Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL. Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro, che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo. La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri. Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In allegato le nazionalità delle vittime. Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70 anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti, udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere. La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto con altri mezzi. Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono stati quasi 3000. Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza) artigianato, industria. Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro. Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni del 2025. Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il “muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nell’intero 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono centinaia i morti in province e regioni diverse LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12 (con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81 sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7 Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122 sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani‎ 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina 16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17 Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21 ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8 SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali 22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13 Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti 115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 115 i morti in infortuni domestici Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la maggioranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30% Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla. Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane dell'intero 2024 nell'intero 2024 Provincia Regione Numero di morti ogni tot. Abit. Medaglia Enna (Sicilia) 0 0 Medaglia di platino Lodi (Lombardia) 9 25440 Medaglia di carbone Trento (Trentino Alto Adige) 21 25619 Medaglia di carbone Belluno (Veneto) 8 25723 Medaglia di carbone Pisa (Toscana) 16 26300 Medaglia di carbone Viterbo (Lazio) 12 26584 Medaglia di carbone Sassari (Sardegna) 12 27760 Medaglia di carbone Potenza Basilicata 13 28514 Medaglia di carbone Chieti (Abruzzo) 13 29000 Medaglia di carbone Ascoli Piceno Marche 7 29670 Medaglia di carbone Sondrio (Lombardia) 6 30240 Medaglia di carbone Macerata (marche) 10 31.400 Medaglia di carbone Aosta (Valle d'Aosta) 4 31721 Medaglia di carbone Frosinone (Lazio) 15 32600 Medaglia di carbone Bolzano (Trentino Alto Adige) 16 32766 Medaglia di carbone Avellino (Campania) 12 34000 Medaglia di carbone Latina (Lazio) 16 35931 Medaglia di latta Salerno Campania 30 36800 Medaglia di latta Teramo (Abruzzo) 8 38732 medaglia di latta Benevento (campania) 7 39000 medaglia di latta Lucca (Toscana) 10 39004 medaglia di latta Benevento Campania 7 39142 medaglia di latta Vibo Valentia (Calabria) 4 40000 medaglia di latta Brescia (Lombardia) 31 40720 medaglia di latta Pavia (Lombardia) 13 42096 Medaglia dilatta Isernia (Molise) 2 42903 medaglia di latta L'Aquila (Abruzzo) 7 43130 medaglia di latta Caserta (Campania) 20 44450 medaglia di latta Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 7 44579 medaglia di latta Grosseto (Toscana) 5 44609 medaglia di latta Gorizia (Friuli-Venezia