Cari visitatori, sono a invitarvi a partecipare all'inaugurazione della mia mostra presso la Fondazione Carisbo di Bologna, saranno esposte 100 opere su queste tragedie che tratto come artista dal 1980. Aiuterà a sensibilizzare. Parteciperanno numerosi familiari di morti sul lavoro da diverse regioni italiane. Inaugurazione alle ore 16 del 20 dicembre presso la Fondazione carisbo di via Farini 15. La mostra durerà fino al 19 gennaio 2025. con la speranza che la prorogano anche a febbraio
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 30 novembre
Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
lunedì 30 luglio 2012
E' morto Ferdinando Gatti dopo una settimana dallo scoppio di un silos nel bresciano
sabato 28 luglio 2012
E' morto Danut Mihali nel cesenate
venerdì 27 luglio 2012
Purtroppo registriamo 5 morti in meno di 24 ore. 3 morti sono in edlizia
Finalmente qualcuno si occupa seriamente delle morti causate dal trattore killer
giovedì 26 luglio 2012
E' morto Giovanni Marras a Torino
mercoledì 25 luglio 2012
E' morto Ignazio Lisacchi di soli 27 anni cadendo da un sottotetto in provincia di Monza
Mauro Zambon: la cintura di sicurezza indossata sul trattore mi ha salvato la vita
martedì 24 luglio 2012
E' morto un edile a Benevento. E' morto Ciro Masetta nel foggiano
lunedì 23 luglio 2012
E' morto Youssef Mortaba marocchino di 34 anni in provincia di Trapani
E' morto Oreste Albucci a Castiglion Fiorentino
sabato 21 luglio 2012
E' morto Gianluca Albanese. Sono morti altri 3 agricoltori schiacciati dal trattore. E' morto un autotrasportatore.
Lecce, 19 lug. E' morto Gianluca Albanese operaio di 35 anni. Albanese è morto fulminato questo pomeriggio verso le 16 sulla strada provinciale Copertino-Leverano. Per cause ancora in corso di accertamento, mentre era impegnato nel getto di cemento per la costruzione di una recinzione di un campo, con il braccio della betoniera ha urtato alcuni cavi dell'alta tensione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e personale dello Spesal. Indagini sono in corso da parte della Tenenza di Copertino, allo scopo di verificare la situazione previdenziale dell'operaio, le cause dell'incidente ed eventuali responsabilita' penali.
Mantova, 18 luglio 2012 - E' morto dopo un urto con una Bmw sull'Autobrennero un autotrasportatore di 57 anni. Lo schianto oggi pomeriggio in un incidente stradale accaduto sulla corsia nord, poco dopo il casello di Pegognaga, nel mantovano. La vittima era al volante di un camion che è stato urtato dall'automobile. Il mezzo pesante è finito contro il guard-rail e l'uomo che era al volante è morto sul colpo. Ferita leggermente la coppia, marito e moglie di Verona, che si trovava sull'auto. Sulla corsia nord si sono formate lunghe code e il traffico è proceduto a rilento per alcune ore.
Ferrara E’ morto Gualtiero Tonini, 78 anni schiacciato dal trattore che stava guidando. La tragedia a Fiorana e Longastrino, in aperta campagna e per Tonini non c’è stato nulla da fare, nemmeno il tentativo di soccorrerlo da parte di un gruppo di ciclisti che erano lì per caso è servito.
L’anziano era alla guida del trattore, quando probabilmente per un malore, con il mezzo si è rovesciato ed è finito dentro un canale: l’anziano è morto sul colpo, schiacciato dal pesante trattore.
Lucca 19 luglio E' morto Angelo Marchetti di 90 anni schiacciato dal trattore a Pietrasanta. Angelo Marchetti era un ex dipendete Enel ed è rimasto schiacciato sotto al piccolo trattore col quale stava pulendo il parco dell’abitazione alle porte di Pietrasanta nella quale risiedeva e di cui era custode.
La prima a dare l’allarme è stata la compagna che, non vedendolo tornare per cena, ha inizato a preoccuparsi ed è uscita in strada a cercarlo. Da lì a poco si è unito alle ricerche un passante assieme al quale la donna ha cominciato a perlustrare la zona.
Poco dopo le 21,30 il tragico ritrovamento: il tosaerba si era ribaltato dentro un fosso, i soccorritori sono riusciti a sollevare il tosaerba e a liberare il corpo e hanno provato un estremo tentativo di rianimarlo.
