morti sul lavoro al 21 aprile 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 25 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 332 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 449 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia, sono monitorati anche quelli che non dispongono di nessuna assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL. Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 34 (50) Milano 6, Bergamo 2 Brescia 11 Como 2 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 3 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 23 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 CAMPANIA 29 (38 ) Napoli 9, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 24 (32) Firenze 9 Arezzo 2 Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 2 Prato 3 SICILIA 21 (28) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 4 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (28) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 PUGLIA 21 (28) Bari 5, BAT 2 Brindisi 4 Foggia 3 Lecce 4 Taranto 3 LAZIO 20 (30) Roma 7 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 2 Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 16 (21) Bolzano 7 Trento 8 PIEMONTE 17 (24) Torino 7 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 3 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 MARCHE 10 (14) Ancona 3 Macerata 5 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 CALABRIA 8 (11) Catanzaro 3 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 6 (8) Perugia 5 Terni 1 BASILICATA 6 (9) Potenza 5 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 Nel 2024 39 gli schiacciati dal trattore 167 nel 2023 29 gli autotrasportatori 43 i morti di fatica tra operai/e, bracciati, autotrasportatore, medici, infermieri 44 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente molto più degli uomini 15 i boscaioli morti

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 30 ottobre 2021

ieri sono morti altri due lavoratori sui luoghi di lavoro, nelle province di Caserta (nella Reggia di Caserta) e in quella di Cuneo

 

Un operaio di 49 anni di nazionalità marocchina è morto nel parco della Reggia di Caserta, dove era impegnato in attività di manutenzione.L' operaio è stato colpito da un grosso ramo mentre stava effettuando la potatura degli alberi.  L'impatto è stato violentissimo e il 49enne è morto sul colpo.Dai primi accertamenti compiuti dai carabinieri della Compagnia di Caserta, è emerso che l'uomo lavorava per una impresa esterna ed era regolarmente assunto. 

Tragedia nel Cuneese Un operaio è morto cadendo da un traliccio mentre era intento a lavorare. E' successo nel pomeriggio a Bagnolo Piemonte, in provincia di Cuneo. Ancora non sono state chiarite le cause dell'incidente sul lavoro. 

giovedì 28 ottobre 2021

Altri tre morti sul lavoro: muore Mario Papa (nella foto) di soli 23 anni, un altro morto in provincia di Avellino e uno in Piemonte. Nel post la situazione delle morti sui luoghi di lavoro nella varie province e regioni italiane

 

Avellino Si chiamava Alfonso Maya, imprenditore del settore dolciario di Rotondi, in provincia di Avellino: stava lavorando alla guida di un escavatore in un terreno di sua proprietà quando l'escavatore si è capovolto sbalzandolo fuori dalla cabina rimanendo schiacciato sotto il mezzo.

Napoli Tragico incidente sul lavoro a Torre Annunziata. L'operaio Mario Papa, di solo 23 anni, è morto in seguito a un volo di 6 metri da un capannone. Il giovane stava lavorando su un muletto quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, è precipitato nel vuoto. Sul posto sono giunte anche volanti della Polizia Municipale. Sull’incidente è stata aperta un’inchiesta per stabilire la presenza di responsabilità nell’infortunio mortale. Il ragazzo, i è stato portato d’urgenza all’ospedale del Mare di Napoli, dove è poi deceduto a causa delle ferite riportate.


 

OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO

Attivo dal 1° gennaio 2008 con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it

Morti sul lavoro nel 2021 al 27 ottobre.

Ci sono stati 1200 morti complessivi per infortuni sul lavoro. 589 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro dalle Istituzioni, non ci sono neppure i morti per covid.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.

 per contatti carlo.soricelli@gmail.com

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

Già 146 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021.

Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021 (368 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021 sono a oggi 581: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro

CAMPANIA 61  Napoli (19), Avellino (11), Benevento (5), Caserta (11), Salerno (15)Lombardia 60 Milano (11), Bergamo (11), Brescia (13), Como (3), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (2), Monza Brianza (), Pavia (8), Sondrio (4), Varese(3)     TOSCANA 49 Firenze (11), Arezzo (2), Grosseto (3), Livorno (3), Lucca (5), Massa Carrara (2), Pisa‎ (8), Pistoia (10), Siena (2) Prato(3) EMILIA ROMAGNA  44 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (3) Modena (9) Parma (5) Ravenna (5) Reggio Emilia (8) Piacenza (1) PIEMONTE  43 Torino (12), Alessandria (8), Asti (3), Biella (2), Cuneo (15), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1) VENETO 41 Venezia (3), Belluno (2), Padova‎ (13), Rovigo (1), Treviso (8), Verona (6), Vicenza (7)  LAZIO 33 Roma (16), Viterbo (2) Frosinone (6) Latina (6) Rieti (3) PUGLIA 29 Bari (6), BAT (3), Brindisi (3), Foggia (4), Lecce (7) Taranto (6) CALABRIA 31   Catanzaro (6), Cosenza (15), Crotone (1) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) SICILIA 27 Palermo (4), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (4), Enna (1), Messina (5), Ragusa (7), Siracusa (1), Trapani‎ ()ABRUZZO 26  L'Aquila (4), Chieti (10), Pescara (1) Teramo (10) TRENTINO ALTO ADIGE 23 Trento (8) Bolzano (15)    MARCHE 20  Ancona (4), Macerata (3), Fermo (1), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (6) Fermo  FRIULI VENEZIA GIULIA 13 Pordenone (2) Trieste (1) Udine (9) Gorizia (1 SARDEGNA 12 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (5), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (2).Sulcis iglesiente  ()    BASILICATA 8 Potenza (6) Matera (2) UMBRIA 8 Perugia (6) Terni (2)  Molise 6  Campobasso (2) Isernia (4). LIGURIA 6 Genova (2), Imperia () La Spezia (2), Savona (2)  VALLE D’AOSTA (2)

                                   Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio  

                                                          http://cadutisullavoro.blogspot.it 

carlo.soricelli@gmail.com

mercoledì 27 ottobre 2021

Muore a 25 anni per le esalazioni tossiche di una centrale di biomasse: la tragedia in provincia di Rieti

 

RIETI Incidente sul lavoro nella centrale a biomassa di Ponticelli, nel comune di Scandriglia. Deceduto un dipendente della ditta titolare dell’impianto di località Pomato: è un ragazzo di 25 anni di origine romene regolare in Italia. Le cause del decesso sono in corso di accertamento, ma lparlano di asfissia causa dalle esalazioni tossiche prodotte dalle biomasse.

Sono in corso i rilievi dei carabinieri della stazione di Scandriglia che stanno raccogliendo elementi e testimonianze per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.  Nella centrale stanno operando anche vigili del fuoco, personale di 118 e Asl.

domenica 24 ottobre 2021

La terribile verità che si vuole ignorare: il 25% dei morti sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) ha più di 60, 147 su 586 monitorati quest’anno.

 

La terribile verità che si vuole ignorare: il 25% dei morti sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) ha più di 60, 147 su 586 monitorati quest’anno.

Le ultime morti sul lavoro, a Comiso di Ragusa (66 anni l’età di Francesco Occhipinti, a Modena (70 anni l’età della vittima di cui non conosciamo ancora l’identità) a Padova (Luisa Scapin di 62), mi hanno spinto ad andare a vedere l’età dei morti sui Luoghi di Lavoro quest’anno (ma anche gli altri anni le percentuali erano simili). Ma si rimane sempre di ghiaccio nel vedere che un lavoratore che muore per infortunio ha più di 60 anni. Sono andato a vedere anche perché in questi giorni si parla tanto di allungare l’età della pensione dei lavoratori. Si può di dire che è un tentativo di uccidere tanti lavoratori, il Paese reale è questo, non si può far svolgere lavori pericolosi a persone anziane, costrette a lavorare perché non hanno pensioni che possa sostenere lui/lei la famiglia, spesso i figli sono disoccupati, studiano o hanno un lavoro precario. Sfido chiunque (soprattutto i politici) a smentirmi su quanto scritto. Ma come al solito non interverrano, il loro silenzio è d’oro (per loro). Sono omicidi sociali questi. Carlo Soricelli

sabato 23 ottobre 2021

venerdì 22 ottobre 2021

Muore dopo 3 giorni di agonia l'operaia 62enne Luisa Scapin. La stessa terribile fine di Luana D'Orazio, ma con 3 giorni di agonia: la tragedia in provincia di Padova. Ma razza di.... questa donna a questa età doveva essere in pensione