Giulia) 3 46558 medaglia di latta Lecce (Puglia) 17 47181 medaglia di latta Parma Emilia-Romagna 9 49000 Medaglia dilatta Brindisi (Puglia) 8 49635 medaglia di latta Ferrara (Emilia-Romagna) 7 49766 medaglia di latta Matera Basilicata 4 50225 medaglia di bronzo Prato (Toscana) 5 50922 medaglia di bronzo Bologna (Emilia-Romagna) 21 51429 medaglia di bronzo Pesaro e Urbino (Marche) 7 51530 medaglia di bronzo Rieti (Lazio) 3 52000 medaglia di bronzo Palermo (Sicilia) 24 52842 medaglia di bronzo Udine (Friuli-Venezia Giulia) 10 53000 medaglia di bronzo Reggio Emilia (Emilia-Romagna) 10 53248 medaglia di bronzo Firenze (Toscana) 19 53391 medaglia di bronzo Trapani (Sicilia) 8 54310 medaglia di bronzo Perugia (Umbria) 12 55058 medaglia di bronzo Campobasso (Molise) 4 56161 medaglia di bronzo Crotone (Calabria) 3 58522 medaglia di bronzo Mantova (Lombardia) 7 58944 medaglia di bronzo Treviso (Veneto) 15 59065 medaglia di bronzo Verona (Veneto) 15 61437 medaglia d'argento Monza Brianza (Lombardia) 14 62061 medaglia d'argento Cagliari (Sardegna) 9 62264 medaglia d'argento Messina (Sicilia) 10 63665 medaglia d'argento Ragusa (Sicilia) 5 64272 medaglia d'argento Massa-Carrara (Toscana) 3 65527 medaglia d'argento Vicenza (Veneto) 13 66545 medaglia d'argento Oristano (Sardegna) 4 67428 medaglia d'argento Modena (Emilia Romagna) 11 68000 medaglia d'argento Cremona (Lombardia) 5 71878 medaglia d'argento Asti (Piemonte) 3 72000 medaglia d'argento La Spezia (Liguria) 3 73000 medaglia d'argento Agrigento (Sicilia) 6 73600 medaglia d'argento Cuneo (Piemonte) 8 73639 medaglia d'argento Ancona (marche) 6 76800 medaglia d'argento Cosenza (Calabria) 9 78333 medaglia d'argento Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) 5 78813 medaglia d'argento Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte) 2 79883 medaglia d'argento Pescara (Abruzzo) 4 80000 medaglia d'argento Lecco (Lombardia) 4 84700 medaglia d'argento Sud Sardegna (Sardegna) 4 85000 medaglia d'argento Alessandria (Piemonte) 5 85332 medaglia d'argento Vercelli (Piemonte) 2 86934 medaglia d'argento Siena (Toscana) 3 89447 medaglia d'argento Caltanisetta (Sicilia) 3 89903 medaglia d'argento Bari (Puglia) 14 90010 medaglia d'argento Catanzaro (Calabria) 4 90586 medaglia d'argento Torino (Piemonte) 25 91114 medaglia d'argento Bergamo (Lombardia) 12 92494 medaglia d'argento Savona (Liguria) 3 93136 medaglia d'argento Venezia (Veneto) 9 94919 medaglia d'argento Piacenza (Emilia-Romagna) 3 95586 medaglia d'argento Taranto (Puglia) 6 97247 medaglia d'argento Rovigo (Veneto) 3 98333 medaglia d'argento Siracusa (Sicilia) 4 99750 medaglia d'argento Como (Lombardia) 6 100032 medaglia d'oro Napoli (Campania) 30 103567 medaglia d'oro Pistoia (Toscana) 2 104000 medaglia d'oro Padova (Veneto) 9 104030 medaglia d'oro Imperia (Liguria) 2 106500 medaglia d'oro Catania (Sicilia) 10 111330 medaglia d'oro Terni (Umbria) 2 114109 medaglia d'oro Genova (Liguria) 7 121439 medaglia d'oro Novara (Piemonte) 3 123381 medaglia d'oro Foggia (Puglia) 5 125711 medaglia d'oro Barletta-Andria-Trani (Puglia) 3 130849 medaglia d'oro Reggio Calabria (Calabria) 4 138000 medaglia d'oro Milano (Lombardia) 20 160910 medaglia d'oro Rimini (Emilia-Romagna) 2 168393 medaglia d'oro Livorno (Toscana) 2 168667 medaglia d'oro Arezzo (Toscana) 2 172187 medaglia d'oro Fermo (Marche) 1 174849 medaglia d'oro Varese (Lombardia) 5 178009 medaglia d'oro Biella (Piemonte) 1 178551 medaglia d'oro Ravenna (Emilia-Romagna) 2 195707 medaglia d'oro Roma (Lazio) 22 197897 medaglia d'oro Triste friuli Venezia Giulia 1 234662 medaglia d'oro estero 26 26 950 con i morti nelle autostrade 1056

