Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio e su Carlo Soricelli ecco il link. clicca sopra l'immagine

morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 30 novembre

Agghiacciante l'impennata dei morti sul lavoro Report al 30 novembre. Consiglio a tutti di guardare lo Speciale TG1 di Enrica Majo andato in onda ieri sera dove ci sono diverse testimonianze di familiari morti sul lavoro e di cosa succede in una famiglia coinvolta in questa tragedia Osservatorio Indipendente di Bologna, attiva dal 1° gennaio 2008 Report morti sul lavoro nel 2024 al 30 novembre 966 morti sui luoghi di lavoro, ma con l’itinere e altre situazioni arriviamo a 1379 morti Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 144 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. Le “capitali” dei morti sul lavoro senza itinere Napoli 30 morti sui luoghi di lavoro, Brescia 28, Salerno 28, Palermo 22, Torino 22, Bologna 21, Roma e Salerno 19, ma attenzione il numero di morti va rapportato al numero di abitanti in età lavorativa e l’indice occupazionale non ha nessun valore statistico, visto che a morire per il 35% dei morti registrati dall’Osservatorio non sono assicurati a INAIL o lavorano in nero, o sono agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani che continuano (per nostra fortuna) a coltivare la terra) Il 48% dei morti sui luoghi di lavoro sono ultra sessantenni, 172 di questi addirittura ultra settantenni e da soli sono il 17% di tutti i morti sul lavoro. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono ormai il 40% sul totale, con albanesi, romeni e marocchini le nazionalità con più morti Anche quest’anno le donne morte sul lavoro sono già più di 100: non solo il lavoro domestico e il lavoro nelle fabbriche, ora muoiono anche guidando trattori e Tir, ma numerosissime in itinere: per stanchezza del doppio e triplo lavoro, per la fretta e per conciliare casa e lavoro e accudimento dei familiari, per le strade poco sicure e la distanza per raggiungere il posto di lavoro Le professioni con più morti sono sempre le stesse da quando 17 anni fa ho aperto l’Osservatorio; Agricoltura, edilizia, autotrasporto (in questi ultimi anni c’è stato il raddoppio dei morti in questa categoria), artigianato e industria, l’Industria ha relativamente pochi morti nonostante milioni di occupati, ma qui c’è il Sindacato che controlla e che spessa collabora con le aziende sulla Sicurezza. I morti nelle industrie con più di 15 dipendenti sono soprattutto dovute al subappalto, così come nelle aziende statali come ENEL e Ferrovie dello Stato dove ci sono state le ultime stragi come a Brandizzo e Suviana, ma anche di lavoratori morti singolarmente, come Giuseppe Schettino morto a Bologna il giorno dello sciopero generale in un appalto ENEL, e sempre nel bolognese Attilio Franzini in appalto alle Ferrovie dello Stato, si vede che la strage di Brandizzo e di Suviana non hanno prodotto un moto di coscienza nei dirigenti di questi due grandi Enti e dei ministri competenti. Carlo Soricelli Morti sul lavoro in Italia nel 2024 al 30 novembre sono morti 966 lavoratori sui luoghi di lavoro, con l’itinere arriviamo a contarne 1379 non temo smentite i morti sono tutti registrati in tabelle Excel ma diversamente da INAIL nelle mie registrazioni ci sono tutti i morti e non solo gli assicurati a INAIL. OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 30 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 964 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1378 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 184 totali 122 sui luoghi di lavoro Milano 16 (35 con itinere), Bergamo 11 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 142 totali 93 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 28 VENETO 113 totali 77 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 8 Rovigo 3 Treviso 13 Verona 14 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 110 totali 71 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 6 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 8 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 99 69 sui luoghi di lavoro Palermo 22 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 9 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 3 Trapani‎ 8 TOSCANA 95 totali 60 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 7, Massa Carrara 2 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 121 totali 63 sui luoghi di lavoro Roma 19 Viterbo 12 Frosinone 13 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 78 totali 49 sui luoghi di lavoro Torino 22 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 86 totali 58 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 16 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 50 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 20 ABRUZZO 45 totali 34 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 12 Pescara 4 Teramo 6 SARDEGNA 48 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 32 totali 23 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 2 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 28 totali 19 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 8Gorizia 3 LIGURIA 32 totali 22 sui luoghi di lavoro Genova 6 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 21 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 22 totali 16 sui luoghi di lavoro Potenza 12Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc.

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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lunedì 31 gennaio 2011

E' morto Giorgio Punzo commerciante di bibite a San Giorgio a Cremano di Napoli

Napoli, 31 gen. E’ morto Giorgio Punzo di 61 anni gestore di un deposito di bibte. Giorgio e' morto carbonizzato a seguito di un incendio sviluppatosi in un deposito di San Giorgio a Cremano, area vesuviana. L'incendio si e' sviluppato all'interno di un piccolo locale dove si trovavano una stufa e un cucinino e delle bombole non esplose. Il rogo potrebbe essere stato causato dalla stufetta andata in corto circuito. Punzo e' rimasto coinvolto dalle fiamme e non ha fatto in tempo a mettersi in salvo. Sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e la polizia di San Giorgio a Cremano che sta cercando di fare luce su questa tragedia e sulle eventuali responsabilita'.

sabato 29 gennaio 2011

E' morto Franco Rebelletti agricoltore di 71 anni nel novarese

Novara,28 gen. E’ morto Franco Rebelletti agricoltore di 71 anni. Franco si era recato in un campo di sua proprietà per potare un albero, probabilmente la sega ha avuto ei problemi che ne ha determinato una ferita mortale alla gola. Ad accorgersi della tragedia il fratello Angelo, che ha deciso di raggiungerlo, quando ha visto il suo trattore. Suo fratello era a terra in una pozza di sangue. Immediatamente, ha dato l’allarme, ma per il fratello non c’è stato più nulla da fare. La vittima lascia la moglie e due figli. I funerali si potranno svolgere solo dopo che sarà stata eseguita l’autopsia

LUNEDI' 31 GENNAIO DELEGAZIONE COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA "MORTI BIANCHE" A BOLOGNA

Lunedì una commissione parlamentare d'inchiesta "Morti Bianche" verrà in missione a Bologna per acquisire informazioni sulle tante morti per infortuni verificatisi nella provincia di Bologna in questi ultimi tempi. Credo che l'Osservatorio Indipendente di Bologna faccia bene ad elencare in questo post tutte le vittime sui luoghi di lavoro verificatIsi in provincia di Bologna in questi ultimi 4 anni. Così che la Commissione possa farsi un'idea più articolata del fenomeno, non in uno spazio di tempo così ristretto, ma in un arco di tempo molto più significativo. A noi dell'osservatorio Indipendente di Bologna fa estremamente piacere quest'attenzione al fenomeno da parte della Commissione, ma ci chiediamo perchè proprio a Bologna che ha avuto 9 morti nell'intero 2010, visto che ci sono province con meno abitanti ma con oltre il doppio delle vittime, come ad esempio Bolzano e Brescia che hanno avuto 21 vittime nel 2010, Milano 19, Vicenza 13, Trento e Treviso 11. Se poi scendiamo troviamo Roma con 22, Chieti con 9 vittime come Bologna, Napoli con 17, Foggia 16, Bari 13, Salerno 12 e Palermo 12. Siamo molto felici che la Commissione presti tanta attenzione alla nostra provincia, ma non vorremmo che anche in questo caso ci siano strumentalizzazioni politiche. Speriamo che la stessa attenzione sia rivolta anche a province che hanno un numero di vittime ben maggiore. CREDO CHE LA COSA CHE PIU' SGOMENTA ANALIZZANDO LA COMPOSIZIONE DELLE VITTIME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA E' CHE IN QUESTI ULTIMI 4 ANNI IL 36,3% DEI MORTI SONO STRANIERI. CON BUONA PACE DEI RAZZISTI DI CASA NOSTRA. QUI SOTTO L'ELENCO DELLE VITTIME
Carlo Soricelli

(AGI) -Bologna, 28 gen. - Lunedi' prossimo, 31 gennaio, una delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette 'morti bianche', guidata dal presidente Oreste Tofani, sara' in missione a Bologna, al fine di acquisire informazioni su una serie di gravi incidenti sul lavoro verificatisi in provincia di Bologna a partire dallo scorso 2 dicembre e nei quali hanno perso la vita sei lavoratori.
L'ultimo deceso ieri sera a Imola, dove un operaio di 36 anni, Massimo Amato, e' morto dopo essere caduto dall'impalcatura di un cantiere. Lunedi' pomeriggio la delegazione della Commissione svolgera' una serie di audizioni presso la Prefettura di Bologna, con esponenti delle istituzioni locali, della Magistratura, delle Autorita' competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonche' delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro. (AGI) Mir


morti sui luoghi di lavoro nel 2011 provincia di Bologna
07-gen Bologna Chorfi Abderrahamn Edilizia 48 Marocco
11-gen Bologna Luca Pizzamiglio Edilizia 40 Italia
27-gen Bologna Massimo Amato Edilizia 36 Italia

morti provincia di Bologna 2010
Bologna Mauro Giardini Ediliza 54 Italia
Bologna Michele Mormile Ferrovie Italia
Bologna Antonio Livera Edilizia (pensionato) 64 Italia
Bologna Fabrizio Vighini Edilizia 35 Italia
Bologna Autotrasporto 35
Bologna Marco Tarabusi Ind. Inceneritore 40 Italia
Bologna b M. Elbakri Homed Azienda spediz. 51 Egitto
Bologna Pablito Balag Edilizia 43 Flippine
Bologna Logistica 39 Algeria

morti sul lavoro 2009 provincia di Bologna
Bologna A.E.M.A.M Industria 32 Egitto
Bologna Salvatore Ventrici Autoriparazione 49 Italia
Bologna Daniele Stancari Vigilanza 58 Italia
Bologna A G Edilizia stradale 34 Marocco
Bologna Salvatore Filippelli Edilizia 61 Italia
Bologna Gigi Nicoletti Agricoltura 61 Italia
Bologna Silvano Bacci Allevamento 39 Italia
Bologna Alessandro Ferrari Agricoltura 35 Italia
Bologna Victor Pintican Ind. Agricola 21 Romania
Bologna Gianni Bigozzi Autotrasporto 45 Italia
Bologna Anonimo Agricoltura Italia
Bolzano Josef Schoneger Pompiere 54 Italia

morti sul lavoro 2008 provincia di Bologna

Bologna Ionel Florea edilizia 39 Romania
Bologna Anonimo Anonimo Catering 50 Italia
Bologna Giuseppe Miranda Autotrasportatore 46 Italia
Bologna Anonimo Anonimo Agricoltura 75 Italia
Bologna Fabio Costanzi Industria Gomma Italia
Bologna Iadav Ramjaz. Industria gomma 46 India

venerdì 28 gennaio 2011

' E' provato il precariato uccide chi non puo' difendersi

QUESTO OSSERVATORIO DOPO 3 ANNI DI MONITORAGGIO PUO' PROVARLO:IL PRECARIATO UCCIDE CHI E' PIU' DEBOLE E NON PUO' DIFENDERSI

SPAVENTOSO AUMENTO DEL 75% DELLE VITTIME PER INFORTUNI SUL LAVORO SUI LUOGHI DI LAVORO RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2010

DALL'INIZIO DELL'ANNO REGISTRIAMO UNO SPAVENTOSO AUMENTO DEL 75% DELLE VITTIME SUI LUOGHI DI LAVORO RISPETTO AL 28 GENNAIO 2010. Siamo già a 56 morti sui luoghi di lavoro rispetto ai 32 dello stesso periodo del 2010. Solo nei due giorni del 26 e 27 gennaio ci sono state 9 vittime sui luoghi di lavoro. Dall'inizio dell'anno ci sono state già 93 vittime si aggiungono i lavoratori morti sulle strade, in itinere o che lavorano più genericamente sulle strade come agenti di commercio, rappresentanti, autorasportatori ecc...

E' MORTO IERI ALL'OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA MASSIMO AMATO E' L'ENNESIMA VITTIMA DEL SUD CHE MUORE NEI CANTIERI DEL NORD.

A QUANDO IL FEDERALISMO DELLE MORTI SUL LAVORO? I MERIDIONALI MUOIONO COME MOSCHE NEI CANTIERI DEL NORD

Bologna 27 gennaio E’ morto Massimo Amato un operaio edile di 36 anni. Massimo Amato di Aversa (Caserta), è l’enensima vittima meridonale che muore nei cantieri del nord, Massimo è morto all’ospedale Maggiore di Bologna, dov’era giunto in elisoccorso dopo essere caduto dall’impalcatura di un cantiere a Imola, cadendo da una una ventina di metri d’altezza.. Lascia la moglie e due figli piccoli.Lavorava per un’azienda subapaltatrice della Coop Cesi, impegnata nella costruzione di una grossa struttura immobiliare all’interno della sede di un’ altra azienda, la Sacmi. L’intero cantiere, dopo l’intervento della Medicina del Lavoro, è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Bologna., Daniele Manca sindaco di Imola, ha espresso ”le condoglianze dell’intera città alla famiglia”, convinto che serva ”un ulteriore sforzo, per un impegno comune tra lavoro ed impresa” per evitare che il lavoro, un diritto, non si tramuti ancora ”in tragedia

giovedì 27 gennaio 2011

E' MORTO GIOVANNI TOMASONI OPERAIO BERGAMASCO DI 53 ANNI

BERGAMO, 27 GEN E’ MORTO GIOVANNI TOMASONI UN OPERAIO bergamasco di 53 mentre stava potando alcune piante al ciglio di una strada. La tragedia si e' consumata a Fara Gera d'Adda, nella Bassa Bergamasca. Tomasoni stava tagliando un albero quando, per cause ancora ignote, lo ha travolto provocandogli un trauma da schiacciamento che l’ha ucciso sul colpo. Del caso si stanno occupando i carabinieri e il personale dell'Asl.

