Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL. Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro, che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo. La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri. Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In allegato le nazionalità delle vittime. Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70 anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti, udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere. La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto con altri mezzi. Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono stati quasi 3000. Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza) artigianato, industria. Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro. Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni del 2025. Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il “muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nell’intero 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono centinaia i morti in province e regioni diverse LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12 (con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81 sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7 Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122 sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani‎ 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina 16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17 Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21 ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8 SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali 22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13 Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti 115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 115 i morti in infortuni domestici Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la maggioranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30% Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla. Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane dell'intero 2024 nell'intero 2024 Provincia Regione Numero di morti ogni tot. Abit. Medaglia Enna (Sicilia) 0 0 Medaglia di platino Lodi (Lombardia) 9 25440 Medaglia di carbone Trento (Trentino Alto Adige) 21 25619 Medaglia di carbone Belluno (Veneto) 8 25723 Medaglia di carbone Pisa (Toscana) 16 26300 Medaglia di carbone Viterbo (Lazio) 12 26584 Medaglia di carbone Sassari (Sardegna) 12 27760 Medaglia di carbone Potenza Basilicata 13 28514 Medaglia di carbone Chieti (Abruzzo) 13 29000 Medaglia di carbone Ascoli Piceno Marche 7 29670 Medaglia di carbone Sondrio (Lombardia) 6 30240 Medaglia di carbone Macerata (marche) 10 31.400 Medaglia di carbone Aosta (Valle d'Aosta) 4 31721 Medaglia di carbone Frosinone (Lazio) 15 32600 Medaglia di carbone Bolzano (Trentino Alto Adige) 16 32766 Medaglia di carbone Avellino (Campania) 12 34000 Medaglia di carbone Latina (Lazio) 16 35931 Medaglia di latta Salerno Campania 30 36800 Medaglia di latta Teramo (Abruzzo) 8 38732 medaglia di latta Benevento (campania) 7 39000 medaglia di latta Lucca (Toscana) 10 39004 medaglia di latta Benevento Campania 7 39142 medaglia di latta Vibo Valentia (Calabria) 4 40000 medaglia di latta Brescia (Lombardia) 31 40720 medaglia di latta Pavia (Lombardia) 13 42096 Medaglia dilatta Isernia (Molise) 2 42903 medaglia di latta L'Aquila (Abruzzo) 7 43130 medaglia di latta Caserta (Campania) 20 44450 medaglia di latta Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 7 44579 medaglia di latta Grosseto (Toscana) 5 44609 medaglia di latta Gorizia (Friuli-Venezia