morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 30 aprile 2008

E' MORTO LUCIANO DE MARTINO A CHIETI

Muore precipitando da un tetto in costruzione

E' MORTO LUCIANO DE MARTINO , 53 anni, di Pescara, titolare di una ditta per la realizzazione di coperture edili e' morto cadendo da una altezza di 10 metri in un cantiere. Stava controllando un tetto di cui aveva ultimato la costruzione in una ditta di trasporti di Miglianico. Durante il sopralluogo ha messo il piede su un lucernario in pvc che ha ceduto: e' precipitato da un'altezza di 10 metri. E' stato soccorso e trasportato con un'ambulanza del 118 all'ospedale di Chieti dove e' morto subito dopo l'arrivo.

giovedì 24 aprile 2008

MUORE EDILE DI 24 ANNI A LECCO

MUORE GIOVANE EDILE Secondo infortunio mortale sul lavoro in soli tre giorni nel lecchese. Oggi, proprio mentre i lavoratori edili erano mobilitati per lo sciopero generale sulrinnovo del contratto della categoria, un operaio di 24 anni, di Rozzano (Milano), ha perso la vita a Lecco dopo essere precipitato da un ponteggio da un'altezza di circa sei metri. IL GIOVANE stava lavorando in un cantiere edile del rione di Malavedo. NON SI CONOSCONO LE GENERALITA' DELLA VITTIMA

mercoledì 23 aprile 2008

E' MORTO ANGELO GALANTE A ROMA. E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 85 ANNI

Portiere di un palazzo a Roma precipita da un terrazzo e muore


E' MORTO ANGELO GALANTE portiere di uno stabile di via Nomentana, a Roma, a pochi passi da Porta Pia, è precipitato dal terrazzo condominiale. Stava effettuando alcuni lavori di pulizia: e' volato da un'altezza di circa 30 metri ed e' morto sul colpo. A constatarne la morte i soccorritori del 118 chiamati da alcuni inquilini. Il magistrato ha comunque disposto l'autopsia e il corpo del portiere e' stato trasferito nell'istituto di medicina legale. ANGELO AVEVA 51


SONDRIO, 23 APR - Un agricoltore di 85 anni e' morto oggi pomeriggio rimanendo schiacciato sotto un mezzo agricolo che si e' ribaltato affrontando una curva. L'uomo si stava dirigendo verso il paese, al ritorno dai maggenghi della localita' San Bernardo, a 1.200 m di quota, nel territorio comunale di Ponte in Valtellina. I vigili del fuoco di Sondrio, intervenuti con gli agenti della polstrada, hanno estratto il corpo senza vita dalle lamiere

MODENA - Un operaio di 46 anni, sposato con una figlia, è morto folgorato in fiera a Modena, in località Bruciata. Montava uno stand, occupandosi in particolare dell'impianto della luce, quando è stato raggiunto da una scarica elettrica, morendo sul colpo.

martedì 22 aprile 2008

DUE FRATELLI MORTI FULMINATI SONO STEFANO E DIEGO TROVA'. E' MORTO GIULIO D'AGOSTINO. E' MORTO ADIS MASINOVIC AVEVA SOLO 21 ANNI. MUORE UN ALTRO CROAT

BASTA STRAGI DI LAVARATORI ANCHE OGGI 6 MORTI (TRE SONO EXTRACOMUNITARI)

MUOIONO DUE FRATELLI STEFANO E DIEGO TROVO'
folgorati questo pomeriggio in un incidente avvenuto alla 'Eurosfusi', un'azienda di autotrasporti di Schiavonia d'Este (Padova). STEFANO E DIEGO Pare che i due stessero lavorando alla pulizia della cisterna di una betoniera quando con una lunga spazzola idraulica hanno toccato i cavi della linea a media tensione, venendo raggiunti da una scarica elettrica.

