morti sul lavoro al 17aprile 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 19 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 316 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 420 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 31 (48) Milano 5, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 3 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 29 (38 ) Napoli 9, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 SICILIA 21(28) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 4 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (25) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6 Trento 7 PIEMONTE 15 (20) Torino 5 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 3 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO 17 (27) Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 1 Rieti PUGLIA 20 (28) Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 4 Taranto 3 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE 10 (14) Ancona 3 Macerata 5 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 8 (11) Catanzaro 3 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 BASILICATA 5 (8) Potenza 4 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 37 gli schiacciati dal trattore 27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 42 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori, medici ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 152 su 316 di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando. Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia 44 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni) 16 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 30 luglio 2022

Tre morti sui luoghi di lavoro questo venerdì. Morto operaio di 37 anni a Catania.

 

Un operaio di 37 anni è morto in un infortunio avvenuto in una ditta nella zona industriale di Catania. A provocare la tragedia sembra sia stato uno scoppio improvviso avvenuto su un mezzo di lavoro. La società si occupa di raccolta e commercio di metalli. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. La Procura ha aperto un'inchiesta.

venerdì 29 luglio 2022

la strage degli innocenti: morti altri 5 lavoratori, tre di questi schiacciati dal trattore nelle province di rieti, Verona e Caserta. Perde la vita un giobane di 18 anni che si è recisa la gola con un'accetta mentre tagliava il sugaro: la tragedia nella provincia di Oristano. Nelle prossime ore sarà raggiunto lo spaventoso numero di 900 morti per infortuni nel 2022. Superato ogni record di morti da quando 15 anni fa ho aperto l'Osservatorio

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

29 luglio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 894 lavoratori, 469 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

108 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 68

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 60 Milano (15), Bergamo (6), Brescia (15), Como (2), Cremona (3), Lecco (7), Lodi (), Mantova (4), Monza Brianza (3), Pavia (3), Sondrio (1), Varese (2) VENETO  40 Venezia (8), Belluno (2), Padova‎ (7), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (8), Vicenza (10) CAMPANIA 37 Napoli (8), Avellino (3), Benevento (2), Caserta (12), Salerno (14) PIEMONTE 32  Torino (14), Alessandria (5), Asti (2), Biella (1), Cuneo (7), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) ) EMILIA ROMAGNA 26 Bologna (4), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (5) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (4) Piacenza (3)    SICILIA 26 Palermo (5), Agrigento (2), Caltanissetta (4), Catania (3), Enna (1), Messina (5), Ragusa (2), Siracusa (), Trapani‎ (4)  LAZIO 24  Roma (11), Viterbo (1) Frosinone (7) Latina (2) Rieti (3) CALABRIA   24 Catanzaro (9), Cosenza (7), Crotone (1) Reggio Calabria (4) Vibo Valentia (3) MARCHE 21 Ancona (9), Macerata (2), Fermo (1), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (2)  TRENTINO ALTO ADIGE 21 Trento (15) Bolzano (6)  PUGLIA 18  Bari (2), BAT (), Brindisi (), Foggia (4), Lecce (8) Taranto (4)  TOSCANA 15 Firenze (2), Arezzo (5), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (1), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (2) SARDEGNA 13 Cagliari (2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (4), Sassari (6).Sulcis iglesiente  () UMBRIA 7  Perugia (6) Terni (1) ABRUZZO 9 L'Aquila (), Chieti (5), Pescara (4) Teramo () LIGURIA 5 Genova (2), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 6 Pordenone (1) Trieste () Udine (4) Gorizia (1) VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 4  Potenza (2) Matera (2)   

                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio.  

http://cadutisullavoro.blogspot.it

carlo.soricelli@gmail.com

mercoledì 27 luglio 2022

Sono stati 4 sui luoghi di lavoro ieri 26 luglio: nelle province di Napoli, Lecco, Frosinone e Genova,dove un artigiano sessantenne Tiziano Rovegno è morto sotto gli occhi del figlio. Nel post la situazione delle morti in Italia, nelle regioni e Province dall'inizio dell'anno

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

27 luglio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 874 lavoratori, 464 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

