morti sul lavoro al 21 aprile 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 25 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 332 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 449 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia, sono monitorati anche quelli che non dispongono di nessuna assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL. Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 34 (50) Milano 6, Bergamo 2 Brescia 11 Como 2 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 3 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 23 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 CAMPANIA 29 (38 ) Napoli 9, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 24 (32) Firenze 9 Arezzo 2 Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 2 Prato 3 SICILIA 21 (28) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 4 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (28) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 PUGLIA 21 (28) Bari 5, BAT 2 Brindisi 4 Foggia 3 Lecce 4 Taranto 3 LAZIO 20 (30) Roma 7 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 2 Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 16 (21) Bolzano 7 Trento 8 PIEMONTE 17 (24) Torino 7 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 3 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 MARCHE 10 (14) Ancona 3 Macerata 5 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 CALABRIA 8 (11) Catanzaro 3 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 6 (8) Perugia 5 Terni 1 BASILICATA 6 (9) Potenza 5 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 Nel 2024 39 gli schiacciati dal trattore 167 nel 2023 29 gli autotrasportatori 43 i morti di fatica tra operai/e, bracciati, autotrasportatore, medici, infermieri 44 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente molto più degli uomini 15 i boscaioli morti

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 30 gennaio 2021

Muore cadendo da un palo a 60 anni mentre effettua un intervento di manutenzione su una linea telefonica

Domenico Squicciarini ha perso la vita Nella tarda mattinata di venerdi in provincia di Taranto, alla periferia di Castellaneta, , originario di Modugno in provincia di Bari. Il lavoratore è deceduto mentre effettuava lavori di manutenzione delle linee aeree telefoniche, stando a quanto si è appreso ci sarebbe stato il cedimento di un palo in legno su cui era poggiata la scala sulla quale stava salendo Squicciarini, il 60enne è caduto da un’altezza di circa cinque metri. sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Castellaneta ed il personale Spesal della asl di Taranto

venerdì 29 gennaio 2021

Muore il quinto agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno

Pesaro Muore Gabriele Grasso un agricoltore di 65 anni del luogo è deceduto dopo essere stato "agganciato" dal cardano (un giunto che ruotando su se stesso permette di trasmettere la forza motore del trattore a un rimorchio). Gabriele Grassi, sposato, due figli, stava spargendo con il mezzo il concime su un suo terreno. Trovato il corpo dopo diverse ore
. Sul posto, vigili del fuoco di Urbino e i carabinieri

giovedì 28 gennaio 2021

Terribile sequenza: 10 lavoratori morti per infortuni nelle ultime 48 ore. Muore a 64 anni cadendo dall'impalcatura, era a pochi mesi dalla pensione

Continua la strage di lavoratori, dopo i 5 morti di martedì, altri 5 mercoledì. Dei morti di marted' abbiamo già scritto. Ieri a Marcianise operaio, originario di San Cipriano d’Aversa, è morto nella zona industriale di Marcianise dopo un volo di 10 metri.Carlo D. aveva 64 anni e gli mancavano pochi mesi alla pensione. Sempre nel casertano a Sessa Aurunca è morto l'agricoltore Gerardo Cimmino di 63 anni è stato schiacciato dal trattore che guidava, è il quarto dall'inizio dell'anno. Gerardo Cimmino stava coltivando un terreno nelle vicinanze della frazione di San Castresea sessa Arunca . Improvvisamente, per cause ancora da chiarire, perso il controllo del mezzo agricolo che, nel ribaltarsi, l'ha schiacciato TRENTO muore dopo 9 giorni di agonia Alberto Capra. Le sue condizioni appena elitrasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento si erano rivelate gravi e purtroppo Alberto Capra, 58 anni, è morto nelle scorse ore dopo un peggioramento del quadro clinico. Il 15 gennaio Alberto era rimasto vittima di un drammatico infortunio Attorno alle 9 di quel giorno, stava lavorando assieme al cognato nella sua azienda agricola quando ad un certo punto lo spaccalegna fissato al trattore, si è staccato dal trattore e gli si è rovesciato addosso. Immediatamente le persone che si trovavano con lui hanno chiamato i soccorsi e da Trento si è alzato l'elicottero con l'equipe medica d'emergenza. Purtroppo con il passare dei giorni il suo quadro clinico è peggioramento e domenica, purtroppo, è deceduto all'ospedale Santa Chiara. BARI – Il cadavere era nel deposito della ditta edile per cui lavorava come addetto alle pulizie e al riordino dei materiali stoccati. Sono stati i carabinieri a capire cosa è accaduto nel pomeriggio di ieri in una ditta di Grottaglie (Taranto) La vittima si chiamava C. M. e aveva 62 anni. Secondo quanto ricostruito dalle indagini che si sono avvalse delle dichiarazioni rese dal titolare, il 62enne sarebbe precipitato dalla pedana di un muletto durante alcuni lavori di sistemazione in altezza di alcuni bancali, morendo sul colpo.