OPERAIO MUORE A FINCANTIERI MONFALCONE MONFALCONE (GORIZIA) - Un operaio di nazionalità croata, è morto in un incidente sul lavoro nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia). L'incidente è avvenuto poco prima delle 18. La dinamica è attualmente ancora da ricostruire ma da quanto si è potuto apprendere finora l'operaio croato sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco oltre a polizia e carabinieri per i rilievi. NON SI CONOSCONO LE GENERALITA' DELLA VITTIMA

FRORSINONE 22 APRILE

E' MORTO GIULIO D'AGOSTINO DI 44 ANNI. GIULIO e' morto precipitando da un tetto. L' incidente sul lavoro è avvenuto stamani a Frosinone: stava lavorando, assieme ad altri operai, alla ristrutturazione del tetto di un'abitazione di Villa Santo Stefano. Da una prima ricostruzione dei carabinieri, l'operaio e' precipitato da un'altezza di oltre otto metri, dopo aver messo un piede in fallo.

E' MORTO ADIS MASINOVIC un ragazzo bosniaco di 21 anni. ADIS è morto oggi nel ferrarese ma era residente nella provincia di Treviso: stava lavorando in in un cantiere per la costruzione di un sovrappasso, vicino alla ferrovia. Stamattina intorno alle 8 e' stato investito da un Eurostar partito da Venezia e diretto a Roma nei pressi della stazione di Coronella, tra Bologna e Ferrara. Il giovane bosniaco e' stato travolto sui binari e aveva tra le mani una motosega. Secondo una prima ipotesi investigativa della Polfer, probabilmente stava attraversando per andare a tagliare della legna o degli arbusti li' vicino. Il traffico ferroviario e' stato bloccato per un paio d'ore, ed e' ripreso regolarmente solo alle 11.45. I treni a lunga
percorrenza hanno accumulato ritardi attorno ai 90 minuti.


TARANTO 21 APRILE
E' MORTO GJONI ARJAN di 47 anni operaio di una ditta che lavora per l'Ilva. E' caduto da 15 m . GJONI ARJAN stava lavorando con il caposquadra all'assemblaggio di strutture metalliche. GJONI ha riportato gravissimi traumi al torace e alle gambe ed e' morto in ospedale. Sulla dinamica dell'incidente indagano i carabinieri.

lunedì 21 aprile 2008

MUORE SEDICENNE ROMENO SCHIACCIATO DA UN TRATTORE. MUORE CONTADINO TRAVOLTO DA UNA BALLA DI FIENO

Muore un contadino nel lecchese, schiacciato da una balla di fieno

LECCO 21 APRILE Un contadino di 53 anni e' morto travolto da una gigantesca balla di fieno che gli è caduta addosso mentre la stava scaricando da un autocarro. L'incidente e' avvenuto stamani in un'azienda agricola di Costa Masnaga (Lecco). Nessuno, tuttavia, avrebbe assistito al dramma e l'uomo e' morto senza che qualcuno potesse aiutarlo.
Secondo quanto ricostruito, come ogni giorno, di buon mattino ha raggiunto i suoi campi a Cascina Iolanda dove ha caricato su un autocarro diverse balle di fieno. Poi le ha portate a destinazione. Mentre stava agganciando le corde che lo avrebbero aiutato a farle scivolare a terra, una di queste, del peso di oltre cinque quintali, gli e' caduta addosso schiacciandolo in pieno. Il suo corpo ormai privo di vita e' stato trovato qualche ora dopo, attorno alle 9.30. Inutile ogni tentativo di rianimarlo

21 aprile Matera
Si ribalta trattore, muore giovane
Incidente sul lavoro nelle campagne del Materano
Un sedicenne e' morto in contrada Sant'Angelo, nelle campagne di Pisticci (Matera), schiacciato dal trattore che stava guidando. Il giovane romeno aiutava il padre nei lavori agricoli, in un terreno di proprieta' di un'altra persona. La Polizia sta accertando il motivo della presenza del ragazzo alla guida del trattore che, in un avvallamento del terreno, si e' ribaltato, uccidendo il conducente all'istante.