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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domenica 29 settembre 2024

Si c'è la parità di morire come gli uomini sul lavoro

Enrica Filippi (nella foto) faceva l'autista di un furgone: faceva consegne per per una ditta di spedizionia, è morta 54 anni alla guda del furgone che si è scontrato con un tir. Di sabato alle 19 ancora lavorava: stava facendo l'ultima consegna prima di andare a casa per riposarsi, o a accudire i suoi cari come fanno generalmente tutte le donne che muoiono numerosissime sulle strade e in itinere

martedì 24 settembre 2024

1000 morti sul lavoro nel 2024

Con la morte degli autotrasportatori Giorgio Cagnasso, che ha perso la vita in una vetreria di Mondovì e dell'altro autotrasportatore morto carbonizzato, sempre ieri, in una strada del Friuli arriviamo a contare 1000 morti sul lavoro nel 2024, e questo se si contano tutti e non solo gli assicurati a Inail, tra questi già 113 agricoltori schiacciati dal trattore e sfiorano i 100 morti anche gli autotrasportatori, gli stranieri sotto i 60 anni sono il 35%: due con poco più di 20 anni pochi giorni fa. Un morto su 3 è un ultrasessantenne. Le donne muoiono numerose in itinere per la stanchezza e la fretta di conciliare il lavoro con il carico familiare: una donna è stata costretta a licenziarsi perché non gli hanno dato 15 minuti di flessibilità in entrata. Il Jobs act e l'allungamento dell'età della pensione hanno prodotto un forte aumento dei morti sul lavoro. È il Trentino Alto Adige ad avere il peggior rapporto morti sul lavoro numero di abitanti, questo perché in tanti in questa Regione muoiono schiacciati dal trattore, ma non vengono segnalati dalle statistiche ufficiali, così i morti in nero. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

lunedì 23 settembre 2024

Le incredibili morti sul lavoro che sembrano venire dall'inizio del secolo scorso: 5 altri morti tra sabato e domenica. Questa mattina siamo a 998 morti complessivi sabato e domenica

Succede ne messinese. Una storia che ha dell'incredibile quella del bracciante agricolto Filippo Calabrò: una giornata con un grande caldo, dove lavorava non c'erano alberi per prendere un pò di refrigerio, l'unica ombra era quella che si poteva avere sdraiandosi sotto il trattore. Per la stanchezza Filippo si addormenta, i suoi colleghi salgono sul trattore e lo riportano in sede, ma lì non vedono Filippo, vanno a cercarlo e lo trovano morto: il trattore gli era passato sul corpo uccidendolo. Davvero ai confini della realtà questa storia di lavoro. Ma ieri c'è stato anche un altro morto schiacciato dal trattore in provincia di Udine, sono diventatin 113 gli schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno, più tre bambini, che non dovevano essere vicini a questo "mostro". Commovente anche la vicenda di un povero giovane marocchino di 23 anni al quale hanno dovuto tagliare la gamba dopo averla avuta stritolata da un macchinario.
ggi supereremo i mille morti sul lavoro

martedì 17 settembre 2024

Ieri 5 morti sul lavoro

Alla fine ieri sono stati 5 i morti complessivi 3 sui luoghi di lavoro e due in itinere. In Val D'Aosta è morto schiacciato un operaio 55enne da un carrello mentre faceva manutenzione su una funivia. Ha perso la vita schiacciato da una pressa un manutentore esterno straniero (muoiono numerosissimi) in un'azienda di materie plastiche nel varesotto. Un agricoltore è morto schiacciato da una motozappa in Calabria. Altri due in itinere: uno in macchina l'altro in moto. http://cadutisullavoro.blogspot.it

lunedì 16 settembre 2024

Muore a soli 32 anni il pilota Luca Salvatori: anche lui è un morto sul lavoro

E' morto lo youtuber e pilota milanese Luca Salvadori. Luca, secondo quanto è emerso, è deceduto ieri durante una gara su strada in Germania, a Frohburg, valida per l’International Road Racing. Salvadori sarebbe stato coinvolto in una caduta innescata da altri piloti, come racconta il sito Speedweek. La dinamica è al vaglio degli inquirenti tedeschi, anche se sono emersi i primi particolari. Alla fine del primo giro il pilota tedesco Didier Grams sarebbe caduto in una curva e nell’incidente è rimasto coinvolto anche Salvadori, le cui condizioni sono apparse subito gravissime. Trasportato in ospedale il pilota sarebbe morto per le gravi lesioni riportate. Correva per il team bresciano Broncos.

domenica 15 settembre 2024

Cari visitatori del blog quanti di voi sanno che ieri sono morti 6 lavoratori qua e là per l'Italia ? CHI SONO IN QUESTO POST. Credo nessuno perchè è solo l'Osservatorio Nazionale di Bologna che monitopra tutti i morti sul lavoro, gli altri scopiazzano di qua e di là, spesso facendo una media delle rilevazioni dell'Osservatorio e di INAIL

