morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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lunedì 30 luglio 2012

E' morto Ferdinando Gatti dopo una settimana dallo scoppio di un silos nel bresciano

Brescia 30 luglio E' morto Ferdinando Gatti di 49 anni. Gatti il 23 luglio era rimasto gravemente ferito, insieme a un collega in seguito all'esplosione avvenuta in un silos dell'Industria Mangimi Brescia di Orzinuovi ed aveva subito ustioni gravissime. Ricoverato all'ospedale San Martino di Genova, le speranze di salvarlo erano aumentate con il passare dei giorni. Gatti e il suo collega dovevano sostituire un silos nell'azienda di Orzinuovi. sembra che lo scoppio sia stato causato dal contatto della fiamma ossidrica utilizzata dagli operai con i residui di gas di fermentazione presenti all'interno del contenitore di mangimi: una combinazione micidiale che ha provocato l'infortunio mortale. Si teme anche per la vita del suo collega di 27 anni che è ricoverato anche lui in gravi condizioni all'ospedale San Martino di Genova

sabato 28 luglio 2012

E' morto Danut Mihali nel cesenate

Forlì Cesena 28 luglio 2012 E' morto Danut Mihali romeno di 45 anni, schiacciato da una lastra di marmo crollata da un montacarichi, durante il suo ultimo giorno di lavoro prima d'andare in ferie. Ieri c'era già stato un altro morto in edilizia in provincia di Reggio Emilia. L'Emilia Romagna si sta confermando anche quest'anno una delle regioni con più vittime sui luoghi di lavoro, anche se si escludono i morti causati dal terremoto (occorre mettere in sicurezza quasi tutti i capannoni industriali costruiti prima del 2005). Occorre anche liberarsi dalla falsa idea che nelle regioni del centro-nord ci sono più vittime perchè hanno una maggiore industrializzazione. Niente di più sbagliato, a morire sono sopratutto edili e agricoltori che sono presenti in eguali misure in tutto il paese. Purtroppo in nessuna regione, indipendentemente dal colore politico, c'è interesse per la vita di chi lavora. Del resto anche la Toscana ha un altissimo numero di morti sui luoghi di lavoro. E' ora che le Regioni s'impegnino finalmente nel cercare di attenuare queste autentiche barbarie che sono le morti per infortuni sul lavoro. Posso poi dimostrare documenti alla mano, che non è vero che nel 2011 c'è stata un calo dei morti sul lavoro rispetto al 2010, ma che l'aumento è stato molto forte, di oltre l'11%. Non è con la propaganda che si attenua il triste fenomeno, ma con interventi incisivi e mirati che nessuno sembra voglia fare. Anche quest'anno, oltre metà dei morti sui luoghi di lavoro tra gli stranieri, che sono più del 12% sul totale di tutti i morti sul lavoro, sono romeni. Carlo Soricelli

venerdì 27 luglio 2012

Purtroppo registriamo 5 morti in meno di 24 ore. 3 morti sono in edlizia

Torino 27 luglio 2012 E' morto Pietro Monni operaio di 61 anni. Monni è morto rimanendo schiaiccato sotto un macchinario che si sarebbe sganciato dal carrello che lo trasportava. Secondo i primi accertamenti Monni stava eseguendo operazioni di manutenzione quando c'è stata la tragedia. Per il soccorso è intervenuto l'elicottero del 118 ma purtroppo i traumi subiti all'addome e al torace si sono rivelati troppo gravi. Il lavoratore è morto prima del trasporto in ospedale. La fabbrica è stata chiusa per lutto fino a lunedì ed è in corso un'ichiesta per accertare eventuali responsabilità. Sul posto sono intervenuti i tecnici dello Spresal e i Carabinieri. Bolzano, 26 lug. E' morto un boscaiolo di 28 anni precipitando in un dirupo. L'incidente e' avvenuto a 1.300 metri di quota nel primo pomeriggio per motivi ancora in via di accertamento avrebbe perso l'appoggio, cadendo per decine di metri. Per le gravissime ferite riportate il giovane e' morto in elicottero mentre veniva trasportato all'ospedale di Lugano Bergamo, 26 luglio 2012 E' morto Eugenio Poletti di 53 anni. Poletti è morto annegato oggi pomeriggio in una cava a Ca' di Arcene. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che stesse guidando una ruspa, che si sarebbe ribaltata per una manovra probabilmente errata, facendolo cadere nell’acqua della cava. Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, i carabinieri di Treviglio, il 118 e i tecnici dell’Asl di Treviglio, ma per Poletti non c'è stato nulla da fare. Frosinone E' morto un operaio di 33 anni è deceduto sul colpo, probabilmente folgorato dai cavi dell'alta tensione, mentre stava praticando un foro per fissare un ponteggio. La tragedia questa mattina in località San Rocco e per il giovane non c'è stato nulla da fare. Inutili sono stati i soccorsi da parte dei sanitari del 118 subito allertati dai colleghi di lavoro. Sull'accaduto stanno indagando i Carabinieri. La salma è ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria che probabilmente disporrà l'autopsia per stabilire le cause del decesso. Reggio Emilia 27 luglio 2012 E' morto Mauro Antreoli di 57 anni cadendo da quasi 10 metri d'altezza. Antreoli un operaio bresciano stava eseguendo lavori di bonifica per conto di una impresa di Pavia in una ditta di Luzzara. Pare che la vittima non avesse l’imbracatura di sicurezza che evita l'impatto al suolo in caso di caduta.