E' morto Francesco Framarin artigiano di 57 anni nel veronese. E' morto schiacciato da una pressa Cosimiro Arvonio a Nischelino di Torino

Verona 26 gennaio E’ morto Francesco Framarin, 57 anni. Francesco è morto ieri pomeriggio dopo le 18, era arrivato alla guida del suo furgone, un Fiat Ducato su cui aveva realizzato la sua officina mobile, all'azienda «Lessinia legnami» di via Camponogara, a Vestenanova. L'artigiano ha parcheggiato davanti alla ditta.La moglie che lo aveva accompagnato è rimasta sul furgone ad aspettarlo e non s'è accorta della tragedia che s'è consumata a pochi passi da lei lei. O meglio sul tettuccio del furgone. Framarin vi era salito per controllare il portapacchi, dove di lì a poco avrebbe caricato del perlinato. Forse per un malore, non si sa, o forse perchè è scivolato, sta di fatto che l'uomo è caduto a terra dall'altezza del furgone, battendo violentemente la testa e il torace. La moglie all'interno del furgone pensava che il marito fosse all'interno della falegnameria per trattare l'acquisto delle perline e non si era acorta che era caduto ed era per terra, probabilmente già morto per la caduta. Si è accorto della tragedia un operaio che uscendo si è accorto che c’era Framarin per terra privo di sensi. Sono scattati subito i soccorsi, è stata chiamata Verona Emergenza, sul posto è arrivata l'ambulanza. I sanitari hanno tentato per oltre un'ora di rianimare il paziente, ma per lui non c'è stato niente da fare..I carabinieri di San Bonifacio hanno effettuato un sopralluogo nella falegnameria. Il magistrato ha dato il nullaosta per la rimozione del cadavere, in attesa di un'eventuale autopsia che potrebbe essere disposta oggi.


Torino E’ morto Cosimiro Arvonio operaio di 30 anni. Cosimiro è morto schicciato da una pressa. E' successo in una ditta di lavorazione delle lamiere a Nichelino. Cosimiro, dipendente un dipendente della ditta , è deceduto all'istante a causa del politrauma subìto.. Arvonio è rimasto schiacciato da tre bobine metalliche del peso di una tonnellata l'una. Secondo le testimonianze dei suoi compagni di lavoro la vittima stava caricando le bobine su un macchinario per il taglio, ma improvvisamente le ultime 3 tre si sono staccate e sono rotolate a terra investendolo e uccidendolo sul colpo. I Carabinieri hanno interrogato i compagni di lavoro della vittima, mentre lo Spresal dell'Asl di zona ha effettuato un'ispezione all'interno del capannone.

E' MORTO SALVATORE CORDARO UN OPERAIO IN UNA CAVA DI NICOLASI DI CATANIA

Catania, 27 gen. E’ morto Salvatore Cordaro un operaio a Nicolosi, in provincia di Catania, mentre stava lavorando in una cava per l'estrazione di pietra lavica dell'Etna. Cordaro di 42 anni e' stato travolto da parte di un costone che si e' staccato da una parete di roccia. I carabinieri della compagnia di Paterno' hanno avviato le indagini. Sul posto e' intervenuto il personale del 118.

E' MORTO CARMELO COSTANZO UN OPERAIO NELLA FERROVIARIA JONICA NEL MATERANO

Matera, 27 gen.E’ morto Carmelo Costanzo un operaio di 46 anni. Carmelo è morto questa notte sulla linea ferroviaria jonica nel Materano, tra Policoro e Nova Siri. Il lavoratori di cui non si conoscono ancora le generalità e' stato travolto da un carro adibito a tali interventi. La linea e' tuttora interrotta e sono in corso le operazioni di sgombero dei binari mentre il lavoratore e' gia' stata trasportata all'obitorio dopo il nulla osta dell'autorita' giudiziaria. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Scanzano Jonico ed i militari della compagnia dei carabinieri di Policoro.

martedì 25 gennaio 2011

E' MORTA CEREBRALMENTE SIMONA GRIMALDI L'OPERAIA DI MIRABELLO DI FERRARA. E' MORTO ALDO BUSTI NEL VERONESE

Ferrara E’ purtroppomorta cerebralmente Simona Grimaldi operaia di 37 anni. Simona il 24 gennaio è stata vittima di un incidente sul lavoro alla Iso di Mirabello: Simona stava infatti portando avanti normalmente il suo turno lavorativo quando la sua sciarpa è rimasta incastrata in un macchianrio. Non riuscendo a liberarsi la Grimaldi è stata trascinata dalla macchina che l’ha soffocata. La Grimaldi era stata quindi ricoverata d’urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale Sant’Anna di Ferrara, ma le sue condizioni era gravissime a causa del prolungato arresto cardiaco e i medici hanno optato fin da subito per la prognosi riservata. L’asfissia ha infatti provocato danni irreparabili al cervello, motivo per cui i medici hanno deciso di dichiarare la morte cerebrale.

Verona E’ morto Aldo Busti pensionato di 60 anni. Busti è stato ucciso da un tronco che aveva tagliato pochi secondi prima, in un terreno di sua proprietà, vicino alla sua abitazione. Inotrno alle 17 busti è stato centrato in pieno dalla pianta che aveva segato. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della stazione locale intervenuti sul posto, l’albero invece di cadere in uno spiazzo libero, si è inclinato verso un’altra pianta e dopo aver sbattuto contro i rami, è caduto travolgendo Busti.

lunedì 24 gennaio 2011

E' morto Paolo Morcinelli travolto da un cancello a Matera

Matera, 24 gen. E’ morto Francesco Paolo Morcinelli un operaio di 53 anni. Paolo ha perso la vita allo stabilimento Valdadige di Borgo Venusio dopo essere stato travolto dalla caduta di un cancello. Morcinelliè stato travolto dal cancello quando stava uscendo dalla fabbrica. Purtroppo quando sono intervenuti i soccorritori, non c'era piu' nulla da fare. Sono in corso accertamenti della polizia.

sabato 22 gennaio 2011

E' MORTO UN OPERAIO INVESTITO DA UN CAMION IN PROVINCIA DI PALERMO

Palermo, 22 gen. E’ morto un operaio a Misilmeri, in provincia di Palermo. L’operaio di cui non si conosce ancora l’identità è morto sul colpo investito da un autocarro in manovra intorno nella prima mattinata di un deposito di materiale edile. Sul posto si sono recati i carabinieri per gli accertamenti del caso.

AOSTA, 22 GEN E’ morto Antonio Bruno Blanc, agricoltore di 70 anni. Antonio Bruno e' morto mentre stava facendo alcuni lavori nella sua vigna, in localita' Vollein. Blanc era alla guida del suo trattore, quando, probabilmente per un malore, ha perso il controllo del mezzo agricolo, che si e' ribaltato. A trovare il corpo dell’agricoltore e' stata la figlia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Saint-Vicent (che stanno svolgendo gli accertamenti per ricostruire la dinamica di quanto e' accaduto), oltre ai vigili del fuoco e ai medici del 118.

venerdì 21 gennaio 2011

RICOMINCIA LA STRAGE DEL KILLER CHIAMATO TRATTORE. E' MORTO UN AGRICOLTORE A VANGA BASSA DI BOLZANO

BOLZANO, 20 GEN Ricomincia la strage di agricoltori in provincia di Bolzano. L’agricoltore ha perso la vita nel tardo pomeriggio travolto dal trattore che guidava e che si è ribaltato . E’ accaduto nei pressi del maso Haselbrunn a Vanga Bassa, in val Sarentino. Sul posto sono intervenuti la Croce bianca, i carabinieri e il soccorso alpino, ma per l'agricoltore non c'era piu' nulla da fare.

giovedì 20 gennaio 2011

LAVORATORI CHE MUOIONO IN ITINERE

LAVORATORI CHE MUOIONO IN ITINERE E SULLE STRADE

Più della metà delle vittime e degli infortuni gravi sul lavoro avvengono sulle strade, in itinere nel percorso casa-lavoro e viceversa oppure riguardano autotrasportatori, agenti di commercio, autisti, postini ecc..
A questo riguardo occorre approfondire una serie di problematiche legate al tragitto.
Le morti/infortuni in itinere si concentrano soprattutto dalle ore 7 alle ore 9 del mattino e dalle ore 17 alle ore 19, gli orari di punta per chi si avvia o torna dal lavoro.
Occorre stare molto attenti anche alla linearità del percorso per non avere contestazioni da parte dell'INAIL che garantisce l'indennizzo solo se vengono rispettate alcune regole. Non può essere risarcito l'infortunio in itinere se il lavoratore modifica arbitrariamente per ragioni personali il tragitto e questo accade spesso; ad esempio se prima di recarsi al lavoro si passa in un bar che non sia sulla strada, a fare colazione, o a prendere colleghi o amici che lavorano in aziende o cantieri vicini o addirittura nella stessa azienda, spesso con l’intento di dividersi le spese, ma che però non si trovano sul percorso lineare che il lavoratore dovrebbe fare.
Se il lavoratore poi è sotto l'effetto di stupefacenti o in stato di ebbrezza l'infortunio non viene riconosciuto.
E' inoltre escluso il risarcimento dell'infortunio in caso di dolo, cioè nel caso in cui l'assicurato abbia provocato volontariamente il sinistro.
Non è rilevante al fine del risarcimento così come ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 17655/2009, che l'incidente sia accaduto per colpa, imprudenza e in generale, a causa della disattenzione del guidatore. In questo caso, quindi, il lavoratore ha diritto al risarcimento da parte dell'Inail anche se l'infortunio si è verificato a causa di un comportamento imprudente del lavoratore avvenuto nell'espletamento dell'attività lavorativa.
I lavoratori devono stare molto attenti negli orari di punta e nei lunghi percorsi, soprattutto quando si è giovani e si dorme poco può essere molto pericoloso per sé e per gli altri mettersi alla guida di un'automobile o di una moto o andare a velocità elevate perché ci si è svegliati all'ultimo momento e non si vuole arrivare in ritardo.
Se poi si è turnisti o pendolari il rischio aumenta ancora di più per l’eccessiva stancehzza accumulata o per i lunghi percorsi.
Ci sono poi lavoratori, soprattutto in edilizia, che si spostano per percorsi lunghissimi in autostrada dal sud al nord e viceversa, all'inizio o alla fine della settimana lavorativa; proprio in queste circostanze l'Osservatorio ha registrato moltissime vittime, autentiche stragi di lavoratori che in automobili e furgoni affrontano insieme lunghi percorsi sullo stesso mezzo.
Poi ci sono i lavoratori che lavorano sulle strade, circa il 25% di tutte le vittime.
Gli autotrasportatori spesso affrontano molte ore di guida senza riposarsi e muoiono nonostante abbiano un mezzo mastrodontico e questo capita spesso quando si scontra con mezzi simili o si va fuori strada.
Gli agenti di commercio affrontano alla guida lunghissimi percorsi per poi tornare a casa alla sera stanchissimi e al volante di automobili spesso molto veloci.
Cosa si può fare per questi infortuni spesso mortali?
Lo Stato dovrebbe avviare una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione con più mezzi e uomini da mettere a disposizione della Polizia Stradale e dei Carabinieri per i controlli sulle strade, e dei Comuni per rinforzare le polizie municipali.
Ci sarebbe inoltre un risparmio di miliardi di euro che lo Stato paga in pensioni per invalidità permanenti ai familiari delle vittime, spesso casalinghe e bambini in tenera età.
Carlo Soricelli

martedì 18 gennaio 2011

GIORNATA TRAGICA CON 5 VITTIME. E' MORTO LUCA SANNA, UN MILITARE ITALIANO IN AFGHANISTAN, IL PRIMO DEL 2011, DOPO I 13 DELL'ANNO SCORSO

Catania, 18 gen. E' MORTO F.B DI 63 ANNI NEL COMUNE DI CALTAGIRONE. F.B stava segando i rami di un albero quando e' caduto improvvisamente ed e' finito tra le lame della motosega che stava azionando che lo ha ferito mortalmente dissanguandolo. La polizia ha avviato le indagini e la procura ha disposto l'autopsia.

18 gennaio Savona E’ morta, Daniela Giordani, 43 anni. Daniela e' morta stamane in un infortunio sul lavoro a Vellego, nella frazione di Casanova Lerrone, alle spalle di Albenga. Daniela e suo marito stavano raccogliendo della legna nel loro fondo privato utilizzando un piccolo trattore agricolo. Improvvisamente, Daniela sarebbe rimasta agganciata al mezzo. Finendo negli ingranaggi si e' procurata ferite alla testa e a un braccio. Sul posto sono subito intervenuti gli operatori del 118, i militi della Croce Bianca di Albenga, i pompieri del distaccamento di Albenga e i carabinieri della compagnia di Alassio Per la zona particolarmente impervia e anche per velocizzare i soccorsi si e' reso necessario anche l’intervento dell'elicottero dei vigili del fuoco decollato dall'aeroporto di Genova. Ma nonostante la rapidita' dei soccorsi la donna e' deceduta dopo che il 118 aveva gia' allertato l'ospedale dell'imminente arrivo del velivolo con a bordo la donna. Sulla vicenda e' gia' stata informata l'autorita' giudiziaria, mentre i carabinieri stanno cercando di ricostruire come sono andati i fatti.

KABUL - E' morto Luca Sanna un alpino e un altro è rimasto ferito in uno scontro a fuoco in Afghanistan e un altro è rimasto gravemente ferito. Lo scontro a fuoco è avvenuto nell'avamposto italiano denominato 'Highlander', uno dei distaccamenti che costituiscono la cornice di sicurezza intorno al villaggio di Bala Murghab: la task force che presidia l'avamposto è composta da alpini dell'8/o Reggimento di stanza in Italia a Cividale del Friuli, riferiscono fonti della Difesa. "l'avamposto è stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco", si limitano per il momento a spiegare le fonti, in attesa di ulteriori notizie.

Milano E' morto Salvatore catalano all'ospedale Niguarda di Milano. Salvatore era uno dei sei operai rimasti gravemente ustionati nell'incidente sul lavoro avvenuto a Paderno Dugnano lo scorso novembre nell'azienda Eureco. Purtroppo nonostante le cure per un lungo periodo e i numerosi interventi Catlano è deceduto".