Ieri, come accade spesso di sabato sono morti 6 lavoratori, ecco chi sono e dov'è accaduta la tragedia: nella provinciam di Brescia sono stati due un operaio di 49 anni riccardo Gozzi che è caduto da un cestello mentre lavorava su un capannone, la seconda vittima, essendo straniera, si conosce solo il nome come se avesse solo quello. era un imprenditore pakistano che dopo un nubifragio era salito sul tetto per verificare i danni, cadendo al suolo. Ma il giorno prima, sempre in questa provincia è morto Stefano Del Barba. La provincia di Brescia si sta confermando anche quest'anno come la "capitale dei morti sul lavoro" già 24 dall'inzio dell'anno. all'aeroporto di Fiumicino è morto Gian Calogero Cutrera di 61 anni (nella foto) due giorni prima era stato colpito da un tubo. Dove e perchè non lo scrive nessuno. In Provincia dell'Aquila muore il n° 109, si chiamava Pietro Giammaria, E' CHIEDERE TROPPO AI MEDIA SE INVECE DEL GOSSIP RELATIVO AL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA FRANCESCO LOLLOBRIGIDA GLI CHIEDESSERO COSA STA FACENDO PER QUESTA STRAGE DI AGRICOLTORI? NEL 2023 NE SONO MORTI BEN 167 IN QUESTO MODO DRAMMATICO. In Provincia di Sassari a Olbia, il propietario di un'impresa nautica è morto travolto da un muletto; già 52 i morti nel mese di settembre, 37 di questi sui luoghi di lavoro. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro http:cadutisullavoro.blogspot.it

venerdì 13 settembre 2024

Anche ieri tre morti, poi occorrono ulteriori notizie sui tre giovani cinesi morti in un incendio dentro un emporio? Stavano lavorando

Stavano lavorando i 3 giovani cinesi morti in un emporio a Milano? Nel leccese muore Domenico Miglietta, 56 anni, cadendo da un lucernario. Nel bresciano un 55enne muore schiacciato, e il 23 esimo nel 2024 sui luoghi di lavoro. Brescia capitale italiana dei morti sul lavoro. Un terzo morto in itinere Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

venerdì 6 settembre 2024

No no e no Roma è la provincia più sicura d'Italia anche quest'anno con 13 morti sul lavoro e con oltre 4000000 di abitanti è la più sicura. I morti sul lavoro bisogna saperli contare, ci mettono dentro i morti in itinere che seppur contati da Inail e diffusi insieme ai morti sui luoghi di lavoro si fa solo confusione: ma poi non ci mettono i non assicurati a Inail, gli imprenditori agricoli e i morti in nero. Ed è pure logico così pochi morti nella provincia di Roma che è una città di terziario. Anche la provincia di Milano ha pochissimi morti sui luoghi di lavoro. Anche Milano c'è moltissimo terziario. Poi muoiono anche qui molti morti in itinere per il grande spostamento che c'è per andare e tornare sul lavoro. https://www.google.com/url?rct=j&sa=t&url=https://www.romatoday.it/attualita/morti-sul-lavoro-roma-dati-2024.html&ct=ga&cd=CAEYACoTOTIzNjM4NzAwMTc1MzQ2NDY2MTIaMTIzMWRkYjBiNmU2NTQyNjpjb206aXQ6VVM&usg=AOvVaw3L-48lwrErUABUCI7QxUU_

La mamma doni gli organi di Alex morto in itinere a 18 anni. Alexandru Arteni, 18 anni, tornava alle 3 di notte dal lavoro, ed è stavo investito da un'auto pirata. Troppo gravi le sue condizioni, alle 16.30 di ieri è morto all'ospedale di Pescara. Sono già decine i morti in itinere in bicicletta e moto Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

lunedì 2 settembre 2024

Superati i 700 morti per infortuni sui luoghi di lavoro: con l'itinere così come li conta insieme INAIL siamo a 941 morti complessivi. nel post il Report dei morti sul lavoro del 2024 al 31 agosto

