morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 31 luglio 2009

I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO CALANO DI PIU' DEL 10% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO SCORSO.

TUTTI I DATI SUI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO FINO AL 31 LUGLIO DEL 2009 COMPARATI CON QUELLI DELLO STESSO PERIODO DEL 2008. DATI RICAVATI DALL’ELABORAZIONE DI TABELLE EXCEL
Dall'inizio dell'anno i morti per infortuni sul lavoro sono stati 321 contro i 358 dello stesso periodo dell’anno scorso. Se si considerano, come fanno, a mio parere erroneamente, la maggior parte dei media e delle agenzie di comunicazione, anche i lavoratori morti per le strade, mentre vanno o tornano dal lavoro o che sono deceduti sul lavoro per morte naturale, le vittime sono più di 600. Ma a mio parere questo è un altro grave problema che va affrontato in altro modo per le problematiche che sono diverse.
Assistiamo quindi ad un importante calo delle vittime, superiore al 10%. Nel mese di luglio 2009 (ore 15) i morti sono stati 51, contro i 66 del 2008.
I morti in agricoltura dall’inizio dell’anno sono stati 100, in edilizia 99, nell’industria 55, 15 nell’autotrasporto (camionisti).
I morti tra gli stranieri sono stati a fine luglio di quest’anno 42, quasi tutti romeni, marocchini e albanesi che muoiono per la maggior parte nei cantieri.
La maggiore attenzione dei cittadini, dei media, dei sindacati e quella costante del Presidente Napolitano, sta facendo ottenere dei grandi risultati.
Anche questo blog molto visitato, con più di 80.000 contatti dal 1 gennaio 2008, sta dando un piccolo contributo per la sensibilizzazione verso questo terribile problema sociale.
Bisogna però porre l’accento al fatto che anche la crisi economica ha dato un contributo importante nel far diminuire i morti per infortuni sul lavoro.
Lancio l’ennesimo appello ai Media, alle Commissioni del Senato e della Camera dei Deputati sulle “Morti bianche” e ai Sindacati per sensibilizzare ancora di più le categorie più a rischio: l’agricoltura e l’edilizia che da sole hanno nelle loro categorie più della metà dei morti per infortuni sul lavoro. Purtroppo, è la mia regione l’Emilia Romagna che ha quest’anno, fino ad oggi, il triste primato dei morti per infortuni sul lavoro, già 37 dall’inizio dell’anno, con la provincia di Bologna, che ha già superato il numero dei morti di tutto l’anno scorso. Segue la Lombardia con 34 morti che ha però il doppio degli abitanti. Sarà impossibile risolvere completamente questo problema e queste tragedie che colpiscono innumerevoli famiglie e le coscienze di tutti i cittadini, ma ridurle drasticamente è possibile, io continuerò a monitorare giorno per giorno i “caduti sul lavoro”sperando che queste morti diventino solo un cattivo ricordo.
Carlo Soricelli
metalmeccanico in pensione

giovedì 30 luglio 2009

E' MORTO ANDREA MEDICI A LA SPEZIA. E' MORTO UN GIOVANE DI 25 ANNI IN UN CANTIERE DI BRESSO DI MILANO. E' MORTO VINCENZO SPINIELLO A AREZZO

La Spezia 29 luglio E’ MORTO ANDREA MEDICI DI 46. ANDREA faceva l’operaio della ditta spezzina “Pannuccio” ditta specializzata nel montaggio di tende da sole, di appena 46 anni è morto ieri nel primo pomeriggio precipitando dal sesto piano di una palazzinamentre stava praticando dei fori sulla facciata della palazzina stessa per installare una tenda da sole sul terrazzo . Era un operaio ‘consumato’, Andrea Medici, il più affidabile ed esperto della ditta spezzina ‘Panuccio’. Trent’anni di lavoro alle spalle, affidabile, svelto, sempre disponibile. Il tipo di persona alla quale i colleghi, nel momento del bisogno, si rivolgono per avere una ‘dritta’, un consiglio, un parere tecnico. Eppure l’accortenza, l’abitudine a manovrare gli arnesi del mestiere, l’abilità nel restare sospeso su una scala, a venti metri di altezza, per installare le tende da sole sulle terrazze di mezza città non sono bastate a salvargli la vita. Andrea Medici, 46 anni appena compiuti, è morto ieri nel primo pomeriggio precipitando dal sesto piano di una palazzina di via Paverano, a Fabiano Basso.