Reggio Calabria E’ morto Giuseppe Sorrenti un agricoltore di 50 anni. Giuseppe ha perso la vita questa mattina in seguito ad un incidente sul lavoro. Secondo quanto si è appreso, stava percorrendo a bordo di un trattore una strada nel primo pomeriggio quando, per cause ancora da accertare, sarebbe rimasto schiacciato dal trattore che si è capovolto. La vittima si stava recando su un terreno di sua proprietà sul quale stava lavorando un fratello. E' stato un altro fratello di Sorrenti, invece, a scoprire l'incidente e ad avvertire il 118 di Polistena e i carabinieri di Laureana di Borrello. Sono intervenuti anche i vigili del distaccamento di Polistena e un elicottero che non è però atterrato perché i sanitari hanno constatato il decesso di Sorrenti.

lunedì 17 gennaio 2011

E' MORTO UN OPERAIO INVESTIO DA UN TRENO NEL MESSINESE

Messina, 17 gen. E’ morto A.M a Messina un operaio della linea elettrica delle ferrovie investito da un treno. Dalle prime ricostruzioni, A.M stava lavorando sulla linea feroviaria, proprio quando stava arrivando un treno in corsa che lo ha travolto.

domenica 16 gennaio 2011

DALLA GAZZETTA DI MANTOVA L' ELENCO DELLE 72 VITTIME DELLA MONTEDISONO

DALLA GAZZETTA DI MANTOVA L'ELENCO DELLE 72 VITTIME DEI VELENI


* inquinamento, carcinoma, petrolchimico, morti sul lavoro



I famigliari delle 72 vittime della Montedison

I famigliari delle 72 vittime della Montedison
Ecco l'elenco delle vittime che lavorarono al petrolchimico
tra il 1970 e il 1989.

Francesco Negri (1940-1999); Antonio Raccanelli (1947-1990); Luigi Campedelli (1950-1992); Fausto Cappellari (1935-1991); Amodesto Antonioli (1921-1997); Nardino Ballesini (1944-2003); Severino Basso (1926-1998); Alessandro Benedini, (1931-1997); Mario Bonfante (1935-1999); Carlo Braglia (1934-2000); Arturo Brighenti (1934-2000); Severino Calore (1937-2001); Teodoro Campana (1936-1999); Sergio Campo (1934-2001); Arienzo Cavicchioli (1929-1997); Sergio Cusini (1927-1999); Silvano Donzellini (1929-2006); Angelo Franzoni (1944-2003); Giuseppe Fratti (1937-1997); Giuseppe Gandolfi (1922-1997); Franco Lana (1935-2005); Gino Maffizzioli (1950-1997); Luciano Monici (1942-2010); Evaldo Nodari (1922-1997); Claudio Perondini (1952-1996); Erminio Pirondini, (1939-2002); Livio Rebustini (1923-2000); Sergio Roncari (1937-2004); Luigi Rovesta (1935-1998); Mario Sanfelici (1925-1999); Giuseppe Stefanello (1930-1996); Bruno Toniato (1936-1998); Athos Vellani (1924-1999); Patrizio Volpato (1922-1997); Guglielmo Zavattini (1936-2010); Gino Alberti (1916-1984); Franco Peretti (1932-1998); Igino Albertini (1915-1989); Romeo Ambrosi (1931-1992); Roberto Baraldi (1935-1984); Ernestino Bassani (1936-1979); Cornelio Bassoli (1929-1984); Giuseppe Braghiroli (1917-1992);Guglielmo Carreri (1927-1992); Sergio Cillo (1927-1986); Tonino Costa (1934-1996); Mario Cremonesi (1912-1979); Telemaco Ferrari (1926-1988); Nello Ferroni (1920-1985); Lino Gadioli (1937-1988); Giovanni Ghidetti (1927-1996); Dante Giusti (1927-1990); Florido Gobbetti (1939-1990); Augusto Guarnieri (1930-1990); Mario Michelini (1912-1987); Ferruccio Morosato (1923-1984); Attilio Bertolani (1928-1992); Tiziano Nobis (1947-1979); Fausto Pedrelli (1950-1995); Mario Prati (1927-1989); Sergio Achille Quadri (1928-1985); Duilio Rossato (1922-1990); Franco Rovesta (1934-1995); Arnaldo Savoia (1916-1985); Otello Signoretti (1929-1991); Luciano Siliprandi (1932-1982); Sergio Storti (1924-1987); Federico Tonegatti (1946-1992); Emanuele Trupia (1926-1994); Pericle Turetta (1930-1989); Elio Vezzali (1927-1984); Gastone Zaniboni (1936-1995).

sabato 15 gennaio 2011

E' MORTO SURIT SILGH INDIANO DI 46 ANNI DIPENDENTE DI UN'AZIENDA BUFALINA

Caserta E’ morto Surit Silgh indiano di 46 anni dipendente di una azienda bufalina L’esame autoptico valuterà se Silgh è stato investito dal trattore o ha avuto un malore.. Surit questa mattina è giunto morto in ospedale. Secondo la ricostruzione fornita da alcuni colleghi e dal proprietario dell’impresa zootecnica Surit era impegnato con il trattore alla raccolta di alcune balle di fieno da destinare alla triturazione e quindi da trasformare in mangime per gli animali. Ad un tratto alcuni colleghi, anche loro indiani, hanno visto il trattore fermo dinanzi ad una barriera ed un enorme quantità di fumo fuoriuscire dal mezzo agricolo. Nell’avvicinarsi hanno constatato che il corpo del Silgh era accanto al trattore privo di sensi. Immediatamente è stato allertato il 118 che ha trasferito il cittadino indiano presso l’ospedale di Pinetagrande. Sul suo corpo erano presenti segni di escoriazioni al ginocchio sinistro ed alla spalla destra. Immediatamente sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di Castelvolturno, diretti dal dottor Davide Della Cioppa, che hanno avviato l’attività investigativa per determinare le cause del decesso e per verificare se esiste un nesso causale tra la morte e l’attività lavorativa.

Sono già 45 le vittime per infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno: 21 nei cantieri ,in edilizia e nell'artigianato. I rimanenti sulle strade

Sono già 45 le vittime per infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno di cui 21 sui luoghi di lavoro e le altre in itinere o che lavorano sulle strade: autotrasportatori, agenti di commercio, autisti ecc..

Pubblichiamo volentieri Si può morire lavorando? Di Andrea Gabelllone

Di Andrea Gabellone
Si può ancora morire lavorando? La risposta è sì. Se l'Italia vanta una lugubre lista di oltre 1000 decessi sul posto di lavoro ogni anno, evidentemente, è stato fatto poco. O quasi niente. La formazione, la prevenzione, il controllo e le sanzioni esemplari non sono che uno sbiadito miraggio tra l'inadeguatezza o la totale mancanza di tutele che il sistema lavoro offre nel nostro Paese. L'indifferenza e le nuove forme di schiavismo fanno il resto.
L'Italia è, pertanto, una Repubblica democratica fondata su qualcosa che per molti è solo una speranza e che, per di più, fa tre morti al giorno. Una premessa incoraggiante, soprattutto se si pensa che, chi contribuisce in maniera rilevante alle tristi statistiche, è la nostra Puglia con 70 casi mortali nel solo 2009.
Operaio semplice, metalmeccanico, agricoltore, extracomunitario clandestino: questi sono i profili. Quella sul lavoro è un tipo di morte selettiva che colpisce, in gran parte, le classi di reddito più basse. Vale a dire, dalla gente che è appena sopra la soglia della povertà, agli sfruttati. Poi c’è la novità: lo Stato può risarcire le famiglie delle vittime in base al PIL del Paese di residenza dei familiari: un albanese vale meno di un italiano. Lo ha stabilito il Tribunale di Torino lo scorso 25 ottobre: al povero operaio albanese, vittima del suo lavoro e della bislacca sentenza del giudice Ombretta Salvetti, è stato per di più addebitato un 20% di concorso di colpa per la propria morte. Un aspirante suicida non troppo convinto? Chissà. C’è già chi immagina l’entità del risarcimento nel caso di origine svedese o giapponese del lavoratore; si accettano scommesse.
Il 25 ottobre 2010 passerà agli annali anche per un’altra storia: Roberto Uccella, perito elettronico di Capodrise (Caserta), è stato assunto dal suo datore di lavoro; sebbene di questi tempi potrebbe. di per sé, suscitare scalpore, la notizia non si limita all’assunzione “a tempo pieno e indeterminato” dell’operaio. L’anomalia è che, al momento della comunicazione online del suddetto contratto al Ministero del Lavoro, il povero Uccella era già morto da sei ore. Guarda caso, proprio lavorando. Senza parole.
Episodi a parte, la beffa, sotto forma di dati, viene da una diminuzione di morti bianche, durante gli ultimi due anni, causata dalla disoccupazione in aumento. Si muore di meno perché si lavora di meno: un'equazione che deride la dignità. Una dignità poi irrimediabilmente annichilita dalla molto diffusa e triste tendenza a classificare i morti.
Un operaio non vale un dirigente. Un contadino non vale un imprenditore. E un soldato? Quanto vale la vita di un soldato? Sono loro quelli davvero "pronti alla morte" perché l'Italia chiama? Eppure non siamo in guerra. O non lo siamo solo ufficialmente? Gli 86 militari (ad oggi) deceduti dal 1995 fra Iraq, Balcani e Afghanistan ci ricordano che, presentarsi con un ramoscello d'ulivo in bocca su un territorio di conflitto armato, non si rivela quasi mai una scelta saggia; ma la pace, si sa, non ha prezzo, tant’è che misurarsi con il terrorismo talebano, costa alle casse dello Stato, ogni mese, 65 milioni di euro. Come adoperare questo capitale, altrimenti?
Le fabbriche chiudono, il tasso di disoccupazione è drammatico, l’istruzione è ormai in agonia, ma noi, idealisti, preferiamo investirlo per esportare il nostro modello di cultura e democrazia.
Il vero problema è che si gioca sporco con la vita di chi si combatte tra consapevolezza e bisogno. E proprio la consapevolezza sembra non essere la virtù di chi gestisce tante vite in uniforme ed elmetto.
Ricordo che, quando anni fa morì un famoso pilota di Formula 1, si disse che, correndo con un bolide a 300 km/h, la morte bisognava metterla in preventivo. Sembra una banalità, ma la relazione tra rischio e tragedia non è sempre così chiara. E' un discorso che sembra non debba toccare chi va a lavorare tra bombe, mine, carri armati e mitra in "missione di pace". Potere della bandiera italiana? Chissà. Tuttavia, continuano a tornare in patria salme avvolte dal tricolore mentre, da istituzioni e media, si sprecano appellativi come "martiri" o "eroi". Non so quanti di quei malcapitati ci tenessero a diventarlo, degli eroi con una medaglia al valore sul feretro; quello che so è che, in tutta quest'annosa faccenda chiamata lavoro, la nostra terra paga un prezzo altissimo e c’è chi continua ancora a fare vilmente leva sull'ignoranza e sulla povertà. Purtroppo, oggi più che mai.

venerdì 14 gennaio 2011

MORTE ORRIBILE DI UN OPERAIO ALBANESE A MILANO: SCHIACCIATO DA UN ASCENSORE MENTRE STAVA FACENDO MANUTENZIONE

ANDAMENTO TERRIFICANTE IN QUESTI PRIMI GIORNI DEL 2011 SIAMO GIA' A 24 VITTIME ACCERTATE SUI LUOGHI DI LAVORO

Milano E’ morto un operaio albanese schiacciato mentre faceva la manutenzione di un ascensore. Sul posto il mezzo di base e l'automedica del 118 di Milano. Drammatica la dinamica dell'incidente: l'operaio stava lavorando nel vano del primo piano quando i suoi colleghi hanno chiamato l'ascensore non sapendo della presenza dell'uomo che è dunque rimasto incastrato con la testa tra la cabina e la porta del primo piano. I Vigili del Fuoco hanno recuperato il cadavere dell'operaio che lavorava per una ditta in subappalto

Lecce, 14 gen. E’ morto Antonio Di Marco di 62 anni rimasto ferito gravemente ieri per un infortunio sul lavoro. Antonio è rimasto gravemente ferito, ieri mattina a Martano e si e' spento ieri sera nel reparto di rianimazione del "Vito Fazzi" di Lecce dov'era stato ricoverato. Di Marco era impegnato nel sopralluogo di un capannone, sul quale dovevano essere installati pannelli solari. Forse per un malore, forse per un piede messo in fallo, e' precipitato da otto metri di altezza, battendo il capo. E' il secondo infortunio mortale in soli 2 giorni.