Finalmente qualcuno si occupa seriamente delle morti causate dal trattore killer

INCIDENTI AGRICOLI, SCATTANO I CONTROLLI SUI TRATTORI Previste ispezioni dello Spisal in un’ottantina di aziende per verificare il rispetto delle norme di sicurezza PIEVE DI SOLIGO - Nelle campagne si continua a perdere la vita per infortuni con i trattori: un morto ogni due giorni è il dato a livello nazionale. Nell’Ulss 7 il comparto agricolo ha fatto registrare quattro decessi nel 2011 (tre legati al ribaltamento dei trattori) e già due, entrambi legati al ribaltamento dei trattori, nel 2012, rispettivamente a gennaio a Susegana e il 28 giugno a Farra di Soligo. Per cercare di prevenire i troppi gravi incidenti che continuano a verificarsi nel comparto agricolo lo Spisal dell’Ulss 7, su indicazione della Regione, effettuerà un’attività ispettiva “dedicata”, incentrata sui controlli nelle aziende agricole. “Dopo aver effettuato nell’ultimo anno un importante lavoro di sensibilizzazione degli agricoltori, spesso pensionati che lavorano il proprio fondo e che ritengono un investimento troppo oneroso la messa a norma dei vecchi trattori, abbiamo avviato anche i controlli - sottolinea Giovanni Moro, direttore del Servizio per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro -. Nel corso del 2012 faremo un’ottantina di sopralluoghi, sia in aziende agricole con dipendenti che in aziende di coltivatori diretti. Nel corso delle ispezioni controlleremo soprattutto i trattori, considerato che gli infortuni registrati nel Comparto agricolo - ricorda Moro - sono legati al mancato rispetto delle norme e, in particolare, al mancato adeguamento alla normativa dei trattori, spesso sprovvisti di rollbar (telaio di sicurezza) e di cinture di sicurezza. Controlleremo anche la presenza della protezione del giunto cardanico, cioè della presa di forza posteriore del trattore. Verificheremo, inoltre, le modalità di conservazione dei prodotti fitosanitari, che devono essere chiusi a chiave in armadi o locali dedicati”.

giovedì 26 luglio 2012

E' morto Giovanni Marras a Torino

Torino 23 luglio 2012 E' morto Giovanni Marras, artigiano muratore di 54 anni. Marras è morto ieri sera in cantiere di Torino precipitando dalla scala in un cantiere della città. La corsa in ospedale si è rivelata inutile, Giovanni Marras, era rimasto vittima di un infortunio sul lavoro avvenuto giovedì pomeriggio ed morto all'ospedale Traumatologico del capoluogo torinese.

mercoledì 25 luglio 2012

E' morto Ignazio Lisacchi di soli 27 anni cadendo da un sottotetto in provincia di Monza

Monza E' morto Ignazio Lisacchi di soli 27 anni. Lisacchi era caduto da 3 metri d'altezza dal sottotetto di un capannone di Arosio, domenica mattina ed era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia per un grave trauma cranico. Purtroppo l'infortunio era troppo grave e nella notte tra lunedì e ieri il cuore dell'operaio milanese ha smesso di battere.

Mauro Zambon: la cintura di sicurezza indossata sul trattore mi ha salvato la vita

Mauro Zambon 23 luglio 2012 Salve, ho trovato per caso il suo blog su internet ( http://cadutisullavoro.blogspot.it/ ) e ho visto la fortissima incidenza, sul totale dei casi a esito mortale, degli incidenti per ribaltamento del trattore. Posso considerarmi fortunatissimo, dal momento che venerdì scorso anche a me è toccata la sventura di ribaltarmi col trattore, perdipiù trascinato giù lungo una scarpata dal rimorchio carico di tronchi. Non ho riportato alcuna lesione, nemmeno un graffio o una contusione (io stesso fatico a capacitarmi...). Avevo la cintura addominale allacciata e il telaio di protezione del trattore ha retto perfettamente alle sollecitazioni dovute agli urti. L'incidente è stato causato dal franamento improvviso del ciglio della pista forestale che stavo percorrendo. Non era la prima volta che passavo su quella pista, anzi, almeno altre otto volte quest'anno ci sono passato, anche con carichi più pesanti che in quest'ultimo caso. Sono rimasto più impressionato dalla scena dei mezzi ribaltati, che ho osservato una volta estrattomi dal posto di guida al termine dell'incidente, che da ciò che è accaduto nel corso dell'incidente stesso (un violento strattone al trattore causato dal rimorchio, che già era partito giù per la scarpata, e poi il rotolamento, fino a fermarsi a ruote in su contro un faggio). Sono assolutamente convinto che senza la cintura di sicurezza allacciata adesso non sarei qui a scrivere questa mail. Tanto per testimoniare quanta differenza può fare l'attenzione alla sicurezza e l'utilizzo di quegli strumenti in grado di garantirla. Chiudo qui, forse l'ho tirata troppo lunga, ma mi andava di segnalarle questa mia esperienza a sfondo non tragico, per fortuna.