 L'agonia è durata tre giorni. L'Operaia Luisa Scapin non ce l'ha fatta , era dipendente della FIL TESSILE di Sant’Anna Morosina, a San Giorgio in Bosco, lunedì era rimasta incastrata con il camice nel macchinario al quale stava lavorando. Luisa Scarpin non è morta sul colpo come Luana, ma sua agonia è durata tre giorni. Il macchinario avvolgicavo che serve al confezionamento di cavi per stendibiancheria. Le ha provocato, secondo la ricostruzione dell'infortunio,  un’asfissia meccanica da soffocamento. Un collega le ha prestato i primi soccorsi. Fa molto male sapere che una donna di 62 anni che dovrebbe essere in pensione e meritarsi il riposo con i suoi eventuali nipoti fosse ancora costretta a lavorare

giovedì 21 ottobre 2021

Muore schiacciato operaio di 22 anni in provincia di Bologna

 Un operaio di 22 anni originario della Guinea Bissau è morto in un incidente sul lavoro avvenuto intorno all’una della scorsa notte all’Interporto di Bologna, il polo logistico che ha sede a Santa Maria in Duno di Bentivoglio. Da una prima ricostruzione, il giovane stava lavorando in un magazzino del corriere Sda Express Courier nel blocco 13.4 quando, per cause in corso di accertamento, è rimasto incastrato tra una ribalta del magazzino - il punto di carico/scarico merci - e il mezzo pesante parcheggiato a ridosso per il carico merce. Il 22enne è rimasto schiacciato fra il camion

Sono stati 4 i morti sui luoghi di lavoro ieri 20 ottobre: due di questi schiacciati dal trattore e un 71enne caduto dal tetto di un capannone

 Non si ferma la scia di sangue di lavoratori, sono stati 4 ieri. Un artigiano di 71 anni è caduto dal tetto di un capannone a Polla di salerno, due gli agricoltori schiacciati dal trattore in provincia di Bolzano e in quella di Napoli (a Pozzuoli), sono 146 a morire in questo modo orrendo dall'inizio dell'anno , un autrasportatore è morto sull'A4 Milano Venezia

mercoledì 20 ottobre 2021

Il direttore generale dell'Ispettorato nazionale del Lavoro Bruno Giordano del lavoro, dice che ci sono stati 15000 morti sul lavoro negli ultimi 14 anni, un numero enorme, ma in realtà secondo le nostre stime sono stati oltre 20000. Intere categorie spariscono dalle statistice come gli oltre 2000 agricoltori schiacciati dal trattore in questi 14 anni. ma INAIL quanti ne ha monitorati? sarebbe opportuno saperlo, che il Ministro del Lavoro Orlando faccia piena luce. Non possono sparire nel nulla migliaia e migliaia di lavorotori morti per infortuni, lo dobbiamo ai loro famigliari e all'opinione pubblica

 

"In 14 anni ci sono stati 15mila morti sul lavoro e 10 milioni di infortuni,in media 700mila infortuni l'anno.Avremmo dovuto avere 15mila sentenze,perché ne abbiamo solo alcune centinaia?" Così il direttore generale dell'Ispettorato nazionale del Lavoro, Giordano, in audizione sul Ddl del M5S per l'istituzione della Procura nazionale del Lavoro. "Con la frammentarietà della vigilanza in materia lavoro, un coordinamento a livello investigativo è ancora più necessario" per garantire "uniformità e omogeneità delle indagini".

martedì 19 ottobre 2021

Altri due lavoratori morti sui luoghi di lavoro questo lunedì: muore bruciato a causa del trattore un agricoltore in provincia di Udine, è la 144esima vittima di questo mezzo dall'inizio dell'anno. Boscaiolo straniero di 32 anni muore in provincia di Belluno. Nel post la situazione nelle varie province e regioni italiane

 

Udine Incidente mortale tra le campagne a Cavalicco di Tavagnacco. Un agricoltore Dante Battistig di 75 anni  è morto carbonizzato mentre stava lavorando su un trattore. Per cause in corso di accertamento il mezzo che stava utilizzando per lavorare la terra si è incendiato e l'uomo è rimasto gravemente ustionato, è morto tra atrici sofferenze.