RESPINTA DAL GOVERNO LA RISOLUZIONE DEI SENATORI NEROZZI, CASSON, DE LUCA, ANTEZZA, CARLONI, DONAGGIO, ROILO, SCANU SULLE COSIDETTE "MORTI BIANCHE"

RISOLUZIONE

Il Senato,

esaminata la seconda relazione intermedia sull'attività svolta dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche» (Doc. XXII-bis n. 3),

premesso che:

la Commissione, nella sua attività d'inchiesta, è attivamente impegnata ad analizzare ed approfondire il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, al fine di individuarne le cause e, soprattutto, i possibili rimedi e correttivi;

considerato che:

pur rilevandosi negli ultimi anni un trend decrescente, in Italia ogni anno continua a registrarsi un alto numero di infortuni e di morti sul lavoro (nel 2009, pari rispettivamente a 790.000 e 1.050 casi), cosa inaccettabile in un Paese civile;

il decreto legislativo n. 81 del 2008, con le successive modifiche ed integrazioni, ha definito un corpus normativo organico e articolato per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tali modifiche hanno profondamente inciso in senso peggiorativo sul sistema sanzionatorio diminuendo in misura significativa il livello di tutela della salute, della sicurezza e dei diritti dei lavoratori. Inoltre tale decreto non è ancora completamente attuato, a causa soprattutto dei ritardi nell’emanazione degli atti di normazione secondaria che disciplinano gli aspetti di dettaglio;
l'inchiesta della Commissione ha rilevato una serie di criticità nel sistema della prevenzione e della repressione del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali; possono senz’altro suggerire la necessità di interventi migliorativi o correttivi,

impegna il Governo:

ad emanare il decreto attuativo del Fondo per le vittime dell'amianto di cui all'articolo 1, comma 246, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), che avrebbe dovuto essere emanato ben 18 mesi fa;

ad estendere, al fine di una reale ed efficace tutela della salute dei cittadini, la Sorveglianza Sanitaria, in forma gratuita, anche ai lavoratori che hanno cambiato lavoro o sono stati collocati in pensione già esposti all’amianto o ad altre sostanze tossiche e cancerogene, mutagene, teratogene, immunodepressive;

ad assicurare il completamento, in tempi rapidi, dell’attuazione della riforma introdotta dal decreto legislativo n. 81 del 2008, anche alla luce delle successive modifiche e integrazioni, procedendo all’adozione dei vari atti di normazione secondaria che regolano gli aspetti di dettaglio della disciplina, tra i quali in particolare quelli necessari per l’avvio del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), in modo da offrire a tutti i soggetti preposti alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (imprese, lavoratori, enti istituzionali) un quadro normativo completo e un'applicazione uniforme delle disposizioni;

ad accrescere il coordinamento e le sinergie fra tutti gli enti istituzionali preposti alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, sia in ambito centrale che periferico, superando le sovrapposizioni e duplicazioni di competenze ancora esistenti e cercando di rendere sempre migliore, univoco e coerente il servizio offerto a imprese, lavoratori e cittadini in questo delicato settore;

a rendere più incisivi i controlli e la repressione delle infrazioni alla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro (con particolare riguardo ai fenomeni del lavoro sommerso ed irregolare, nonché dello sfruttamento del lavoro minorile), attraverso un’applicazione equilibrata ma rigorosa delle sanzioni ed il coordinamento di tutti gli organi ispettivi, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, nell’intento di razionalizzare gli interventi ed assicurare procedure e strumenti di verifica uniformi;

a promuovere la diffusione della cultura della sicurezza, non solo attraverso la formazione/informazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, ma anche mediante appositi insegnamenti all’interno della scuola e dell’università, garantendo risorse adeguate, indirizzi omogenei e insegnanti qualificati;


ad assumere le iniziative necessarie per favorire l’emersione delle malattie professionali ancora non rilevate (cosiddette «malattie perdute») e le attività di prevenzione e sorveglianza sanitaria, anche attraverso il coinvolgimento dei medici generici e di base, nonché a promuovere una maggiore sensibilizzazione nei confronti dei lavoratori e uno snellimento delle procedure di riconoscimento e indennizzo da parte dell’INAIL, soprattutto per le patologie «non tabellate». La malattia professionale deve essere riconosciuta dalla data della prima diagnosi;


a rendere disponibili, nel rispetto della privacy e degli eventuali segreti istruttori, le informazioni sugli incidenti sul lavoro più gravi e sui tumori professionali occorsi nei vari settori e nelle varie aziende, con riguardo ai dati tecnici e a tutti gli aspetti utili ai fini di una migliore prevenzione;

ad introdurre forme di incentivazione volte a premiare le imprese «virtuose» che investono nella sicurezza sul lavoro, attraverso sgravi e agevolazioni fiscali e contributive, nonché a proseguire la concessione di incentivi per la rottamazione e la messa in sicurezza delle macchine ed attrezzature agricole, forestali ed edili, spesso obsolete ovvero prive di adeguati dispositivi di protezione, estendendole anche alle cosiddette «opere provvisionali» dell’edilizia (impalcature, ponteggi, piani di lavoro), la cui efficienza e adeguatezza sono essenziali per la prevenzione degli infortuni del settore; e parimenti ad intervenire con opportune forme repressive nei confronti di quelle aziende che non ottemperano alla messa in sicurezza e/o sostituzione del macchinario obsoleto, che non informano i lavoratori dei rischi cui sono sottoposti, che non svolgono l’adeguata manutenzione degli impianti, sottovalutando i rischi in funzione di realizzare economie aziendali;

ad assumere adeguate iniziative legislative e amministrative, nel rispetto delle disposizioni comunitarie e della libertà d’impresa, per aumentare la sicurezza del lavoro nel settore degli appalti, fissando regole più certe e selettive, non perseguendo il ricorso al massimo ribasso quale criterio di valutazione delle offerte, accrescendo la qualificazione delle imprese e contenendo la pratica del subappalto. L’obiettivo è quello di estendere, per quanto possibile, anche al settore privato le garanzie e i controlli vigenti nel settore pubblico nonché, in quest’ultimo, di rafforzare la capacità tecnica delle stazioni appaltanti di verificare la congruità delle offerte e le eventuali anomalie, anche in sede di contenzioso;

a regolamentare l'accesso all'attività di imprenditore edile (e, in particolare, la relativa iscrizione alla Camera di commercio) in modo da garantire adeguati e comprovati requisiti di professionalità, organizzazione ed esperienza per lo svolgimento dell'attività stessa;

a fare in modo che, nei luoghi colpiti da calamità naturali, i macchinari e le attrezzature recuperati e reimmessi nel ciclo produttivo siano sottoposti gratuitamente alle necessarie verifiche tecniche da parte dei competenti organismi di controllo, anche e soprattutto al fine di assicurare la loro idoneità sotto il profilo della tutela della salute e della sicurezza degli operatori;

ad assumere le iniziative di carattere legislativo ed amministrativo necessarie ad assicurare un adeguato livello di protezione dei lavoratori impegnati nelle operazioni di smaltimento e trattamento dei rifiuti speciali e pericolosi, attraverso una più efficace formazione ed un rafforzamento dei controlli e delle correlative sanzioni a carico delle imprese inadempienti e la predisposizione di un piano di bonifiche soprattutto di siti abusivi da dove emergono sversamenti di materiali tossici, ed in particolare di rifiuti contenenti amianto;

a favorire l'adeguamento e la messa in sicurezza degli edifici pubblici, con particolare riguardo a quelli scolastici, al fine di tutelare la salute e l'incolumità dei dipendenti pubblici e degli studenti, garantendo risorse adeguate e uno stretto coordinamento tra le amministrazioni centrali e periferiche preposte, atteso che la materia rientra in competenze di carattere necessariamente concorrente.

NEROZZI, CASSON, DE LUCA, ANTEZZA, CARLONI, DONAGGIO, ROILO, SCANU

giovedì 13 gennaio 2011

e' MORTO FRANCO LA MOTTA A PONTICELLI. E' morto l'agricoltore Pietro Matani di 69 anni in provincia di Teramo

VICENZA, 12 GEN E’ morto un camionista moldavo di 45 anni, l’autotrasportatore e' morto, oggi a Malo (Vicenza), in un tratto della statale Pasubio che conduce a Schio.Secondo una prima ricostruzione da parte dei vigili urbani, il camionista aveva parcheggiato il mezzo pesante in un'area di servizio; poi, con l'intenzione di recarsi in un bar, ha iniziato ad attraversare l'arteria, quando e' stato investito da una Renault ''Megane'' condotta da un uomo.

NAPOLI, 13 GEN – e’ morto Franco La Motta di 39 anni. Franco e' morto in un incidente sul lavoro in una ditta di Ponticelli, alla periferia di Napoli.Secondo una prima ricostruzione, La Motta, stava lavorando nella ditta autotrasporti 'Francesco Russo' di via Botteghelle di Portici, quando e' rimasto schiacciato da un autoelevatore di container. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Polizia.

VICENZA, 12 GEN E’ morto un camionista moldavo di 45 anni, l’autotrasportatore e' morto, oggi a Malo (Vicenza), in un tratto della statale Pasubio che conduce a Schio.
Secondo una prima ricostruzione da parte dei vigili urbani, il camionista aveva parcheggiato il mezzo pesante in un'area di servizio; poi, con l'intenzione di recarsi in un bar, ha iniziato ad attraversare l'arteria, quando e' stato investito da una Renault ''Megane'' condotta da un uomo.


Teramo 13 gen. E’ morto anni Pietro Matani agricoltore di 69 anni. Pietro e' morto intorno alle 11 dopo aver sbattuto la testa su un tronco di albero mentre era al lavoro nei campi in localita' Val Vomano nel comune di Penna Sant'Andrea. Matani e il genero stavano eseguendo a bordo di un trattore l'estirpazione di tronchi d'albero da un terreno di loro proprieta'. secondo la ricostruzione dei carabinieri Matani seguiva il trattore guidato dal familiare quando improvvisamente, le pale rotanti dell'attrezzo agricolo collegato alla motrice hanno sollevato in aria l'uomo che, cadendo, e' finito su uno spuntone di un tronco che gli ha perforato il cranio. Sul posto sono intervenuti il 118 e la Croce Bianca. Del fatto e' stato informato l'ispettorato del lavoro dai carabinieri e la medicina del lavoro

VOLENTIERI PUBBLICHIAMO. ELABORAZIONE DEL LUTTO di LUCA VISCONTI PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA

Il lutto è un evento che fa parte della nostra vita, tuttavia difficile da accettare, da affrontare e soprattutto da superare.
Diverse sono le fasi che ne costituiscono l’elaborazione: prima tra tutte una reazione di shock che porta alla negazione della perdita, in seguito possono sopraggiungere il senso di colpa o ancora i tentativi di comunicazione con i propri cari scomparsi, fino ad arrivare in alcuni casi al rifiuto di ciò che è successo anche dopo diverso tempo.
Una buona elaborazione del lutto comporta l’accettazione della perdita re-integrando ciò che se ne andato (il nostro ruolo ad esempio, o il nostro legame con il defunto) assieme a chi si è perso, nella propria personalità.
Ovviamente si tratta di un percorso che richiede tempo, un tempo mai come in questo caso soggettivo, necessario a ricostruire: è un vero e proprio “lavoro”, quello del lutto, che passa attraverso lo sconforto, la disperazione e l’impotenza. Solo chi l’ha attraversato può capire cosa si prova, la rabbia, il dolore inconsolabile, i silenzi dove non si trovano le parole per esprimere quello che si sente, ancora i dubbi ossessivi sul “perché”, sono solo alcune delle emozioni comunemente sperimentate. Ci sono persone che continuano a far vivere, attraverso diverse modalità, i propri cari, ad esempio parlandone più che possono, con chiunque. Altre si chiudono nella loro sofferenza.
Ciascuno cerca di difendersi a proprio modo per fronteggiare la perdita.
Pertanto nelle diverse e personali modalità di reazione alle perdite delle persone care il rispetto dei tempi soggettivi è importante: se c’è un tempo per il dolore, c’è anche un tempo per la vita, ma deve essere la persona o le persone coinvolte stesse che in qualche modo sentono di potersi aprire a questa nuova vita, gradualmente. Chiaramente quanto sopra detto deve tenere in considerazione le singole specificità: situazioni di perdita molto difficili da accettare o ancora situazioni dove il proprio dolore non viene riconosciuto, e pertanto impossibile da elaborare, possono rendere molto difficoltoso il processo di elaborazione del lutto. In questi casi un sostegno di tipo psicologico può essere utile. Il riconoscimento di una difficoltà, aprendosi alla possibilità di comunicare, è in questo senso un primo passo importante per procedere e non negare o paralizzarsi nella propria sofferenza.
Dott. Luca Visconti psicologo-psicoterapeuta

mercoledì 12 gennaio 2011

volentieri pubblichiamo "ospedali chiusi e morti sul lavoro" di Fulvio Fornaro

SAIL INFORMA

"MA LA SANITA' IN PUGLIA...?? OSPEDALI CHIUSI E MORTI SUL LAVORO" di Fulvio Fornaro*

11 gennaio 2011



In queste ore si accende all’inverosimile la polemica e la contestazione da parte di quei Comuni che vedono (forse sei anni dopo?), con il riordino della rete ospedaliera pugliese, concretizzarsi il taglio di oltre 1500 posti letto e la chiusura dei relativi ospedali. Ed il fragore sale alle stelle; presidi (no stop!) presso le strutture ospedaliere in odor di chiusura dove si vedono sfilare e sostare, in continuazione, parlamentari, sindaci, sindacalisti, i cittadini che credono di tutelare, in maniera sacrosanta, più che se stessi nell’immediato, il proprio caro, magari avanti con gli anni, il quale avendone necessità trovi la certezza di un posto letto al caldo, di un pasto quotidiano, altrettanto caldo, e se ci resta, anche quell’assistenza sanitaria che lo faccia sopravvivere per quegli anni che il buon Dio vorrà concedere. Reti televisive, giornali, dibattiti, comizi non hanno caratterizzato altro se non questa problematica, torno a definire sacrosanta, ma che oramai, mi par di capire, già decisa (con un ritardo di 5/6 anni se non ricordo male) e compiuta. Nulla, dico nulla che possa far riferimento di un benché minimo accenno, da parte di chicchessia, ad un altro dato sconcertante che riguarda la nostra Regione: dalle prime stime, non ufficiali, ma abbastanza attendibili degli Osservatori Indipendenti (vuol dire quelli che non sono l’INAIL) sulle vittime nei luoghi di lavoro, la regione che guida la classifica con il maggior incremento (+ 96%!!) è proprio la Puglia passando dalle 24 vittime del 2009 ai 46 decessi del 2010. Già si era scritto che nei primi due mesi del 2010 la Lombardia, la Puglia (al secondo posto!!!) e il Veneto erano a condurre questo triste primato e così si è continuato, per tutti gli altri mesi a venire, finché il dato finale non è quello sopra riportato. Ma nessuno, pur sapendo, se ne guarda bene di proferir parola e/o di lasciar “memoria” scritta. Tutto tace secondo un copione ormai consueto e secondo una logica che in quel di Roma trova una colorita, ma altrettanto veritiera espressione in tal senso. Certo è che, l’anno appena chiuso, così come reso noto dall’Osservatorio Indipendente di Bologna, da Rainews 24 (sempre dati in attesa della conferma INAIL) e sicuramente da altre fonti ufficiose che nei prossimi giorni pubblicheranno i propri numeri, si è portato dietro, sull’intero Stivale, 1080 vittime e oltre 25.000 invalidi con un incremento, in percentuale, pari a + 6,5% rispetto al 2009. Si continua a morire sul lavoro, come prima e più di prima; le domande più ricorrenti: perchè mancano i decreti attuativi che il D.Lgs. 81/08 ha lasciato incompiuti? Perchè la informazione e formazione ai lavoratori e a tutte le figure preposte non è sufficiente ed adeguata? Perchè i documenti di valutazione dei rischi vengon prodotti in maniera superficiale? Perchè i controlli si rivelano insufficienti? Perchè ha ragione Tremonti: è un lusso che non ci possiamo permettere? Insomma una ragione ci sarà pure e anche se tutti ci rendiamo conto che l’applicazione di leggi che prevedono un esborso di denaro “immediato” da parte delle aziende (oggi più che mai in difficoltà) è sempre più un motivo di mal contento e di scarsa applicazione, d’altro canto un freno a questo eccidio bisogna pur metterlo altrimenti finisce che tutti giriamo a “vuoto”. L’AIESIL (Associazione Italiana Imprese Esperte in Sicurezza sul Lavoro) auspica che la cultura della prevenzione guadagni ampi spazi nella classe dei lavoratori perchè solo così, salvaguardando se stessi, i compagni di lavoro, gli impianti e le macchine, potrà migliorare il contesto globale della sicurezza nei luoghi di lavoro ed abbassare quei numeri che oggi sono solo e soltanto pianto, disperazione e dolore. Così anche la Puglia potrà, forse, abbandonare quel suo triste primato: almeno questo, visto che per gli ospedali l’ultima parola è stata già detta.


