Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane(escluso itinere), con l'indenza sulla popolazione, ci sono anche i morti non assicurati a INAIL e in nero. Sono i morti dall'inizio dell'anno al 7 settembre. Dalle peggiori in nero
Il mese di settembre si conclude con il povero rider Aly Jamat di 31 anni investito giorni prima di notte mentre faceva consegne (muoiono tutti nell’ultima consegna, così come la povera Enrica Filippi morta alla guida di un furgone 3 giorni fa), mentre moriva nasceva ad Aly una bimba, il suo secondo figlio. Aly è il 77esimo morto di settembre, il 778 esimo sui luoghi di lavoro nel 2024, ma con itinere diventa il 1018 esimo. Sempre le stesse categorie, con le stesse percentuali in questi 17 anni di monitoraggio, con l’aggravante che con leggi come il Job act, che ha precarizzato il lavoro di tutti i nuovi assunti del comparto privato, con un indiscriminato aumento dell’età della pensione, senza fare distinzione di chi svolge un lavoro pericoloso (per sé e per gli altri) da chi non corre nessun pericolo, ha provocato un forte aumento dei morti sui luoghi di lavoro. Vi racconteranno che non è vero, soprattutto chi fa parte della lobby miliardaria e trasversale sulla Sicurezza. Ma noi non ci arrendiamo e la verità sta venendo a galla: gli italiani sanno, grazie all’Osservatorio che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi, ma fanno come i giapponesi, resistono nel loro fortino assediato dal buon senso. Nel report i morti di tutte le regioni e province italiane, con grandi sempre se si contano tutti e in rapporto agli abitanti in età lavorativa senza fare distinzioni tra assicurati a INAIL e gli altri, anche in nero, che sono il 35/40% dei morti in più. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 nei primi 9 mesi del 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 778 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1018 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 151 totali 110 sui luoghi di lavoro Milano 12, Bergamo 7 Brescia 26 Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 7 Mantova 6 Monza Brianza 13 Pavia 12 Sondrio 5 Varese 4 CAMPANIA 101 totali 76 sui luoghi di lavoro Napoli 18 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 22 EMILIA ROMAGNA 75 totali 59 sui luoghi di lavoro Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 9 Parma 6 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 79 - 59 sui luoghi di lavoro Palermo 20 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 9 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 7 TOSCANA 63 totali 49 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 13 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5 VENETO 75 totali 56 luoghi di lavoro Venezia 8 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 9 Verona 13 Vicenza 10 LAZIO 86 totali 46 sui luoghi di lavoro Roma 16 Viterbo 6 Frosinone 10 Latina 11 Rieti PIEMONTE 62 totali 45 sui luoghi di lavoro Torino 18 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 5 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1 PUGLIA 57 totali 44 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 5 Lecce 10 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Bolzano 14 Trento 19 ABRUZZO 37 totali 26 sui luoghi di lavoro L'Aquila 5 Chieti 10 Pescara Teramo 6 SARDEGNA 41 totali 30 sui luoghi di Cagliari 7 Sud Sardegna 2 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 10 MARCHE 39 totali 26 sui luoghi di lavoro Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 5 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 29 totali 20 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 3 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Pordenone 5 Triste 1 Udine 6 Gorizia 2 LIGURIA 21 totali 15 sui luoghi di lavoro Genova 3 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 15 totali 10 sui luoghi di lavoro Perugia 9 Terni 2 BASILICATA 15 totali 11 sui luoghi di lavoro Potenza 8 Matera 3 Molise 9 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 113 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 103gli autotrasportatori 90 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 74 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 19 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 29 giugno 2012

E' morto schiacciato dal trattore Enrico Giotto.

TREVISO 28 giugno 2012 È morto Enrico Giotto agricoltore di 54 anni. Giotto è l'ennesima vittima del trattore killer che uccide al più piccolo errore. L'agricoltore è finito sotto il trattore mentre stava facendo manovre col mezzo in un terreno impervio che probabilmente ha ceduto, facendolo sbalzare fuori e schiacciandolo e uccidendolo sul colpo.

giovedì 28 giugno 2012

E' morto un operaio romeno di 26 anni a Roma a causa di uno scoppio di una granata. E' morto Antonio Medoro nel salernitano

SALERNO 28 giugno 2012 E' morto Antonio Medoro di 42 anni. Medoro ha perso la vita folgorato da una scarica elettrica. La tragedia a Nocera Superiore, la vittima stava operando in una cabina elettrica. Sono già 5 i morti sui luoghi di lavoro nel salernitano in un mese. Roma 28 giugno 2012 E' morto un operaio romeno di 27 anni a ciausa di un'esplosione provocata da una granata. Sul posto sono al lavoro gli artificieri della polizia. La granata che ha ucciso l'operaio era di un romano di 53 anni ex militare che aveva lasciato l'esercito diversi anni fa. Per il cinquantatreenne, fermato e portato al commissariato Tuscolano, si potrebbe profilare l'accusa di omicidio colposo, detenzione di armi da guerra e morte in conseguenza di altro reato. Secondo quanto si è appreso, il povero giovane morto così tragicamente stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione dell'immobile, ha trovato in una delle stanze una borsa di colore verde al cui interno si trovava la granata. All'apertura della borsa l'ordigno è esploso. L'appartamento in cui è esplosa la granata incustodita è di proprietà di due fratelli uno dei quali dipendenti dell'Esercito Italiano.