sabato 19 aprile 2008

E' MORTO DAVIDE MARTIS DI 34 ANNI. E' MORTO MASSIMILIANO SALVETTI DI 35 ANNI

INCIDENTI LAVORO, LA STRAGE CONTINUA
E' MORTO DAVIDE MARTIS, avvenuta questa mattina alla Sampla Belting di Agrate Brianza, azienda che produce nastri trasportatori, è la quarta in quattro giorni avvenuta nel milanese. DAVIDE AVEVA 34 anni, era operaio, nato a Vimercate e abitava ad Agrate, viveva alla periferia ovest della cittadina brianzola, insieme al padre Salvatore, originario della Sardegna, alla madre Emilia, entrambi pensionati, e a una sorella più giovane. Quando gli hanno recato la tragica notizia Salvatore stava caricando la macchina: era in partenza per un breve viaggio nell'isola. La destinazione, invece, è stata l'ospedale di Vimercate per il riconoscimento del figlio insieme al resto della famiglia e alla fidanzata di Davide. Ora si attende l'esecuzione dell'autopsia che sola potrà chiarire le cause della morte del giovane. La dinamica dell'incidente è infatti ancora tutta da chiarire. La macchina nella quale Davide ha trovato la morte produce il nastro scorrevole che deve viaggiare sui cilindri trasportatori. E' alta quasi 5 metri e assomiglia a una rotativa per giornali ma tra i rulli scorre il nastro di materiale plastico. DAVIDE è rimasto intrappolato questa mattina, durante il turno di lavoro dalla 6 alle 12, l'ultimo della settimana. Dopo, l'azienda avrebbe chiuso per il week end. I compagni di lavoro non l'hanno sentito urlare. Si sono accorti della tragedia solo quando hanno visto i piedi della vittima spuntare tra due rulli e hanno subito arrestato il macchinario. Ma era troppo tardi. Davide potrebbe essersi sentito male prima di cadere tra i rulli che lo hanno stritolato, oppure il rumore del macchinario potrebbe averne coperto le urla: fatto sta che nessuno ha sentito."Eppure mi risulta che l'azienda fosse in regola con le norme per la sicurezza e anche le relazioni sindacali erano buone" ha detto Ermes Riva, segretario della Camera del Lavoro di Monza e Brianza. Un dato confermato anche dal sindaco di Agrate, Adriano Poletti: "Alla Sampla Belting non si erano mai registrati incidenti o infrazioni alle norme sulla sicurezza - racconta - e nemmeno particolari tensioni sul fronte sindacale". Per il giorno del funerale, che non è ancora stato fissato, il Comune proclamerà il lutto cittadino: "Adesso è l momento del dolore che coinvolge tutto il paese - ha detto Poletti - Da chiarire non solo le cause m anche la meccanica dell'incidente: i rulli del macchinario non girano a una velocità elevata e l'evento non è stato fulmineo. Bisognerà anche capire se l'operaio è caduto dall'alto o se è stato afferrato dai rulli che lo hanno trascinato fino a stritolarne il corpo. Al momento tutte le ipotesi restano aperte.

E' MORTO MASSIMILIANO SALVETTI. MASSIMILIANO è morto all'ospedale Santa Chiara di Pisa dove era stato trasportato dopo essere stato investito da un'auto, intorno alle 10,30, mentre lavorava in un cantiere allestito sulla Bretella dell'A11 Lucca-Viareggio, poco prima della galleria Montramito, nel comune di Massarosa. Secondo le prime informazioni MASSIMILIANO era impegnato su un cantiere allestito per effettuare lavori per conto della Salt, la società che gestisce l'autostrada. Insieme a Salvetti, investito da un'auto, condotta da una giovane di Courmayeur (Aosta) per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Viareggio, ci sarebbero stati altri operai. Le sue condizioni erano apparse subito gravi e il personale del 118 aveva fatto intervenire l'elicottero Pegaso per il suo trasferimento a Pisa. Qui, però, l'uomo è morto poco dopo l'arrivo.