Giulia) 3 46558 medaglia di latta Lecce (Puglia) 17 47181 medaglia di latta Parma Emilia-Romagna 9 49000 Medaglia dilatta Brindisi (Puglia) 8 49635 medaglia di latta Ferrara (Emilia-Romagna) 7 49766 medaglia di latta Matera Basilicata 4 50225 medaglia di bronzo Prato (Toscana) 5 50922 medaglia di bronzo Bologna (Emilia-Romagna) 21 51429 medaglia di bronzo Pesaro e Urbino (Marche) 7 51530 medaglia di bronzo Rieti (Lazio) 3 52000 medaglia di bronzo Palermo (Sicilia) 24 52842 medaglia di bronzo Udine (Friuli-Venezia Giulia) 10 53000 medaglia di bronzo Reggio Emilia (Emilia-Romagna) 10 53248 medaglia di bronzo Firenze (Toscana) 19 53391 medaglia di bronzo Trapani (Sicilia) 8 54310 medaglia di bronzo Perugia (Umbria) 12 55058 medaglia di bronzo Campobasso (Molise) 4 56161 medaglia di bronzo Crotone (Calabria) 3 58522 medaglia di bronzo Mantova (Lombardia) 7 58944 medaglia di bronzo Treviso (Veneto) 15 59065 medaglia di bronzo Verona (Veneto) 15 61437 medaglia d'argento Monza Brianza (Lombardia) 14 62061 medaglia d'argento Cagliari (Sardegna) 9 62264 medaglia d'argento Messina (Sicilia) 10 63665 medaglia d'argento Ragusa (Sicilia) 5 64272 medaglia d'argento Massa-Carrara (Toscana) 3 65527 medaglia d'argento Vicenza (Veneto) 13 66545 medaglia d'argento Oristano (Sardegna) 4 67428 medaglia d'argento Modena (Emilia Romagna) 11 68000 medaglia d'argento Cremona (Lombardia) 5 71878 medaglia d'argento Asti (Piemonte) 3 72000 medaglia d'argento La Spezia (Liguria) 3 73000 medaglia d'argento Agrigento (Sicilia) 6 73600 medaglia d'argento Cuneo (Piemonte) 8 73639 medaglia d'argento Ancona (marche) 6 76800 medaglia d'argento Cosenza (Calabria) 9 78333 medaglia d'argento Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) 5 78813 medaglia d'argento Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte) 2 79883 medaglia d'argento Pescara (Abruzzo) 4 80000 medaglia d'argento Lecco (Lombardia) 4 84700 medaglia d'argento Sud Sardegna (Sardegna) 4 85000 medaglia d'argento Alessandria (Piemonte) 5 85332 medaglia d'argento Vercelli (Piemonte) 2 86934 medaglia d'argento Siena (Toscana) 3 89447 medaglia d'argento Caltanisetta (Sicilia) 3 89903 medaglia d'argento Bari (Puglia) 14 90010 medaglia d'argento Catanzaro (Calabria) 4 90586 medaglia d'argento Torino (Piemonte) 25 91114 medaglia d'argento Bergamo (Lombardia) 12 92494 medaglia d'argento Savona (Liguria) 3 93136 medaglia d'argento Venezia (Veneto) 9 94919 medaglia d'argento Piacenza (Emilia-Romagna) 3 95586 medaglia d'argento Taranto (Puglia) 6 97247 medaglia d'argento Rovigo (Veneto) 3 98333 medaglia d'argento Siracusa (Sicilia) 4 99750 medaglia d'argento Como (Lombardia) 6 100032 medaglia d'oro Napoli (Campania) 30 103567 medaglia d'oro Pistoia (Toscana) 2 104000 medaglia d'oro Padova (Veneto) 9 104030 medaglia d'oro Imperia (Liguria) 2 106500 medaglia d'oro Catania (Sicilia) 10 111330 medaglia d'oro Terni (Umbria) 2 114109 medaglia d'oro Genova (Liguria) 7 121439 medaglia d'oro Novara (Piemonte) 3 123381 medaglia d'oro Foggia (Puglia) 5 125711 medaglia d'oro Barletta-Andria-Trani (Puglia) 3 130849 medaglia d'oro Reggio Calabria (Calabria) 4 138000 medaglia d'oro Milano (Lombardia) 20 160910 medaglia d'oro Rimini (Emilia-Romagna) 2 168393 medaglia d'oro Livorno (Toscana) 2 168667 medaglia d'oro Arezzo (Toscana) 2 172187 medaglia d'oro Fermo (Marche) 1 174849 medaglia d'oro Varese (Lombardia) 5 178009 medaglia d'oro Biella (Piemonte) 1 178551 medaglia d'oro Ravenna (Emilia-Romagna) 2 195707 medaglia d'oro Roma (Lazio) 22 197897 medaglia d'oro Triste friuli Venezia Giulia 1 234662 medaglia d'oro estero 26 26 950 con i morti nelle autostrade 1056