martedì 24 luglio 2012

E' morto un edile a Benevento. E' morto Ciro Masetta nel foggiano

FOGGIA 24 luglio 2012 E' morto Ciro Masetta un autotrasportatore di 57 anni. Masetta è morto questa mattina, in un incidente stradale avvenuto sulla statale 16 all’ingresso di Cerignola. Il mezzo guidato da Masetta si è ribaltato e la vittima è stata sbalzata fuori dall’abitacolo ed è morto all’istante. Sul posto hanno operato gli agenti della polizia stradale del distaccamento di Cerignola e dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia. Benevento, 24 luglio 2012. E' morto un edile di 55 anni all'interno di un cantiere edile cadendo dall'impalcatura da un'altezza di 10 metri morendo sul colpo. I carabinieri del Comando provinciale di Benevento hanno avviato le indagini per fare chiarezza sull'incidente ed accertare eventuali responsabilita'.

lunedì 23 luglio 2012

E' morto Youssef Mortaba marocchino di 34 anni in provincia di Trapani

TRAPANI 23 luglio 2012 E' morto Youssef Mortaba marocchino di 34 anni. Mortaba e' morto mentre in una cantina alla periferia di Marsala, lavorava alla pulizia di un silos contenente di vino. Probabilmente Mortaba e' deceduto per avere respirato le esalazioni tossiche rimaste nel contenitore dopo lo svuotamento. Sembra che la vittima non fosse un dipendente della cantina.

E' morto Oreste Albucci a Castiglion Fiorentino

Firenze E' morto Oreste Albucci di 63 anni all'ospedale Careggi. Albucci è caduto dal tetto di un capannone mentre stava effettuando alcuni lavori di riparazione. La tragedia venerdì mattina a Castiglion Fiorentino. Trasportato con l'elisoccorso all'ospedale per le gravi fratture riportate non ce l'ha fatta ed è morto in nottata. Sull'incidente indagano i carabinieri di Castiglion Fiorentino. Sono 96 i morti sui luoghi di lavoro attinenti all'edilizia dall'inizio dell'anno.

sabato 21 luglio 2012

E' morto Gianluca Albanese. Sono morti altri 3 agricoltori schiacciati dal trattore. E' morto un autotrasportatore.

Lucca, 20 luglio 2012 - E' morto un agricoltura di 63 anni schiacciato dal trattore. La tragedia forse un movimento brusco o un avvallamento del terreno. Sul posto è intervenuta un'ambulanza allertata dal 118 e una squadra dei vigili del fuoco di Castelnuovo. Sul luogo anche i carabinieri di Gallicano a cui sono affidate le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

Lecce, 19 lug. E' morto Gianluca Albanese operaio di 35 anni. Albanese è morto fulminato questo pomeriggio verso le 16 sulla strada provinciale Copertino-Leverano. Per cause ancora in corso di accertamento, mentre era impegnato nel getto di cemento per la costruzione di una recinzione di un campo, con il braccio della betoniera ha urtato alcuni cavi dell'alta tensione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e personale dello Spesal. Indagini sono in corso da parte della Tenenza di Copertino, allo scopo di verificare la situazione previdenziale dell'operaio, le cause dell'incidente ed eventuali responsabilita' penali.

Mantova, 18 luglio 2012 - E' morto dopo un urto con una Bmw sull'Autobrennero un autotrasportatore di 57 anni. Lo schianto oggi pomeriggio in un incidente stradale accaduto sulla corsia nord, poco dopo il casello di Pegognaga, nel mantovano. La vittima era al volante di un camion che è stato urtato dall'automobile. Il mezzo pesante è finito contro il guard-rail e l'uomo che era al volante è morto sul colpo. Ferita leggermente la coppia, marito e moglie di Verona, che si trovava sull'auto. Sulla corsia nord si sono formate lunghe code e il traffico è proceduto a rilento per alcune ore.

Ferrara E’ morto Gualtiero Tonini, 78 anni schiacciato dal trattore che stava guidando. La tragedia a Fiorana e Longastrino, in aperta campagna e per Tonini non c’è stato nulla da fare, nemmeno il tentativo di soccorrerlo da parte di un gruppo di ciclisti che erano lì per caso è servito.
L’anziano era alla guida del trattore, quando probabilmente per un malore, con il mezzo si è rovesciato ed è finito dentro un canale: l’anziano è morto sul colpo, schiacciato dal pesante trattore.