mercoledì 27 gennaio 2021

Un normale martedì di lavoro con 5 morti per infortuni sui luoghi di lavoro

Sono stati cionque i morti sui luoghi di lavoro, nelle province di Brindisi (2), BAT, Bolzano e Treviso
Orribile morte di Pietro Perinasso (nella foto) che è stato straziato dal cardano del suo trattore che gli ha agganciati i vestiti, la tragedia a Castelfranco veneto in provincia di Treviso. In provincia di Brindisi sono stati due i morti, in due luoghi diversi: A San Michele Salentino è morto Franco Mastrovito un edile di 49 anni rimasto coinvolto assieme a altri 4 lavoratori (uno gravissimo) in un crollo di un solaio di un capannone. Un altro morrto nel brindisino dove un 62enne che lavorava da solo in un capannone è stato trovato con il cranio fracassato, probabilmente per una caduta dall'alto. In provincia di Bolzano è morto un boscaiolo che è stato trovato morto, dopo che aaveva battuto la testa per una caduta nel suo appezzamento. Sono già 38 i morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno.

martedì 26 gennaio 2021

Diego Vono padre di 4 figli muore soffocato da un carico di sabba movimentata da un'escavatore

Tragico infortunio sul lavoro a Rezzato. Un operaio di 44 anni ha perso la vita nel tardo pomeriggio, mentre era al lavoro all'interno della cava Ventura in provincia di Brescia. Stando a una prima ricostruzione della tragedia l'operaio sarebbe stato travolto in pieno da un cumulo di sabbia mentre stava manovrando un escavatore. L'allarme è stato lanciato poco dopo le 17 e sul posto è sopraggiunta, oltre a una squadra dei Vigili del Fuoco di Brescia, un'ambulanza in codice rosso. Tutto inutile, purtroppo: i sanitari non avrebbero potuto far altro che constatare il decesso del 44enne, padre di 4 figli. Al vaglio dei carabinieri e degli ispettori dell'Ats l'esatta dinamica dell'incidente.

Padre di 4 figli muore soffocato a 44 anni travolto da un carico di sabbia movimentata da un escavatore

Tragico infortunio sul lavoro a Rezzato. Un operaio di 44 anni ha perso la vita nel tardo pomeriggio, mentre era al lavoro all'interno della cava Ventura in provincia di Brescia. Stando a una prima ricostruzione della tragedia l'operaio sarebbe stato travolto in pieno da un cumulo di sabbia mentre stava manovrando un escavatore. L'allarme è stato lanciato poco dopo le 17 e sul posto è sopraggiunta, oltre a una squadra dei Vigili del Fuoco di Brescia, un'ambulanza in codice rosso. Tutto inutile, purtroppo: i sanitari non avrebbero potuto far altro che constatare il decesso del 44enne, padre di 4 figli. Al vaglio dei carabinieri e degli ispettori dell'Ats l'esatta dinamica dell'incidente.

lunedì 25 gennaio 2021

Antonio Marinelli fabbro di 71 anni muore dopo due mesi di agonia

Marinelli era rimasto coinvolto in uno spaventoso infortunio mentre effettuava lavori edili presso l'abitazione di un suo conoscente, nelle campagne tra Borgo Faiti e Borgo San Michele: è morto in un letto dell'ospedale San Camillo Forlanini di Roma dov'era ricoverato da due mesi circa per le gravi conseguenze dell'infortunio sul lavoro. La tragedia risale alla tarda mattinata di mercoledì 18 novembre, quando la vittima stava effettuando un intervento di sistemazione di una tettoia, una vecchia struttura utilizzata come garage,Antonio Marinelli era ormai in pensione, ma era stato un fabbro molto apprezzato e per questo continuava a svolgere lavori occasionalmente. Come quel giorno, quando stava lavorando a una delle travi della tettoia.