Sono 62 le persone schiacciate dal trattore dall'inzio dell'anno
giovedì 19 luglio 2012
"Giuseppina tesseva" di Fulvio Fornaro
Giuseppina era addetta alla tessitura: otto ore al giorno, seduta davanti al suo telaio, tutti i santi giorni che Iddio mandava sulla Terra; tesseva in quella Ditta, per cui lavorava come operaia. Giuseppina, al secolo il suo nome non era questo, ma la società di quegli anni amava molto spesso apostrofare le persone con “nomi diversi” e a noi piace chiamarla, ancora oggi, così; perché certamente, ancor oggi, quel nome ricorda il rispetto e l’affetto che nutrivano per Lei tutti coloro che la chiamavano in quel modo: i familiari, le compagne di lavoro, il lattaio, il fruttivendolo. La gente comune che conosceva Giuseppina come una donna che, così come riferiscono oggi le cronache, dal 1941 al 1979 ha lavorato nella “sua” Azienda, ai telai, come operaia tessitrice. Non viene da uno slancio enfatico definire “sua” quell’Azienda nella quale per ben 38 anni Lei ci è andata a lavorare e che sicuramente Lei amava come tutte le cose alle quali era più affezionata; li dentro avrà vissuto i giorni di sacrifici e di terrore (la guerra!); i momenti in cui è stata innamorata; quegli attimi quando ha avvertito le prime indimenticabili sensazioni scoprendo di essere mamma. Sarà stato il “piccolograndemondo” di Giuseppina che racchiudeva tutti i sogni, gli entusiasmi e le quotidiane fatiche di una donna, che vedeva scorrere gli anni della sua giovinezza e maturità. Tutti i Santi giorni che Iddio mandava sulla Terra, Lei, era vicino al suo telaio. Tesseva con caparbietà e amore; ignara, Lei e le sue colleghe, che si sprigionava tantissima polvere durante la lavorazione; polvere mista a fibre d'amianto (e già perché c’era anche amianto in quel pulviscolo!) inalata per anni, senza mai pensare, da parte di nessuno (l’ignoranza vera, quella bastarda, forse anche senza cattiveria) di dotare di mezzi di protezione, (neanche la benché minima mascherina!) quelle povere ragazze che tutti i Santi giorni che Iddio mandava in Terra respiravano un veleno e che per Giuseppina sarebbe stato fatale. Spero tanto abbia concluso la sua vita senza mai realizzare quello che oggi, una sentenza di un Tribunale, ha confermato essere stato il suo killer. Un “serial killer” così come lo definisce la mia cara amica, giornalista e scrittrice Stefania Divertito. Così Lei non si è sentita “tradita” dalla “sua” Ditta. Una cosa è aver avuto, forse, “il dubbio”. Altro sarebbe stata la “certezza”. Per Lei avrebbe voluto dire morire molto prima, e chissà per quante altre volte! Lei e le sue compagne lavoravano in ambienti in cui il numero dei telai era estremamente elevato e ciò voleva dire che i macchinari, molto spesso, erano disposti vicini l'uno all'altro. Accade così che Giuseppina, ammala di mesotelioma pleurico (quel cancro ai polmoni molto aggressivo provocato dall’esposizione all'amianto) e muore. Passano un po’ di anni, ma è notizia di questi giorni, che il Tribunale della città in cui lavorava “Giuseppina” riconosce il suo tumore come una malattia professionale e credo anche che i familiari abbiano ottenuto il riconoscimento di ciò che hanno chiesto. Quindi, il risarcimento del danno subito. Addirittura quella polvere sprigionata dai telai veniva rimossa con pistole ad aria compressa; polvere che proveniva anche dai sistemi frenanti installati sulle macchine tessili; sistemi che la perizia legale ha dimostrato essere stati di tipo a “sfregamento” e dotati di guarnizioni costituite da materiali contenenti amianto. Centinaia e centinaia sono state le donne che negli anni '60 e '70 hanno lavorato su quegli stessi telai. Le malattie professionali, oggi se ne fa un gran parlare (ed era ora!) spesso restano latenti per anni e sfociano poi in conseguenze anche molto gravi per la salute. Stanno crescendo ogni anno in maniera sensibile le denunce attivate per questioni risarcitorie. C’è anche da dire che oggi, rispetto ad allora molte cose sono cambiate; le