Lucca 19 luglio E' morto Angelo Marchetti di 90 anni schiacciato dal trattore a Pietrasanta. Angelo Marchetti era un ex dipendete Enel ed è rimasto schiacciato sotto al piccolo trattore col quale stava pulendo il parco dell’abitazione alle porte di Pietrasanta nella quale risiedeva e di cui era custode.
La prima a dare l’allarme è stata la compagna che, non vedendolo tornare per cena, ha inizato a preoccuparsi ed è uscita in strada a cercarlo. Da lì a poco si è unito alle ricerche un passante assieme al quale la donna ha cominciato a perlustrare la zona.
Poco dopo le 21,30 il tragico ritrovamento: il tosaerba si era ribaltato dentro un fosso, i soccorritori sono riusciti a sollevare il tosaerba e a liberare il corpo e hanno provato un estremo tentativo di rianimarlo.
Sono 62 le persone schiacciate dal trattore dall'inzio dell'anno

giovedì 19 luglio 2012

"Giuseppina tesseva" di Fulvio Fornaro

Il “piccolograndemondo” di Giuseppina.
Giuseppina era addetta alla tessitura: otto ore al giorno, seduta davanti al suo telaio, tutti i santi giorni che Iddio mandava sulla Terra; tesseva in quella Ditta, per cui lavorava come operaia. Giuseppina, al secolo il suo nome non era questo, ma la società di quegli anni amava molto spesso apostrofare le persone con “nomi diversi” e a noi piace chiamarla, ancora oggi, così; perché certamente, ancor oggi, quel nome ricorda il rispetto e l’affetto che nutrivano per Lei tutti coloro che la chiamavano in quel modo: i familiari, le compagne di lavoro, il lattaio, il fruttivendolo. La gente comune che conosceva Giuseppina come una donna che, così come riferiscono oggi le cronache, dal 1941 al 1979 ha lavorato nella “sua” Azienda, ai telai, come operaia tessitrice. Non viene da uno slancio enfatico definire “sua” quell’Azienda nella quale per ben 38 anni Lei ci è andata a lavorare e che sicuramente Lei amava come tutte le cose alle quali era più affezionata; li dentro avrà vissuto i giorni di sacrifici e di terrore (la guerra!); i momenti in cui è stata innamorata; quegli attimi quando ha avvertito le prime indimenticabili sensazioni scoprendo di essere mamma. Sarà stato il “piccolograndemondo” di Giuseppina che racchiudeva tutti i sogni, gli entusiasmi e le quotidiane fatiche di una donna, che vedeva scorrere gli anni della sua giovinezza e maturità. Tutti i Santi giorni che Iddio mandava sulla Terra, Lei, era vicino al suo telaio. Tesseva con caparbietà e amore; ignara, Lei e le sue colleghe, che si sprigionava tantissima polvere durante la lavorazione; polvere mista a fibre d'amianto (e già perché c’era anche amianto in quel pulviscolo!) inalata per anni, senza mai pensare, da parte di nessuno (l’ignoranza vera, quella bastarda, forse anche senza cattiveria) di dotare di mezzi di protezione, (neanche la benché minima mascherina!) quelle povere ragazze che tutti i Santi giorni che Iddio mandava in Terra respiravano un veleno e che per Giuseppina sarebbe stato fatale. Spero tanto abbia concluso la sua vita senza mai realizzare quello che oggi, una sentenza di un Tribunale, ha confermato essere stato il suo killer. Un “serial killer” così come lo definisce la mia cara amica, giornalista e scrittrice Stefania Divertito. Così Lei non si è sentita “tradita” dalla “sua” Ditta. Una cosa è aver avuto, forse, “il dubbio”. Altro sarebbe stata la “certezza”. Per Lei avrebbe voluto dire morire molto prima, e chissà per quante altre volte! Lei e le sue compagne lavoravano in ambienti in cui il numero dei telai era estremamente elevato e ciò voleva dire che i macchinari, molto spesso, erano disposti vicini l'uno all'altro. Accade così che Giuseppina, ammala di mesotelioma pleurico (quel cancro ai polmoni molto aggressivo provocato dall’esposizione all'amianto) e muore. Passano un po’ di anni, ma è notizia di questi giorni, che il Tribunale della città in cui lavorava “Giuseppina” riconosce il suo tumore come una malattia professionale e credo anche che i familiari abbiano ottenuto il riconoscimento di ciò che hanno chiesto. Quindi, il risarcimento del danno subito. Addirittura quella polvere sprigionata dai telai veniva rimossa con pistole ad aria compressa; polvere che proveniva anche dai sistemi frenanti installati sulle macchine tessili; sistemi che la perizia legale ha dimostrato essere stati di tipo a “sfregamento” e dotati di guarnizioni costituite da materiali contenenti amianto. Centinaia e centinaia sono state le donne che negli anni '60 e '70 hanno lavorato su quegli stessi telai. Le malattie professionali, oggi se ne fa un gran parlare (ed era ora!) spesso restano latenti per anni e sfociano poi in conseguenze anche molto gravi per la salute. Stanno crescendo ogni anno in maniera sensibile le denunce attivate per questioni risarcitorie. C’è anche da dire che oggi, rispetto ad allora molte cose sono cambiate; le leggi e l’applicazione delle stesse (non dobbiamo essere sempre pessimisti e insoddisfatti!) hanno fatto mutare e non di poco, l’asseto logistico organizzativo delle aziende sotto il profilo della sicurezza, perché è cambiato l’impianto normativo, rispetto a quei tempi: oggi la formazione e informazione dei lavoratori (il monte ore dedicato è cresciuto in maniera più che consona) sta marciando ad una velocità molto più spedita. Questo istituto (e siamo sempre in attesa che la Scuola si decida a recitare un ruolo da protagonista) può abbattere lo zoccolo duro del numero dei morti sul lavoro, delle malattie professionali, degli invalidi e mutilati, in uno, di tutte le tragedie che quotidianamente si consumano sui luoghi di lavoro. Oggi comunque per la cronaca contemporanea c’è che una lavoratrice di una ditta di tessiture si è vista riconoscere purtroppo soltanto dopo la morte, la malattia professionale che le ha causato il decesso da mesotelioma pleurico per esposizione a polveri di amianto. Però è anche storia che si riferisce ad un passato; oggi la sicurezza sui luoghi di lavoro recita ben altri capitoli. Ma la vicenda ed il sacrificio di Giuseppina devono essere ricordati, anche al di la delle sentenze e dei tribunali. E’ il suo “piccolograndemondo” che non va dimenticato; non va assolutamente dissacrato, perché rappresenta il patrimonio e la speranza per ogni lavoratore: allora come oggi.