venerdì 18 aprile 2008

MUORE UN EDILE EGIZIANO DI 37 ANNI A MILANO

SONO MOLTISSIMI GLI EXTRACOMUNITARI CHE MUOIONO DI LAVORO AL POSTO DEGLI ITALIANI, SPERO CHE CHI LI CRIMINALIZZA TUTTI I GIORNI SPENDA PER LORO ALMENO UN PENSIERO DI UMANA PIETA'....MA NON CI CREDO.......
Cantiere
A Lignano (Milano) un operaio egiziano di 37 anni, ha perso la vita questa mattina in un cantiere: e' rimasto schiacciato fra il sollevatore sul quale stava lavorando e il soffitto. Sulla vicenda la procura di Milano ha aperto un'inchiesta. L'area intorno al sollevatore sul quale e' morto l'operaio e' stata sequestrata

giovedì 17 aprile 2008

17 aprile TRAPANI


MUORE UN OPERAIO IN UNA CAVA DI MARMO Incidente mortale sul lavoro in una cava di marmo di Custonaci, in provincia di Trapani. Vittima un lavoratore. La tragedia si è verificata intorno alle 11. Sul posto è in corso un sopralluogo dei carabinieri della stazione di Custonaci e della compagnia di Alcamo.Non si conosce l'identità della vittima

mercoledì 16 aprile 2008

STRAGE CONTINUA MUOIONO ALTRI DUE OPERAI A MILANO E UN'ALTRO ALLA THYSSEN DI TERNI

16 APR - SONO MORTI RAIMONDO CASATI DI 47 ANNI E MOUSSA CAMPAURE DI 27 ANNI DEL BURKINA FASO. Due operai sono morti e due sono rimasti feriti in un incidente verificatosi in una fabbrica di materiale plastico a Cornate D'Adda, in provincia di Milano. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, sono morti per il "cannone" che è scoppiato. Gli operai della fabbrica chiamavano così la macchina che da plastica liquida "sparava" fuori la plastica trasformandola in granuli. Il "cannone" andava a singhizzo e i due operai cercavano di metterlo a posto quando all'improvviso è scoppiato.
15 APRILE
Ad astensione hanno aderito anche ditte edili stabilimento
Stabilimento della Thyssen Krupp Terni praticamente deserto oggi per lo sciopero seguito all'incidente in cui e' morto un operaio di 59 anni. L'adesione dei lavoratori all'agitazione - hanno riferito i sindacati - e' stata unanime e ha interessato anche le ditte edili che operano nello stabilimento nonche' tutte le altre imprese di manutenzione e servizio. Allo sciopero hanno inoltre aderito tutte le aziende metalmeccaniche della provincia.

LIVORNO 16 APRILE

E' MORTO PAOLO BONACCI A 48 ANNI. PAOLO Un camionista, e' morto stamani dopo essere stato travolto da un autoarticolato guidato da un collega nei pressi del porto. La vittima, che lavorava per una ditta di Grosseto. PAOLO BONACCI Era originario di Udine, ma abitava a Civitella Paganico (Grosseto).Trasportava nel terminal dei Grandi molini italiani un carico di cereali ed era in coda quando un camion con rimorchio impegnato in retromarcia lo ha schiacciato.

domenica 13 aprile 2008

MORTI TRE OPERAI, A PARMA, A TREVISO E A MANTOVA LA TERZA VITTIMA E' SAADANE HOCINE ALGERINO

12 APRILE 3 OPERAI MORTI

Trave cade da solaio, morto operaio
Incidente lavoro in un cantiere edile nel Parmense
PARMA 12 APR - Un operaio di Crotone di 33 anni, sconosciuto alla cronaca, residente da anni nel Parmense, e' morto in un cantiere edile di Basilicagoiano (Parma). Assieme a un collega stava lavorando alla ristrutturazione di un casolare quando dal solaio si e' staccata una trave di legno che lo ha colpito in pieno, uccidendolo sul colpo. Il collega, che era accanto, e' stato solo parzialmente colpito dai calcinacci caduti dal soffitto, senza riportare ferite, e ha dato l'allarme.


