Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
sabato 29 dicembre 2012
Muore un bambino di 4 anni schiacciato da un escavatore in manovra in un cortile
venerdì 28 dicembre 2012
La Lombardia ha già superato del 2,5% i morti sui luoghi di lavoro del 2011
Votiamo alle primarie del PD il Senatore Paolo Nerozzi che ci ha sempre dato una mano con l'Osservatorio
domenica 23 dicembre 2012
E' morto a 26 anni diego Colosio travolto da una pala della sua escavatrice
venerdì 21 dicembre 2012
Slovacchia E' morto Nicolae Hart, 51 anni, romeno, residente a Thiene
giovedì 20 dicembre 2012
E' morto nel salernitano massimo robustelli di 41 anni a causa di un'esplosione di una bombola
mercoledì 19 dicembre 2012
Un altro morto in provincia di Torino
dopo le primarie del PD auspichiamo la ricandidatura del Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato del Senatore Paolo Nerozzi
E' morto eros vadovotti un cavatore di marmo in provincia di sondrio
venerdì 14 dicembre 2012
Di Vincenzo Luccarelli Bilancio dei morti sul lavoro da gennaio a novembre 2012
giovedì 13 dicembre 2012
Muoiono due autotrasportatori nel ferrarese
mercoledì 12 dicembre 2012
Anche oggi 4 morti sui luoghi dilavoro
Siaomo a 600 morti sui luoghi di lavoro, anche quest'anno una carneficina
martedì 11 dicembre 2012
Anche oggi 3 morti sul lavoro
lunedì 10 dicembre 2012
E' morto Narender Malhotra un indiano di 43 anni
domenica 9 dicembre 2012
RICORDO DI TUTTI I MORTI SUL LAVORO
venerdì 7 dicembre 2012
E' morto Mario Quarantelli nel genovese
giovedì 6 dicembre 2012
E' morto Bruno Raddi travolto da un cancello pesante una tonnellata
lunedì 3 dicembre 2012
E' morto Gaetano de Stefano in provincia di Catania
E' morto Fernando Orticelli di 48 anni.
domenica 2 dicembre 2012
E' morto nel porto di Catania Riccardo B. investito da un escavatore
sabato 1 dicembre 2012
E' il Trentino Alto Adige la regione con più morti sul lavoro nel 2012 in rapporto al numero di abitanti
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.