mercoledì 18 luglio 2012

Registriamo altri 5 morti, due sono agricoltori schiacciati dal trattore

La Spezia E' morto Mauro Devincenzi schiacciato dal trattore mentre caricava delle balle. E’ morto così nel pomeriggio di oggi Mauro Devincenzi, agricoltore di Varese Ligure di 71 anni. Devincenzi è stato travolto dal trattore morendo sul colpo a causa dello schiacciamento della cassa toracica. Sul posto sono intervenuti il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione locale.

BENEVENTO E' morto P.P autotrasportatore di 50 anni, mentre è rimasto gravemente ferito chi gli era accanto. Il camion, che trasportava pietrisco si è schiantato al suolo dopo un volo di 500 metri in una scarpata. Nella tragedia, avvenuta in località Civitella Licinio nel comune di Cusano Mutri i due occupanti la cabina, entrambi del posto, sono stati sbalzati fuori dall'abitacolo e il recupero del ferito è stato molto difficoltoso a causa del luogo impervio..

Perugia, 17 lug. E' morto un operaio di 30 anni d'origine straniera dopo alcune ore di agonia all'ospedale di Perugia in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto nella notte presso un'azienda metalmeccanica di Umbertide. Il giovane straniero
e' stato colpito con grande violenza da un pezzo di metallo allo stomaco
. L'impatto e' stato cosi' forte da sbalzarlo di diversi metri. I lavoratori e la Rsu, insieme a Fim e Fiom, venuti a conoscenza della morte hanno convocato immediatamente un'assemblea nella quale si e' deciso il fermo dell'attivita' per alcune ore in tutti i turni di lavoro e una nuova assemblea nella giornata di domani, nella quale saranno approfondite le cause della morte del collega.


CHIETI 16 luglio 2012 E' morto Michael Mastrippolito, 42 operaio di San Salvo. Mastriippolito è morto questo pomeriggio nel reparto grandi ustionati del 'Cardarelli' di Napoli. Il manutentore era rimasto gravemente ustionato nell'incidente sul lavoro avvenuto venerdi' alla Pilkington Nsg di San Salvo mentre era impegnato come addetto alle manutenzioni degli impianti elettrici


Modena E' morto un agricoltore di 82 anni a Maserno di Montese, sull'Appennino modenese schiacciato dal trattore che tutti gli anni uccide più di 100 agricoltori. Inutile ogni tentativo di soccorso. Sul posto anche i carabinieri di Pavullo e gli esperti di medicina del lavoro.

lunedì 16 luglio 2012

In questi giorni altre 6 morti sui luoghi di lavoro

Benevento, 14 lug. E' morto Mennato Marro di 68 anni. Mennato è morto precipitando dalla tromba delle scale a Montesarchio mentre stava eseguendo dei lavori all'interno di un cantiere. Ha battito la testa da circa 5 metri d'altezza morendo sul colpo. I carabinieri di Montesarchio sono intervenuti per chiarire la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilita'.


Verona E' morto fulminato M.A un operaio romeno di 51 anni. M.A stava lavorando all'interno del magazzino di una azienda agricola in località Busolo di Lavagno. Secondo i primi accertamenti, stava dando da mangiare ai tacchini quando si è accorto di un corto circuito che impediva il corretto funzionamento di una ventola del sistema di aereazione del capannone. E' possibile che abbia cercato di ripararlo senza prendere le precauzioni necessarie ed è rimasto folgorato. Sul luogo sono arrivati i carabinieri della stazione di San Martino Buon Albergo e i tecnici dello Spisal.