Un nuovo partito per i lavoratori

Ieri è stata approvata la riforma del lavoro, una riforma che penalizza drammaticamente le condizioni dei lavoratori. Praticamente è stato abolito l’articolo 18 che tutelava i lavoratori contro le discriminazioni d’ogni genere. Con una scusa, neanche tanto camuffata da “esigenze economiche” un lavoratore potrà essere licenziato per svariati motivi: se è iscritto ad un sindacato scomodo, se si ammala, se è antipatico al datore di lavoro o al “capetto” nevrotico, se non sottostare a ricatti sessuali e si potrebbe continuare all’infinito. Ma la tanta insistenza ad approvare questa legge ad ogni costo nasconde un’altra verità che chi l’ha firmata non esplicita mai: TENERE OGNI SINGOLO LAVORATORE SOTTO UNA SPADA DI DAMOCLE: non iscriverti ad un sindacato che non mi piace, non ti ammalare, non ti lamentare mai delle tue condizioni, non scioperare, non fare figli, non lamentarti della scarsa sicurezza, ecc……E’ stata questa la vera posta in gioco, e i politici che hanno approvato in parlamento questa legge lo sanno bene. L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti per infortuni sul lavoro in questi anni di monitoraggio dei morti sul lavoro, può dimostrare con documenti alla mano, che a morire nei luoghi di lavoro sono quasi tutti lavoratori dove il sindacato non è presente, ed è possibile il licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo. Si muore per infortuni sul lavoro in piccole aziende dove lamentarsi anche sulla sicurezza espone al rischio di essere licenziati. Se poi aggiungiamo un “folle” allungamento dell’età per andare in pensione anche per lavoratori che si espongono ogni giorno a rischi d’infortuni mortali, e vorrei ricordare che oltre il 30% di tutti i morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni, e questo a causa dei riflessi poco pronti o a malattie, si capisce che questo governo “strano”, ma mica tanto ( è solo la continuazione “gentile” del classismo berlusconiano in altre forme), ha penalizzato solo lavoratori e pensionati. Da qui l’esigenza che fin da ora le forze sindacali che hanno a cuore il benessere dei lavoratori, assieme a chi lavoro e ai pensionati, s’impegnino a trovare interlocutori politici che difendano i lavoratori senza tentennamenti. Insomma, c’è l’esigenza inderogabile di creare un partito dei lavoratori e pensionati, che diventi forza determinante nel panorama politico italiano. Un partito, che veda scendere in campo in prima persona, per portare in parlamento i nostri migliori sindacalisti e lavoratori. Mai più deroghe in bianco a partiti che “rubano” il voto dei lavoratori e pensionati per poi approvare leggi che annullino in poco tempo diritti acquisiti in 50 anni di lotte dei lavoratori. Carlo Soricelli Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

mercoledì 27 giugno 2012

E' morto Luigi Renzi

Salerno 27 giugno 2012 E' morto Luigi Renzi un operaio di 30 anni. Renzi è rimasto schiacciato tra un camion e un container nel cantiere dove è in costruzione il cineteatro comunale, nel cuore di Agropoli. Secondo una prima ricostruzione Renzi era impegnato a stabilizzare il container sul piazzale. Nonostante l'intervento immediato dei colleghi di lavoro e di un'ambulanza non hanno potuto che constatare la morte del povero giovane. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri per chiarire l'esatta dinamica dell'accaduto.

martedì 26 giugno 2012

E' morto Massimiliano Francioli. E' morto Antonio Spendido

Udine E' morto Massimiliano Francioli operaio di 48 anni. Francioli era rimasto folgorato in una cabina elettrica,ed è morto dopo una settimana di agonia all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine dove era ricoverato. La tragedia in un cantiere in provincia di Udine. Il referto medico attribuisce le cause del decesso a folgorazione e fibrillazione ventricolare, encefalopatia post anossica e ustioni di terzo grado agli arti inferiori. Campobasso 26 giugno 2012 E' morto Antonio Spendido artigiano di 51 anni. Splendido è morto in un cantiere alla periferia sud di Termoli. La vittima sarebbe caduta da un'altezza di circa sei metri. Sul posto sono intervenute due ambulanze della Misericordia e del 118 - che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. La magistratura ha aperto le indagine del caso.