*segretario regionale AIESIL Puglia

E' MORTO RAFFAELE BONOCORE IN UN CANTIERE ABUSIVO. NON SI CONOSCONO ANCRA LE CAUSE PRECISE DELLA MORTE

12 gen Napoli E’ morto Raffaele Bonocore un operaio di 42 anni, Raffaele è morto per cause non ancora accertate in un cantiere edile abusivo sull'isola di Capri. ... L'operaio, dopo un malore improvviso avvenuto nel cantiere, è stato trasportato all’ospedale di Capri Le indagini saranno allargate anche all'impresa che dirigeva i lavori abusivi ...

sta morendo per inofrtuni sul lavoro un edile al giorno in questi primi giorni lavorativi del 2011

In pochi giorni lavorativi del 2011 sono già morti sui luoghi di lavoro 16 lavoratori e metà sono edili.

E' MORTO CLAUDIO LIACI NEL LECCESE. E' MORTO ALESSANDRO BENVENUTO AUTOTRASPORTATORE DI 31 ANNI A NAPOLI

12 gennaio Lecce- E' morto Claudio Liaci edile di 50 anni. Claudio era impegnato questa mattina in lavori di ristrutturazione in un'abitazione in località Curti Russi, fra Veglie e Porto Cesareo. Il murettto della terrazza è crollato di colpo e ha travolto Liaci che è rimasto ucciso per lo schiacciamento del torace. Sul posto forze dell'ordine per i rilievi del caso

NAPOLI, 12 GEN E’ morto Alessandro Benvenuto un autotrasportatore di 31 anni. Alessandro e' morto nel quartiere napoletano di Poggioreale dopo essere stato investito da un cancello di un'autorimessa. Benvenuto aveva appena effettuato le operazioni di chiusura del cancello d'ingresso dell'autorimessa quando e' stato travolto dal cancello carraio che, dopo esser fuoriuscito dalla guidalo ha travolto schiacciandolo.

ANDAMENTO TERRIFICANTE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA IN MENO DI DUE MESI OTTO VITTIME SOLO SUI LUOGHI DI LAVORO

Andamento terrificante della provincia di Bologna in questi ultimi due mesi, le vittime sono state 8 solo sui luoghi di lavoro

23-nov Bologna Fabrizio Vighini Edilizia 35 Italia
29-nov Bologna Autotrasporto 35
02-dic Bologna Marco Tarabusi Ind. Inceneritore 40 Italia
03-dic Bologna b M. Elbakri Homed Azienda spediz. 51 Egitto
21-dic Bologna Pablito Balag Edilizia 43 Filppine
27-dic Bologna Logistica 39 Algeria
07-gen Bologna Chorfi Abderrahamn Edilizia 48 Marocco (infortunato a Imola nel mese di dicembre, morto all'ospedale di Cesena.
11-gen Bologna Luca Pizzamiglio Edilizia 40 Italia

martedì 11 gennaio 2011

E' morto Andrea Gardini nel milanese, è morto Luca Pizzomiglio a Medicina di Bologna.

11 gennaio Milano E’ morto Andrea Gardini un carpentiere di 31 anni. E' accaduto questa mattina a Corbetta, il giovane carpentiere è precipitato da un'altezza di 6 metri all'interno di un capannone per il probabile cedimento del tetto sul quale stava lavorando per conto di una ditta esterna. Il giovane è morto sul colpo. Sul posto sono arrivati l'automedica del 118 di Milano, un'ambulanza della Croce bianca di Magenta e la polizia locale. Andrea stava probabilmente sistemando una grondaia quando il tetto ha ceduto improvvisamente.

11 gennaio Bologna E’ morto Luca Pizzamiglio questa mattina un operaio di 40 anni a Medicina, in provincia di Bologna. L’edile originario di Brescia stava lavorando in un cantieredi Medicina dove si sta costruendo una palazzina di quattro piani. L'incidente è avvenuto all’inzio dell’orario di lavoro: secondo una prima ricostruzione gli operai stavano versando calcestruzzo nelle fondamenta con una pompa erogatrice, collegata a un camion. Il mezzo però a un certo punto si è spostato, lo spostamento del camion ha fatto muovere la pompa, che ha colpito il 40enne uccidendolo.

Rimini, 10 gennaio E’ morto Pasquale Amatrice, 40 anni, dipendente dell'azienda Ceramiche Del Conca da dieci anni. Pasquale stava lavorando ad un nastro trasportatore, probabilmente per effettuare una manutenzione ed è rimasto impigliato nel nastro stesso che l'ha stritolato. Al vaglio dei carabinieri l'esatta dinamica dell'incidente. Le ferite mortali sembra siano dovute ad una profonda lesione alla gola e ad un grave trauma alla base del cranio. Su impulso della Procura della Repubblica, che conduce l’inchiesta, la medicina del lavoro ha predisposto il sequestro di quella parte di stabilimento dove si è verficata la la tragedia.

10 gennaio Lecce E’ morto Antonio Passabi un autotrasportatore di 65 anni, Antonio è morto mentre a causa di un improvviso malore: il camion si è schiantato contro il muro di cinta di un’abitazione. La tragedia questa mattina a Monteroni di Lecce, nel Salento. Inutile l’intervento di vigili del fuoco e dei sanitari del 118

lunedì 10 gennaio 2011

L'OSSERVATORIO METTE A DISPOSIZIONE DEI FAMILIARI DELLE VITTIME LA CONSULENZA GRATUITA DEL DOTT. LUCA VISCONTI PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA

I familiari delle vittime sul lavoro vengono sottoposti ad una delle prove più dure e difficili d'affrontare. Ed è per questo che l'Osservatorio mette a loro disposizione gratuitamente la consulenza volontaria del Dott. Luca Visconti psicologo-psicoterpeuta iscritto all'albo degli psicologi della regione Emilia Romagna.
La consulenza on line è gratuita e riservata. luca.visconti@hotmail.com

morti sul lavoro: Sono morti Petru Merla e Giuseppe Adornetto, in una fabbrica di fuochi d'artificio in provincia di Catania

CATANIA, 10 GEN – Sono morti Petru Merla romeno di 39 anni e Giuseppe Adornetto di 75. Finite le feste tornano anche le morti collettive. Sono morti due lavoratori in una fabbrica, di Catania di fuochi d’artificio e Gaetano Spina, un altro lavoratore è rimasto gravemente ferito.La tragedia a Santa Venerina, durante la fase di lavorazione. La deflagrazione e' avvenuta all'interno di un casolare di campagna, dove si troverebbero le due vittime i cui corpi non sono stati ancora trovati. Nella stessa struttura era anche l'uomo rimasto ferito, che è stato con un elicottero del 118 all’ospedale di Acireale. Il casolare è pericolante: i vigili del fuoco, dopo avere spento le fiamme, hanno avviato la messa in sicurezza.

10 gennaio Lecce E’ morto Antonio Passabi un autotrasportatore di 65 anni. Antonio è morto mentre a causa di un improvviso malore: il camion si è schiantato contro il muro di cinta di un’abitazione. La tragedia questa mattina a Monteroni di Lecce, nel Salento. Inutile l’intervento di vigili del fuoco e dei sanitari del 118

E' MORTO L'INGEGNERE PAOLO TRACI ALL'INTERPORTO DI ROVIGO

ROVIGO 9 gennaio È morto Paolo Traci ingegnere di 49 anni all’interporto di Rovigo, Teraci ingegniere pugliese è l’ennesima vittima di un incidente sul lavoro, stava controllando la copertura di un capannone quando, per circostanze ancora da capire, è caduto da un’altezza di oltre 8 metri. Purtroppo nonostante l’intervento tempestivo dei compagni .per Paolo Traci non c’è stato niente da fare de è morto poco dopo all’ospedale rodigino

domenica 9 gennaio 2011

OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA REPORT MORTI SUL LAVORO 2010










1080 FAMIGLIE DI LAVORATORI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO
NON HANNO FESTEGGIATO L’ANNO NUOVO



IL TOTALE DEI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO È DI 593 , + 6,5% RISPETTO AL 2009. SE SI CONSIDERANO I LAVORATORI MORTI IN ITINERE O CHE LAVORANO SULLE STRADE SPOSTANDOSI CON MEZZI DI TRASPORTO PROPRI O AZIENDALI SI ARRIVA A CONTARE 1080 VITTIME E OLTRE 25.000 INVALIDI.
LE CATEGORIE CON PIÙ VITTIME SONO SEMPRE QUELLE DEGLI ANNI SCORSI: L’EDILIZIA HA SUPERATO QUEST’ANNO L’AGRICOLTURA E HA REGISTRATO IL 28,4% SUL TOTALE (167 MORTI), L’AGRICOLTURA IL 28,1% (165 MORTI), L’INDUSTRIA IL 12,5% (73 MORTI), L’AUTOTRASPORTO L’8,7% (51 MORTI), L’ARTIGIANATO IL 4,4% (30 MORTI NELL’INSTALLAZIONE O MANUTENZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI, VOTOVOLTAICI, REVISIONE CALDAIE ECC.), L’ESERCITO ITALIANO IL2,1% (14di cui 13 IN AFGHANISTAN), l'ultimA VITTIMA mortA proprio oggi 31 dicembre.
GLI STRANIERI MORTI SONO STATI IL 10,1% SUL TOTALE (60 VITTIME), DI CUI IL 41% SONO ROMENI. NELLA FASCIA D’ETA’ COMPRESA TRA I 19 E I 39 ANNI LA PERCENTUALE DEGLI STRANIERI RAGGIUNGE IL 15% SUL TOTALE.

MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI

PIEMONTE 28 (21 NEL 2009).
LOMBARDIA 81 (69 NEL 2009).
VAL D’AOSTA 3 (5 NEL 2009).
LIGURIA 16 (17 NEL 2009).
VENETO 54 (37 NEL 2009).
TRENTINO ALTO ADIGE 32 (25 NEL 2009).
FRIULI 7 (16 NEL 2009).
EMILIA ROMAGNA 40 (53 NEL 2009).
TOSCANA 29 (32 NEL 2009).
UMBRIA 6 (10 NEL 2009).
LAZIO 42 (44 NEL 2009).
MARCHE 13 ( 20 NEL 2009).
ABRUZZO 21 (26 NEL 2009).
MOLISE 3 (9 NEL 2009)
CAMPANIA 47 (41 NEL 2009.
PUGLIA 45 (24 NEL 2009).
BASILICATA 6 (7 NEL 2009)
CALABRIA 18 (10 NEL 2009)
SICILIA 42 (44 NEL 2009)
SARDEGNA 24 (15 NEL 2009).

LE REGIONI CON IL MAGGIOR INCREMENTO DI VITTIME SONO STATE: PUGLIA +95%, CALABRIA +95%, SARDEGNA + 35%. E VENETO + 31,5%.

LE REGIONI CHE HANNO REGISTRATO UN FORTE CALO DELLE VITTIME SONO STATE: MOLISE -300% VAL D’AOSTA -60% FRIULI -57%, UMBRIA-50%, MARCHE - 35%, EMILIA ROMAGNA -27%

SULLE AUTOSTRADE E ALL’ESTERO SONO STATE DOCUMENTATE 36 VITTIME NEL 2010

PROVINCE CON IL MAGGIOR NUMERO DI VITTIME

BOLZANO E BRESCIA 21
ROMA 21
MILANO 19
NAPOLI 17
FOGGIA 16
BARI E VICENZA 13
PALERMO 12
TREVISO E TRENTO 11

ETÀ DELLE VITTIME

DAI 16 AI 19 ANNI 3 (0,55%).
DAI 20 AI 29 52 ( 8,9%)
DAI 30 AI 39 98 (16,8%)
DAI 40 AI 49 113 (19,3%)
DAI 49 AI 59 116 (19,8%)
DAI 59 AI 69 87 (14,4%)
DAI 70 AI 79 37 (3,7%)
DAGLI 80 AI 90 13 (1,8%)

DAI 69 AI 90 SONO MORTI QUASI ESCLUSIVAMENTE AGRICOLTORI SCHIACCIATI DAI TRATTORI CHE GUIDANO

CONCLUSIONI

In realtà le vittime per infortuni sul lavoro propriamente dette cioè i lavoratori deceduti esclusivamente a causa di infortuni sui luoghi di lavoro non calano, ma aumentano.
Il calo complessivo delle vittime registrato in questi ultimi anni non è imputabile alla prevenzione messa in campo nelle aziende, ma a causa di una diminuzione dei decessi che si registra in itinere o più genericamente “sulle strade”. Le ragioni di questo calo derivano soprattutto dall’acquisto da parte dei lavoratori di automobili nuove più sicure, dopo la rottamazione delle vecchie. Questo calo complessiva fa pensare che ci sia una maggiore attenzione verso il fenomeno degli infortuni sul lavoro soprattutto da parte delle imprese, purtroppo non è così. Al contrario la crisi ha fatto aumentare i morti sui luoghi di lavoro perchè nel clima generale di difficoltà la “Sicurezza” viene messa in secondo piano. Pur di evitare il fallimento le aziende accettano commesse a prezzi più bassi e i lavoratori per non perdere il lavoro aumentano i ritmi e accettano senza contestazioni condizioni di maggior rischio.
I meridionali e gli stranieri rappresentano quasi la totalità delle vittime in edilizia e i romeni hanno registrato quasi la metà dei morti tra gli stranieri.
Gli agricoltori hanno registrato percentualmente un calo dei morti, dovuto perlopiù alla casualità, così com’era accaduto in alcune regioni l’anno scorso; nulla è stato fatto per incentivare la rottamazione dei vecchi trattori, veri e propri killer che uccidono centinaia di agricoltori a causa del ribaltamento del mezzo e di riflessi poco pronti dovuti all’età avanzata.
Attraverso l’analisi delle tabelle excel e degli istogrammi elaborati con la raccolta delle notizie è possibile prevedere con anticipo quando ci saranno più vittime in edilizia e in agricoltura, ma nonostante gli allarmi inviati più volte preventivamente, politici, giornalisti e media non hanno fatto niente per allertare le categorie a rischio. Occorrerebbe sensibilizzare queste categorie e non solo sdegnarsi quando si danno notizie di infortuni particolarmente atroci.
Alla maggioranza dei mass-media non interessa fare un lavoro oscuro e con poca risonanza mediatica, cosa che avviene quasi ogni giorno nel caso di vittime anonime che muoiono nella profonda provincia.
Nelle piccole e piccolissime aziende, dove non esiste un sindacato organizzato, non si fa nessun tipo di prevenzione.
C’è da chiedersi se sia una politica saggia quella di diminuire la “burocrazia” e depenalizzare i reati per i datori di lavoro e per i responsabili della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ciascun morto sul lavoro, oltre alla perdita umana, rappresenta sempre una tragedia sociale, ma anche un ingente costo di denaro, centinaia di migliaia di euro, che lo Stato paga per il mantenimento dei familiari della vittima, spesso bambini in tenera età.
In conclusione possiamo dire che diminuire i controlli, i reati e le normative sulla Sicurezza è poco lungimirante se non addirittura criminale.