105 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 68

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 60 Milano (15), Bergamo (6), Brescia (15), Como (2), Cremona (3), Lecco (7), Lodi (), Mantova (4), Monza Brianza (3), Pavia (3), Sondrio (1), Varese (2) VENETO  39 Venezia (8), Belluno (2), Padova‎ (7), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (7), Vicenza (10) CAMPANIA 36 Napoli (8), Avellino (3), Benevento (2), Caserta (11), Salerno (14) PIEMONTE 32  Torino (14), Alessandria (5), Asti (2), Biella (1), Cuneo (7), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) ) EMILIA ROMAGNA 26 Bologna (4), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (5) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (4) Piacenza (3)    SICILIA 26 Palermo (5), Agrigento (2), Caltanissetta (4), Catania (3), Enna (1), Messina (5), Ragusa (2), Siracusa (), Trapani‎ (4)  LAZIO 23  Roma (11), Viterbo (1) Frosinone (7) Latina (2) Rieti (2 CALABRIA   24 Catanzaro (9), Cosenza (7), Crotone (1) Reggio Calabria (4) Vibo Valentia (3) MARCHE 21 Ancona (9), Macerata (2), Fermo (1), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (2)  TRENTINO ALTO ADIGE 21 Trento (15) Bolzano (6)  PUGLIA 18  Bari (2), BAT (), Brindisi (), Foggia (4), Lecce (8) Taranto (4)  TOSCANA 15 Firenze (2), Arezzo (5), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (1), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (2) SARDEGNA 12 Cagliari (2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (3), Sassari (6).Sulcis iglesiente  () UMBRIA 7  Perugia (6) Terni (1) ABRUZZO 9 L'Aquila (), Chieti (5), Pescara (4) Teramo () LIGURIA 5 Genova (2), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 5 Pordenone (1) Trieste () Udine (4) Gorizia () VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 4  Potenza (2) Matera (2)   

                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio.  

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martedì 26 luglio 2022

INAIL ha diffuso le denunce delle morti sul lavoro del 2021: sono state 1361, ma meno della metà riconosciute valide per l'Istituto. Noi nel 2021 ne abbiamo monitorati 1404, ci sono anche i non assicurati all'INAIL e i morti in nero. Li abbiamo diffusi il 2 gennaio 2022. Nel post il report dell'intero 2021. Ma quest'anno arriveremo a un numero di morti mai registrato da quando 15 anni fa è stato aperto l'Osservatorio

 Inail ha diffuso il numero di denunce che gli sono pervenute nel 2021, sono state 1361, comprensivi dei morti sulle strade e itinere e dei morti per covid, nel nostro report diffuso già il 2 gennaio 2022, come vedete non c'è molta differenza, anche se parliamo di vite spezzate. Ma nel loro conteggio non ci sono tante morti sul lavoro, molte altre non verranno riconosciute per svariati motivi. Milioni di lavoratori non sono assicurati a INAIL, ma molti muoiono in nero o già pensionati, come la maggioranza degli agricoltori anziani schiacciati dal trattore o da minorenni che ovviamente non dipsongono di nessuna assicurazione. Quest'anno sarà un anno tragico, mai stati così tanti morti da quando 15 anni fa ho aperto l'Osservatorio. Con questo ritmo si supereranno i 1600 morti complessivi. spero che qualche partiti inserirà tra le priorità questa carneficina, che si rimetta a mano l'età della pensione che per i lavori pericolosi non può essere la stessa che per gli altri, che si ripristini l'articolo 18 per tutti e si aboliscono i lavori precari che uccidono i giovani lavoratori. carlo soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna

Report morti sul lavoro nell’intero 2021

Nel 2021 sono morti 1404 lavoratori per infortuni sul lavoro, di questi 695 sui luoghi di lavoro, con un aumento del 18% sui luoghi di lavoro rispetto all’anno 2020, ma l’anno scorso c’è stato il fermo covid (nel nostro monitoraggio non ci sono i lavoratori morti per infortuni da covid). Rispetto al 2008 anno di apertura dell’Osservatorio l’aumento dei morti sui luoghi di lavoro è del 9%. In questi 14 anni non c’è stato nessun miglioramento, nonostante lo Stato attraverso i suoi Istituti ha speso miliardi di euro per la Sicurezza. INAIL dall’inizio dell’anno al 30 novembre ha ricevuto 1116 denunce per infortuni mortali (mancano i morti di dicembre), ma ricordiamo che molte categorie di lavoratori non sono assicurati a questo Istituto e quindi questi morti non vengono rilevati: poi ci sono i morti in nero. La situazione delle varie province e regioni, con relativi morti per infortuni sui Luoghi di lavoro escluso itinere la trovate qui sotto. Le categorie con più morti sul lavoro sono: L’Agricoltura che ha il 30,22% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, di questi ben il 75% sono stati schiacciati dal trattore, 158 complessivi a morire in modo così orrendo, e l’età varia dai 14 agli 88 anni. Il 22% di tutti i morti sui Luoghi di Lavoro di tutte le categorie ha perso la vita schiacciato da questo mezzo. L’edilizia ha il 15% dei morti sul totale, di queste per la maggioranza sono provocate da cadute dall’alto, sono moltissimi i morti in nero in questa categoria, soprattutto nelle regioni del sud, ma non solo. Autotrasporto Rappresentano il 10,75 di tutti i morti sui luoghi di lavoro: in questa categoria sono inseriti tutti i lavoratori che guidano un mezzo sulle strade e autostrade (gli autotrasportatori morti sulle autostrade non sono inseriti nei morti delle province), i morti in questa categoria sono aumentati di molto; non sarà un caso che è aumentato in modo esponenziale il trasporto su gomma dovuti agli acquisti on line. Industria Rappresentano il 5,89% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, sono relativamente molto pochi; in questa categoria abbiamo inserito le industrie di tutte le categorie (esclusa edilizia). I morti in questa categoria sono quasi tutti nelle piccole e piccolissime aziende dove non è presente il Sindacato o un responsabile della Sicurezza, Nelle medie e grandi aziende i morti sono quasi inesistenti, quei pochi sono tutti lavoratori che lavorano all’interno dell’azienda stessa ma che non sono dipendenti diretti, ma di aziende appaltatrici: le aziende e i sindacati devono accertarsi che questi lavoratori, che svolgono generalmente lavori pericolosi, svolgono il loro lavoro in sicurezza e siano tutelati come i dipendenti. In alcune grandi aziende emiliane i datori di lavoro hanno fatto accordi col sindacato per tutelare meglio questi lavoratori in appalto. Artigiani una miriade di lavoratori artigiani o di loro dipendenti perdono la vita lavorando, elencare i lavori che svolgevano questi morti per infortuni diventerebbe molto dispersivo per chi legge il report. Ricordiamoci anche di poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco che hanno perso la vita lavorando: anche questi lavoratori non sono assicurati all’INAIL.  Età delle vittime È impressionante vedere che i morti sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) che hanno più di 61 anni sono oltre il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro; i morti da questa età in su sono soprattutto in agricoltura, in edilizia e tra gli artigiani. Non si può far svolgere lavori pericolosi a lavoratori anziani. Ma ci sono anche molti giovani di vent’anni a morire sul lavoro, soprattutto precari, che hanno perso la vita quest’anno, non solo Luana D’Onofrio ma anche altre decine di giovani che svolgevano lavori pericolosi senza nessuna preparazione, e con il rischio di venir licenziati se avevano da ridire sui lavori pericolosi che dovevano svolgere. Nazionalità delle vittime rappresentano il 6,5% di tutti i morti sui luoghi di lavoro: c’è stato un netto calo delle morti tra gli stranieri rispetto agli anni precedenti, probabilmente a causa della pandemia. Gli anni precedenti al covid erano sempre intorno al 10%. Sono lavoratori marocchini, albanesi e romeni gli stranieri con più morti. Qui sotto i morti in ogni provincia e regioni italiane. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro

OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO

Aperto dal 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it

Morti sul lavoro nel 2021 al 31 dicembre.

Ci sono stati 1404 morti complessivi per infortuni sul lavoro, 695 sono morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro dalle Istituzioni, non ci sono in questi numeri i lavoratori morti per covid.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 14 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni

 

 per contatti carlo.soricelli@gmail.com

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

158 gli agricoltori schiacciati/e dal trattore nel 2021.

Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021 (368 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro

Lombardia 78  Milano (15), Bergamo (15), Brescia (15), Como (3), Cremona (2), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (3), Monza Brianza (3), Pavia (9), Sondrio (4), Varese(4) CAMPANIA 70  Napoli (22), Avellino (12), Benevento (6), Caserta (13), Salerno (17)     TOSCANA 55 Firenze (12), Arezzo (2), Grosseto (4), Livorno (3), Lucca (6), Massa Carrara (3), Pisa‎ (9), Pistoia (10), Siena (3) Prato(3) EMILIA ROMAGNA  53 Bologna (6), Rimini (4) Ferrara (5) Forlì Cesena (4) Modena (10) Parma (7) Ravenna (5) Reggio Emilia (10) Piacenza (1) PIEMONTE  53 Torino (17), Alessandria (11), Asti (3), Biella (2), Cuneo (17), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1) VENETO 51 Venezia (7), Belluno (2), Padova‎ (14), Rovigo (1), Treviso (12), Verona (6), Vicenza (8)  LAZIO 40 Roma (22), Viterbo (2) Frosinone (7) Latina (6) Rieti (3) CALABRIA 34   Catanzaro (7), Cosenza (16), Crotone (2) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) PUGLIA 32 Bari (6), BAT (4), Brindisi (4), Foggia (4), Lecce (7) Taranto (7) SICILIA 30 Palermo (4), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (5), Enna (1), Messina (6), Ragusa (8), Siracusa (1), Trapani‎ ()ABRUZZO 28  L'Aquila (5), Chieti (11), Pescara (1) Teramo (10) TRENTINO ALTO ADIGE 24 Trento (9) Bolzano (15)    MARCHE 22  Ancona (4), Macerata (4), Fermo (1), Pesaro-Urbino (7), Ascoli Piceno (6) Fermo  FRIULI VENEZIA GIULIA 15 Pordenone (2) Trieste (2) Udine (9) Gorizia (2) SARDEGNA 15 Cagliari (4) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (6), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari (2).Sulcis iglesiente  () UMBRIA 9 Perugia (7) Terni (2)   BASILICATA 9 Potenza (6) Matera (3)   Molise 6  Campobasso (2) Isernia (4). LIGURIA 7 Genova (3), Imperia () La Spezia (2), Savona (2)  VALLE D’AOSTA (3)

                  Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio  

 

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lunedì 25 luglio 2022

Il 26 settembre si voterà: non dimentichiamoci degli assassini dei lavoratori. D.a non votare

 Ricordiamoci di chi ha allungato l'età della pensione facendolo anche per chi svolge lavori pericolosi, praticamente mandando a morte i lavoratori anziani che non hanno più i riflessi pronti, chi ha vista e udito compromessi dall'età. Chi ha votato la Fornero, ma anche altre leggi l'hanno allungata. Non dimentichiamoci di Renzi e dei renziani e renziane e dei tanti che sono ancora dentro il PD. Ricordiamoci di chi ha fatto diventare normale avere contratti precari che arrivano anche a solo pochi giorni al giorno: il precariato e l'abolizione dell'articolo 18 hanno contribuito a uccidere lavoratori giovani e giovanissimi. Uno su 4/5 negli ultimi anni che muore per infortunio sul lavoro ha più di 60 anni. Basta poco: guardare chi sono i candidati nel proprio collegio e non votarlo se fa parte dei partiti assassini dei lavoratori con queste leggi ghigliottine.

venerdì 22 luglio 2022

Tutto tace, esistono solo le beghe politiche. ma tra ieri e oggi sono morti alteri 7 lavoratori: due operai sono svenuti per il caldo e cadento hanno battuto la testa e sono morti, nell'indifferenza generale: oltre al caldo terrificante c'è da aggiungere anche il caldo dei macchinari, a Trento e a Torino. Le altre vittime qua per l'Italia; in Sicilia due, poi a Udine, Cosenza e a Aosta

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

23 luglio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 864  lavoratori, 456 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