Di Michele Azzu sull'Espresso.repubblica.it

di Michele Azzu L'Inail continua a fornire numeri molto riduttivi sulle vittime degli 'incidenti'. La durissima denuncia dell'Osservatorio di Bologna: "I numeri ufficiali dei decessi sono sottostimati del 25 per cento. E gli infortuni non denunciati sono almeno 250.000" (22 giugno 2012) «Non chiamatele morti bianche», dice Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico di Firenze, riferendosi alle morti sul lavoro. «Fa pensare che non ci siano colpevoli, che sia una cosa pulita, e non è mai così». Marco, come Carlo Soricelli che ha creato l'Osservatorio Indipendente morti sul lavoro, ha lottato tutta la vita per la sicurezza sul lavoro. Entrambi, fino a un mese fa, erano considerati due teste calde. Due persone che insistevano sui numeri delle morti, mentre i dati ufficiali Inail dicono una cosa diversa: le morti sono in diminuzione, anno dopo anno. Il 20 maggio è cambiato tutto: da quella domenica mattina in cui il terremoto ha fatto crollare i capannoni in Emilia uccidendo quattro operai. A giugno le morti sul lavoro sono già 45, e tra l'otto e l'undici del mese sono morte 17 persone in quattro giorni. L'allarme scatta in tutta Italia: il 15 giugno un'interrogazione in regione Abruzzo, a Brescia il primato italiano con 10 decessi dall'inizio dell'anno. La Cgil di Alessandria lancia l'allarme per nove morti nel 2012 nella sola provincia, mentre a Salerno la Cisl segnala tre morti in otto giorni. Nel Lazio i morti sono 12, e la regione propone una legge per la sicurezza sui cantieri. In Puglia, invece, il direttore regionale dell'Inail spiega che il calo dei decessi va letto alla luce della diminuzione della forza lavoro. Insomma, non si muore meno sul lavoro ma si lavora meno, o in nero. E anche i dati dell'Inail sarebbero sbagliati: «Secondo i dati del mio Osservatorio nel 2011 le vittime sono aumentate dell'11 per cento», spiega Carlo Soricelli. La discrepanza è dovuta a categorie intere che non vengono conteggiate dall'ente, perché non assicurate. Agricoltori pensionati che muoiono sotto i trattori, militari, forze dell'ordine, pendolari, persone che si spostano per raggiungere il luogo lavoro. Non ci sono solo i dati C'è un legame fra queste vicende, una sottile linea rossa che unisce le morti bianche: gli incidenti mortali si ripetono, a distanza di mesi. E' successo alla metro di Roma, alla Saras dei Moratti. E' successo nei capannoni del terremoto. Perché la legge non tutela a dovere, e le sanzioni sui responsabili non sono adeguate. La pensa così l'Unione Europea: pochi mesi fa proprio Marco Bazzoni ha scritto una petizione alla Commissione, per denunciare le inefficienze italiane sulle morti nel lavoro. Bruxelles ha risposto: l'Italia non ha ancora recepito le normative comunitarie per la sicurezza sul lavoro, e ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia. I dati sulle morti non corrispondono I dati dell'Osservatorio di Soricelli, che è diventato oggi un punto di riferimento, non coincidono con quelli dell'Inail. Secondo i dati Inail, nel 2011 ci sono stati 930 morti sul lavoro, con un calo del 4,4 % rispetto al 2010. Secondo l'Osservatorio le morti nel 2011 sono state invece 1170. «I dati Inail sono sottostimati di circa il 20% ogni anno perché monitorano solo i propri assicurati», spiega Soricelli. Sono tante le categorie che rimangono fuori dal conteggio: gli agricoltori pensionati, i militari, le forze dell'ordine. Sono morti sul lavoro quelle che avvengono nel tragitto da casa al lavoro (e viceversa), ma in questo caso: «I processi durano anni». Sommando queste categorie si stima, invece della diminuzione registrata dall'Inail, un aumento dell'11 per cento rispetto ai dati del 2011. Per Alessandro Salvati, che coordina la banca dati infortuni dell'Inail la domanda andrebbe ribaltata: «Dovreste chiedervi perchè i dati dell'Osservatorio non coincidono coi nostri, anziché il contrario» Per Salvati l'attività di Soricelli è meritoria, ma: «Fanno un conteggio di morti 'presumibili', che potremo fare anche io e lei: Un istituto nazionale statistico rispetta certe regole, e ha il compito di controllare caso per caso». Sulle 'morti in nero', ci spiega sempre Salvati, è difficile che l'Istat non le rilevi, perché essendo casi eclatanti ne viene a conoscenza. Per l'Europa l'Italia è colpevole Marco Bazzoni, come Carlo Soricelli è un operaio metalmeccanico che ha deciso di impegnarsi per la causa. Per lui il problema non sono i dati dell'Inail ma il fatto che questi vengano considerati dati statistici: «I sindacati vanno dietro all'Inail, sono loro il problema», ci spiega. E per Bazzoni i dati non sono sottostimati solo nelle morti, ma anche sugli infortuni: «Ci sono almeno 200.000 infortuni non denunciati, questa era la valutazione dell'Inca, il patronato della Cgil», afferma. L'ultimo anno in cui l'Inail ha parlato di aumento delle morti sul lavoro è stato il 2006, con 1341 decessi: «Aggiornarono i dati quattro volte fino ad arrivare a gennaio 2008», ricorda l'operaio fiorentino. «Poi scrissero un comunicato sconcertante: l'impennata di morti era da considerarsi esclusivamente come un fatto accidentale». Marco Bazzoni, come Soricelli non si è mai arreso: nel 2009 ha scritto una petizione-denuncia alla Commissione Europea sulla conformità del recepimento in Italia (d.lgs 106/09) della direttiva europea 89/391/CEE, volta a promuovere la sicurezza e la salute dei lavoratori sul posto di lavoro. Lo scorso 13 ottobre la Commissione ha risposto che il progetto di 'costituirsi in mora' contro lo Stato italiano è stato approvato il 29 settembre. L'Italia ha risposto con una relazione ora in esame a Bruxelles. I punti di rilievo del procedimento europeo sono: deresponsabilizzazione del datore di lavoro, obbligo di valutazione del rischio di stress dovuto al lavoro, tempistiche per redarre il documento sulla valutazione dei rischi di una nuova impresa. Dalla Thyssen a Novi Ligure. Deresponsabilizzazione del datore di lavoro, l'Europa non sa che è un costume tutto italiano. E' dell'aprile 2009 la polemica sulla norma "salva manager" contenuta nel decreto al Testo unico sulla sicurezza del lavoro, del governo Berlusconi. L'art. 10 bis rischiava di portare all'assoluzione i dirigenti Thyssenkrupp di Torino, che verranno poi condannati (aprile 2011) a 16 anni e mezzo per omicidio volontario. Come ora, una norma italiana entrava in contrasto con le normative europee, secondo la Commissione parlamentare lavoro: la direttiva CEE 391 del 1989, proprio sulla responsabilità del datore di lavoro. I lavoratori Thyssen, ora in mobilità, erano in presidio davanti al comune di Torino lo scorso 14 giugno, per incalzare il sindaco Fassino che un anno fa aveva promesso di occuparsi del loro ricollocamento. Ma c'è un altro particolare: «Su 14 rimasti senza lavoro, otto eravamo parte civile al processo Thyssen», spiega Mirko Pusceddu, portavoce degli operai. Continua: «Crediamo di essere stati discriminati per questo, perché su 34 operai ricollocati all'Amiat e altri 35 all'Alenia sono solo due le persone che come noi erano parte civile». Spostandoci all'Ilva di Novi Ligure, il 7 giugno Pasquale La Rocca è morto schiacciato da un muletto. L'azienda, nonostante la morte, non ha fermato l'impianto: «Quando siamo arrivati un'ora dopo, comunque, i due reparti a ridosso dell'incidente erano fermi», dice Massimo Repetto della Fiom. Ma anche se gli operai hanno scioperato l'azienda non ha fermato l'impianto, come conferma Repetto. Nella stessa Ilva di Novi Ligure era morto un operaio delle ditte appaltatrici nel 2005, precipitando da tre metri di altezza, come ricorda Bruno Motta, sindacalista all'Ilva fino al 2006. «Ci ho lavorato 32 anni a Novi Ligure, è una realtà molto diversa dall'Ilva di Taranto». Nessuna legge obbliga quindi l'azienda a fermare gli impianti in caso di incidenti mortali, e nessuna legge potrà trovare dei responsabili per i 17 lavoratori morti sotto i crolli dei capannoni industriali in Emilia, quelli dovuti ai terremoti del 20 e 29 maggio. La normativa antisismica del 2005, infatti, non obbliga costruttori ed aziende a mettere a norma i prefabbricati costruiti in epoca precedente, come abbiamo svelato nella nostra inchiesta 'Perché sono morti gli operai'. I prefabbricati sono a rischio, ma agibili e in regola, e questo è solo l'ennesimo caso in cui la legge italiana diventa complice delle morti sul lavoro. «Non chiamatele morti bianche», dice Bazzoni. Perché i colpevoli ci sono. http://espresso.repubblica.it/dettaglio/morti-sul-lavoro-le-cifre-vere/2185020//0 http://espresso.repubblica.it/dettaglio/morti-sul-lavoro-le-cifre-vere/2185020//

E' morto il carabiniere scelto Manuele Braj in Afghanistan

25 giugno 2012 E' morto il carabiniere Manuele Braj in Afghanistan. Braj carabiniere scelto di 30 anni è stato colpito questa mattina da un razzo sparato contro la base di Adraskan, dove i carabinieri addestrano la polizia afgana. Altri due carabinieri sono rimasti feriti nello scoppio. La prima ricostruzione dello Stato Maggiore della Difesa si limita a riferire che "una esplosione ha interessato una garitta di osservazione installata nei pressi della linea di tiro del poligono, coinvolgendo tre militari dell'Arma dei Carabinieri appartenenti al Police Speciality Training Team" senza entrare nello specifico della tragedia che avrà probabilmente bisogno di ulteriori approfondimenti. Sono 5 i militari morti in Afghanistan dall'inizio dell'anno, le altre 4 vittime nell'Esercito Italiano. Dall'inizio della missione avviata nel 2004, sono 51 i morti in quella terra lontana.

lunedì 25 giugno 2012

Anche oggi 3 morti sul lavoro, sono sempre l'agricoltura e l'edilizia a pagare un prezzo elevatissimo di sangue