Milano, 30 lug. E’ MORTO UN GIOVANE DI 25 ANNI per un incidente mortale stamane in un cantiere edile a Bresso, comune in provincia di Milano. Secondo le prime informazioni un operaio di 25 anni circa e' morto all'interno della struttura in via Pascoli nella quale stava lavorando. Ancora da chiarire la dinamica dell'episodio su cui stanno indagando le forze dell'ordine. Dai primi accertamenti emerge che l'operaio sarebbe morto in seguito a una caduta. Immediati i soccorsi del 118, ma per il ragazzo non c'e' stato nulla da fare.


AREZZO, 30 LUG E’ MORTO VINCENZO SPINIELLO. VINCENZO un operaio e' morto battendo la testa in seguito al cedimento della base di un pilone di cemento armato che gli era finito su una gamba. E' accaduto stamani nel cantiere del nuovo centro affari di Arezzo. L'operaio, originario di Castelvolturno (Caserta), si chiamava Vincenzo Spiniello, 59 anni,e stava per andare in pensione. Stava rimuovendo il pilone con altri compagni quando questo gli e' caduto su una gamba,imprigionandolo. L'uomo e' caduto all'indietro sbattendo violentemente la testa.

mercoledì 29 luglio 2009

ALTRI DUE MORTI IN EMILIA ROMAGNA. E' MORTO GIUSEPPE FERRI SCHIACCIATO DAL TRATTORE A CASTELNOVO MONTI. E' MORTO DAMIANO MOLINARI GOMMISTA DI 33 ANNI

Reggio Emilia 28 luglio E’ morto Giuseppe Ferri dopo un infortunio mortale nella tarda serata di ieri nella frazione Bondolo di Castelnovo Monti. Un agricoltore pensionato di 74 anni, Giuseppe Ferri ha perso la vita mentre raccoglieva fieno nel suo podere con il suo motoranghinatore. A un certo punto, per la forte pendenza del terreno, il mezzo agricolo si è ribaltato all'indietro e ha schiacciato l'anziano. L'accaduto è stato scoperto alle 22.30. Giunti sul posto, i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto per arresto cardiaco a seguito di un trauma cranico e del rachide cervicale. Nel podere sono giunti anche i carabinieri di Castelnovo Monti, che hanno eseguito gli accertamenti del caso.

Parma 29 luglio E’ morto Damiano Molinari. Un altro gravissimo incidente sul lavoro è costato la vita a Damiano Molinari, 33 anni, titolare dell’officina da gommista ad Albareto, sulla via Provinciale, a due passi dal campo sportivo. L’uomo, insieme al padre Bruno, stava lavorando accanto al cerchione della ruota di un carro: il pneumatico è scoppiato improvvisamente. Lo scoppio ha colpito in pieno il giovane titolare dell’officina, per il quale non c’è stato scampo. La violenza della deflagrazione è stata tale che persino il tetto dell’officina è stato danneggiato. Anche il padre Bruno è stato lievemente ferito e stao trasportato all’Ospedale santa Maria di Borgotaro Damiano Molinari - che era molto conosciuto e stimato in paese - è deceduto poco prima dell’arrivo dell’Elisoccorso da Parma. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Borgotaro, la polizia municipale, l’automedica e i Carabinieri di Borgotaro, ai quali sono affidate le indagini per appurare le cause e le modalità del tragico incidente, che ha vasto cordoglio nell’intera comunità

martedì 28 luglio 2009

E' MORTO LINO BACCIARELLI DOPO 2 SETTIMANE DI AGONIA DOPO ESSERE STATO TRAVOLTO DAL TRATTORE A CAMPAGNATICO DI GROSSETO. E' MORTO MARIO CASSITTA A OLB


Olbia 28 luglio E’ morto Mario Cassitta di 3 I anni. Mario un giovane operaio è rimasto schiacciato da un muletto. Stava trasportando un carico di pneumatici quando il muletto è incappato in una buca sbilanciandosi. Nel tentativo di mettersi in salvo,l'operaio si è lanciato dalla postazione di guida finendo a terra, ma sfortunatamente ha incrociato la stessa traiettoria del carrello elevatore che gli è piombato addosso, schiacciandolo