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 28 aprile 2020

Muore schiacciato dal trattore lavorando la terra a soli 13 anni. poliziotto ucciso mentre inseguiva dei banditi che avevano svaligiato una banca

le due tragedie in Campania. Un ragazzo di 13 anni ha perso la vita nelle campagne di Monteverde, in provincia di Avellino. Secondo le prime indagini, svolte dai carabinieri, sarebbe rimasto schiacciato da un trattore mentre stava eseguendo lavori agricoli in un fondo. Il tragico incidente si è verificato nel tardo pomeriggio. Il mezzo si sarebbe capovolto in un tratto di forte pendenza. Non è ancora stato stabilito chi fosse alla guida. Napoli L’agente scelto Pasquale Apicella, 37 anni, è stato travolto questa notte mentre era alla guida della sua volante dall’auto di tre criminali in fuga in via Calata Capodichino. L’agente era intervenuto questa mattina alle 4 per un tentato furto a un bancomat della Banca di Credito Agricolo. Sul posto era intervenuta prima un’altra pattuglia, che era riuscita a mettere in fuga i tre malviventi, che prima di scappare hanno speronato la volante e poi hanno imboccato Via Calata Capodichino contromano. Dalla via, però, stava giungendo la pattuglia del commissariato di Secondigliano, allertata dalla centrale operativa, guidata dall’agente Apicella, che è stata travolta dall’Audi A4 dei criminali, frutto di un furto e con targa sovrapposta e telaio punzonato. L’impatto è stato violentissimo uccidendo Apicella sul colpo, mentre il collega che viaggiava con lui è rimasto lievemente ferito. Nello scontro sono rimasti feriti anche due rapinatori, che adesso si trovano in ospedale, piantonati dagli agenti. Si tratta di due stranieri, che vivono nel campo rom di Giugliano, in provincia di Napoli. Il terzo ladro è riuscito a scappare e sono in corso capillari ricerche.

giovedì 23 aprile 2020

muore bambina di tre anni travolta dal trattore guidato dal nonno

Da 12 anni ci battiamo contro questa autentica carneficina che è la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Ci sono poi numerose vittime innocenti come bambini trasportati incautamente su questo mezzo mortale, giovani che fanno gare di velocità con questo mezzo, tanti che muoiono guidando questo mezzo in strada, o che provocano incidenti dove perdono la vita altri innocenti che si scontrano con questo mezzo. In questi 12 anni ne sono morti oltre 1600 alla guida di questo mezzo, poi tantissimi altri indirettamente. sono già 31 i guidatori di questo mezzo morti dall'inzio dell'anno guidando il trattore. E nessuno fa niente, neppure la nuova ministra donna non sembra particolarmente interessata a questa strage

mercoledì 22 aprile 2020

Muore travolto da una lastra d'acciaio in un'officina dell'astigiano

Ennesima tragedia sul lavoro: perde la vita il titolare di un'officina di Antignano nell'astigiano. la vittima è stata travolta da una lastra metallica, anche il figlio è rimasto gravemente ferito

domenica 19 aprile 2020

Tre lavoratori morti il 18 aprile: eppure si muore per infortuni sul lavoro anche senza coronavirus. Col coronavirus già 320 lavoratori morti per infortunio sul lavoro

Muore a 32 anni travolto da un'automobilista sull'A1 nei pressi di Reggio Emilia. Il giovane stava lavorando in un cantiere stradale perfettamente segnalato quando un automobilista l'ha travolto uccidendolo sul colpo. Gli altri due morti in agricoltura, tutti e due i morti causati dal trattore nelle province di Perugia e Cuneo. continua la strage provocata dal coronavirus

venerdì 17 aprile 2020

due morti in agricoltura il 16 aprile. nel post l'elenco dei 127 medici morti per il coronavirus, rendiamo loro omaggio