Bari 24 giugno E' morto dopo due settimane d'agonia Pietro Esposito di 41 anni. Esposito era rimasto coinvolto in un infortunio sul lavoro 15 giorni fa. Mentre stava effettuando un'operazione di manutenzione di una pala meccanica, era stato colpito alla testa da un corpo contudente. Immediatamente soccorso dai colleghi e trasportato al Policlinico con un'ambulanza del 118, Esposito era stato ricoverato in Rianimazione, nell'attesa di un miglioramento che potesse consentire ai medici di operarlo ma purtroppo le sue condizioni sono peggiorate fino a portarlo alla morte. La procura di Bari ha aperto un'inchiesta per fare chiarezza sulla dinamica della tragedia, e per accertare le eventuali responsabilità. Viterbo 24 giugno E' morto un operaio romeno e altri due feriti gravemente. E' il tragico bilancio della tragedia di questa mattina in un cantiere sull'Aurelia nei pressi di Tarquinia. I tre lavoratori stavano lavorando per la ditta incaricata della manutenzione del verde quando un camion ha urtato violentemente il loro furgone parcheggiato all'interno del cantiere. I mezzi di soccorso dell'Anas sono subito giunti sul posto insieme agli uomini della polizia stradale e all'ambulanza, che ha trasportato i due feriti all'ospedale di Viterbo, uno dei quali in condizioni molto gravi, mentre le condizioni del secondo operaio non sarebbero preoccupanti. Gli agenti della polizia stradale stanno effettuando tutti i rilievi del caso per chiarire la dinamica esatta del grave incidente. Chieti E' morto Giuseppe Di Loreto un agricoltore di 61 anni. Di Loreto è morto questa mattina in un infortunio avvenuto nel suo podere alla periferia di Vasto.Loreti era la lavoro su una fresatrebbiatrice quando improvvisamente il mezzo si è ribaltato schiacciandolo. Sul posto immediato l'intervento dell'ambulanza del 118 e dei vigili del fuoco. Sulla tragedia sono in corso le indagini della polizia di Vasto.

domenica 24 giugno 2012

Già 23 gli agricoltori schiacciati dal trattore a giugno

PADOVA, 24 giugno 2012 E' morto Lorenzo Zaccaria un agricoltore di 66 anni. Zaccaria e' morto a Gazzo Padovano in un infortunio sul lavoro con il trattore. Stava lavorando di sera, per sfuggire alla calura estiva, su un terreno vicino al fiume Tesina, quando, per cause da accertare, e' rimasto schiacciato nel ribaltamento di quel killer che continuiamo a chiamare trattore. I familiari vedendo che non rientrava a casa hanno iniziato le ricerche, conclusesi poco dopo la mezzanotte con la scoperta del cadavere del 66enne. Un giugno veramente tragico per gli agricoltori che guidano un trattore e che sono morti travolti dal mezzo, sono già 23 dall'inizio del mese ed oltre 50 dall'inizio dell'anno.

venerdì 22 giugno 2012

E' morto Ignazio Natoli nel messinese

Messina, 22 giu. E' morto Ignazio Natoli di 43 anni. Natoli e' morto folgorato questo pomeriggio mentre svolgeva la sua attivita' in una ditta di impianti elettrici. Natoli era impegnato in una cabina elettrica in una frazione di Piraino, quando e' stato ucciso dalla scarica. I soccorritori giunti immediatamente non hanno potuto che constatarne la morte. Natoli era assessore Comune di Piraino da poco tempo. Sulla tragedia indagano i carabinieri.

mercoledì 20 giugno 2012

E' morto Luigi Rampini, Un altro agricoltore schiacciato dal trattore. E' morto un artigiano in provincia di Reggio Emilia cadendo da un tetto

Reggio Emilia 20 giugno 2012 E' morto Giovanni Di Leonardo un artigiano di 55 anni a Rubiera dopo una caduta dal tetto di un capannone industriale in corso di ristrutturazione. Secondo una prima ricostruzione l'artigiano sarebbe caduto da un'altezza di quasi 10 metri, aveva raggiunto il tetto del capannone per rivestirlo di una guaina isolante. Purtroppo la caduta gli è stata fatale. Pavia 20 giugno 2012 E' morto Luigi Rampini agricoltore di 62 anni. Rampini è stato travolto e schiacciato dal trattore che guidava e per estrarlo da sotto il mezzo hanno lavorato per oltre un'ora nella speranza che fosse ancora vivo. La tragedia a Santa Maria della Versa. Un mese terribile per gli agricoltori, sono già 19 in giugno gli agricoltori morti a causa del trattore e 49 dall'inizio dell'anno. Occorre urgentemente fare interventi legislativi per far rinforzare le cabine di questi "mostri" che uccidono al più piccolo errore.

martedì 19 giugno 2012

E' morto Amadio Salvadei schiacciato dal trattore

TRENTO, 19 giugno 2012 E' morto Amadio Salvadei agricoltore di 73 anni. Salvadei e' morto schiacciato dal trattore che si è ribaltato. Secondo una prima ricostruzione il trattore avrebbe toccato con una ruota un muretto a secco facendo perdere stabilità al mezzo che si è capovolto. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 e i carabinieri di Riva del Garda, ma per Salvadei non c'era più niente da fare. Sono 7 gli agricoltori travolti dal trattore in Italia negli ultimi 4 giorni e 48 dall'inizio dell'anno.

lunedì 18 giugno 2012

E' morto Salvatore Carbone nel foggiano, è morto Pietro Monni nel torinese.

Torino 16 giugno 2012 E' morto Pietro Monni di 61 anni. Monni è morto travolto da un carrello elevatore in retromarcia. La tragedia in uno stabilimento di stampaggio e saldatura Cellino di Bruino. Monni aveva riportato gravissimi traumi all'addome e al torace ed è morto sena che l'elisoccorso lo trasportasse all'ospedale. Sul posto sono intervenuti gli ispettori dello Spresal dell’Asl di zona e la polizia municipale di Bruino. FOGGIA, 18 GIU E' morto salvatore Carbone di 53 anni cadendo da un'impalcatura da diversi metri d'altezza alla periferia di Foggia. Sembra che la vittima avrebbe messo un piede in fallo cadendo dal vano ascensore. Carbone, che era anche assessore comunale all'ambiente di un paese nel foggiano, era sposato e padre di due figli.