Udine E' morto Lauro Valentinis di 88 anni. L'anziano agricoltore è morto avvolto dalle fiamme sotto gli occhi del figlio dopo aver appiccato del fuoco per bruciare alcune sterpaglie in un terreno di sua proprietà.


Torino E' morto Alberto Tartamelli autotrasportatore di 55 anni. La tragedia questa mattina nel piazzale dell'azienda di stoccaggio Safin a None. Probailmente Tartamelli è stato colpito da un malore ed è caduto a terra ed è stato investito da un collega che guidava un altro camion: l'autotrasportatore non l'ha visto travolgendolo a morte.


Savona E' morto Romolo Pelizzoli Loano. Pelizzoli era alla guida di una gru e stava movimentando un bancale di mattoni quando, nel momento in cui doveva disincagliarlo, il bancale con un effetto a molla lo ha sbalzato dalla cabina e lo ha scaraventato per un’altezza di quattro piani per una decina di metri. E’ accaduto in un cantiere edile per la realizzazione di un complesso alberghiero a Loano.

Campobasso E' morto Giuseppe Verde agricoltore di 76 anni. Verde è purtroppo l'ennesima vittima del trattore killer che uccide oltre 100 agricoltori ogni anno e anche nel 2012 sono già stati superate 50 morti di agricoltori schiacciati dal trattore.
Verde è stato schiacciato dal trattore in contrada Piane, nelle campagne di Ferrazzano.

martedì 10 luglio 2012

Altri 5 morti in diverse parti d'Italia

Avellino 10 luglio E’ morto Carmine Spiniello di 55 anni. è rimasto intrappolato negli ingranaggi della fresa del proprio trattore a Grottolella, mentre cercava di risolvere un problema di funzionamento del mezzo mentre si trovava all’interno del noccioleto di sua proprietà durante le operazioni di fresatura del terreno. Purtroppo nonostante i tentativi di estrazione dei Vigili del Fuoco di Avellino e le cure mediche del 118 arrivato con personale medico Spiniello è morto poco topo.

Pescara 9 luglio E’ morto Giuliano Piscella di 65 anni toccando involontariamente una linea elettrica da 20 mila volt ed è morto sul colpo. La tragedia a Montesilvano, la vittima non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi quello che stava accadendo e quando i medici sono arrivati a soccorrerlo hanno potuto solo constatarne la morte. Piscella, si trovava su un mezzo mobile, che dispone di un cestello. A quel punto avrebbe urtato involontariamente i cavi dell'alta tensione e sarebbe rimasto folgorato da una scarica elettrica. Inutili i soccorsi dei medici del 118. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e la Polizia.

Genova E’ morto un operaio mentre effettuava operazioni di carico e scarico di cemento.
Secondo quanto accertato, sembra che l'operaio si sia accorto che il camion iniziava a muoversi e abbia tentato di bloccarlo. Un tentativo che gli è costato la vita.
Probabilmente non era stato tirato fino in fondo il freno a mano e il mezzo, per la strada in pendenza si è mosso.

PORDENONE 9 luglio 2012 E’ morto Fernando Bortoluzzi un boscaiolo di 49 anni. Bertoluzzi è morto schiacciato dall'albero che aveva appena tagliato. La tragedia nella tarda mattinata di oggi sul versante pordenonese del Cansiglio in località Col Bronbol in comune di Caneva. Bortoluzzi stava eseguendo dei lavori di diboscamento per conto della Regione Friuli Venezia Giulia.
Sono intervenuti i sanitari del 118 di Belluno che hanno trasferito d'urgenza il ferito nell'ospedale veneto dove è spirato subito dopo il ricovero.
Indagini in corso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sacile, che stanno verificando la dinamica ed eventuali responsabilità per l'accaduto.

Brescia 10 luglio E’ morto un operaio in seguito a un incidente sul lavoro che si è verificato alla Metalli Estrusi Spa di Concesio, in Valtrompia. Stando alla prima ricostruzione sarebbe stato travolto da un carrello elevatore guidato da un collega di lavoro. Purtroppo i soccorsi sono stati inutili, la vittima è morto per lo schiacciamento del torace.

sabato 7 luglio 2012

E' morto Bruno Armando schiacciato dal trattore

Cuneo 7 lug. E' morto Bruno Armando agricoltore di 68 anni schiacciato dal suo trattore a Caraglio, nel cuneese. Per motivi ancora da accertare intorno alle 10 di questa mattina. I sanitari del 118 arrivati sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Sono innumerevoli gli agricoltori che muoiono schiacciati da trattore, sfioriamo già le 60 vittime dall'inizio dell'anno. Nel 2011 sono stai 139 gli agricoltori che hanno perso la vita a causa del ribaltamento del trattore.

venerdì 6 luglio 2012

Terribile morte di un muratore a Onno di Lecco

Lecco 6 luglio 2012 E' morto Simone Binda di 37 anni. terribile morte di questo giovane muratore in un cantiere di di Onno: stava lavorando a un macchinario quando si è impigliato un braccio che si è staccato. Sul posto l'eliambulanza e il 118, ma il rapidissimo intervento non è servito a niente. Sul posto forze dell'ordine e Asl, per accertare eventuali responsabilità.