Carlo Soricelli


A cura di
Elisa Soricelli


































































Nel 2010 CI SONO STATE 1080 VITTIME SUL LAVORO
1.040.000 INFORTUNI
OLTRE 20.000 INVALIDI

ELENCO VITTIME DAL 1 GENNAIO 2010
ONORIAMO QUESTI LAVORATORI RICORDANDOLI

Savona Silvano Brunetti Agricoltura 61 Italia
Treviso Mauro De Conto Agricoltura 34 Italia
Varese Giardinaggio Italia
Cagliari Egidio Collu autotrasporto 50 Italia
Campobasso Salvatore Pezzente Agricoltura 38 Italia
Ragusa Salvatore Marletta Autotrasporto 52 Italia
Salerno Carmelo Abate Ristorazione 44 Italia
Roma Antonio Enel 46 Italia
Viterbo Sante Paolini Art. Elettricista 50 Italia
Alessandria Bruno Montixi Manutenzione cald 41 Italia
Alessandria Ruddi Cariolato Manutenzione cald 45 Italia
Bari Antonio Somaci Edilizia 58 Italia
Milano S.S Industria 78 Italia
Foggia Antonio Salierno Edilizia 51 Italia
Matera Agricoltura 60 Italia
Benevento Dimitru Butmarasu Autotrasporto 39 Romania
Catania Giuseppe Carbone Ferrovie dello Stato 53 Italia
Ragusa Orazio Pirotta Agricoltura 72 Italia
Parma Autotrasporto
Udine Lionello Pocovas Boscaiolo 63 Italia
Brindisi Santo Cavallo Agricoltura 62 Italia
Sassari Giorgio Caddeo Autotrasporto 43 Italia
Bolzano Agricoltura
Forlì Cesena Paolo Bianchi Edilizia 68 Italia
Trieste Luca Vascon Edilizia 48 Italia
Novara Edilizia 35 Ucraina
Lecce Cosimo Barletta Autortrasporto 52 Italia
Taranto Giovanni De Cuia Arsenale Mil. 53 Italia
Pordenone Danilo Feltrin Edilizia 56 Italia
Monza Rachid Chaiboub Servizi strad 32 Marocco
Varese Bruno Bonato Agricoltura 75 Italia
Bolzano Bernahard Hoebling Maestro di sci 60 Italia
Treviso Elio De Lucca Edilizia 41 Italia
Arezzo Luciano Tavaresi Industria 48 Italia
Nuoro Francesco Urgu Edilizia 44 Italia
Palermo Salvatore Glorioso Edilizia 48 Italia
Sondrio Vinicio casarotto.C Edilizia 52 Italia
Reggio Emilia igor Tomahov Autotrasporto 42 Germania
Bergamo Giacomo Rota Giardinaggio 67 Italia
Reggio Calabria Aldo Ferraro Edilizia 33 Italia
Varese Gaetano Saraceni Industria 30 Italia
Catanzaro Alessandro Chiarello Edilizia 26 Italia
Reggio Calabria Rocco Palumbo Edilizia 34 Italia
Treviso Gino Lot Edilizia 69 Italia
Brescia Agricoltura 73 Italia
Pescara Guerino Berghella Autotrasporto 31 Italia
Pistoia Gino Nisticò Artigiano Fabbro 65 Italia
Siracusa Giuseppe Ternullo Nettezza Urbana 52 Italia
Cuneo Fabrizio Pagliano Industria cartaria 31 Italia
Lecce Marcello Greco Giardineria 41 Italia
Taranto Francesco Calderaro Edilizia Italia
Treviso Renzo Vecchiato Impiantistica 47 Italia
Milano Antonio Fiori Industria 37 Italia
Padova Gianfranco Beltrame Industria cartaria 42 Italia
L'Aquila Gabriele Gatto Manutenzione 24 Italia
Treviso Emanuele Rocchi Industria? 38 Italia
Gorizia Arturo Gallo Agricoltura 52 Italia
Milano Giuseppe Mugavero Industria, 52 Italia
Palermo Alesso Barrale Edilizia 19 Italia
Palermo Filippo Cusenza Ediliza Italia
La Spezia Giovanni Magliani Ferrovie dello Stato 53 Italia
Teramo Antonio Di Stefano Agrcoltura 63 Italia
Ascoli Piceno Aureliano Scartozzi Pensionato 76 Italia
Teramo Gino Colleluori Agricoltore 74 Italia
Trapani Francesco Magro Edilizia 26 Italia
Arezzo Selim Kushtaj Edilizia 50 Albania
Bari Adolfo Natilla edilizia 32 Italia
Varese Angelo Canavevi Distribu. Carb 68 Italia
Latina Lino Massicci Edilizia 31 Italia
Milano 37
Napoli Lorenzo Cammisa Industria 33 Italia
Aut.Bo-Ta Autotrasporto
Bari Pasquale Rizzo Edilizia 43 Italia
Foggia Ferrovie dello Stato 63 Italia
Palermo Federico settimo Municipale 62 Italia
Bergamo Claudio Cominelli Autotrasporto 48 Italia
Mantova Giuseppe calabretta Edilizia 45 Italia
Vicenza Gino Bortolan Azienda Munic. Italia
Brescia Guardineria 60 Italia
Milano Marco Barzaghi Industria 29 Italia
Estero Pietro Antoni Colazzo Agente segr. 48 Kabul
Verona Patrizio Morandi Giostre 47 Italia
Piacenza Agricoltura 73 Italia
Roma Edilizia (in nero) Romania
A..Roma Napoli Antonio Oliva Autotrasporto 52 Italia
Brescia Paolo Bricchi Industra art. 58 Italia
Roma Impiantistica man. 42 Italia
Napoli Salvatore Marruso Edilizia 27 Italia
Pistoia Emiliano Bessi Vivai 47 Italia
Vercelli Walter Pauli Manut. Ferroviaria 27 Italia
Genova Autortrasporto 51 Italia
Caserta Dublinga Florin Edilizia (ucciso) 28 Romania
Roma l.M Edilizia 72 Italia
Matera Agricoltura 45 Italia
Trapani Andrea Caradolfo Agricoltura 73 Italia
Napoli Sabato Orefice Autotrasporto 29 Italia
Olbia Tempio giuseppe Tamponi Agricoltura 78 Italia
Pistoia Enrico Vettori Agricoltura 60 Italia
Cagliari Gabriele Atzeni Agricoltura 67 Italia
Genova Autrasporto 51
Roma edilizia 48
Roma Gabriele Valente Esericito Italiano Italia
Varese Gianfranco Piazza Agricoltura 65 Italia
Vibo Valentia Onofrio Pugliari Agricoltura 67 Italia
Ravenna Savino Pistilli Edilizia 52 Italia
Catanzaro Augusto Tomaino Agricoltura 63 Italia
Crotone Luigi Vaccaro Industria 50 Italia
Piacenza Luigi Botti Edilizia 48 Italia
Milano G.N Edilizia 45 Italia
Milano Salvatore Grasso Ediliza 49 Italia
Lecce Carmelo Stano Edilizia 42 Itralia
Verona Yoan Bacaoanu Agricoltura 31 Romania
bat Francesco Caputo Agricoltura 46 Italia
Brescia Edilizia
Salerno Luciano Delle Greca Edilizia 46 Italia
Roma Sergio Capitani Centrale ENEL 34 Italia
Trapani Leonardo Sammartano Pesca marittima 32 Italia
Milano Gian Battista Rota Edilizia 55 Italia
Olbia Tempio Elvis Mura Edilizia 42 Italia
Trapani Francesco Sammartano Pesca marittima 30 Italia
Bari Giuseppe Loiacono Agricoltura 49 Italia
Pavia Marta Lughi Agricoltura 22 Italia
Roma Armando Deiana Industria 45 Italia
Trento Mournil Armal Agricoltura 24 Marocco
Vicenza Luciano Cortese Agricoltura 81 Italia
Latina Alfredo Cannavale Edilizia 74 Italia
Vicenza Sebastiano Storti Industria 40 Italia
Trento Giuseppe Tonini Agricoltura 86 Italia
Bolzano Ferrovie 25 Italia
Piacenza Marco Bustarini Agricoltura 54 Italia
Venezia Vincenzo Rosardo Agricoltura 68 Italia
Bolzano Marsanel Josef Agricoltura 70 Italia
Catania Edilizia 26 Italia
Salerno Giovanni Di Benedetto Attacchino 42 Italia
Olbia tempio Ilario Mora Merella Edilizia 45 italia
Ragusa Salvatore Pedriliggeri Agricoltura 72 Italia
Agrigento Calogero Luppino Agricoltura 80 Italia
Brescia Mario Beatrici Industria 54 Italia
Fermo Alvaro Tesi Trasporto pane 62 Italia
Belluno Marco Del Pozzo Edilizia 43 Italia
Verona Giampiero Giacomelli Agricoltura 49 Italia
Foggia Nicola Gadaleta Agricoltura 50 Italia
Bergamo Edilizia 23 Moldavia
Novara Pietro Invernizzi Agricoltura 51 Italia
Bari Nicola Gadaleta Agricoltura 51 Italia
Chieti C.S Agricoltuta 76 Italia
Grosseto Lucio Rossi Agricoltura 33 Italia
Monza Massimo Galbiati Industria 44 Italia
Palermo Roberto Noto Edilizia 24 Italia
Ascoli Piceno Francesco Stipa Fulminato a casa sua 66 italia
Genova Luigi Padovan Porti 62 Italia
Ascoli Piceno Guido Guidotti Agricoltura 83 Italia
Bari Michele Camporeala Servizio Osped. 51 Italia
Verona Antonio Del Cero Agricoltura 59 Italia
Ascoli Piceno Francesco Vettatorni Pesca Marittima 60 Italia
Agrigento Ameur Ghrairi Agricoltura 25 Tunisia
Forlì Cesena Pasquino Conti Agricoltura 85 Italia
Genova Guardia Zoofila
Salerno Francesco Di Franco Agricoltura 51 Italia
Sassari Luigi Piras Agricoltura 55 Italia
Sondrio Guido Cossi Agricoltura 67 Italia
Bari Giovanni Conenna Edilizia 55 Italia
Foggia Antonio Salierno Edilizia 51 Italia
Ravenna Antonio Marasca Autotrasporto 43 Italia
Messina Domenico Crisafulli Edilizia 57 Italia
Autostrada A4 Roberto Tadini Autotrasporto 37 Italia
Avellino R. Giovanni Meola Ind. Tabacco 52 Italia
Kabul Massimiliano Ramadù Esercito Italiano 33 Italia
Kabul Luigi Pascazio Esercito Italiano 25 Italia
Bangkok Fabio Polenghi Inviato fotografo 45 Italia
Bolzano Eisende Ferdinal Agricoltura
Bolzano Leitner Karl Agricoltura Italia
Varese Cosimo Cifarelli Edilizia 53 Italia
Parma Salvatore Spagnolo Edilizia 47 Italia
Trento Agricoltura 60 Italia
Asti Josef Stossel Agricoltura 84 Italia
A14 Forli G.B Autotrasporto 45 Italia
Massa Carrara Claudio Bertolini Autotrasporto 57 Italia
Padova Massimo Zanon Autortrasporto 45 Italia
Pavia Ambrogio Invernizzi Agricoltura 55 Italia
Siracusa Giuseppe La Spina Edilizia 55 Italia
Pavia N.D Agricoltura giard. 48 Macedonia
Teramo Andrea Karem hobbista 22 Romania
Cuneo Gianluigi Laugero Industria? 53 Italia
Mantova 29 Romania
Nuoro Paolo Costa Fotografo Sub. 60 Italia
Padova Luigi Borrelli manutenzione Ferr. 31 Italia
Udine Rudi De Enfanti Agricoltura 24 Italia
Cosenza Salvatore Tuoto agricoltura 55 Italia
A4 Gabriele Schiavoni Autortrasporto 68 Italia
Vicenza Marco Sartori falegnameria 38 Italia
Bergamo
Cuneo Edilizia 30 Romania
Napoli Paolo Castiglione Edilizia 64 Italia
Viterbo Roberto Salva Agricoltura 42 Italia
Isernia Emilio Rampone 39 Italia
Pescara Marco Perrucci Industria 33 Italia
Siracusa Antonino Brambilla Agricoltura 62 Italia
Teramo Marco Perrucci Industria 33 Italia
Cuneo Xhemil Tafçiu Edilizia 30 Albania
Foggia G.P agricoltura 58 Italia
Ancona Agricoltura 81 Italia
Cosenza Leonardo Crescente Edilizia 32 Italia
Udine Tuca Nuri Edilizia 32 Albania
Avellino Mario Capone Edilizia 62 Italia
Benevento Giovanni Cennicola Agricoltura 77 Italia
Fermo Federico Montani edilizia 61 Italia
Trento Graziella Pintarelli Agricoltura 62 Italia
A14 Antonio Cestra Autotrasporto 44 Italia
Avellino Angelo Tenebruso Agricoltura 64 Italia
Avellino Agricoltura 64 Italia
Brescia Paolo Antonioli Agricotura 58 Italia
Cagliari Elvio Caredda Edilizia 56 Italia
Enna Pasquale Puzzo Agricoltore 65 Italia
Foggia Francesco Ferrara Edilizia 47 Italia
Foggia Cataldo Volpe Agricoltura 73 Italia
Novara Samuele Gozzo cave 22 Italia
Ragusa Agrcoltura 69 Italia
Salerno A. Massimo Grieco Agricoltura 34 Italia
Brindisi Cosimo Manfreda Industria 40 Italia
Medio Campidano Antonio Sanna Agricoltura 67 Italia
Brindisi Industria
Latina Renzo Di Biage Edilizia 50 Italia
Latina Luigi Ruggeri Edilizia 55 Italia
Pietro Guadagno Autotrasporto 39 Italia
Agrigento Vito Giovinco Edilizia Italia
Bolzano Hubert Gamper Industria 53 Italia
Reggio Calabria Domenico Fedele Agricoltura 23 Italia
L'Aquila Ermete D'Alessandro Edilizia 20 Italia
Pavia Antonino Gazzi Agricoltura 77 Italia
Aosta Marco Empereur Agricoltura 31 Italia
Sassari Giuseppe Solinas Agricotura 54 Italia
Siracusa Giorgio Caligiore agricoltura 49 Italia
Livorno Dasonor Qalliaj Edilizia 38 Albania
Matera Agricoltura 70 Italia
Matera Luca zaccheo Edilizia 44 Italia
Livorno Francesco Ratti Autotrasporto 44 Italia
Treviso Aurelio Camarin Agricoltura 70 Italia
A4 Pesaro Fano Mirco Malavolti Autotrasportatore 32 Italia
Afghanistan F.Saverio Positano Esercito Italiano Italia
Venezia Gianluca Ranieri Impianti elett. 35 Italia
Terni Leonardo Ippoliti Industria 29 Italia
Firenze Remo Capanni Agricoltura 72 Italia
Forlì Cesena A. Orecchino Marra Edilizia 58 Italia
Vicenza Davide Minuzzo Industria 18 Italia
Benevento Terme 36 Italia
Pavia Servizi 24 Nigeria
Brescia Marino Andreoli Agricoltura 62 Italia
Avellino Agricoltura 71 Italia
Modena Alfonso Giusti Agricoltura 65 Italia
Belluno Nicola Moretti Sic.Parete rocciosa 44 Italia
Belluno Sirio Corte Mette Giardineria 72 Italia
Novara Giovanni Zoppetti Cave 38 Italia
Oristano Mauro Masia edilizia 47 Italia
Trento Nciola Moretti Edilizia 44 Italia
Bari Autotrasporto
Teramo Giuseppe Di Marco Edilizia 63 Italia
Brescia Francesco Brina Industria 40 Italia
Milano Giuseppe Nava Edilizia 45 Italia
Treviso Gabriella Baldas Industria 55 Italia
Bolzano Klaus Tratti Industria 66 Italia
Bolzano johann Troger Agricoltura Italia
Padova Enrico Taimazzo Industria 28 Italia
raccordo Roma Autortrasporto Italia
Livorno antonio Borella Agricoltura 69 Italia
Pescara Vincenzo Granchelli Agrcoltura 71 Italia
Cremona Francesco De Micheli Agricolture 53 Italia
Foggia Domenico Ciccarelli Industria 30 Italia
Venezia Alessandro Vallotto Industria 59 Italia
Nuoro Ignazio Carta Industria 45 Italia
Pisa Salvatore Vita Impiantistica Italia
Varese Gabriele Griggio Edilizia stradale 54 Italia
Asti Marcello Risso Edilizia 40 Italia
benevento Giuseppe Lonardo Edilizia 65 Italia
Bolzano Walther Frei Agricoltura 38 Italia
Caltanisetta Salvatore Provenzano Agricoltura 81 Italia
Venezia Edilizia 58 Italia
Latina Giuseppe Carosi Agricoltura 80 Italia
Riccardo Spadaro Installazioni 20 Italia
Forlì Cesena Ferdinanda Procucci Industria 57 Italia
Latina Vittoria Giordano Industria 49 Italia
Modena Dweshir Tafa Agricoltura 38 Albania
Venezia Edilizia 50 Italia
Forlì Cesena Uberto Catapano Artigiano 44 Italia
pesaro-Urbino Marco Pelliccia Artigiano 40 Italia
Alessandria Luciano Sposato Edilizia 46 Italia
Trento Francesco Franceschi agricoltura 64 Italia
Firenze Leo Palandri Impiantistica Elett. 59 Italia
Siracusa Emanuele Faraci Edilizia 64 Italia
Vicenza Lorenzo farronato Edilizia 61 Italia
Matera Pietro Rocco Panio Agricoltura 43 Italia
Asti Antonio Passaniti Edilizia 24 Italia