leggi e l’applicazione delle stesse (non dobbiamo essere sempre pessimisti e insoddisfatti!) hanno fatto mutare e non di poco, l’asseto logistico organizzativo delle aziende sotto il profilo della sicurezza, perché è cambiato l’impianto normativo, rispetto a quei tempi: oggi la formazione e informazione dei lavoratori (il monte ore dedicato è cresciuto in maniera più che consona) sta marciando ad una velocità molto più spedita. Questo istituto (e siamo sempre in attesa che la Scuola si decida a recitare un ruolo da protagonista) può abbattere lo zoccolo duro del numero dei morti sul lavoro, delle malattie professionali, degli invalidi e mutilati, in uno, di tutte le tragedie che quotidianamente si consumano sui luoghi di lavoro. Oggi comunque per la cronaca contemporanea c’è che una lavoratrice di una ditta di tessiture si è vista riconoscere purtroppo soltanto dopo la morte, la malattia professionale che le ha causato il decesso da mesotelioma pleurico per esposizione a polveri di amianto. Però è anche storia che si riferisce ad un passato; oggi la sicurezza sui luoghi di lavoro recita ben altri capitoli. Ma la vicenda ed il sacrificio di Giuseppina devono essere ricordati, anche al di la delle sentenze e dei tribunali. E’ il suo “piccolograndemondo” che non va dimenticato; non va assolutamente dissacrato, perché rappresenta il patrimonio e la speranza per ogni lavoratore: allora come oggi.
mercoledì 18 luglio 2012
Registriamo altri 5 morti, due sono agricoltori schiacciati dal trattore
BENEVENTO E' morto P.P autotrasportatore di 50 anni, mentre è rimasto gravemente ferito chi gli era accanto. Il camion, che trasportava pietrisco si è schiantato al suolo dopo un volo di 500 metri in una scarpata. Nella tragedia, avvenuta in località Civitella Licinio nel comune di Cusano Mutri i due occupanti la cabina, entrambi del posto, sono stati sbalzati fuori dall'abitacolo e il recupero del ferito è stato molto difficoltoso a causa del luogo impervio..
Perugia, 17 lug. E' morto un operaio di 30 anni d'origine straniera dopo alcune ore di agonia all'ospedale di Perugia in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto nella notte presso un'azienda metalmeccanica di Umbertide. Il giovane straniero
e' stato colpito con grande violenza da un pezzo di metallo allo stomaco. L'impatto e' stato cosi' forte da sbalzarlo di diversi metri. I lavoratori e la Rsu, insieme a Fim e Fiom, venuti a conoscenza della morte hanno convocato immediatamente un'assemblea nella quale si e' deciso il fermo dell'attivita' per alcune ore in tutti i turni di lavoro e una nuova assemblea nella giornata di domani, nella quale saranno approfondite le cause della morte del collega.
CHIETI 16 luglio 2012 E' morto Michael Mastrippolito, 42 operaio di San Salvo. Mastriippolito è morto questo pomeriggio nel reparto grandi ustionati del 'Cardarelli' di Napoli. Il manutentore era rimasto gravemente ustionato nell'incidente sul lavoro avvenuto venerdi' alla Pilkington Nsg di San Salvo mentre era impegnato come addetto alle manutenzioni degli impianti elettrici
Modena E' morto un agricoltore di 82 anni a Maserno di Montese, sull'Appennino modenese schiacciato dal trattore che tutti gli anni uccide più di 100 agricoltori. Inutile ogni tentativo di soccorso. Sul posto anche i carabinieri di Pavullo e gli esperti di medicina del lavoro.
lunedì 16 luglio 2012
In questi giorni altre 6 morti sui luoghi di lavoro
Verona E' morto fulminato M.A un operaio romeno di 51 anni. M.A stava lavorando all'interno del magazzino di una azienda agricola in località Busolo di Lavagno. Secondo i primi accertamenti, stava dando da mangiare ai tacchini quando si è accorto di un corto circuito che impediva il corretto funzionamento di una ventola del sistema di aereazione del capannone. E' possibile che abbia cercato di ripararlo senza prendere le precauzioni necessarie ed è rimasto folgorato. Sul luogo sono arrivati i carabinieri della stazione di San Martino Buon Albergo e i tecnici dello Spisal.