Grosseto 28 luglio E’ morto Lino Bacciarelli. Lino, pensionato di 82 anni di Campagnatico, è deceduto dopo due settimane di agonia. Venerdì 10 luglio era stato travolto dal proprio trattore mentre stava effettuando alcuni lavori nel proprio orto, esattamente due settimane dopo - venerdì scorso - è morto all’ospedale di Grosseto. Era ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione, in condizioni sempre più disperate via via che passavano i giorni. Perché i danni che aveva riportato erano ingenti. Un incidente dalle modalità assurde quello avvenuto la mattina del 10 luglio in località Caselle. Lino, secondo quanto era stato ricostruito, stava attingendo acqua con una pompa attaccata alla presa di forza del trattore. Il mezzo aveva iniziato a muoversi e l’anziano era stato urtato dalla ruota nel tentativo di risalire a bordo per fermare la marcia del trattore. L’impatto col trattore, però, aveva provocato uno schiacciamento del torace con conseguenze soprattutto ai polmoni, ma anche al cuore. Poche ore dopo il ricovero, per di più, Bacciarelli aveva subìto un arresto cardiocircolatorio. Per due settimane ha combattuto contro la morte nel reparto di Rianimazione, ma alla fine ha ceduto, anche per il calo di reattività del fisico dovuto all’età avanzata. Col passare dei giorni le infezioni polmonari e gli scompensi cardiaci conseguenze dell’incidente sono diventati sempre più acuti, fino al decesso. Il magistrato, a scopo precauzionale, ha comunque disposto l’autopsia che è stata effettuata ieri mattina all’obitorio dall’equipe di Medicina legale di Siena, composta dal dottor Matteo Benvenuti e dal tecnico Mauro Borghi. I funerali di Bacciarelli si svolgeranno questa mattina, alle 10, a Campagnatico. Il paese in questi giorni si è stretto nel dolore vicino ai familiari

lunedì 27 luglio 2009

E' MORTO PAOLO CICCATERI. E' MORTO UN AGRICOLTORE TRA LE MALGHE DI MEZZAVIA E PREGOLINA IN PROVINCIA DI TRENTO

Varese 27 luglio E’ MORTO SERAFINO CONTINI. Serafino un anziano contadino e' morto schiacciato dal suo trattore mentre stava tornando a casa attraverso alcuni campi. Il tragico incidente e' avvenuto stasera attorno alle 19. Secondo una prima ricostruzione, Serafino Contini, 83enne residente a Cardana di Besozzo giunto all'altezza di via Brugnoni, dove abitava, ha perso il controllo del mezzo agricolo che si e' ribaltato senza lasciargli scampo alcuno. Sul posto Vigili del fuoco, carabinieri e sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

LATINA 27 luglio. E’ morto Paolo Ciccateri. Dopo oltre una settimana di agonia, non ce l’ha fatta Paolo Ciccateri, l’elettricista di 50 anni di Maenza volato da un’altezza di circa 4 metri, la scorsa settimana, mentre stava montando le luminarie per le vie del paese, in occasione della Festa del Cacciatore. Festa, che ora è stata annullata in segno di lutto. Paolo Ciccateri stava lavorando da volotario, come molti altri cittadini di Maenza che stavano organizzando la festa. Dopo l’incidente, era stato ricoverato all’ospedale Goretti di Latina, dove ieri – purtroppo – è deceduto. Ora, la Procura dovrà accertare eventuali responsabilità e la dinamica dell’incidente.

Trento, 27 lug. E' MORTO UGO NARDELLI AGRICOLTORE DI 50 ANNI.UGO E' MORTO MENTRE CARICAVA DEI TRONCHI - Ancora un infortunio mortale sul lavoro nel Trentino. Si e' verificato verso le 11 al monte Bondone, sopra il capoluogo, dove un uomo di Sopramonte, tra le malghe di Mezzavia e Pregolina, stava caricando dei tronchi, quando e' caduto in un burrone, battendo violentemente il capo. La disgrazia si e' verificata sotto gli occhi del cognato che lo stava aiutando

E' MORTO MARIO PIU A CAUSA DI UN INCENDIO A ORISTANO. E' MORTO DANIELE BARBUS VASILE A TERAMO

Teramo 24 luglio E’ morto Daniele Barbus Vassile romeno di 22 anni. Daniele che lavorava in un cantiere di triturazione di inerti sarebbe finito sotto una macchina utilizzata per la triturazione dei sassi. Questa la prima ricostruzione delle forze dell'ordine che
su indicazione della magistratura hanno aperto un'inchiesta. Il giovane