domenica 17 giugno 2012

Registriamo altre 4 vittime, di cui due agricoltori schiacciati dal trattore

Viterbo è morto S.F agricoltore di 70 anni. S.F è morto questa mattina schiacciato dal trattore. I sanitari arrivati immediatamente sul posto non hanno potuto che constatrne la morte. Sono arrivati anche i carabinieri di Viterbo per accertare le cause della tragedia. BRESCIA, 16 GIU E' morto Alessandro Campana di 81 anni. La tragedia questa mattina nella ditta ''Elasticam'' di Palazzolo sull'Oglio, nel Bresciano, che produce elastici e nastri rigidi per l'abbigliamento. Campana stava dando una mano al figlio titolare della ditta, per delle operazioni di pulizia ed è caduto da una finestra rimanendo ucciso. Perugia 16 giugno 2012 E' morto Imeri Destan un operaio macedone di 43 anni. Destan è morto dopo essere caduto dal tetto di un capannone industriale della zona Ponte Valleceppi, a Perugia. Destan residente a Trento stava lavorando con altri due operai alla copertura del tetto che ha ceduto, facendogli fare un volo di diversi metri. Immediatamente i compagni di lavoro hanno chiamato i soccorsi, ma il povero macedone è morto poco dopo in ospedale- CATANZARO 16 GIU E' morto un giovane di 17 anni, del quale non sono state rese note le generalità, a Lamezia Terme schiacciato dal trattore che guidava, nell'azienda agricola di famiglia. Il ragazzo, per cause in corso di accertamento, e' finito in un un dirupo alto circa cinque metri ed è rimasto schiacciato sotto il mezzo, ed è morto durante il trasporto in ospedale. Sul luogo della tragedia le indagini del caso. con questo povero giovane sono già 47 gli agricoltori schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno di cui 6 negli ultimi 2 giorni.

venerdì 15 giugno 2012

Purtroppo continua questa strage di operai e agricoltori

Torino 15 giugno 2012 E' morto un operaio di 61 anni sul posto di lavoro in una fabbrica di automotive. La tragedia questa mattina a Bruino. L'operaio di cui non si conosce ancora l'identità sarebbe stato schiacciato dal mezzo meccanico che si sarebbe sganciato all'improvviso dal carrello che lo trasportava. L'operaio è morto poco dopo e i soccorsi non hanno potuto che constatarne la morte. Sul luogo sono giunti anche i vigili urbani di Bruino e i tecnici dell'Asl per verificare le norme infortunistiche. Verona 15 giugno Marino Valdegamberi, 61 anni, agricoltore di Montecchia di Crosara, è morto schiacciato dal suo trattore. La tragedia sotto gli occhi dei figli dell'agricoltore, di 7 e 11 anni, che lo stavano seguendo nel lavoro nei campi. Il trattore si è ribaltato per il cedimento del terreno e Valdegamberti è rimasto schiacciato sotto il mezzo, restando ucciso sul colpo. Sono due in 24 ore gli agricoltori morti schiacciati dal trattore in provincia di Verona e in Italia già 44 dall'inizio dell'anno. L'anno scorso sono stati 139. Un'autentica carneficina che continua nell'indifferenza generale. Verona 14 giugno 2012 E' morto schiacciato dal trattore Renato stella di 61 anni. Grosseto 15 giugno 2012 Anche a Scansano di Grosseto dobbiamo registrare un agricoltore di 64 anni a causa del ribaltamento del trattore. Purtoppo non si fa niente di concreto contro queste tragedie. basterebbero poche misure per sconfiggere questa autentica strage provocata dal trattore.

giovedì 14 giugno 2012

Un inizio giugno tragico per i lavoratori: sono già 33 dall'inizio del mese

Bari 14 giugno 2012 E' morto Rocco Di Netta, agricoltore cerignolano di 41 anni. Di Netta è morto travolto dal trattore in un terreno di sua proprietà mentre arava il terreno in leggera pendenza. Alcuni suoi colleghi, che erano al lavoro con lui hanno immediatamente dato l’allarme, ma purtroppo non c'era più niente da fare. Sono 41 gli agricoltori rimasti uccisi in Italia per il ribaltamento del trattore dall'inizio dell'anno. Bari 14 giugno 2012 E' morto un edile questa mattina in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere a Monopoli. La vittima stava lavorando su un'impalcatura, quando ha perso l'equilibrio ed è precipitato nel vuoto, facendo un volo di alcuni metri.

mercoledì 13 giugno 2012

Purtroppo continua questa sequenza drammatica di morti sul lavoro.

CONTINUA LA SEQUENZA DRAMMATICA E IMPRESSIONANTE DI MORTI SUL LAVORO, CON LE VITTIME DI OGGI ARRIVIAMO A CONTARE 31 MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NEGLI ULTIMI 11 GIORNI Avellino 13 giugno 2012 E' morto Gerardo D'Andrea, il pensionato travolto dal suo trattore il 21 maggio scorso. D'Andrea era stato ricoverato nella sala rianimazione dell'ospedale San Leonardo di Salerno per i traumi subiti dal ribaltamento del trattore. L'incidente si era verificato il 21 maggio scorso a Lioni. D'Andrea era stato soccorso all'ospedale Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi e successivamente trasferito a Salerno dove il suo cuore ha cessato di battere. Vicenza E' morto Giovanni Zonin agricoltore di 78 anni. Zanin è morto annegato nello scolo Frassenella a causa del rovesciamento del trattore col quale stava tagliando l’erba della stradina della sua azienda agricola a Campiglia dei Berici. La tragedia questa mattina tradito dall’improvviso cedimento dell’argine del corso d’acqua dove è rimasto intrappolato dal trattore rendendo vano l’intervento di suo fratello. Sono già 40 dall'inizio dell'anno gli agricoltori morti a causa del ribaltamento del trattore, molte di più se si aggiungono i morti provocati sulle strade da questo autentico "killer". E' urgente che il parlamento intervenga con leggi che obbligano ad intervenire sulle cabine dei vecchi trattori, interventi che impediscono al guidatore di essere sbalzato fuori in caso di manovra errata o di cediemento del terreno. Sarebbe poi necessaria una legge che obblighi a una certa età gli anziani agricoltori a sottoporsi ad una visita medica d'idoneità alla guida. Il territorio collinare italiano richiede prontezza di riflessi e spesso questi anziani non sono in perfetto stato di salute per guidare un mezzo così pericoloso come il trattore. NAPOLI E' morto Giulio De Gaetano un autotrasportatore. de Gaetano è morto nella strada 162 l'autocisterna con rimorchio carica di gasolio che guidava si è prima ribaltata sui due lati e poi ha preso fuoco. Purtroppo De Gaetano ha fatto una fine orrenda; è morto carbonizzito. Il povero autotrasportatore lascia la moglie e quattro figli VERBANIA 12 giugno 2012 E' morto Pasquale Santoro di 45 anni. Santoro è morto in un incidente sul lavoro avvenuto ieri sera nello stabilimento Lagostina di Omegna. Santoro era dipendente di una cooperativa di servizi che si occupa di pulizie industriali e - da quanto si è saputo - stava sostituendo un collega. E' finito sotto una macchina mentre la puliva con una soffiatrice. L'incidente è avvenuto mentre il reparto era fermo. L'allarme è stato dato da un collega che stava lavorando con lui. Sul posto sono intervenuti il 118, i tecnici dello Spresal della Asl, il medico legale, i Vigili del fuoco e i Carabinieri, che stanno facendo indagini per accertare le cause della tragedia. L'Aquila E' morto Vasile Gradinaru, romeno di 43 anni. Gradinaru e' morto stamane mentre lavorava in un cantiere edile a San Giovanni di Paganica, a Montereale. Gradinaru stava lavorando su un mezzo meccanico che si e' ribaltato schiacciandolo. Inutile l'intervento dell'elisoccorso del 118, lo sfortunato operaio e' morto per un grave trauma cranico. Sull'incidente sul lavoro stanno indagando i carabinieri di Montereale. Sulla dinamica dell'incidente sono ancora in corso accertamenti. D

