuol dire che queste vittime, solo perchè non dispongono di una certa assicurazione non si devono considerare morti sul lavoro. Anche tantissimi lavoratori che muoiono in nero risultano "invisibili" e non vengono aggiunti tra le morti sul lavoro. La crisi pesantissima ha prodotto un abbassamento delle tutele sulla Sicurezza, soprattutto in piccole e piccolissime aziende, ed è per questo che nonostante il numero dei disoccupati sia aumentato esageratamente non si assiste anche quest'anno ad un calo consistente di lavoratori che muoiono lavorando. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?