Un boscaiolo di 32 anni è morto nel Bellunese schiacciato dall'albero nei boschi della Val Visdende che tagliava, d'origine straniera lascia 4 figli. 

A Padova un'operaia tessile di 61 anni è rimasta impigliata in un macchinario rimanedo gravemente ferita ... 

OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO

Attivo dal 1° gennaio 2008 con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it

Morti sul lavoro nel 2021 al 19 ottobre.

Ci sono stati 1182 morti complessivi per infortuni sul lavoro. 566 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro dalle Istituzioni, non ci sono neppure i morti per covid.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.

 per contatti carlo.soricelli@gmail.com

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

Già 144 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021.

Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021 (360 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.

Su Facebook

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

573 morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro

Lombardia 60 Milano (11), Bergamo (11), Brescia (13), Como (3), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (2), Monza Brianza (), Pavia (8), Sondrio (4), Varese(3)   CAMPANIA 56 Napoli (17), Avellino (10), Benevento (5), Caserta (11), Salerno (13)   TOSCANA 49 Firenze (11), Arezzo (2), Grosseto (3), Livorno (3), Lucca (5), Massa Carrara (2), Pisa‎ (8), Pistoia (10), Siena (2) Prato(3) EMILIA ROMAGNA  43 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (3) Modena (9) Parma (5) Ravenna (5) Reggio Emilia (8) Piacenza (1) PIEMONTE  42 Torino (12), Alessandria (8), Asti (3), Biella (2), Cuneo (14), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1) VENETO 40 Venezia (3), Belluno (2), Padova‎ (12), Rovigo (1), Treviso (8), Verona (6), Vicenza (7)  LAZIO 32 Roma (16), Viterbo (2) Frosinone (6) Latina (6) Rieti (2) PUGLIA 29 Bari (6), BAT (3), Brindisi (3), Foggia (4), Lecce (7) Taranto (6) CALABRIA 31   Catanzaro (6), Cosenza (15), Crotone (1) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) SICILIA 26 Palermo (4), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (4), Enna (1), Messina (5), Ragusa (6), Siracusa (1), Trapani‎ ()ABRUZZO 26  L'Aquila (4), Chieti (10), Pescara (1) Teramo (10) TRENTINO ALTO ADIGE 22 Trento (8) Bolzano (14)    MARCHE 20  Ancona (4), Macerata (3), Fermo (1), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (6) Fermo  FRIULI VENEZIA GIULIA 13 Pordenone (2) Trieste (1) Udine (9) Gorizia (1 SARDEGNA 12 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (5), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (2).Sulcis iglesiente  ()    BASILICATA 8 Potenza (6) Matera (2) UMBRIA 8 Perugia (6) Terni (2)  Molise 6  Campobasso (2) Isernia (4). LIGURIA 6 Genova (2), Imperia () La Spezia (2), Savona (2)  VALLE D’AOSTA (2)

                                   Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio  

                                                          http://cadutisullavoro.blogspot.it 

carlo.soricelli@gmail.com

domenica 17 ottobre 2021

Perdono la vita altri due lavoratori, nelle province di Chieti e Pisa: Ivan Rosalia aveva 37 anni ed è la vittima in provincia di Pisa. Vincenzo Garrone è morto a Lanciano di Chieti

Non si fermano le morti sul lavoro. Un operaio ha perso la vita a Lanciano (Chieti),in un cantiere edile allestito per la realizzazione di un gasdotto. L'uomo sarebbe sceso in uno scavo per effettuare alcuni controlli quando è stato travolto da una massa di terra di una parete che ha ceduto. La Procura di Lanciano ha aperto un'inchiesta. E in uno stabilimento di Santa Croce sull'Arno (Pisa), un altro operaio di 47 anni è morto sul lavoro, precipitando da un altezza di almeno 3 metri. Arriviamo a contare oltre 1160 morti sul lavoro, 573 di queste sui luoghi di lavoro



 

sabato 16 ottobre 2021

Altri 5 morti nelle ultime 24 ore, le tragedie nelle province di Sassari e Cagliari, Modena, Avellino, Barletta. Altri due morti provocati dal trattore, arriviamo così a contarne 143 schiacciati dal trattore.Nel post la situazione nelle province e regioni italiane

 


 Luigi Riefolo, un operaio di Barletta, è deceduto nel pomeriggio del 15 ottobre investito da una pala meccanica mentre era al lavoro nello stabilimento Timac Agro, azienda che produce fertilizzanti nella zona industriale della città. Riefolo aveva 62 anni e lavorava per una ditta esterna addetta ai servizi di pulizia.