domenica 24 gennaio 2021

Morire di lavoro di sabato: due morti anche ieri

Ripreso il ritmo di morti sul lavoro di prima della pandemia: due o tre ogni giorno muoiono sui luoghi di lavoro: in provincia di padova ha perso la vita un agricoltore di 62 anni che era salito sul tetto della stalla per verifica danni maltempo, è scivolatoed è caduto su un forcone che gli ha trafitto il cuore. In provincia di Napoli a frattamaggiore ha perso la vita un edile di 47 anni caduto dall'alto di un tetto. La foto è del giardiniere che è morto schiacciato dal trattore venerdì.
Ivano Cozzaglio aveva solo 38 anni; occorre sfatare la leggenda che a morire schiacciati dal trattore siano solo agricoltori anziani

venerdì 22 gennaio 2021

Continua la mattanza di lavoratori: anche il 21 gennaio 2 morti sui luoghi di lavoro

Dopo i 4 morti del 20 gennaio altri due lavoratori sono morti per infortuni sui luoghi di lavoro il 21. In provincia di Lucca, nella garfagnana un boscaiolo è morto travolto dall'albero che tagliava; sull'A13 nei pressi di Bologna un autrasportatore è morto in uno scontro tra Tir, la nebbia di questi giorni ha provocato parecchie vittime

giovedì 21 gennaio 2021

Quattro morti sui luoghi di lavoro il 20 gennaio: dalla Lombardia alla calabria, Campania e autostrada

le morti sul lavoro sono riprese a pieno ritmo: sono 4 i morti sul lavoro il 20 gennaio. In provincia di Lecco, a paderno è morto schiacciato dal trattore un 42enne. In provincia di Reggio Calabria, in una cava è morto un operaio di 51 anni: lo ha colpito mortalmente lo scoppio di un pneumatico di un tir. In provincia di Salerno ha perso la vita, dopo una settimana d'agonia un operaio che stava lavorando in una fabbrica in disuso. perde la vita sull'A4 un giovane autotrasportare di 25 anni che si è scontrato con il tir, con un altro mezzo simile. E' già il terzo morto aschiacciato dal trattore nel 2021; speriamo che il prossimo ministro dell'Agricoltura, mostri più interesse per gli schiacciati dal trattore (autentica calamità) della Ministra dimissionaria Teresa Bellanova che non si è certa distinta per cercare di porre rimedio a questa strage che ha visto morire 139 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2020

martedì 19 gennaio 2021

Mamma di due bambini di 27 anni muore per infortunio sul lavoro dopo 3 giorni dall'infortunio mortale: muore edile di 50 anni cadendo dall'alto

Giorgia Sergio, impiegata presso una ditta di pulizie di 27 anni è deceduta in un incidente fatale ed è morta dopo 3 giorni. Ora le indagini stabiliranno se la tragedia accaduta a Matrignano era evitabile. E’ morta dopo tre giorni a causa delle ferite riportate nella caduta , la giovane impiegata presso una ditta di pulizie era stata trasportata all'ospedale. Per 3 giorni Giorgia ha lottato con tutte le sue forze ,ma purtroppo non ce l’ha fatta! Un’altra vita spezzata, un’altra famiglia che versa lacrime amare Cuneo Muore edile di 50 anni a Castagnole Monferrato, caduto in un cantierein cantiere La tragedia nel pomeriggio del 18: nonostante l’intervento del 118 e la corsa in ospedale, per l’uomol'operaio
, non c’è stato nulla da fare. La ditta si stava occupando della ristrutturazione di un’abitazione. Sono ancora da chiarire le cause della caduta su cui sta indagando lo Spresal dell’Asl di Asti con i carabinieri di Montemagno.