105 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 68

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 58 Milano (14), Bergamo (6), Brescia (15), Como (2), Cremona (3), Lecco (4), Lodi (), Mantova (4), Monza Brianza (3), Pavia (3), Sondrio (1), Varese (2) VENETO  39 Venezia (8), Belluno (2), Padova‎ (7), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (7), Vicenza (10) CAMPANIA 35 Napoli (7), Avellino (3), Benevento (2), Caserta (11), Salerno (14) PIEMONTE 32  Torino (14), Alessandria (5), Asti (2), Biella (1), Cuneo (7), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) ) EMILIA ROMAGNA 26 Bologna (4), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (5) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (4) Piacenza (3)    SICILIA 25 Palermo (5), Agrigento (2), Caltanissetta (4), Catania (3), Enna (), Messina (5), Ragusa (2), Siracusa (), Trapani‎ (4)  LAZIO 22  Roma (11), Viterbo (1) Frosinone (6) Latina (2) Rieti (2 CALABRIA   24 Catanzaro (9), Cosenza (7), Crotone (1) Reggio Calabria (4) Vibo Valentia (3) MARCHE 21 Ancona (9), Macerata (2), Fermo (1), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (2)  TRENTINO ALTO ADIGE 21 Trento (15) Bolzano (6)  PUGLIA 18  Bari (2), BAT (), Brindisi (), Foggia (4), Lecce (8) Taranto (4)  TOSCANA 15 Firenze (2), Arezzo (5), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (1), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (2) SARDEGNA 12 Cagliari (2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (3), Sassari (6).Sulcis iglesiente  () UMBRIA 7  Perugia (6) Terni (1) ABRUZZO 9 L'Aquila (), Chieti (5), Pescara (4) Teramo () LIGURIA 4 Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 5 Pordenone (1) Trieste () Udine (4) Gorizia () VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 4  Potenza (2) Matera (2)   

                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio.  

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carlo.soricelli@gmail.com

giovedì 21 luglio 2022

Mai stati tanti morti sui Luoghi di Lavoro in Lombardia da quando 15 anni fa ho aperto l'Osservatorio, ma la Regione scrive la Corte dei Conti ha diminuito i controlli del 6%. Davvero incredibile. Ieri altri tre morti sul lavoro, ma non scrivo dove e perchè tanto non interessano a nessuno. Nel post la situazione

 

Una strage mai vista una strage di lavoratori così in Lombardia in     questi 15 anni di monitoraggio: ma scrive la Corte dei Conti che i controlli sono diminuiti del 6% ma la Giunta continua a tergivisare. perchè ci chiediamo. Troppi gli interessi anche su queste tragedie: politici e economici, oltre che mediatici

La Corte dei Conti ha rilevato come, mentre le morti sul lavoro aumentano anche nel primo semestre del 2022, la Regione diminuisce del 6% i controlli sulle aziende e non utilizza efficacemente le risorse che, peraltro, non mancano affatto. La Giunta continua a tergiversare

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

21 luglio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 850  lavoratori, 449 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

105 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 67

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 58 Milano (14), Bergamo (6), Brescia (15), Como (2), Cremona (3), Lecco (4), Lodi (), Mantova (4), Monza Brianza (3), Pavia (3), Sondrio (1), Varese (2) VENETO  39 Venezia (8), Belluno (2), Padova‎ (7), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (7), Vicenza (10) CAMPANIA 35 Napoli (7), Avellino (3), Benevento (2), Caserta (11), Salerno (14) PIEMONTE 31  Torino (13), Alessandria (5), Asti (2), Biella (1), Cuneo (7), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) ) EMILIA ROMAGNA 26 Bologna (4), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (5) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (4) Piacenza (3)    SICILIA 23 Palermo (4), Agrigento (2), Caltanissetta (4), Catania (3), Enna (), Messina (5), Ragusa (2), Siracusa (), Trapani‎ (3)  LAZIO 22  Roma (11), Viterbo (1) Frosinone (6) Latina (2) Rieti (2 CALABRIA   23 Catanzaro (9), Cosenza (6), Crotone (1) Reggio Calabria (4) Vibo Valentia (3) MARCHE 21 Ancona (9), Macerata (2), Fermo (1), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (2)  TRENTINO ALTO ADIGE 20 Trento (14) Bolzano (6)  PUGLIA 18  Bari (2), BAT (), Brindisi (), Foggia (4), Lecce (8) Taranto (4)  TOSCANA 15 Firenze (2), Arezzo (5), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (1), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (2) SARDEGNA 12 Cagliari (2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (3), Sassari (6).Sulcis iglesiente  () UMBRIA 7  Perugia (6) Terni (1) ABRUZZO 9 L'Aquila (), Chieti (5), Pescara (4) Teramo () LIGURIA 4 Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 4 Pordenone (1) Trieste () Udine (3) Gorizia () VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 4  Potenza (2) Matera (2)   

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Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?