Operaio romeno morto a Treviso
Avvenuto in uno stabilimento di Castrette Villorba
Un giovane operaio romeno di 22 anni, di cui non si conoscono le generalità è morto in un'azienda per la manutenzione di sistemi antincendio, L'incidente e' avvenuto all'interno di uno stabilimento di Castrette di Villorba. Il giovane, secondo i primi accertamenti, sarebbe precipitato al suolo da una serranda di 'sovrapressione', compiendo un volo di alcuni metri. Soccorso e portato in elicottero all'ospedale di Treviso, il ragazzo e' morto poco dopo.


Operaio muore schiacciato da rulli
A Castelbelforte, la vittima aveva 45 anni
E' MORTO SAADANE HOCINE ALGERINO DI 45 ANNI e' morto in un incidente sul lavoro in una fabbrica di materiali plastici a Castelbelforte, nel Mantovano. SAADANE durante i lavori di manutenzione ad una macchina, e' finito tra i rulli rimanendo schiacciato. La vittima e' un algerino, regolare, che abitava a Mantova con la moglie e due figli

giovedì 10 aprile 2008

MUORE UN GIOVANE OPERAIO EXTRACOMUNITARIO DI 26 ANNI, E' MORTO LUCA CELIANI DI 34 ANNI A FERRARA, E' MORTO MASSIMO BORIELLO

NAPOLI 10 APRILE
E' MORTO MASSIMO BORIELLO A 36 anni, di Vietri sul Mare, autista di un tir che trasportava prodotti agroalimentari in una azienda conserviera di Sant'Antonio Abate, nel napoletano, è morto schiacciato da due casse del carico.
Il fatto è accaduto nel deposito-parcheggio dell'azienda cui erano destinati i prodotti, la "Antonino Russo". Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, subito intervenuti, MASSIMO stava seguendo il lavoro di scarico compiuto con l'ausilio di un muletto in piedi accanto al portellone aperto del camion. Il suo mezzo era probabilmente carico oltremisura, e alcune casse erano state sistemate di traverso. La forcella del muletto, in questo modo, non è riuscita a sollevare senza problemi due di queste, che, sbilanciate, sono franate addosso all'uomo, uccidendolo sul colpo.

VARESE 10 APRILE
Operaio muore in cantiere edile
A Busto Arsizio, vittima un extracomunitario di 26 anni
- MUORE UN GIOVANE OPERAIO extracomunitario di 26 anni ha perso la vita stamani in un cantiere edile di Busto Arsizio. Secondo una prima ricostruzione, il giovane manovale sarebbe stato schiacciato da un carico sospeso sganciatosi improvvisamente da un gru al lavoro, nel rione di Sacconago. Il giovane e' morto all'istante. Del caso si sta occupando la Polizia.

Ferrara 10 aprile
E' MORTO LUCA CELIANI di 34 anni, dipendente di una cooperativa di facchini, e' morto nello zuccherificio Sfir di Pontelagoscuro, nel Ferrarese. Il giovane stava lavorando in un silos dello zucchero quando c'e' stato l'incidente. Per chiarire la dinamica dell'infortunio sta indagando la questura.

mercoledì 9 aprile 2008

SONO MORTI EOLO CASU E GIANNINO LAI IN SARDEGNA, E' MORTO ANTONIO CARLINO A LECCE E UN AGRICOLTORE IN SICILIA

E' MORTO ANTONIO CARLINO a Lecce - ANTONIO di 53 anni di Struda', frazione di Vernole, ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto a Lecce. Era impegnato in lavori di allaccio in via Toma a Lecce, nel rione S.Pio, quando ha perso l'equilibrio dalla scala cadendo rovinosamente a terra da un'altezza di tre metri. E' stato portato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove e' morto poche ore dopo.

E' morto per le gravi ferite riportate in una caduta l'operaio soccorso nel pomeriggio a Portovesme, nel Sulcis-Iglesiente, in un incidente sul lavoro. E' il terzo morto registrato in Sardegna negli ultimi tre giorni.