lunedì 18 gennaio 2021

Muore il secondo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno

Un agricoltore di 60 anni è morto per le conseguenze di un incidente sul lavoro avvenuto a Patti, nel Messinese. La vittima stava percorrendo una strada in pendio quando il trattore su cui si trovava, e con il quale stava trasportando un carro con del concime, si è ribaltato. Sul posto è intervenuto il personale del 118, allertato da passanti, ma ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato inutile. Sull'accaduto indagano i carabinieri. Purtroppo è già ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore che l'anno scorso a mietuto 139 vittime. Dall'apertura dell'Osservatorio nel 2008 i morti causati da questo mezzo sono stati oltre 1600

sabato 16 gennaio 2021

Muore dopo 5 giorni di agonia operaio di 62 anni cadendo da un ponteggio

Muore dopo cinque giorni di agonia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania un operaio di 62 anni. Troppo gravi le ferite riportate nell’incidente che si è verificato lunedì mattina. L’operaio, secondo una prima ricostruzione dei fatti, era intento a lavorare in un cantiere edile a Casal Velino Marina: avrebbe perso l’equilibrio precipitando nel vuoto

venerdì 15 gennaio 2021

Il 14 gennaio una strage: 5 LAVORATORI MORTI. Muore elettricista dopo 10 giorni di agonia. muore 26enne in una discarica di Hera a Cervia. Muore cadendo da un tetto di un carcere

Un altro morto sul lavoro in Campania; è il quarto in Campania dall'inzio dell'anno. E' successo a Napoli, nel carcere di Secondigliano, dove un operaio di 51 anni è caduto da un'altezza di dieci metri durante i lavori di impermeabilizzazione del tetto. Morto Maurizio Erle il tecnico manutentore rimasto folgorato 10 giorni fa a Lozzo Atestino in provincia di Padova. Aveva solo 47 anni. Svolgeva lavori di manutenzione alla Valbona srl di Lozzo Atestino. Muore a soli 26 anni colpito da un mezzo mentre lavorava alla discarica di Hera, il giovane operaio è deceduto nella tarda serata all’ospedale Bufalini di Cesena, dove si trovava ricoverato in gravissime condizioni dopo il trasporto in massima urgenza. Sulla dinamica dell’incidente sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima, giunti sul posto non appena dalla stazione ecologica è partita la richiesta di soccorso. Stando a quanto appurato, l’incidente si sarebbe verificato quando ormai erano passate le 19.30.

giovedì 14 gennaio 2021

Muore incastrato dalla fresa del trattore: è il primo agricoltore del 2021 vittima del trattore killer

CASERTA, 13 GEN - E' rimasto incastrato nella fresa del trattore. E' morto così un agricoltore di 55 anni che stava lavorando in un fondo a Mondragone, Comune del Casertano. Gli arti inferiori del 55enne sono rimasti incastrati nel macchinario. Sono intervenuti sul posto i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Caserta, provenienti dal distaccamento di Mondragone, che hanno provato in tutti i modi a liberargli le gambe , e ci sono riusciti: ma a quel punto la vittima era già morta. Purtroppo è la prima vittima del trattore killer nel 2021 Sono state 140 a morire schiacciati dal trattore nel 2020 e ben oltre 1600 da quando len 2008 è stato aqperto l'Osservatorio

mercoledì 13 gennaio 2021

Muore per infortunio sul lavoro a 65 anni. Assurdo svolgere lavori pericolosi a quell'età

Un operaio 65enne di Pontecagnano Faiano (Salerno) ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto a Siano. La vittima è stata travolta dal cedimento di un muro. Nonostante i soccorsi per l'operaio non c'è stato nulla da fare. Ci domanidiamo sempre com'è possibile far svolgere lavori pericolosi a un operaio già anziano e che non ha più i riflessi pronti. A 65 anni bisognerebbe essere già in pensione

lunedì 11 gennaio 2021

Muore cadendo in mare addetto piattaforma petrolifera: la tragedia a Roma Fiumicino