martedì 12 giugno 2012

E' morto un sottufficiale dell'Aeronautica Militare

Ravenna 12 maggio 2012 E' morto un sottufficiale soccorritore questa mattina alla base del XV Stormo di Pisignano di Cervia. Il militare ha perso la vita dopo esser caduto da un elicottero durante un'attività con un HH-139. Sul posto sono intervenuti i sanitari del "118" con un'ambulanza e l'elimedica, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause della tragedia: l'Aeronautica Militare ha nominato una commissione d'inchiesta. Sembra che sottuficiale sia precipitato dall'alto durante l'addestramento mentre si trovava a bordo dell'elicottero insieme ad altri uomini dell'equipaggio.

lunedì 11 giugno 2012

Impressionante sequenza di morti sul lavoro: 17 in 4 giorni

In soli 4 giorni, tra cui un sabato e una domenica, ci sono stati 17 morti sul lavoro, una media impressionante che ci riporta ai peggiori giorni del 2011. Anche con la crisi, che investe tutti i settori le morti sul lavoro rimangono una vergogna per un paese civile. E è urgente che i lavoratori si facciano carico di queste tragedie, che l'attuale classe dirigente e la politica non vuole o non riesce ad affrontare. E'urgente che il mondo del lavoro, i migliori sindacalisti come Landini e Papignani e la FIOM tutta, e l'intera CGIL, se comprende fino in fondo il momento drammatico in cui versano i lavoratori e i pensionati, si facciano carico, assieme ai tanti operai e impiegati che credono ancora a certi valori, di portare nel prossimo parlamento, attraverso liste proprie esclusisamente deputati e senatori che lavorano nelle fabbriche, negli uffici, nei servizi e sindacalisti che siano scelti dai lavoratori. Basta deleghe in bianco a partiti che dopo aver "rubato" il voto di chi lavoro approvano leggi in parlamento che penalizzano esclusivamente chi lavoro e i pensionati. Abbiamo aggiunto a questa lista terrificante Lin Quanfang un operaio cinese di 54 anni morto in provincia di Cuneo ieri 11 giugno e Paolo Frizzarin di 56 anni schiacciato domenica 10 dal trattore nel padovano CUNEO, 11 GIU E' morto Lin Quafang operaio cinese di 54 anni. Quafang è morto schiacciato da un blocco di pietra caduto da una benna oggi pomeriggio in un magazzino di materiali per l'edilizia di Bagnolo Piemonte. Quafang e' morto all'istante per la gravissime lesioni riportate. I medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'operaio Isola d'Elba 11 giugno 2012 E' morto fulminato un operaio di 49 mentre stava potando un albero nel giardino di una villetta. La vittima era titolare di una ditta individuale di potature, questa mattina era salito su una scala per iniziare la potatura di un albero sopra il quale passano i cavi dell'alta tensione. Per motivi da chiarire è stato folgorato da una scarica elettrica che lo ha ucciso sul colpo. Sul posto è arrivata un'ambulanza con medico a bordo, al quale non è rimasto che constatare la morte. Bolzano E' morto un giovane agricoltore di 26 anni che si è ribaltato col trattore in un pendio. Il giovane è stato travolto ed è finito col mezzo in un canale di irrigazione. Sono anche quest'anno innumerevoli le vittime del trattore killer, ma purtroppo nessuno fa niente per limitare questa autentica carneficina che ogni anno uccide oltre 100 agricoltori Avellino E' morto V.R un operaio di 50 anni. V.R ha perso la vita cadendo da un'impalcatura da una palazzina in ristrutturazione. Stava lavorando sul tetto con un martello pneumatico quando improvvisamente ha perso l'equilibrio ed è precipitato al suolo. Palermo, 11 giugno 2012 E' morto Giuseppe Randazzo di 55 anni a Caccamo. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sulla vicenda, Randazzo mentre si trovava all'interno di un autocarro intento a scaricare del materiale, e' rimasto schiacciato dal mezzo, che si e' ribaltato a causa della mancata apertura della sponda posteriore del cassone. Purtroppo l'incidente gli è stato fatale.

domenica 10 giugno 2012

Altri 5 morti, sono 9 i lavoratori in soli 3 giorni

Pisa 9 giugno 2012 E' morto Thami Elmahmoudiun operaio marocchino di 47 anni. Elmahmoudi è morto questa sera mentre stava lavorando in un terreno in località Spicchiaiola, nel comune di Volterra. Lo sfortunato lavoratore sembra sia rimasto incastrato in un macchinario agricolo per comprimere il fieno in balle. Sul posto è stato fatto intervenire anche l'elisoccorso ma l'intervento dei sanitari è stato vano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la vittima stava lavorando con un trattore a delle rotoballe e per cause ancora in corso di accertamento è rimasto schiacciato in una rotopressa utilizzata per compattare il fieno. Torino 9 giugno E' morto un agricoltore di 69 anni. L'agricoltore è morto questo pomeriggio a San Sebastiano Po, sulle colline del chivassese schicciato dal trattore, che uccide in media un agricoltore ogni 3 giorni. Il trattore killer uccide al più piccolo errore di manovra, a volte solo per un cedimento del terreno in un terreno in pendenza. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'agricoltore. Benevento E' morto Roberto La Torella agricoltore di 82 anni. LA TORELLA è morto in un terreno agricolo per il ribaltamento di un Dumper. Il pensionato è stato trovato senza vita dai suoi familiari nella tarda serata di ieri che hanno chiamato i Carabinieri della locale stazione. Secondo i primi accertamenti La Torella stava irrorando il vigneto a bordo del mezzo agricolo quando, a causa del ribaltamento del Dumper in un fossato, è rimasto schiacciato. Pescara Muore Muore dopo essere precipitato dal tetto dell'abitazione di un amico. E' accaduto a San Salvo dove G.A., operaio di 44 anni, è caduto da un tetto. Sermbra che G.A stava aiutando un amico a sistemare l'antenna della televisione quando si è verificata la tragedia. Immediato l'arrivo dell'eliambulanza che ha trasportato il ferito presso l'ospedale di Pescara dove purtroppo è morto poco dopo. Sono moltissime le morti di persone che danno !"una mano" ad un amico, ad un parente Salerno 10 giugno 2012 E' morto Giovanni Grasso di soli 22 anni. Grasso è morto cadendo da un capannone sul quale stava installando dei pannelli fotovoltaici. Il giovane operaio si trovava su una tettoia di uno dei fabbricati che fanno parte del complesso industriale dell’azienda "Meca". Mentre montava uno dei pannelli fotovoltaici Grasso sarebbe inciampato col piede in un lucernaio ed avrebbe perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto da un’altezza di quasi 10 metri. Sono 3 i lavoratori morti in provincia di Salerno in pochi giorni.