E' morto Giancarlo Gennarini nel porto di Crotone

Crotone, 5 lug. 2012 E’ morto Giancarlo Gennarini di 57 ani. Gennarini era il responsabile del cantiere che si occupa dello smaltimento del sito Eni-Syndial ed e' morto in un infortunio sul lavoro avvenuto questo pomeriggio nel porto di Crotone. Per cause che sono ancora in corso di accertamento, la gru con la quale stava lavorando insieme a un operaio si e' accartocciata su se stessa uccidendolo

Morti sui luoghi di lavoro in Italia nei primi 6 mesi del 2012, sulle cartine non sono segnalati i morti sulle strade e in itinere

giovedì 5 luglio 2012

Continua la strage di agricoltori e edili nell'indifferenza della nostra classe dirigente

Brindisi, 5 lug. 2012E' morto Vittorio Chirulli. Chirulli è stato trovato senza vita sul terrazzo calpestabile di un trullo nelle campagne di Ostuni. Il suo titolare ha cercato di rianimarlo ma senza riuscirci. Sul terrazzo, che si trova a circa 3 o 4 metri da terra, sembra che non ci fossero impalcature o segni di lavori in corso. Perugia 5 luglio 2012E' morto Franco Cerbini agricoltore di 63 anni. La Tragedia nei pressi di Panicarola, una frazione di Castiglione del lago. Crebini è morto schiacciato dal trattore mentre lavorava i campi sulle colline del Trasimeno. Nel primo pomeriggio è arrivata la chiamata al 118 che è accorso sul posto. I sanitari non hanno potuto far altro che accertare la morte. Sul posto, oltre al personale sanitario, i vigili del fuoco di Perugia ed i carabinieri di Città della Pieve, per effettuare i rilievi del caso e chiarire la dinamica dell'infortunio mortale. Innumerevoli sono gli agricoltori schiacciati dal trattore ma purtroppo nessuno s'interessa a fondo di queste tragedia

A Fasano si cade ma.. in piedi di Fulvio Fornaro

A Fasano si cade ma……in piedi. di Fulvio Fornaro Accade anche questo (i miracoli non finiranno mai di stupirci). Nella mattinata del 3 luglio scorso, nella cittadina di Fasano, in provincia di Brindisi, un operaio di 43 anni era impegnato in lavori di ristrutturazione di una costruzione quando, per cause in corso di accertamento, il solaio dell’immobile ha ceduto e così è precipitato nel vuoto finendo sui ponteggi che erano al di sotto del solaio medesimo. Verrebbe da commentare: nulla di nuovo sotto questo cielo! Di infortuni mortali per cadute dall’alto il comparto dell’edilizia ne stima, ad oggi, dall’inizio dell’anno, ben il 28% sul totale dei casi (Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo Soricelli). Il poveretto praticamente è finito infilzato dai tubi in metallo della impalcatura. Un tragico incidente sul lavoro, uno dei tanti che quotidianamente consolida la lista di lutti e tragedie del mondo del lavoro e di tante famiglie. Ma la Sorte questa volta ha riservato al malcapitato un epilogo molto suggestivo. Fortuna ha voluto infatti, che il tubo della impalcatura si sia infilzato a pochi millimetri dall’arteria femorale, senza tranciarla. Altrimenti questo incidente sarebbe stato fatale. Forse il primo soccorso immediato e ben fatto dei suoi colleghi di lavoro, forse che all’Ospedale di Fasano (anche qui la Sorte ci ha messo la sua perché era uno dei nosocomi che il Piano Regionale aveva dismesso e…invece) il personale è riuscito a tamponare l’emorragia con dovuta perizia; “quién sabe”. Certo è che ora giace nel reparto di Chirurgia vascolare dell’Ospedale Perrino di Brindisi dove versa sì, in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita. Alla fine ciò che sconvolge di questa vicenda è appunto l’epilogo: una tragedia a lieto fine. In queste ore immediatamente successive all’accaduto nessuno di noi sa come realmente siano andate le cose in quell’attimo fatale, sul quel solaio, quando è crollato: di certo lo sa la vittima e credo, qualche altro (almeno si spera, ci sia chi abbia capito!). Voglio dire: una circostanza il cui roseo finale manco a Roma troverebbero come meglio definire, deve essere motivo di gratitudine perenne verso il PadrEterno, ma al tempo stesso deve far riflettere su cosa rappresenta il valore della vita e della incolumità di ognuno, sul posto di lavoro. Dal primo gennaio le vittime SUI LUOGHI DI LAVORO sono all’incirca 310 (a giugno un numero impressionante!), e ci avviciniamo (per l’Osservatorio Indipendente di Bologna il dato è già superato) ai 600 se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere e/o sulle strade. Si continua a crepare fra i campi, sui solai, sulle strade; anche quando il mondo del lavoro è in crisi con l’occupazione e il lavoro che scarseggiano. Sempre l’Osservatorio di Bologna ha pubblicato un dato che mi ha stupito (per il fatto stesso di averlo reso noto): il 2,65 % dei numeri sopra riferiti, appartiene alla Polizia di Stato (agenti morti in servizio sulle strade). E diciamo della Polizia, ma nulla sappiamo di altre forze dell’ordine. Non si parla mai di questi lavoratori; un po’ abbandonati al loro destino ed ecco perché riporto questa notizia. A Fasano la Buona Sorte ha voluto regalare, alla fine, un sorriso a quel lavoratore di 43 anni e alla sua famiglia, ma nella stragrande maggioranza dei casi, non finisce così. Prima di salire su di un ponteggio, prima di iniziare opere di demolizione, prima di salire alla guida di un trattore, tutto ciò che è stato detto nei corsi di formazione, che sta scritto sulla Valutazione dei Rischi, le raccomandazioni fatte dal medico competente, il bagaglio di informazioni di cui i lavoratori, oggi, sono a conoscenza, nella stragrande maggioranza delle aziende (Benedetto Iddio!), deve essere rimandato alla mente considerando e riflettendo sui possibili fattori di rischio presenti. Il tutto prima che venga dato inizio alle fasi di lavorazione. E se non si é certi di ricordare bene le regole impartite, chiedere: chiedere ai preposti, chiedere all’RSPP, ai compagni di lavoro, ma mai prendere iniziative inusitate e soprattutto mai, disattendere gli ordini ricevuti. Indossare l’elmetto, imbracarsi, non sostare in aree dove la sosta non è consentita o ci sono mezzi in manovra vogliono dire non vanificare la propria vita: perché molto spesso si cade dall’alto, ma non tutti cadono a….Fasano.