Altri tre morti sul lavoro e due infortuni in 24 ore. A Disvetro di Cavezzo, nelle campagne della Bassa Modenese un agricoltore cinese di 49 anni è rimasto incastrato in un macchinario per l‘irrigazione e ha perso la vita.

A Sassari Muore Gianuario Derudas, 43 anni, operaio della Ambiente Italia, è morto schiacciato da un muletto all’interno dell’Ecocentro comunale di Sassari: il mezzo si è rovesciato su un lato e lui ha cercato di salvarsi saltando giù dal mezzo E’ stato soccorso dai colleghi ma per lui non c è stato nulla da fare.

Poche ore prima a Cagliari è morto




 Antonello Porcu di Quartu, un operaio di 50 anni di un’azienda di logistica della zona industriale tra Monastir e San Sperate, nel sud Sardegna: ha perso la vita mentre stava lavorando su un impalcatura o una scala tra Monastir e San Sperate, nel sud Sardegna.  ed è caduto.

Ad  Avellino muore schiacciato dal trattore un agricoltore di 74 anni a Vallesaccarda

 

OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO

Attivo dal 1° gennaio 2008 con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it

Morti sul lavoro nel 2021 al 16 ottobre.

Ci sono stati 1174 morti complessivi per infortuni sul lavoro. 566 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro dalle Istituzioni, non ci sono neppure i morti per covid.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.

 per contatti carlo.soricelli@gmail.com

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

Già 143 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021.

Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021 (360 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

556 morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro

Lombardia 60 Milano (11), Bergamo (11), Brescia (13), Como (3), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (2), Monza Brianza (), Pavia (8), Sondrio (4), Varese(3)   CAMPANIA 56 Napoli (17), Avellino (10), Benevento (5), Caserta (11), Salerno (13)   TOSCANA 48 Firenze (11), Arezzo (2), Grosseto (3), Livorno (3), Lucca (5), Massa Carrara (2), Pisa‎ (7), Pistoia (10), Siena (2) Prato(3) EMILIA ROMAGNA  43 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (3) Modena (9) Parma (5) Ravenna (5) Reggio Emilia (8) Piacenza (1) PIEMONTE  42 Torino (12), Alessandria (8), Asti (3), Biella (2), Cuneo (14), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1) VENETO 39 Venezia (3), Belluno (1), Padova‎ (12), Rovigo (1), Treviso (8), Verona (6), Vicenza (7)  LAZIO 32 Roma (16), Viterbo (2) Frosinone (6) Latina (6) Rieti (2) PUGLIA 29 Bari (6), BAT (3), Brindisi (3), Foggia (4), Lecce (7) Taranto (6) CALABRIA 31   Catanzaro (6), Cosenza (15), Crotone (1) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) SICILIA 26 Palermo (4), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (4), Enna (1), Messina (5), Ragusa (6), Siracusa (1), Trapani‎ ()ABRUZZO 25  L'Aquila (4), Chieti (9), Pescara (1) Teramo (10) TRENTINO ALTO ADIGE 22 Trento (8) Bolzano (14)    MARCHE 20  Ancona (4), Macerata (3), Fermo (1), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (6) Fermo  FRIULI VENEZIA GIULIA 12 Pordenone (2) Trieste (1) Udine (8) Gorizia (1 SARDEGNA 11 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (5), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (2).Sulcis iglesiente  ()    BASILICATA 8 Potenza (6) Matera (2) UMBRIA 8 Perugia (6) Terni (2)  Molise 6  Campobasso (2) Isernia (4). LIGURIA 6 Genova (2), Imperia () La Spezia (2), Savona (2)  VALLE D’AOSTA (2)

                                   Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio  

                                                          http://cadutisullavoro.blogspot.it 

carlo.soricelli@gmail.com

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?