sabato 9 giugno 2012

E' morto salvatore Angius schiacciato dal trattore killer

Medio Campisano 8 GIU E' morto Salvatore Angius agricoltore di 48 anni. Angius è l'ennensima vittima del trattore killer.Angias un agricoltore di Tortoli' e' morto nel pomeriggio dopo essere stato travolto dal trattore che guidava. La tragedia nelle campagne alla periferia di Tortoli', Sul posto sono intervenuti per i soccorsi il 118 e le forze dell'ordine locali che hanno svolto le indagine per far chiarezza sulla dinamica dell'incidente sul lavoro

La FIOM diventi punto di riferimento per un nuovo partito del lavoro

Ai lavoratori pensionati è stata fatta pagare per intero il costo della crisi. Partiti come il PDL, PD, FLI e UDC hanno appoggiato il governo Monti sul blocco della contingenza sulle pensioni, sull'allungamento dell'età pensionabile, praticamente fatto abrogare l'Articolo 18 e reintrodotta l'iniqua tassa chiamata IMU sulla prima casa e triplicate le tasse sulle seconde: tassa che non distingue tra chi ha ereditato una casetta in uno sperduto paesino di montagna o nel sud dai genitori da chi specula affittando a cifre esorbitanti a studenti e lavoratori. Mentre a chi si è arricchito in questi anni non è stato fatto pagare niente e di patrimoniale non se ne parla neppure. E' ormai evidente che i lavoratori non hanno nessun punto di riferimento in parlamento ed è diventato indispensabile creare un nuovo partito ( o una lista) che difenda senza tentennamenti gli interessi dei lavoratori. L'unica forza che può dare una mano nel fare questo è la FIOM, che può diventare punto di riferimento per la creazione di un blocco sociale che porti in parlamento i migliori sindacalisti e gli operai più preparati. sembra che anche Landini non escluda questo e io mi auguro che lo faccia. Basta delegare il mondo del lavoro a partiti che poi in parlamento appoggiano leggi contro il mondo del lavoro e difendono solo i loro privilegi e quelli della casta a cui appartengono. Carlo Soricelli

venerdì 8 giugno 2012

Ancora 3 morti sul lavoro in poche ore

8 giugno 2012 E' morto Pasquale Graniero operaio di 43 anni. Graniero da ieri sera era ricoverato all’ospedale Cardarelli di Campobasso dopo essere stato ferito gravemente dal rimorchio del camion sul quale stava caricando un mezzo cingolato a Castelvetere di Valfortore. Purtroppo le ferite erano così gravi da portarlo alla morte. Autostrada A4 E' morto un autotrasportatore padovano tre tra i caselli di Vicenza Ovest e Montecchio Maggiore. La vittima è rimasta intrappolato tra il rimorchio e il guard-rail mentre stava sganciando la cabina dopo l'incendio di un copertone

Muore un lavoratore ma il lavoro non viene sospeso

Alessandria 8 giungo 2012 E' morto Pasquale La Rocca di 31 anni, un caporeparto dell'Ilva di Novi Ligure. La Rocca è morto, schiacciato da un muletto, la scorsa notte mentre lavorava nello stabilimento siderurgico. La tragedia sembra avvenuto durante una retromarcia col muletto. Nonostante la gravità dell'accaduto l'attività della fabbrica non è stata sospesa e tutto è andato avanti come nulla fosse capitato. Immediata la risposta dei sindacati che per protestare contro questa decisione dell’azienda hanno proclamato uno sciopero immediato dei turni della notte. Ma lo sciopero continua anche nella giornata di oggi, le Rsu hanno proclamato uno sciopero anche per i turni di questa mattina e del pomeriggio. Purtroppo è evidente che la vita degli operai non vale niente, si è dimostrato col terremoto, dopo la prima scossa del 20 magio e il continuo sciame sismico i lavoratori sono dovuti andare a lavorare per non perdere il lavoro. Dopo 5 anni di monitoraggio dei morti sul lavoro con l'Osservatorio questo aspetto viene fuori con tutta evidenza, si "danno" i numeri dicendo che i morti calano mentre in realtà, e lì'Osservatorio può documentarlo, i morti sui luoghi di lavoro aumentano. E questo nell'indifferenza della politica e della nostra classe dirigente.

giovedì 7 giugno 2012

TERREMOTO:Non andate a lavorare se è rischioso

facsimile di lettera da inviare al proprio datore di lavoro per richiedere l’applicazione degli obblighi relativi alla gestione delle emergenza, con particolare riferimento all’emergenza terremoto e alla verifica della solidità e della stabilità dei capannoni adibiti a luoghi di lavoro. Le lettere in realtà sono tre (ognuna esclude le altre): − una, a firma dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che sarebbe preferibile; − una, a firma dei Rappresentanti Sindacali Unitari (RSU), se gli RLS non ne vogliono sapere di firmarla; − una, a firma di gruppi di lavoratori, se sia RLS che RSU non ci stanno a firmarla. Le tre lettere sono del tutto uguali, a parte la premessa dove viene specificato a che titolo avviene la richiesta e alcuni dei riferimenti normativi richiamati. Sarebbe preferibile la firma degli RLS, perché in questo caso loro hanno maggiori diritti (ai sensi dell’articolo 50 del D.Lgs.81/80) ad accedere a tutta la documentazione aziendale. Negli altri casi (RSU o gruppi di lavoratori), ho potuto fare riferimento solo agli obblighi relativi a informazione e formazione (articoli 36 e 37 del Decreto). Sarebbe comunque sacrosanto dovere che la lettera venga inviata dagli RLS, che ricordo devono, su specifico mandato dei lavoratori, farsi carico della sicurezza dei lavoratori stessi nei confronti dei datori di lavoro. Ricordo che, per le aziende per le quali non è stato nominato l’RLS, le stesse attribuzioni (quelle previste dall’articolo 50) possono (devono) essere esercitate dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (RLST), i cui nominativi potete trovare presso le Organizzazioni Sindacali. La lettera va inviata tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno (è l’unico modo per attestare che è stata inviata e ricevuta) al datore di lavoro (il titolare del rapporto di lavoro investito degli obblighi richiamati) e per conoscenza al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). In caso di sedi centrali e strutture decentrate (unità produttiva), la lettera va inviata al datore di lavoro della ditta presso la sede centrale e al dirigente dell’unità produttiva presso la sede distaccata e, sempre e per conoscenza, al RSPP. Siete poi liberi di inviare la lettera per conoscenza anche agli Organi di vigilanza locali (ASL Servizio di prevenzione sui luoghi di lavoro e Comando provinciale dei Vigili del Fuoco), alla Procura della Repubblica locale (il mancato adempimento degli obblighi richiamati nella lettera costituisce di per sé un reato), Sindaco, giornali, ecc. La lettera è relativa alle località interessate dagli ultimi tragici eventi sismici. Tenendo conto però che ormai le mappe sismiche sono in corsi di continuo aggiornamento e che comunque l’eventualità di un terremoto non può essere esclusa a priori in qualunque area geografica e che gli obblighi richiamati sono sempre e comunque validi, la lettera stessa può essere inviata anche a datori di lavoro di aziende non interessate da terremoti, modificando ovviamente la premessa. Per ulteriori chiarimenti non esitate a contattarmi. Con preghiera di massima diffusione. Marco Spezia sp-mail@libero.it