Un agricoltore è stato schiacciato dal trattore nell'alessandrino. perde la vita un altro agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di foggia: è stato travolto da un muletto in manovra L'elenco dei medici morti per il coronavirus: rendiomo omaggio al loro sacrificio. 1. Roberto Stella † 11 03 2020 Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, Responsabile Area Strategica Formazione FNOMCeO, Presidente nazionale della SNAMID 2. Giuseppe Lanati † 12 03 2020 Pneumologo 3. Giuseppe Borghi † 11 03 2020 Medico di Medicina Generale 4. Raffaele Giura † 13 03 2020 Ex primario del reparto di Pneumologia 5. Carlo Zavaritt † 13 03 2020 Pediatra e neuropsichiatra infantile 6. Gino Fasoli † 14 03 2020 Medico di medicina generale già in pensione richiamato per l’emergenza Covid-19 7. Luigi Frusciante † 15 03 2020 Medico di Medicina Generale 8. Mario Giovita † 16 03 2020 Medico di Medicina Generale 9. Luigi Ablondi † 16 03 2020 Epidemiologo, ex direttore generale dell’Ospedale di Crema 10. Franco Galli † 17 03 2020 Medico di Medicina Generale 11. Ivano Vezzulli † 17 03 2020 Medico di Medicina Generale e medico dello sport 12. Massimo Borghese † 18 03 2020 Specialista in Otorinolaringoiatria e Foniatria 13. Marcello Natali † 18 03 2020 Medico di Medicina Generale, segretario della Federazione dei medici di Medicina generale di Lodi 14. Antonino Buttafuoco † 18 03 2020 Medico di Medicina Generale 15. Giuseppe Finzi † 19 03 2020 Ematologo e docente a contratto di Malattie vascolari all’Università di Parma 16. Francesco Foltrani † 19 03 2020 Medico di Medicina Generale 17. Andrea Carli † 19 03 2020 Medico di Medicina Generale 18. Bruna Galavotti † 19 03 2020 (data segnalazione) Psichiatra, Decana dell’Associazione Donne Medico di Bergamo 19. Piero Lucarelli † 19 03 2020 (data segnalazione) Anestesista 20. Vincenzo Leone † 21 03 2020 Medico di medicina generale, vicepresidente SNAMI 21. Antonio Buonomo † 21 03 2020 Medico legale 22. Leonardo Marchi † 21 03 2020 Medico infettivologo, direttore sanitario Casa di Cura San Camillo 23. Manfredo Squeri † 23 03 2020 Già medico ospedaliero, attualmente responsabile del reparto di Medicina nella Casa di Cura Piccole Figlie di Parma convenzionata con SSN 24. Rosario Lupo † 23 03 2020 Medico legale, dirigente del Centro Medico Legale INPS di Bergamo 25. Domenico De Gilio † 19 03 2020 Medico di medicina generale 26. Calogero Giabbarrasi † 24 03 2020 Medico di medicina generale 27. Renzo Granata † 23 03 2020 Medico di medicina generale 28. Ivano Garzena † 23 03 2020 Odontoiatra 29. Ivan Mauri † 24 03 2020 Medico di medicina generale 30. Gaetano Autore † 25 03 2020 Medico di medicina generale 31. Vincenza Amato † 24 03 2020 Dirigente Medico Responsabile U.O.S. Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria 32. Gabriele Lombardi † 18 03 2020 Odontoiatra 33. Mario Calonghi † 22 03 2020 Odontoiatra 34. Marino Chiodi † 22 03 2020 Oculista 35. Carlo Alberto Passera † 25 03 2020 Medico di medicina generale 36. Francesco De Francesco † 23 03 2020 Pensionato, già medico ospedaliero, scultore e pittore 37. Antonio Maghernino † 25 03 2020 Medico di continuità assistenziale 38. Flavio Roncoli † 03 2020 Pensionato 39. Marco Lera † 20 03 2020 Odontoiatra 40. Giulio Titta † 26 03 2020 Medico di medicina generale, ex-segretario FIMMG 41. Benedetto Comotti † 26 03 2020 Ematologo 42. Anna Maria Focarete † 27 03 2020 Consigliere Provinciale FIMMG, Presidente SIMG e già consigliere dell’Ordine Prov. dei Medici di Lecco 43. Dino Pesce † 26 03 2020 Medico internista, per vent’anni primario del reperto di medicina generale dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena 44. Giulio Calvi † 26 03 2020 Medico di medicina generale 45. Marcello Ugolini † 27 03 2020 Pneumologo, consigliere dell’Ordine dei Medici 46. Abdel Sattar Airoud † 16 03 2020 Medico di medicina generale 47. Giuseppe Maini † 12 03 2020 Medico di medicina generale 48. Luigi Rocca † 26 03 2020 Pediatra 49. Maurizio Galderisi † 27 03 2020 Cardiologo e professore di Medicina Interna all’Università Federico II di Napoli 50. Leone Marco Wischkin † 27 03 2020 (data segnalazione) Medico internista 51. Rosario Vittorio Gentile † 22 03 2020 Medico di medicina generale, specialista in allergologia ed ematologia 52. Francesco Dall’Antonia † 24 03 2020 Ex-primario della Chirurgia I di Vicenza 53. Abdulghani Taki Makki † 24 03 2020 Odontoiatra 54. Aurelio Maria Comelli † 28 03 2020 Cardiologo, ex primario di Medicina Interna 55. Michele Lauriola † 28 03 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 