mercoledì 4 luglio 2012

E' morto Erik Mortara. E' morto Antonio Iannelli

Aosta, 3 lug 2012 . E' morto­ Erik Mortara Vigile del Fuoco di 34 anni. Dalla prima ricostruzione della tragedia Mortara e' stato sbalzato nella Dora dal gommone su cui stava operando. Il canotto si e' inarcato facendolo cadere in acqua. Gli altri tre vigili del fuoco, rimasti a bordo, hanno tentato di raggiungerlo senza riuscirci e senza che sia riuscito ad riemergere dall'acqua dopo aversi tolto il giubbotto come da procedura. Salerno 3luglio è morto Antonio Iannelli agricoltore di 63 anni. Iannelli è stato travolto dal trattore. Purtroppo col bel tempo muoiono tantissimi agricoltori. La tragedia ieri pomeriggio, in località Naso Perto a Castiglione del Genovesi. Sono già 10 i morti sui luoghi di lavoro nella provincia di Salerno dall'inizio dell'anno di cui 6 negli ultimi 30 giorni.

martedì 3 luglio 2012

E' morto Massimiliano Pelli travolto da un tornio che stava spostando

Lecco 3 luglio 2012 E' morto Massimiliano Pelli di 46 anni. Pelli è morto a Abbadia Lariana, questa mattina schiacciato da un tornio che stava montando in una ditta della zona. Sul posto oltre che le forze dell'ordine anche i tecnici dell'Asl che hanno già ricostruito l'esatta dinamica della tragedia. Pelli con alcuni colleghi stava posizionando un tornio ma sollevandolo e spostandolo con dei muletti si è rovesciato colpendolo mortalmente.

lunedì 2 luglio 2012

E' morto gianfranco Mei. e' morto un giovane marocchino travolto dal trattore

Carbonia Iglesias 2 luglio 2012 E' morto un giovane marocchino di 29 anni schiacciato dal trattore, Il 29enne, è stato liberato da sotto il mezzo si è rialzato per un attimo, ma si è poi accasciato al suolo senza più vita. Il medico non ha potuto far altro che constatarne la morte per schiacciamento della gabbia toracica. Pisa 2 luglio 2012 E' morto Gianfranco Mei, di 37 anni. Mei un operatore ecologico che lavora a Santa Maria a Monte è morto questa mattina durante il servizio dopo essere stato travolto da un'auto mentre effettuava la raccolta differenziato con un asino.. Questo particolare tipo di servizio è in vigore dal 2009 su iniziativa del Comune di Santa Maria a Monte e riguarda esclusivamente il centro storico e alcune zone limitrofe nelle quali viene effettuata la raccolta dei rifiuti porta a porta con questi animali. Secondo una prima ricostruzione Mei e una sua collega erano partiti dalla stalla con due asini per raggiungere il centro del paese quando dietro uan curva in un tratto in salita è arrivata una Fiat Punto che lo ha urtato Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri per i rilievi.

domenica 1 luglio 2012

E' morto Lino Poli cadendo da un cassone nella bergamasca

Bergamo 30 giugno 2012 E' morto Lino Poli operaio di 52 anni. Poli è precipitato da un cassone da diversi metri ed è morto dopo qualche ora di coma agli Spedali Civili di Brescia. Poli stava lavorando insieme ad alcuni colleghi nel cantiere del palazzetto dello sport di Gandellino.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?