Ferrara Massimo Gnani Edilizia stradale 53 Italia
Genova Edilizia 40 Italia
Mantova Antonio Roncaglia Ind. Casearia 52 Italia
Milano Luigi Martano Tec. Radiologo 29 Italia
Napoli Giuseppe Delle Donne Edilizia 54 Italia
Napoli Gennaro Gallo Agricoltura 62 Italia
Padova Leonardo Gilardin Edilizia 27 Italia
Mantova Angelo Mossini Agricoltura 52 Italia
Monza C.R Edilizia 59 Italia
Perugia Edilizia 35 Romania
agrigento Andrea Dulcetta Industria 60 Italia
Aosta R. Wilczynski autotrasporto 30 Polonia
Benevento Nicola Pisano Agricoltura 52 Italia
Isernia Nicola Pietrangelo Manut. Cimiteriale Italia
Rovigo Silvio Daniel Agricoltura Italia
Afgahanistan Mauro Gigli Eser. Italiano 42 Italia
Brescia Agricoltura 58 Italia
Imperia Fausto Sandonato edilizia 40 Italia
Reggio Calabria Ernesto Russo Autortrasporto Italia
Afgahanistan Pierdavide Cillis eser. Itaiano 33 Italia
Belluno Daniele Vianello Edilizia 28 Italia
Bologna Mauro Giardini Ediliza 54 Italia
Firenze Gabriel Gradinaur Edilizia 24 Romania
Frosinone Biagio Bronzi Giardineria 50 Italia
Palermo Giovanni Salemi Azien. Munic. Traspor 32 Italia
Bolzano Klaus Kofler Edilizia 21 Italia
Brindisi Leonardo Albanese Edilizia 59 Italia
Chieti Sina Ruzhdi Agricoltura 42 Italia
Cosenza Francesco Di Cello Edilizia 59 Italia
Foggia Vincenzo Zoppicante Agricoltura 60 Italia
Rimini Michele Giacchetta autortrasporto 42 Italia
Foggia Cornel Takutu Industria 25 Romania
Roma F.R Trasporti 48 Italia
Treviso Agostino Furlan Industria 50 Italia
Vicenza Mauro Toniato Edizia 45 Italia
Bologna Michele Mormile Ferrovie Italia
Roma Giardineria 60 Italia
Venezia Luis Cabrera Perez Autotrasporto 45 Straniero
Bolzano Walther Gruber Autortrasporto 30 Italia
Siracusa mario Sanfratello Agricoltura 30 Italia
Agrigento Girolamo Clemente Forestale 40 Italia
Bergamo Franco Gardella Agricoltura 54 Italia
Trento Luigi Inama Edilizia 53 Italia
Vicenza Salvatore Palumbo Autortrasporto 53 Italia
Ancona Carlo Chiappetta Edilizia 64 Italia
Bolzano Markus Oberohfer Agricoltura Italia
Cuneo industria 40 Croazia
Genova Franco Devoto Cantieristica navale 68 Italia
Latina Agricoltura 45 Italia
Varese Battista Frattini Agricoltura 47 italia
Verona Guglielmo Di Maso Industria Italia
Brescia Install. Elettr. 25 Romania
Padova Alfredo Tecchiato Agricoltura 69 Italia
Chieti Walter D'Annunzio Agricoltura 45 Italia
Firenze Niang Elhadji concess. Auto 33 Senegal
Lecce Giulio Contaldo edilizia 42 Italia
Sassari Agricoltura 28 Romania
bat Antonio Dalla Pietra Edilizia Italia
Brescia Michele Gasparotti Industria? 50 Italia
Latina Giacomo Trionfi Edilizia 63 Italia
Bologna Antonio Livera Edilizia (pensionato) 64 Italia
Bolzano Erich Nischer Agricoltura 45 Italia
Salerno Antonio Coppola Edilizia 43 Italia
Roma Agricoltura 61
Palermo giuseppe Gandolfo Edilizia 36 Italia
Sassari Edilizia
Napoli Vincenzo Sisto Industria 36 Italia
Pisa Leonardo Livi Agricioltura 58 Italia
Rovigo Osvaldo Maniezzo Giardineria 62 Italia
Bolzano Norbert Harraser Boscaiolo Italia
La Spezia Roberto Mattioli Autotrasporto 59 Italia
Piacenza Franco Gardella Agricoltura 57 Italia
Viterbo Petro Tentella Impiantistica elett. 45 Italia
Brescia Vittorio Frassine Cava marmo 33 Italia
Palermo Giuseppe Di Stefano Edilizia Impiantistica 23 Italia
Salerno Fortunato Calvino Ferrovie dello Stato 35 Italia
Torino Salvatore Autieri Edilizia 57 Italia
Verona Lino Scarpinello Agricoltura 62 Italia
Benevento Antonio Testa edilizia 58 Italia
Brescia P.D Agricoltura 36 Italia
Autostrada del sole Autortrasporto 39 Italia
Bergamo Bruno Paglioni Edilizia 63 Italia
Novara Agron Kolaveri Edilizia 38 Albania
Trento Trasporto (corriere) 23 Italia
Arezzo Massimo Bonaccini Agricoltura 58 Italia
oristano Franco Sisinne Asole Autrasporto 38 Italia
Firenze Salvatore Iraci Sareri Edilizia 34 Italia
Rimini Oliviero Montironi Autotrasporto 52 Italia
Forlì Cesena Graziello esteri Agricoltura 75 Italia
Viterbo Marcello Baioni 46 Italia
Caserta Giuseppe cecere Industria 53 Italia
Caserta Antonio Di Matteo Industria 63 Italia
Caserta Vincenzo Russo Industria 43 Italia
A 12 Giorgio Albieri Autotrasporto Italia
Avellino Francesco Lipizzi Agricoltore 70 Italia
Pistoia Mario Birt Industria 36 Romania
Bolzano Bernhard Aichner Boscaiolo 57 Italia
Roma Pietra Pronti Donna pulizie scale 46 Italia
BAT Agricoltura 16 Italia
Forlì Cesena Antonio Mazzacane Agricoltura 66 Italia
Padova Franco Bellinato Edilizia 60 Italia
Roma Alberto Gianvincenzi Impianti elett. 57 Italia
Terni Romolo Liburdi Agricoltura 20 Italia
Roma Liviu Abbadei Edilizia 34 Romania
Torino Claudio Marone Industria 57 Italia
Napoli Catallo Marciano Iovine Trasporti pubblici 37 Italia
Bergamo Giovanni Bonaldi Autotrasporto 38 Italia
Bolzano Agricoltura Italia
Afghainstan Alessandro Romani Esercito Italiano Italia
Cremona Angelo Lepre Agricoltura 67 Italia
Lecce Giovanni carta Artigiano 45 Italia
Oristano Giuseppe carta Agricoltore 83 Italia
Catanzaro edilizia 35
Chieti Luigi Trivellini Agricoltura 63 Italia
Latina Adriano Piccoli Edilizia 35 Italia
Napoli Angelo Ciaramella edilizia 53 Italia
svizzera Pietro Mirabelli Edilizia 54 Italia
Monza Industria Cina
Napoli Domenico Vecchine Ediliza 62 Italia
Palermo Vito Giardina Edilizia 59 Italia
Palermo Salvatore Balisteri Ediliza 42 Italia
Sondrio Renato Amonini Agricoltura 67 Italia
Monza industria Cina
Salerno Gaetano Pirazzo Agricoltura Italia
Padova Roberto Rossetto Industria 55 Italia
Piacenza giuseppe Bertoccini Industria 55 Italia
Viterbo Liviu Abbadei Edilizia 29 Romania
Foggia Luigi Grumo Pesca marittima 35 Italia
Avellino Ludovico Sirio Industria 43
Chieti Giuseppe Lagnini Agricoltura 80 Italia
Salerno Edilizia 30 Italia
Brescia Elmoustafa Jabiri Industria 36 Marocco
Cuneo Renato Bonetto Agricoltura 60 Italia
L'Aquila Antonio Bonaldi Edilizia 31 Italia
Parma Agricoltura 83 Italia
Vicenza Adriano Zovi Agricoltura 74 Italia
Vicenza Mario Geremia agricoltura 55 Italia
Vicenza Cristiano Egidio Lovato Agricoltura 79 Italia
Bari Marian Neaogoe Edilizia 45 Romania
Foggia Marcello Bianco Agricoltura 58 Italia
Milano Giovanni Righini Edilizia 73 Italia
Genova Nino Cassola Impiantistica 33 Italia
Lucca Leonello Amadei Industria marmo 61 Italia
Mantova Sauro Moregola Agricoltura 51 Italia
Cosenza Mario Pizzi Agricoltura 48 Italia
Lucca Rossano Vitarelli Autotrasporto 52 Italia
Napoli Giovanni Cimmino Edilizia 65 Italia
Bolzano Maljlind Disdari edilizia 30 Straniero
Cuneo Vincenzo Squillace edilizia 45 Italia
Cuneo Amedio Carlino Edilizia 58 Italia
Genova Paolo Marchini Cave 44 Italia
Afghanistan Gianmarco Manca Esercito italiano 32 Italia
Afghanistan Francesco Vannozzi Esercito italiano 26 Italia
Bergamo Pierluigi Finazzi Edilizia 67 Italia
Lecco Industria 54 Italia
Afghanistan Sebastiano Ville Esercito italiano 27 Italia
Afghanistan Marco Pedone Esercito italiano 23 Italia
Palermo Ciro Bonanno Autotrasporto 59 Italia
Pesaro Urbino Daniele Cappella edilizia 33 Italia
Reggio Emilia Davide Rossetti edilizia 27 Italia
Viterbo A.S Agricoltura 72 Italia
Cosenza Giovanni Bruno Industria 24 Italia
Roma Davide Cacchioni Edilizia 39 Italia
Treviso Giovanni Pezzuto Artigiano sald 59 Italia
Vibo Valentia Francescoi Montauro Agricoltura 46 Italia
Bari Vitantonio Cinquepalmi Agricoltore 58 Italia
Foggia Matar Thiam Agricoltura 23 Senegal
Grosseto Leonardo Fracassi cave Estrazione 47 Italia
Viterbo Mario Corinti Edilizia imprendit. 58 Italia
Roma Edilizia imprendit. Italia
Roma Costantin Mitrov Agricoltura 56 Romania
Verona I. H. Porto Rodiguez edilizia 21 Brasile
A 14 Bo_Ta edilizia stradale Italia
Chieti domenico Colella edilizia 72 Italia
Massa Carrara Donna Agricoltura Italia
Napoli Impiantistica elett. Italia
Cosenza Industria 24 Italia
Parma medico di base 59 Italia
Agrigento Liborio Di Vincenzo Officina autorip. 50 Italia
Caserta Renato Uccella Industria 58 Italia
Napoli Silvano Di Bonito Azienda Racc. rifiuti 49 Italia
Salerno Francesca Mansi Ristorazione Italia
Salerno Nicola Acampora edilizia 41 Italia
Asti Silvano Ponza Agricoltura 74 Italia
Bari Paolo De Marinis Edilizia 21 Italia
Napoli Raffaele Petriciello ediliza 32 Italia
Cuneo Michele Binello Agricoltura 76 Italia
Aosta Allevamento 65 Italia
Trento Industria Italia
Napoli Guardia Giurata
Bari Daniele Nitti manutenzione cald. 33 Italia
Brescia Arturo Baroni Agricoltura 77 Italia
Roma Davide Cacchioni edilizia 39 Italia
Catania G.V Edilizia 62 Italia
Vibo Valentia Francesco la Rosa Allevamento 61 Italia
Taranto Francesco D'Andria Industria 40 Italia
Autostr. Del Sole Autotrasporto Straniero
Massa Carrara Vitale Ciuffi Agricoltoura 39 Italia
Trento Stefano Nones Industria 41 Italia
Brescia Gjeci Saimir Edilizia Albania
Caltanisetta Alfredo Cordaro Edil. Install. Fotov. 28 Italia
Foggia Salvatore Silvestri Edilizia 58 Italia
Sassari Mario Madeddu Adetto al verde pubblico 59 Italia
Lecce Lina Picozzi Pulizie 31 Italia
Milano industria Cina
Perugia G.P Edilizia 52 Italia
Ancona Daniele Cappella Edilizia 33 Italia
Biella S.S Industria 50 straniero
Bolzano agrig. Boschaiolo 69 Italia
Brescia Marco Goffarelli Ediliza 21 Italia
Treviso Denis Michieletto Autotrasporto 39 Italia
Belluno Agricoltura 42 Italia
Forlì Cesena Adolfo Campitelli Agricoltura 87 Italia
Milano Industria Cina
Milano Luca massari Tassista Italia
Nuoro Ottavio Rana edilizia 47 Italia
Savona Vincenzo Squillace Edilizia 45 Italia
Vicenza Carlo Rossi Sculture 60 Italia
Forlì Cesena Marino Matulli Edilizia Italia
Bolzano Josef Faistnauer Agricoltura 71 Italia
Bolzano Lorenzo Benvenuti Edilizia 46 Italia
Frosinone Agricoltura 34 italia
Milano Massimo Bertasa Traslochi 41 Italia
Milano Sergio Scapolan Industria 63 Italia
Napoli Duduman Mihaidorin Autoriparazioni 44 Romania
Terni Autotrasporto
Viterbo Francesco Ruzzi Agricoltura 70 Italia
Grosseto Dino Battisini Agricoltura 65 Italia
Chieti Agricoltura 32 Romania
Chieti Raffaele Pelliccia Agricoltura 77 Italia
Ravenna edilizia Straniero
Bergamo Antonio caironi Manut. Strdale 53 Italia
Foggia Eliks Michalowsky Agricoltura 61 Polonia
Ancona Antonio Emanuele Edilizia 46 Italia
Catanzaro Emanuele Onofrio Agricoltura 41 italia
Napoli Salvatore Schiappa Industria 44 Italia
Verona Islam Nezeri Edilizia 30 Albania
Bari Agricoltura 68 Italia
Frosinone Bruno D'Alessandro Industria 50 Italia
Milano Haroun Zaqiri Industria 44 Albania
Trento Arturo Baroni Agricoltura 77 Italia
Palermo Francesco Franzella Trasporti Comun 30 Italia
Salerno Paolo Genovese Agricoltura 41 Italia
Brescia Edoardo Ghiroldi Autotrasporto 51 Italia
Brescia Bruno Alghisi Off. Meccanica 51 Italia
Catania Salvatore Niesi Autotrasporto 35 Italia
Bologna Fabrizio Vighini Edilizia 35 Italia
Messina Giovanni Sanzone Industria 44 Italia
Rimini Renato Pecci Pesca marittima 46 Italia
Bologna Autotrasporto 35
Caltanisetta Pensionato Edilizia 72 italia
Milano Possibile suicido ins. Impianti elettr 35 Italia
Olbia tempio Francesco A. Conti Nauitca civile 63 Italia
Arezzo Sauto Zappalorti Industria 49 Italia
Ravenna Edilizia 51 Italia
Bologna Marco Tarabusi Ind. Inceneritore 40 Italia
Bologna b M. Elbakri Homed Azienda spediz. 51 Egitto
Torino giuseppe Pepe autotrasporto 56 Italia
Treviso Alvaro Cunial Ediliza 38 Italia
Brescia Aldo Cinquini Edilizia 30 Italia
La Spezia Teresa Marcocci Polizia stradale 43 Italia
Vicenza Vasile Clim Edilizia 30 Moldavia
Venezia Gian Emilio Ferrari Autotrasporto 35 Italia
Sassari giovanni Maria baravaglia Autotrasporto 54 Italia
Ancona Stefano Sciacca Edilizia 61 Italia
Ancona Mario Sciacca Edilizia 65 Italia
Frosinone Agricoltura
Udine Manuela Ballico Industria 42 Italia
Pistoia Andrea Seghi Ind. artig 46 Italia
Mantova Sergio cavianto Industria 66 Italia
Varese Francesco Predari artig. Metalmecc. 63 Italia
Perigia Edilizia 58 Italia
Reggio Emilia Industria ceram. 38 Ghana
Alessandria Agricoltura 48 Moldavia
Lecco Marco Malugani edilizia 42 Italia
Milano Edilizia 42 Italia
Arezzo Robero Delfi Agricoltura 43 Italia
Benevento Angelo Frattasi edilizia manut 57 Italia
Brescia C.P Autotrasporto 55 italia
Bologna Pablito Balag Edilizia 43 Flippine
A1 Autotrasporto 42 Romania
Roma Mohammed B. Edlizia 35 Tunisia
Chieti Rosario Marino Autotrasporto 48 Italia
Oristano Palmero Quirico Vinci Edilizia 64 Italia
Bat Michele Sallustio Edilizia 38 Italia
Nuoro Daniele Floris Edilizia 20 Italia
Potenza Canio Coviello vigilanza Italia
Roma Favu Dumitru Mihai Edilizia 35 Romania
Savona Domenico Giusto Custode diga 69 Italia
Foggia Ion Mema Agricoltura 52 Romania
Arezzo Elvio Chiatti Agricoltura 62 Italia
Olbia tempio Luigi Silico edilizia Italia
Bologna Logistica 39 Algeria
Alessandria Luigi Quadrano Autotrasporto 53 Italia
Teramo Costantin Yunco Edilizia 54 Romania
Savona Ermanno Fossati Vigili del Fuoco 52 Italia
Perugia Agricoltura 79 Italia
Roma Impianti idraulici 59 Italia
Afghanistan Matteo Miotto 24 anni Esercito Italiano