Udine E' morto Lauro Valentinis di 88 anni. L'anziano agricoltore è morto avvolto dalle fiamme sotto gli occhi del figlio dopo aver appiccato del fuoco per bruciare alcune sterpaglie in un terreno di sua proprietà.
Torino E' morto Alberto Tartamelli autotrasportatore di 55 anni. La tragedia questa mattina nel piazzale dell'azienda di stoccaggio Safin a None. Probailmente Tartamelli è stato colpito da un malore ed è caduto a terra ed è stato investito da un collega che guidava un altro camion: l'autotrasportatore non l'ha visto travolgendolo a morte.
Savona E' morto Romolo Pelizzoli Loano. Pelizzoli era alla guida di una gru e stava movimentando un bancale di mattoni quando, nel momento in cui doveva disincagliarlo, il bancale con un effetto a molla lo ha sbalzato dalla cabina e lo ha scaraventato per un’altezza di quattro piani per una decina di metri. E’ accaduto in un cantiere edile per la realizzazione di un complesso alberghiero a Loano.
Campobasso E' morto Giuseppe Verde agricoltore di 76 anni. Verde è purtroppo l'ennesima vittima del trattore killer che uccide oltre 100 agricoltori ogni anno e anche nel 2012 sono già stati superate 50 morti di agricoltori schiacciati dal trattore.
Verde è stato schiacciato dal trattore in contrada Piane, nelle campagne di Ferrazzano.
martedì 10 luglio 2012
Altri 5 morti in diverse parti d'Italia
Pescara 9 luglio E’ morto Giuliano Piscella di 65 anni toccando involontariamente una linea elettrica da 20 mila volt ed è morto sul colpo. La tragedia a Montesilvano, la vittima non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi quello che stava accadendo e quando i medici sono arrivati a soccorrerlo hanno potuto solo constatarne la morte. Piscella, si trovava su un mezzo mobile, che dispone di un cestello. A quel punto avrebbe urtato involontariamente i cavi dell'alta tensione e sarebbe rimasto folgorato da una scarica elettrica. Inutili i soccorsi dei medici del 118. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e la Polizia.
Genova E’ morto un operaio mentre effettuava operazioni di carico e scarico di cemento.
Secondo quanto accertato, sembra che l'operaio si sia accorto che il camion iniziava a muoversi e abbia tentato di bloccarlo. Un tentativo che gli è costato la vita.
Probabilmente non era stato tirato fino in fondo il freno a mano e il mezzo, per la strada in pendenza si è mosso.
PORDENONE 9 luglio 2012 E’ morto Fernando Bortoluzzi un boscaiolo di 49 anni. Bertoluzzi è morto schiacciato dall'albero che aveva appena tagliato. La tragedia nella tarda mattinata di oggi sul versante pordenonese del Cansiglio in località Col Bronbol in comune di Caneva. Bortoluzzi stava eseguendo dei lavori di diboscamento per conto della Regione Friuli Venezia Giulia.
Sono intervenuti i sanitari del 118 di Belluno che hanno trasferito d'urgenza il ferito nell'ospedale veneto dove è spirato subito dopo il ricovero.
Indagini in corso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sacile, che stanno verificando la dinamica ed eventuali responsabilità per l'accaduto.
Brescia 10 luglio E’ morto un operaio in seguito a un incidente sul lavoro che si è verificato alla Metalli Estrusi Spa di Concesio, in Valtrompia. Stando alla prima ricostruzione sarebbe stato travolto da un carrello elevatore guidato da un collega di lavoro. Purtroppo i soccorsi sono stati inutili, la vittima è morto per lo schiacciamento del torace.
sabato 7 luglio 2012
E' morto Bruno Armando schiacciato dal trattore
venerdì 6 luglio 2012
Terribile morte di un muratore a Onno di Lecco
E' morto Giancarlo Gennarini nel porto di Crotone
giovedì 5 luglio 2012
Continua la strage di agricoltori e edili nell'indifferenza della nostra classe dirigente
A Fasano si cade ma.. in piedi di Fulvio Fornaro
mercoledì 4 luglio 2012
E' morto Erik Mortara. E' morto Antonio Iannelli
martedì 3 luglio 2012
E' morto Massimiliano Pelli travolto da un tornio che stava spostando
lunedì 2 luglio 2012
E' morto gianfranco Mei. e' morto un giovane marocchino travolto dal trattore
domenica 1 luglio 2012
E' morto Lino Poli cadendo da un cassone nella bergamasca
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.