
PANTELLERIA(PANTELLERIA) 30 SET
Genova, 26 set. -
E' MORTO UN AGENTE DI POLIZIA di 36 anni . D.P E' MORTO QUESTA NATTE dopo essere stato raggiunto da una coltellata che gli ha perforato il polmone. L'agente era intervenuto in una abitazione del quartiere Pontedecimo dove vive D. P., 26 anni, infermo di mente. Il ragazzo stava discutendo con i genitori e dopo un momento di dialogo con gli agenti delle due pattuglie del reparto prevenzione crimine ha impugnato il coltello scagliandosi contro l'agente.
GROSSETO, 10 SET- E' MORTO AGOSTINO BORDELLI L'OPERAIO RIMASTO COINVOLTO IERI IN UN GRAVE INFORTUNIO SUL LAVORO. E' MORTO dopo 24 ore di agonia l' operaio edile di 60 anni coinvolto in un incidente sul lavoro ieri mattina a Grosseto. Il decesso e' avvenuto questa mattina al Policlinico Le Scotte di Siena. L'uomo era ricoverato in neurochirurgia. L'incidente e' avvenuto mentre l'operaio si trovava su un piccolo ponteggio mobile per la copertura di una piscina in un agriturismo in localita' Casa Migliorini, nel comune di Campagnatico. |
- RENDE (COSENZA), 9 SET - E' MORTO ROSARIO RUFFOLO OPERAIO DI RENDE ROSARIO e' morto in un incidente sul lavoro a Rende. ROSARIO che stava lavorando alla realizzazione di un tratto di fognatura in un cantiere edile nella zona industriale della citta', e' stato travolto dall'improvviso cedimento del terreno. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. |
E' MORTO GIOVANNI ANGELI. E' MORTO REMO VAIRA. Sono due cognati le vittime dell'incidente sul lavoro accaduto stamani intorno alle 8.30 a Ono San Pietro. Remo Vaira, 53 anni, abitava a Ono San Pietro, mentre Giovani Angeli, 64 anni, era di Capo di Ponte. I due sono stati travolti dal crollo di un muro. La disgrazia e' accaduta in una cascina.
Della ricostruzione della dinamica della disgrazia si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Breno e della stazione di Capodiponte, intervenuti con i funzionari dell'Asl,
i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.
MILANO, 8 SET - E' MORTO UN ARTIGIANO DI 29 ANNI per un trauma cranico dopo una caduta accidentale di 3 metri da un lucernaio. L'incidente e' avvenuto mentre stava lavorando in un cantiere edile a Vailate (Cremona). L'uomo, residente a Bagnolo Mella (Brescia), dopo la caduta e' stato immediatamente soccorso e portato in eliambulanza all'ospedale di Cremona, dove e' deceduto per un 'trauma da precipitazione'. La salma e' ora a disposizione dell'autorita' giudiziaria. |
Basta con gli intellettuali
che si occupano dei lavoratori solo per girarci un film o un dibattito politico; che speculano sulle urla disperate di un operaio che sta bruciando nonostante la madre si sia opposta: CHE ORGANIZZANO DIBATTITI SULLA CLASSE OPERAIA SENZA MAI AVER VISTO UN OPERAIO VERO O SENZA MAI CHIAMARNE UNO CHE POSSA ESPRIMERE OPINIONI SULLE SUE CONDIZIONI.
PER PIACERE EVITATECI ANCORA I VOSTRI "INTERESSAMENTI" E SE VOLETE PROPRIO AIUTARCI RISPETTATE IL NOSTRO DOLORE E QUELLO DEI FAMIGLIARI DELLE VITTIME CON IL SILENZIO.
E' MORTO GIOVANNI CABRAS OPERAIO FORESTALE DI 40 ANNI. LA LOTTA AGLI INCENDI ha ucciso ancora. E' successo in Sardegna, in provincia di Nuoro, dove un'autobotte del servizio regionale antincendi impegnata nell'opera di spegnimento di un rogo, si è ribaltata. L'autista é riuscito a salvarsi, ma Giovanni Cabras, di 40 anni, di Baunei, operaio dell'Ente Foreste, è morto. Sul posto sono intervenuti i medici del 118,
NIENTE HANNO POTUTO FARE I MEZZI DI SOCCORSO GIOVANNI è rimasto incastrato sotto il mezzo pesanteE' MORTO UN OPERAIO DI di 38 ANNI A ROMA. F.S E' MORTO questa mattina mentre era impegnato in alcuni lavori di manutenzione negli uffici dell'esattoria comunale di via dei Normanni. L'OPERAIO è precipitato da una scala mentre stava riparando un quadro elettrico. Inutile l'intervento dei sanitari del 118, l'operaio
è infatti morto sul colpo.
E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 78 ANNI SCHIACCIATO DA UN TRATTORE Ad Arson di Feltre (Belluno)
L'AGRICOLTORE UN OPERAIO BRASILIANOUN AGRICOLTORE stava percorrendo una strada boschiva quando il mezzo si è capovolto, schiacciandolo. Un elicottero, munito di verricello di 5 metri, si è portato sul posto, consentendo ad un medico e ad un tecnico del soccorso alpino di tentare, inutilmente, la rianimazione.
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.