Oltre 500 lavoratori non è stato possibile ricordarli per essere morti sulle strade

venerdì 7 gennaio 2011

E' morto Chorfi Abderrahamn l'operaio marocchino di 48 rimasto ustionato il 29 dicembre a Imola di Bologna

Bologna, 7 gen. - E' morto Chorfi Abderrahamn operaio marocchino di 48 anni. Chorfi è morto questa mattina all'ospedale Bufalini di Cesena dopo che era rimasto ustinato nell’80% del corpo il 29 dicembre scorso a causa dell'uso scorretto di una stufa artigianale - un grosso bidone - alimentata con del liquido infiammabile. L'infortunio era avvenuto nella zona industriale di Imola in provincia di Bologna L’operaio stava lavorando nel piazzale esterno di una ditta del luogo. Fuori freddo per questo l'operaio ha cercato di riscaldarsi versando del liquido nel bidone e poi dandogli fuoco. Quando ha provato ad alimentare la 'stufa' con nuovo liquido, questo si e' infiammato e l'ha investito.

mercoledì 5 gennaio 2011

RICOMINCIA LA TRAGICA CONTA: E' MORTO ETTORE RICCIO A ARIANO IRPINO DI AVELLINO. E' MORTO UN OPERAIO A CARPIANO DI MILANO

Avellino 5 gennaio E’ morto Ettore Riccio un operaio edile di 30 anni. Il giovane è morto a seguito di un incidente avvenuto in un cantiere dell’area industriale di Ariano Irpino. Secondo una prima ricostruzione, Ettore è stato investito da una gabbia di ferro che doveva contenere calcestruzzo per un pilastro ed è morto poco dopo essere stato trasportato in ospedale.

Milano 5 gennaio E’ morto un operaio di 51 anni intorno alle 3 questa notte nell'azienda nella quale lavorava a Carpiano. Il 51enne è precipitato dal camion mentre era impegnato in operazioni di scarico merci. Secondo i primi accertamenti l'operaio è stato colto da un malore.

lunedì 3 gennaio 2011

E' MORTO DARIO CORRADI ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI DAONE IN TRENTINO. MORTO FORTUNATO CORIZZATO NEL PADOVANO E MORTO GAETANO NERO NEL CAT

Catanzaro 03 gennaio E’ morto Gaetano Nero, di 37 anni. Gaetano è rimasto ucciso da un tronco d'albero nelle campagne di Martirano Lombardo. Gaetano Nero era in un fondo agricolo asieme ad altre due persone, stava tagliando delle legna quando, per cause ancora in corso di accertamento, è stato travolto dal tronco d'albero. Nero è stato soccorso ed accompagnato nell'ospedale di Lamezia Terme, dove però è giunto cadavere. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell'accaduto.

Padova E’ morto Fortunato Corizzato di 63 anni. Corizzato è morto schiacciato dall’albero che stava tagliando. E' successo questo pomeriggio a Fontaniva, paese dell'Alta Padovana. Corizzato insieme a un nipote, era in un terreno di sua proprietà per tagliare un albero. Dopo averlo tagliato alla radice, avevano legato l'arbusto ad un trattore. Il nipote aveva appena avviato il mezzo ma l'albero è caduto improvvisamente schiacciandolo. Inutili i soccorsi del nipote e poi degli operatori sanitari, intervenuti anche con l'elicottero,. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri per i rilievi del caso.

TRENTO - E' morto Dario Corradi assessore allo Sport di 48 anni del comune di Daone. Corradi è morto nella notte all'ospedale S.Chiara di Trento. Era rimasto schiacciato ieri tra una ruspa e una parete dell'impianto che ospitera' fra dieci giorni la coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio.
L'operatore della ruspa secondo i primi accertamenti dei carabinieri - non si e' accorto della sua presenza di Corradi a causa di un cumulo di neve. Corradi e' stato trasportato all'ospedale S.Chiara di Trento dove e' stato sottoposto ad un intervento chirurgico, che però non è stato sufficente per salvarlo

domenica 2 gennaio 2011

NEL 2010 AUMENTANO I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO : EDILIZIA +3,6%.AGRICOLTURA + 4,3%. INDUSTRIA +3,25%. AUTOTRASPORTO + 38%

ANALIZZANDO PIU' DETTAGLIATAMENTE I DATI RACCOLTI SULLE MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO DEL 2010 E CONFRONTANDOLI CON QUELLI DEL 2009, LE PRINCIPALI CATEGORIE A RISCHIO HANNO OTTENUTO I SEGUENTI RISULTATI:

L'EDILIZIA VEDE AUMENTARE NEL 2010 LE VITTIME DEL +3,6%. IN TERMINI ASSOLUTI PASSA DA 161 VITTIME DEL 2009 A 167 DEL 2010

L'AGRICOLTURA HA AVUTO NEL 2010 165 VITTIME CON UN AUMENTO RISPETTO AL 2009 DEL 4,3%. IN TERMINI ASSOLUTI PASSA DA 158 VITTIME DEL 2009 A 165 DEL 2010.

L'INDUSTRIA PASSA DA 71 VITTIME DEL 2009 A 73 DEL 2010 +3,25%.

L'AUTOTRASPORTO HA INVECE UN AUMENTO CLAMOROSO: DA 32 VITTIME DOCUMENTATE NEL 2009 A 52 DEL 2010 + 38%, MA IN QUESTO CASO E' POSSIBILE CHE ANCHE DA PARTE DEI MEDIA CI SIA STATA PIU' SENSIBILITA' VERSO QUESTA CATEGORIA IN QUESTO ULTIMO ANNO E CHE SIA STATO POSSIBILE DA PARTE DELL'OSSERVATORIO DOCUMENTARE UN NUMERO MAGGIORE DI VITTIMEE

sabato 1 gennaio 2011

BUON ANNO

L'OSSERVATORIO AUGURA A TUTTI I VISITATORI UN FELICE 2011, CHE SIA PRIVO DI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?