56. Francesco De Alberti † 28 03 2020 Ex presidente OMCeO Lecco 57. Mario Luigi Salerno † 28 03 2020 Fisiatra 58. Roberto Mario Lovotti † 28 03 2020 Medico di medicina generale 59. Domenico Bardelli † 20 03 2020 Odontoiatra 60. Giovanni Francesconi † 30 03 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 61. Valter Tarantini † 19 03 2020 Ginecologo 62. Guido Riva † 30 03 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 63. Gaetana Trimarchi † 30 03 2020 Medico di medicina generale 64. Norman Jones † 27 03 2020 Cardiologo, ex primario della cardiologia del centro di riabilitazione “Trabattoni-Ronzoni” di Seregno 65. Roberto Mileti † 30 03 2020 Ginecologo 66. Marino Signori † 01 04 2020 (data segnalazione)* Medico del lavoro 67. Gianpaolo Sbardolini † 26 03 2020 Medico di medicina generale 68. Marcello Cifola † 01 04 2020 (data segnalazione)* Otorinolaringoiatra 69. Gennaro Annarumma † 03 04 2020 (data segnalazione)* 70. Francesco Consigliere † 03 04 2020 (data segnalazione)* Medico legale e docente universitario 71. Alberto Paolini † 03 04 2020 (data segnalazione)* 72. Riccardo Paris † 03 04 2020 (data segnalazione)* Cardiologo 73. Dominique Musafiri † 03 04 2020 Medico di medicina generale 74. Italo Nosari † 03 04 2020 (data segnalazione)* Diabetologo 75. Gianroberto Monti † 21 03 2020 Odontoiatra 76. Luciano Riva † 28 03 2020 Pediatra, ex primario all’Ospedale di Desio 77. Federico Vertemati † 31 03 2020 Medico di medicina generale 78. Giovanni Battista Tommasino † 04 04 2020 Medico di medicina generale 79. Paolo Peroni † 30 03 2020 Oftalmologo 80. Riccardo Zucco † 03 04 2020 (data segnalazione)* Neurologo 81. Giandomenico Iannucci † 02 04 2020 Medico di medicina generale 82. Ghvont Mrad † 29 03 2020 Medico termale 83. Gianbattista Bertolasi † 02 04 2020 Medico di medicina generale 84. Silvio Lussana † 13 03 2020 Medico internista, ex primario medicina 85. Giuseppe Aldo Spinazzola † 31 03 2020 Cardiologo 86. Vincenzo Emmi † 04 04 2020 Rianimatore 87. Carlo Amodio † 05 04 2020 Radiologo, ex primario di radiologia 88. Adelina Alvino De Martino † 30 03 2020 Cardiologa in pensione, ex primario 89. Orlandini Giancarlo † 06 04 2020 (data segnalazione)* 90. Ravasio Luigi † 06 04 2020 (data segnalazione)* 91. Antonio Pouchè † 31 03 2020* Ex professore 92. Lorenzo Vella † 29 03 2020 Medico del Lavoro 93. I. S. † 06 04 2020 (data segnalazione)* Medico penitenziario 94. Mario Ronchi † 20 03 2020 Odontoiatra 95. Giuseppe Vasta † 06 04 2020 Medico di medicina generale 96. Nabeel Khair † 08 04 2020 Medico di medicina generale 97. Marzio Carlo Zennaro † 08 04 2020 Medico di medicina generale 98. Tahsin Khrisat † 19 03 2020 Medico di medicina generale 99. Mario Rossi † 09 04 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 100. Samar Sinjab † 09 04 2020 Medico di medicina generale 101. Antonio De Pisapia † 06 04 2020 Medico di medicina generale e odontoiatra 102. Massimo Bosio † 01 04 2020 Medico di medicina generale 103. Francesco Cortesi † 09 04 2020 (data segnalazione)* Specialista in Chirurgia generale e Oncologia 104. Giunio Matarazzo † 07 04 2020 Odontoiatra 105. Emilio Brignole † 09 04 2020 Medico ospedaliero 106. Edoardo Valli † 09 04 2020 Ginecologo 107. Nabil Chrabie † 09 04 2020 Medico di medicina generale 108. Gianfranco D’Ambrosio † 30 03 2020 Ginecologo e medico di medicina generale 109. Gaetano Portale † 08/04/2020 Specialista in Chirurgia Generale, in Chirurgia Vascolare e in Chirurgia Toracica, ex Primario di Chirurgia Generale 110. Fabio Rubino † 13 04 2020 Terapista del dolore e palliativista 111. Giovanni Stagnati † 22 03 2020 Odontoiatra 112. Giovanni Delnevo † 02 04 2020 Cardiologo 113. Luigi Ciriotti † 26 03 2020 Medico di medicina generale in pensione, non in servizio 114. Sebastiano Carbè † 06 04 2020 Medico pensionato non in servizio, ex dirigente medico pronto soccorso 115. Maurizio Bertaccini † 14 04 2020 Medico di medicina generale 116. Domenico Fatica † 13 04 2020 Odontoiatria 117. Patrizia Longo † 13 04 2020 Medico di medicina generale 118. Enrico Boggio † 07 04 2020 Odontoiatra 119. Eugenio Malachia Brianza † 08 04 2020 Medico del Serd 120. Elisabetta Mangiarini † 15 04 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 121. Marco Spissu † 15 04 2020 Chirurgo 122. Arrigo Moglia † 15 04 2020 Neurologo 123. Alberto Guidetti † 15 04 2020 Ginecologo, ex primario 124. Alberto Omo † 04 04 2020 Direttore sanitario casa di riposo 125. Giancarlo Buccheri † 07 aprile 2020 Medico antroposofo 126. Pietro Bellini † 21 03 2020 Medico di medicina generale 127. Renzo Mattei † 16 04