Tragedia sul lavoro al largo di Fiumicino nel pomeriggio. Un ispettore di carico di 56 anni, in procinto di salire sulla piattaforma petrolifera "R2", a 4 miglia dalla costa, è morto dopo essere caduto in mare, forse scivolato mentre scendeva dalla biscaglina. Dopo il segnale di allarme, la Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ha inviato una motovedetta sul posto ma per l'ispettore, non c'è stato più niente da fare: è stato fatto un primo tentativo di rianimazione, la vittima è stata portata a bordo della motovedetta sulla banchina sud del porto canale di Fiumicino, dove nel frattempo sono intervenuti i sanitari del 118. A nulla sono valsi ulteriori tentativi di rianimazione, anche con l'ausilio del defibrillatore, ed è stato constatato quindi il decesso dell'ispettore di carico.

sabato 9 gennaio 2021

Ancora due morti per infortuni sul lavoro anche l'8 gennaio

Discordanti le modalità della morte di un oprweaio agricolo in provincia di Verona. l'operaio agricolo 61enne le cui generalità sono ancora sconosciute , è stato ucciso dal macchinario agricolo che stava utilizzando in quell’istante. Alcuni siti scrivono che è morto schiacciato dal trattore, altri che è precipitato dentro un silos e dilaniato da un macchinario. e I suoi colleghi hanno dato subito l’allarme ed il 118, insieme ai Vigili del Fuoco sono accorsi subito sul posto. Ma né l’ambulanza tantomeno l’auto medica sopraggiunte sul luogo sono riuscite ad evitare il decesso del lavoratore. L'altra vitttima è un operaio comasco che è morto in Svizzera: a Lugano: è stato colpito da materiale da demolizione cadutogli addosso dal 1° piano di un edificio.

venerdì 8 gennaio 2021

Riparte la macchina infernale delle morti sul lavoro: due morti il 7 gennaio

Ancona – Tragico incidente sul lavoro alla stazione di Jesi. pasquale Barra Un operaio di 56 anni della ditta che sta svolgendo per Rfi dei lavori di restyling e abbattimento delle barriere architettoniche è deceduto mentre stava lavorando sui binari. Stando alle prime ricostruzioni Barrao stava prendendo delle misure su alcune tavole di legno e non avrebbe sentito muoversi un carrello utilizzato nei lavori che lo ha travolto. Sul posto il 118 e la polizia di Jesi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Reggioo Emilia. Demetrio Zannella Un artigiano di 50 anni è morto nel cantiere di un capannone in costruzione a Guastalla. Dai rilievi dei carabinieri si è accertato che l'artigiano stava eseguendo lavori sulla parte alta di un capannone in costruzione quando, per cause ancora al vaglio, è precipitato al suolo da diversi metri di altezza.

martedì 5 gennaio 2021

Mupiono in un incidente tre braccianti italiani

Vittime del terrificante impatto tre braccianti di Pachino in Sicilia. sono Sebastiano Dipietro, 60 anni, e Pietro Calvo, 55, che viaggiavano a bordo di una Nissan “Primera” station wagon assieme a Vincenzo Buscemi, 50 anni che è morto dopo essere stato ricoverato all'ospedale di Avola.

domenica 3 gennaio 2021

E' un tecnico dell'ENEL il primo morto sui luoghi di lavoro nel 2021

Alfonso Cassese di 54 anni è morto in un'incidente sul lavoro a Pietramelara, in provincia di Caserta, è morto mentre riparava un guasto ad una linea elettrica. Secondo quanto accertato dai vigili del fuoco e dai carabinieri, ad uccidere Cassese che lascia una moglie e due figli è stata un’improvvisa scarica ad alto voltaggio generata da uno sbalzo di tensione avvenuto mentre stava lavorando su un palo dell’elettricità; con lui c’era un altro collega. Il 54enne è stato soccorso dai sanitari del 118, chiamati dai residenti, ma non c’è stato nulla da fare. I carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Capua hanno sequestrato l’area e stanno svolgendo le indagini. Purtroppo la strage di lavoratori ricomincia nel 2021

sabato 2 gennaio 2021

Muore il primo medico per covid nel 2021; è il 276esimo dall'inizio della pandemia