E' MORTO GIANNINO LAI L'incidente, che ha provocato lo sfondamento della base cranica del lavoratore, è avvenuto poco dopo le 16 in località Paringianu alla Sicmi Montaggi, una ditta che ha in appalto attività di manutenzione negli stabilimenti industriali di Portovesme. A chiamare il 118 sono stati - secondo le prime frammentarie informazioni - i colleghi di lavoro dell'operaio, che perdeva molto sangue.
GIANNINO stava lavorando su un cilindro quando, per cause in corso di accertamento, è caduto da un'altezza di quattro metri.

CAGLIARI
E' MORTO EOLO CASU a 49 ANNI un elettricista in un tombino. Era intento alla sistemazione di una pompa sommersa è morto ieri sera a Cagliari. E' stato trovato poco dopo le 21:30 con il viso immerso in un tombino colmo d'acqua.
Il fatto è avvenuto in via Boiardo, nel cortile di un palazzo della Telecom, dove EOLO, un elettricista di una ditta privata, di Mogoro, stava lavorando da solo alla sistemazione di una pompa. Ancora non è chiaro come sia accaduto l'incidente.
L'uomo potrebbe essere rimasto folgorato e poi esser caduto nel tombino pieno d'acqua o è rimasto incastrato e non è riuscito a sollevarsi. Per individuare le cause della morte il magistrato competente ha disposto un'autopsia.

A Salaparuta, in Sicilia, e' morto invece un agricoltore di 73 anni, travolto da un trattore che si e' ribaltato.

martedì 8 aprile 2008

MUORE OPERAIO A ORISTANO

7 aprile

MUORE EDILE sotto le macerie in seguito al crollo di una galleria in costruzione sotto un cavalcavia, in Sardegna. L'incidente sul lavoro e' avvenuto verso le 17, all'altezza del km 75 della Carlo Felice, dove sono aperti diversi cantieri dell'Anas. Durante i soccorsi si verifica una seconda frana e un vigile del fuoco e' ferito. Subito soccorso e' trasportato in ospedale in elicottero. NON SI CONOSCONO ANCORA LE GENERALITA' DELLA VITTIMA

domenica 6 aprile 2008

E' MORTO VITO PRUSSIANO, 74 anni, AGRICOLTORE, e' morto la notte scorsa negli Ospedali riuniti di Foggia, in seguito alle ferite riportate ieri mentre era nella sua azienda agricola di Lavello (Potenza) dove e' stato investito da un autocarro in retromarcia. VITO dopo l'incidente, e' stato soccorso prima all'ospedale di Canosa (Bari) e poi trasferito a Foggia, dove e' stato ricoverato nel reparto di rianimazione con ferite a diverse parti del corpo e con un trauma addominale.

giovedì 3 aprile 2008

E' MORTO ALDO BOTASSO

Operaio ferrovie muore folgorato
Da cavi alta tensione vicino stazione Centallo, nel Cuneese
Cuneo E' MORTO ALDO BOTASSO A 52 ANNI 3 APR - ALDO Un manutentore della squadra di impianti elettrici delle ferrovie e' rimasto folgorato dai cavi dell'alta tensione. E' accaduto nei pressi della stazione di Centallo, nel Cuneese. Lo rende noto la Cgil, che aggiunge: 'Non e' ancora chiara la dinamica dell'incidente sulla quale la magistratura dovra' fare chiarezza, ma resta il fatto che si continua a morire di lavoro, con uno stillicidio di vite che pare inarrestabile'.

martedì 1 aprile 2008

E' MORTO RUGGERO DIMONTE

E' MORTO RUGGERO DIMONTE DI 48 ANNI CANOSA DI PUGLIA (BARI) 1 APR - Un agricoltore di Barletta e' morto travolto dal trattore che guidava che si sarebbe ribaltato per il cedimento del terreno. Il corpo di RUGGERO e' stato trovato, insieme con il mezzo agricolo, in una fossa poco visibile dalla strada vicino ad un terreno di sua proprieta', sulla strada che collega Barletta a Canosa di Puglia. A dare l'allarme sono stati i familiari preoccupati che l'uomo, uscito ieri mattina, nel pomeriggio inoltrato non fosse rientrato.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?