mercoledì 15 aprile 2020

Due lavoratori morti per infortuni sui luoghi di lavoro il 14 aprile. Continua la strage di lavoratori di ogni categoria morti per il coronavirus

Un giovane operaio è morto investito da un camion mentre svolgeva lavori di manutenzione del verde sulla statale 613 tra Brindisi e lecce. Muore a soli 35 anni l'agricoltore angelo De Simone, punto da un calabrone. Continuano a morire per il coromavirus tantissimi medici, carabinieri, operatori sanitari: praticamente nessuna categoria è immune da questa strage provocata dal coronavirus

domenica 12 aprile 2020

Muore dopo oltre tre mesi d'agonia a 35 anni. Coronavirus, negli ultimi giorni rallentano i morti tra i lavoratori

Non ce l’ha fatta Franco Castiglia, 35 anni, l’operaio coinvolto in un infortunio sul lavoro, il 2 gennaio, a Secondigliano. In coma farmacologico dal 2 gennaio scorso, Castiglia si è spento dopo mesi di lotta. Dopo la caduta Franco, insieme ad un collega che stava effettuando i lavori con lui, era rimasto incastrato nella cabina di un mezzo. Le sue condizioni erano apparse subito disperate. Muore contadino cadendo da un albero in provincia di Bari

sabato 11 aprile 2020

Muore operaio da un camion spazzino senegalese a Quattro Castella nel reggiano

Bouna Seye, 52enne di origini senegalesi, è morto questa mattina verso le 12.00 a seguito di un incidente sul lavoro a Quattro Castella. Seye è rimasto schiacciato da un camion p guidato da un collega mentre faceva manovra vicino a Fontanili abbigliamento: stava raccogliendo gli sfalci d’erba lasciati nei sacchi bianchi dai cittadini. Seye è stato portato subito al Pronto Soccorso, ma purtroppo i tentativi per tenerlo in vita sono stati vani. La salma si trova ora al cimitero di Coviolo, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Bouna Seye lascia moglie e figli che vivevano in Senegal.