Enrico Pansini avrebbe compiuto 69 anni a giugno, ma il Covid-19, contro il quale lottava dall'inizio di dicembre, non gli ha lasciato scampo medico di famiglia e specialista in cardiologia a Molfetta, è morto all’alba del 1° gennaio nel reparto di rianimazione Covid dell'ospedale di Bisceglie. Il suo nome si aggiunge al lungo elenco dei medici uccisi dal virus in Italia: è la 276esima vittima da inizio covi
d, il 97esimo medico deceduto nel corso della seconda ondata della pandemia.

venerdì 1 gennaio 2021

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro. Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli Finisce l’annus horribilis 574 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno, 1172 complessivi con i morti sulle strade e in itinere. Altri 525 morti per infortunio da coronavirus. 276 i medici morti, 74 gli infermieri e innumerevoli altri lavoratori di tante categorie lavorative. È sempre l’agricoltura con oltre il 30% ad avere più morti sul lavoro, segue l’edilizia, l’autotrasporto e l’industria. Rispetto al 2019 registriamo per il fermo provocato dal lockdown un calo dei morti del 18% sui luoghi di lavoro, ma superiamo i 1600 morti complessivi se si aggiungono i morti sulle strade e causati per infortuni da coronavirus l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità. Sono 134 gli agricoltori schiacciati dal trattore dal 1° gennaio: il più giovane aveva solo 13 anni il più anziano 90. Oltre 1600 agricoltori hanno perso la vita a causa del trattore da quando è stato aperto l’Osservatorio L’archivio dell’Osservatorio con registrati i morti sul lavoro dal 2008, con identità, data e luogo della morte, professione, età, nazionalità e modalità della tragedia è a disposizione di studiosi seri interessati a questa autentica piaga. Sono registrati tutti i morti sul lavoro, anche i non assicurati all’INAIL Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus CAMPANIA 63 Napoli (19), Avellino (12), Benevento (7), Caserta (13), Salerno (10) SICILIA 47 Palermo (9), Agrigento (7), Caltanissetta (4), Catania (4), Enna (3), Messina (8), Ragusa (5), Siracusa (2), Trapani‎ (6) EMILIA ROMAGNA 45 Bologna (7), Rimini (4). Ferrara (4) Forlì Cesena (3) Modena (9) Parma (3) Ravenna (4) Reggio Emilia (6) Piacenza (5) Lombardia 44 Milano (3), Bergamo (3), Brescia (10), Como (4), Cremona (5), Lecco (3), Lodi (4), Mantova (6), Monza Brianza (3), Pavia (1), Sondrio (1), Varese(1) PIEMONTE 43 Torino (10), Alessandria (5), Asti (8), Biella (), Cuneo (10), Novara (4), Verbano-Cusio-Ossola (4) Vercelli (1) VENETO 39 Venezia (8), Belluno (1), Padova‎ (5), Rovigo (3), Treviso (4), Verona (10), Vicenza (8) ). TOSCANA 34 Firenze (5), Arezzo (5), Grosseto (5), Livorno (1), Lucca (6), Massa Carrara (3), Pisa‎ (4), Pistoia (1), Siena (1) Prato (3) LAZIO 33 Roma (19), Viterbo (2) Frosinone (5) Latina (4) Rieti (2) MARCHE 30 Ancona(7), Macerata (7), Fermo (2), Pesaro-Urbino (4), Ascoli Piceno (7) Fermo (1) TRENTINO ALTO ADIGE 21 Trento (8) Bolzano (12) ) ABRUZZO 20 L'Aquila (3), Chieti (4), Pescara (7) Teramo (3) SARDEGNA 20 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (1), Medio Campidano (3), Nuoro (6), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (1), Sassari (3). Sulcis iglesiente PUGLIA 20 Bari (4), BAT (2), Brindisi (2), Foggia (7), Lecce (3) Taranto (2) CALABRIA 18 Catanzaro (3), Cosenza (5), Crotone (2) Reggio Calabria (4) Vibo Valentia (3LIGURIA 14 Genova (4), Imperia (1), La Spezia (3), Savona (5) BASILICATA 7 Potenza (6) Matera (1) UMBRIA 7 Perugia (5) Terni (2) Molise 6 Campobasso (5) Isernia (1). FRIULI VENEZIA GIULIA 5 Pordenone (2) Trieste () Udine (2) Gorizia (1) VALLE D’AOSTA (3) Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?