Con le morti ieri di luigi Persico di 49 anni caduto da un tetto mentre faceva un sopralluogo e dell'allevatore Antonello Spada caduto da cavallo mentre accudiva il bestima abbiamo superato i 700 morti sui luoghi di lavoro, che diventano 941 con l'itinere. Carlo Soricelli REPORT MORTI SUL LAVORO NEI PRIMI 7 MESI DEL 2024 Il mese si conclude con la morte di un muratore di 72 anni che probabilmente lavorava in nero, così come la stragrande maggioranza degli ultrasessantenni che sono sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) 209 su un totale di 620 e rappresentano da soli il 34% dei morti sui luoghi di lavoro, costringere a lavorare i vecchi anche nello svolgere lavori pericolosi è vergognoso; un conto è lavorare con un computer, un altro su una macchinario pericoloso, guidando un trattore (già 94 a subire nel 2024 questa morte atroce) nell’indifferenza di chi è pagato per occuparsene, già 85 gli autotrasportatori morti guidando un tir o un furgone. Sono stati 95 i morti sui luoghi di lavoro nel mese di luglio che diventano oltre 120 con i morti in itinere, muoiono numerosissimi sulle strade per e dal lavoro tantissimi motociclisti, molti di questi in giovane età, contrariamente a quel che si pensi, se guardiamo l’incidenza, non sugli occupati, ma in età lavorativa si evidenzia che la civilissima Regione Trentino alto Adige ha l’incidenza maggiore, tanti in questa regione muoiono su un trattore, sotto i 60 anni gli stranieri stanno diventando la maggioranza dei morti sul lavoro, romeni, marocchini, tunisini e albanesi quelli che muoiono di più ma ormai ci sono tutti i continenti in questa conta orribile. Altre notizie a disposizione per chi è interessato. Carlo Soricelli OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 30 luglio Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 620 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 853 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 80 sui luoghi di lavoro (123 con itinere) Milano 10, Bergamo 3 Brescia 17 Como 5 Cremona 3 Lecco 4 Lodi 6 Mantova 5 Monza Brianza 9 Pavia 8 Sondrio 4 Varese 3 CAMPANIA 59 sui luoghi di lavoro (79 con itinere) Napoli 16 Avellino 8 Benevento 3 , Caserta 17 Salerno 15 2 EMILIA ROMAGNA 53 sui luoghi di lavoro (71 con itinere) Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 7 Parma 5 Ravenna 2 Reggio Emilia 8 Piacenza 1 SICILIA 51 sui luoghi di lavoro (71 con itinere) Palermo 15 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 8 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 6 TOSCANA 44 sui luoghi di lavoro (59 con itinere) Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 4, Massa Carrara 1 Pisa‎ 9 Pistoia 1 Siena 2 Prato 5 VENETO 42 sui luoghi di lavoro (61 con itinere) Venezia 6 Belluno 3 Padova 5 Rovigo 1 Treviso 7 Verona 11 Vicenza 8 LAZIO 39 sui luoghi di lavoro (71 con itinere) Roma 13 Viterbo 5 Frosinone 9 Latina 9 Rieti PIEMONTE 36 sui luoghi di lavoro (51 con itinere) Torino 15 Alessandria 4 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella Cuneo 4 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 1 Vercelli 1 PUGLIA 32 sui luoghi di lavoro (48 con itinere) Bari 9 BAT 2 Brindisi 7 Foggia 3 Lecce 6 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 31 sui luoghi di lavoro (44 con itinere) Bolzano 13 Trento 17 ABRUZZO 23 sui luoghi di lavoro (34 con itinere) L'Aquila 5 Chieti 9 Pescara Teramo 5 SARDEGNA 23 sui luoghi di lavoro (33 con itinere) Cagliari 7 Sud Sardegna 1 Nuoro 3 Oristano 4 Sassari 7 MARCHE 22 sui luoghi di lavoro (28 con itinere) Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 4 Ascoli Piceno 3 CALABRIA 16 sui luoghi di lavoro (24 con itinere) Catanzaro 4 Cosenza 7 Crotone 1 Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 3 FRIULI VENEZIA GIULIA 11 sui luoghi di lavoro (19 con itinere) Pordenone 5 Triste 1 Udine 3 Gorizia 2 LIGURIA 11 sui luoghi di lavoro 18 con itinere) Genova 2 Imperia 2 La Spezia 2 Savona 1 UMBRIA 8 sui luoghi di lavoro (12 con itinere) Perugia 7 Terni 1 BASILICATA 11 sui luoghi di lavoro (15 con itinere) Potenza 8 Matera 3 Molise 6 (9 con itinere) Campobasso 4 Isernia 2 (8) VALLE D’AOSTA 3 sui luoghi di lavoro (4 con itinere) Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia 94 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 85 gli autotrasportatori 74 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumenteranno moltissimo come nel 2023 62 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente molto più degli uomini 17 i boscaioli morti

domenica 1 settembre 2024

Report morti sul lavoro nei primi 8 mesi del 2024 RENDIAmo omaggio al povero Nicola Mandalozzo morto ieri dopo 16 mesi di coma irreversibile dopo essere caduto da 6 metri mentre installava un condizionatore