venerdì 10 aprile 2020

I lavoratori morti per infortunio da coronavirus sono già quasi il doppio rispetto ai lavoratori morti per infortuni sui luoghi di lavoro

la tragica conta dei lavoratori morti per coronavirus sono già 248 (conto parziale che cerco di aggiornare ogni giorno) sono ormai il doppio dei lavoratori morti sui luoghi di lavoro per infortuni. I lavoratori morti per infortunio sul lavoro (senza coronavirus) sono 130, il 30% in meno ripsetto ai primi tre mesi del 2019. Lo Stato finita questa emergenza, dovrà vedere come tutelare i lavoratori morti in servizio per il coronavirus, nessuna categoria è immune da questa strage, In tantissimi se non tutti sono morti nell'esercizio del proprio lavoro, come i 106 medici che hanno contratto il virus negli opsedali, o visitando i propri pazienti. stiamo vivendo una pagina di storia orribile a livello mondiale: usciremo tutti cambiati dopo questa pandemia. Ci siamo resi conto che noi "umani" non siamo superiori al resto del creato, ma ne facciamo solo parte. Questo virus ci sta dando una lezione memorabile, che rimarrà per sempre nel nostro immaginario, per noi e per le generazioni future. Ci vorrà un vero patto con la natura: noi al suo servizioo, non viceversa. Carlo Soricelli

mercoledì 8 aprile 2020

Tre morti sul lavoro in Toscana. sono 96 i medici morti per il coronavirus; oltre 220 lavoratori morti per il coronavirus

Tre lavoratori morti in Toscana nelle ultime 24 ore: due schiacciati dal trattore nelle province di Siena e di Massa Carrara e un edile di 61 anni morto nella provincia di Pistoia, Arriviamo a contare oltre 200 lavoratori morti per il coronavirus; non passa giorno senza che non ce ne siano, soprattutto tra i medici

martedì 7 aprile 2020

Il 6 aprile muoiono per infortuni due lavoratori. Già 88 i medici uccisi dal coronavirus e 211 i lavoratori che hanno perso la vita a causa di questo morbo, che sono morti per infortuni sul lavoro

sono due i morti sul lavoro il 6 aprile. perde la vita un operaio addetto ai serizi ecologici in provincia di avellino, la vittima è rimasta schiacciat dal camion caduto in una scarpata. perde la vita il trentesimo agricoltore schiacciato dal trattore, la vittima nella provincia di massa Carrara. 211 i lavoratori morti a causa del coronavirus, un conto ancora parziale che sto cercando di aggiornare), tra questi 88 medici, 37 infermieri e operatori sanitari, 12 parroci, 6 carabinieri, 3 giornalisti, poi farmacisti, poliziotti/a, operai, cassiere, ecc. l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità, che svolgono altri lavori e che sono rimasti contagiati per il lavoro svolto)

lunedì 6 aprile 2020

Muore schiacciato dal trattore nel savonese: già 29 a morire in modo così atroce dall'inzio dell'anno.. oltre 200 i lavoratori uccisi dal coronavirus dall'inizio dell'anno

Con la morte dell'agricoltore 50enne schiacciato dal trattore arriviamo a contare 127 lavoratori morti per infortuni sui luoghi di lavoro (+ 208 lavoratori morti a causa del coronavirus, un conto ancora parziale che sto cercando di aggiornare), tra questi 83 medici, 37 infermieri e operatori sanitari, 12 parroci, 6 carabinieri, 3 giornalisti, poi farmacisti, poliziotti/a, operai, cassiere, ecc. l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità, che svolgono altri lavori e che sono rimasti contagiati per il lavoro svolto) 270 con i morti sulle strade in itinere, sono già 29 gli agricoltori schiacciati dal trattore dal 1° gennaio

venerdì 3 aprile 2020

Muore travolto da un camion sfrenato: già 199 i lavoratori morti per coronavirus

A Velletri è morto un operaio dell'Acea travolto da un camion sfrenato, è morto dopo il trasporto in ospedale. Sono già 199 i lavoratori che hanno perso la vita a causa del coronavirus, ma sicuramente sono molti di più

giovedì 2 aprile 2020

Report morti sul lavoro nei primi tre mesi del 2020, Meno 21% sui luofghi di lavoro, ma 132 lavoratori morti per il coronavirus