mercoledì 6 giugno 2012

E' morto Ivo Cusini cadendo in una vasca di liquami

Sondrio 6 giugno 2012 E' morto Ivo Cusini di 38 anni. La tragedia in Valtellina, Cusini è caduto in una vasca contenete liquami. Purtroppo non c'era nessuno ad assistere alla tragedia e Cusini è stato trovato solo dopo diverse ore.

E' morto Marco Ambrogio schiacciato dal trattore

Cuneo E' morto Marco Ambrogio agricoltore di 48 anni. Ambrogio è la 35esima vittima del trattore killer dall'inizio dell'anno. Tutti gli anni si ripete questa autentica strage di agricoltori schiacciati dal trattore. I funerali di Ambrogio sono stati fissati per mercoledì 6, nella parrocchia di S. Giovanni Battista, a Barge. Ambrogio era rimasto ferito il giorno 2 giugno ed è morto in ospedale a Cuneo per i gravi traumi riportati .

VOGLIONO CHE I LAVORATORI SI ASSUMANO LA RESPONSABILITA' SE GLI CROLLA IL CAPANNONE ADDOSSO IN CASO DI NUOVE SCOSSE DI TERREMOTO

Incredibile richiesta da parte di alcuni datori di lavoro. chiedono che i lavoratori si assumano la responsabilità in caso di nuove scosse di terremoto mentre lavorano. La richiesta scritta di liberatoria per il ritorno al lavoro è vergognosa. Col terremoto in Emilia sono morti soprattutto operi e impiegati che lavoravano in capannoni insicuri e con questa richiesta si vuole renderli responsabili di tali mancanze: tra l'altro con la minaccia velata che in caso di rifiuto si venga privati del posto di lavoro. Bene ha fatto la CGIL a mandare il documento alla magistratura. Ma in che paese viviamo dove vogliono che vittima diventi carnefice di se stessa?

martedì 5 giugno 2012

E' morto Michele Vecchio

SALERNO, 5 GIU 2012 E' morto Michele Vecchio un operaio di 52 anni. Vecchio e' morto a Padula, l'operaio, dipendente di una fabbrica di lavorazione del marmo, e' rimasto icastrato fra due lastre, morendo all'istante. Vani i tentativi dei soccorritori. Sulla tragedia sul lavoro (e' la seconda vittima nel giro di tre giorni nel Salenitano) indagano i carabinieri del comando provinciale di Salerno coordinati dalla procura della repubblica presso il tribunale di Sala Consilina

MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO IN ITALIA NEI PRIMI 5 MESI DEL 2012

se si aggiungono i morti sulle strade si arriva a contare oltre 460 morti

lunedì 4 giugno 2012

Purtroppo registriamo altri cinque lavoratori morti per infortuni sul lavoro

Salerno 3 giugno 2012 E' morto Vittorio Cifone operaio di 41 anni. Cifone stava istallando dei pannelli fotovoltaici sul tetto di capannone quando è caduto dal tetto morendo sul colpo. PORDENONE. E’ morto Fulvio Buffolo, 56 anni all’ospedale di Udine dopo un’agonia durata quasi un mese. Buffalo autotrasportare di 60 anni era stato travolto da un pesante carico che stava scaricando dal suo camion. Dopo le gravi ferite riportate, Buffolo era stato sottoposto a diversi interventi chirurgici all’ospedale di Udine. Baffalo lascia la moglie e un figlio. Nuoro E' morto dopo 2 giorni all'ospedale di Nuoro Paolo Paba, piastrellista di 52 anni. Paba è morto per le ferite riportate mentre svolgeva alcuni lavori su un terrapieno alto diversi metri e aveva riportato lesioni che i medici avevano ritenuto subito molto gravi. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri per accertare modalità dell'incidente e eventuali responsabilità. Pescara 4 giugno E' morto Giustino Fusco di 60 anni oggi pomeriggio a seguito di un infortunio sul lavoro avvenuto a Manoppello Scalo. Fusco in base alle prime informazioni fornite dai carabinieri della compagnia di Popoli, stava scaricando da un autocarro una pressa da verniciare che gli è caduta uccidendolo all'istante. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri per capire la dinamica della tragedia. VITERBO 1 giugno E' morto F.S l'ennesima vittima del trattore killer. F.S è stato schiacciato dal trattore. La tragedia è avvenuta ad Acquapendente. Sono stati i carabinieri a trovare il corpo in località San Biagio dopo essere stati allarmati dai familiari di F.S. che sin dal pomeriggio non lo avevano visto rientrare in casa. Nella tarda serata la terribile scoperta: la salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria.

sabato 2 giugno 2012

E' morto Francesco adami schiacciato dal trattore. E' morto Vittorio Gifuni a Salerno

Treviso 2 giugno 2012 E' morto Francesco Adami di 77 anni.Adami è morto travolto dal trattore che guidava a Follo di Valdobbiadene. Adami questa mattina era andato presto a lavorare in un suo terreno terrazzato in forte pendenza. Durante il lavoro però qualcosa è andato storto, forse un malore o una manovra azzardata tra gli stretti filari e il mezzo agricolo si è prima impennato e poi ribaltato travolgendo e schiacciando il pensionato che è morto sul colpo. A dare l'allarme un passante che hanno visto il trattore rovesciato. Immediata la richiesta di aiuto al Suem 118 e ai vigili del fuoco che sono arrivati in pochi minuti ma purtroppo non c'era più niente da fare.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?