Il mese si conclude con 77 morti sui luoghi di lavoro che diventano più di 100 con i morti in itinere, tanti in moto. Questo mese le categorie con più morti sono sempre le stesse: agricoltura, autotrasporto e edilizia, sono stati 26 di questi 16 gli schiacciati dal trattore in agosto. 7 gli autotrasportatori e 7 gli edili. SUI LUOGHI DI LAVORO NEL 2024. dall’inizio dell’anno siamo a 937 morti complessivi con itinere a altre categorie che lavorano sulle strade come gli agenti di commercio, di questi 698 sui luoghi di Lavoro. Sono 280 gli ultrasessantenni che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, il 32,5% sotto i sessant’anni sono stranieri. Con le comunità di romeni, albanesi e marocchini con più morti. E’ il TRENTINO Alto Adige che in rapporto al numero di abitanti è la regione con più morti: la provincia di Trento e di Brescia sono quelle che hanno l’incidenza di morti più alta rispetto alla popolazione. Le province con più morti sui Luoghi di lavoro sono: Brescia 20 morti, Salerno 19, Caserta e Napoli 18, Palermo e Trento 17. OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 31 agosto Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 698 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 937 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 93 sui luoghi di lavoro (132 con itinere) Milano 11, Bergamo 5 Brescia 20 Como 5 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 6 Mantova 5 Monza Brianza 11 Pavia 11 Sondrio 5 Varese 3 CAMPANIA 69 sui luoghi di lavoro (89 con itinere) Napoli 18 Avellino 9 Benevento 5 , Caserta 18 Salerno 19 EMILIA ROMAGNA 57 sui luoghi di lavoro (75 con itinere) Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 8 Parma 5 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 53 sui luoghi di lavoro (73 con itinere) Palermo 17 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 8 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 6 TOSCANA 47 sui luoghi di lavoro (62 con itinere) Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa11 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5 VENETO 47 sui luoghi di lavoro (65 con itinere) Venezia 6 Belluno 3 Padova 6 Rovigo 1 Treviso 8 Verona 12 Vicenza 10 LAZIO 43 sui luoghi di lavoro (72 con itinere) Roma 14 Viterbo 6 Frosinone 9 Latina 11 Rieti PIEMONTE 39 sui luoghi di lavoro (52 con itinere) Torino 16 Alessandria 4 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 4 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 1 Vercelli 1 PUGLIA 40 sui luoghi di lavoro (55 con itinere) Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 7 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 32 sui luoghi di lavoro (45 con itinere) Bolzano 14 Trento 17 ABRUZZO 25 sui luoghi di lavoro (35 con itinere) L'Aquila 5 Chieti 10 Pescara Teramo 6 SARDEGNA 28 sui luoghi di lavoro (39 con itinere) Cagliari 7 Sud Sardegna 2 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 9 MARCHE 24 sui luoghi di lavoro (29 con itinere) Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 4 Ascoli Piceno 5 CALABRIA 18 sui luoghi di lavoro (26 con itinere) Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 3 FRIULI VENEZIA GIULIA 12 sui luoghi di lavoro (20 con itinere) Pordenone 5 Triste 1 Udine 4 Gorizia 2 LIGURIA 15 sui luoghi di lavoro 20 con itinere) Genova 3 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 9 sui luoghi di lavoro (14 con itinere) Perugia 8 Terni 2 BASILICATA 11 sui luoghi di lavoro (15 con itinere) Potenza 8 Matera 3 Molise 6 (9 con itinere) Campobasso 4 Isernia 2 (8) VALLE D’AOSTA 3 sui luoghi di lavoro (4 con itinere) Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 107 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 95 gli autotrasportatori 81 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 70 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 18 i boscaioli morti

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?