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro 2 aprile Report nei primi tre mesi del 2020 Morti 123 lavoratori (+ 132 lavoratori morti a causa del coronavirus, un conto ancora parziale che sto cercando di aggiornare), tra questi 69 medici, operatori sanitari, 12 i parroci morti, 5 carabinieri, 3 giornalisti, poi farmacisti, poliziotti/a, operai, cassiere, ecc. l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità, che svolgono altri lavori e che sono rimasti contagiati per il lavoro svolto) 256 con i morti sulle strade in itinere, sono già 27 gli schiacciati dal trattore dal 1° gennaio L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008 Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province sono esclusi i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. Lombardia 13 Milano (2), Bergamo (1), Brescia (3), Como (), Cremona (1), Lecco (), Lodi (3), Mantova (2), Monza Brianza (1), Pavia (), Sondrio (), Varese () ) PIEMONTE 13 Torino (2), Alessandria (1), Asti (3), Biella (), Cuneo (4), Novara (), Verbano-Cusio-Ossola (2) Vercelli (1). SICILIA 14 Palermo (2), Agrigento (3), Caltanissetta (1), Catania (1), Enna (), Messina (1), Ragusa (3), Siracusa (2), Trapani‎ (2) CAMPANIA 13 Napoli (3), Avellino (2), Benevento (2), Caserta (3), Salerno (3) VENETO 8 Venezia (2), Belluno (1), Padova‎ (1), Rovigo (), Treviso (), Verona (3), Vicenza (1). TRENTINO ALTO ADIGE 8 Trento (2) Bolzano (6). EMILIA ROMAGNA 6 Bologna (), Rimini (). Ferrara () Forlì Cesena () Modena (2) Parma () Ravenna () Reggio Emilia (3) Piacenza (1) PUGLIA 5 Bari (1), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (1), Lecce (1) Taranto TOSCANA 4 Firenze (), Arezzo (1), Grosseto (1), Livorno (), Lucca (2), Massa Carrara (), Pisa‎ (), Pistoia (), Siena () Prato () LAZIO 6 Roma (2), Viterbo () Frosinone (2) Latina (1) Rieti (1) Ancona (1), Macerata (2), Fermo (), Pesaro-Urbino (), Ascoli Piceno (1) () SARDEGNA 4 Cagliari (1), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (2), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (). Sulcis iglesiente ABRUZZO 3 L'Aquila (1), Chieti (1), Pescara (1) Teramo () MARCHE 4 . LIGURIA 2 Genova (1), Imperia (), La Spezia (1), Savona () LIGURIA 2 Genova (1), Imperia (), La Spezia (1), Savona () ) FRIULI VENEZIA GIULIA 1 Pordenone (1) Trieste () Udine () Gorizia() BASILICATA 1 UMBRIA 2 Perugia (1) Terni (1) CALABRIA 1 Catanzaro (1), Cosenza (), Crotone () Reggio Calabria () Vibo Valentia ()() Potenza (1) Matera () Molise Campobasso (), Isernia (). VALLE D’AOSTA () Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio

mercoledì 1 aprile 2020

Marzo si conclude con 4 morti sui luoghi di lavoro. 128 i lavoratori morti col coronavirus: tra questi ben 67 medici a cui va tutta la nostra riconoscenza

Sono ben 4 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro il 31 marzo, Una donna delle pulizie di 56 anni è morta cadendo dalle scale in un condominio nel leccese. perde la vita schiacciato dal trattore a soli 36 anni Giovanni Santagata. perde la vita un anziano agricoltore travolto da una motozappa a Nocera Umbra. Perde la vita un bosciaolo di 56 anni in provincia di Nuoro. ma non dimentichiamoci della strage di medici che muoiono per il coronavirus: sono già 67 dall'inzio dell'epidemia. Ma ci sono infermieri, carabinieri, parroci, cassiere, taxisti, spazzini, vigili del fuoco e innumerevoli altre categorie, l'Osservatorio ha già monitorato 128 lavoratori morti per il coronavirus, ma il nostro è ovviamente un conto parziale

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?