ORISTANO E’ MORTO MARIO PIU PASTORE DI 58 ANNI. MARIO è stato sorpreso dalle fiamme mentre cercava di salvare dal fuoco le sue vigne. Sembra che ci sia una strategia dietro gli incendi», ha accusato giovedì l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Giorgio Oppi. «Non si capisce come sia possibile che questi roghi siano partiti nello stesso tempo. Giovedì era una giornata particolare: si sono commemorati i morti dell'incendio di Curraggia del 1983». Due persone sono morte proprio in seguito ai vasti incendi divampati nelle campagne del Sassarese. La prima vittima è un pastore di 58 anni, Mario Piu, di Pozzomaggiore. La seconda vittima è Antioco Serra, allevatore cardiopatico di 56 anni, di Mores (sempre in provincia di Sassari). Piu è stato sorpreso dalle fiamme a metà pomeriggio mentre cercava di salvare il suo gregge. Serra è stato stroncato da un infarto mentre di corsa tentava di mettersi in salvo dalle fiamme, dopo aver cercato di limitare i danni nella sua vigna. Le fiamme sono arrivate anche a sfiorare il municipio di Loiri, piccolo centro della Gallura. Le fiamme sono partite dalle campagne di Berchiddeddu, frazione di Olbia che è stata evacuata, e, sospinte dallo scirocco si sono dirette verso il paese, sfiorando il centro abitato. Evacuate anche le borgate di Montelittu, Zappallì, Trudda e Azzanì. Decine gli intossicati, compresi vigili del fuoco e volontari, ma nessuno è grave.

giovedì 23 luglio 2009

E' MORTO VINCENZO PETROSINO A COMO

COMO, 23 LUG E’ morto, Vicenzo Petrosino, 54 anni. Vincenzo è morto stamani a Como schiacciato contro un muro da un camion-gru. L'incidente e' avvenuto durante i lavori di sostituzione dell'illuminazione in una strada in salita in una zona residenziale. Petrosino con 2 colleghi aveva appena sostituito un pilone. Da una prima ricostruzione, Vincenzo si e'spostato sul fianco del camion e stava manovrando i comandi della gru quando l'automezzo si e' mosso improvvisamente schiacciandolo.

mercoledì 22 luglio 2009

E' MORTO A CASALBOLOGNESE DI BOLOGNA SILVANO BACCI SCHIACCIATO DA UN TORO

Bologna 21 luglio È morto SILVANO BACCI calpestato da un toro del suo allevamento, mentre stava cercando di caricarlo su un carrello. È stata questa la tragica fine di Silvano allevatore di 39 anni, morto in mattinata mentre si trovava in una zona collinare del comune di Casalfiumanese tra le frazioni di San Clemente e San Martino in Pedriolo. Insieme al fratello aveva raggiunto i prati, non molto distanti dalla loro azienda agricola, dove stava pascolando la sua mandria. Insieme avrebbero dovuto riportare nella stalla un toro infortunatosi ad una zampa. Mentre stavano cercando di trascinare il toro su un carrello, l’allevatore è scivolato e la bestia l’ha calpestato sfondandogli la cassa toracica e il cranio. Una ventina di minuti dopo i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Gli accertamenti sono stati eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Imola ed il magistrato ha già disposto la restituzione della salma ai familiari.

martedì 21 luglio 2009

E' MORTO A PALERMO IL MARITTIMO FRANCESCO VITIELLO. E' MORTO TARCISO CARDILLI AGRICOLTORE DI AVEZZANO


L’Aquila 20 luglio E’ morto Tarciso Cardilli, di 61 anni,
ad Avezzano in provincia di L’Aquila, mentre rientrava a casa con il trattore, quando il grande cassone in ferro attaccato al mezzo agricolo si è capovolto in un fossato alla sua destra schiacciando il conducente. Tarciso ex dipendente della Fiat aveva deciso di aiutare un amico agricoltore in alcuni lavori nei terreni del Fucino. Per motivi ancora in accertamento Cardilli è stato estratto ancora vivo dai vigili del fuoco è morto durante il trasferimento all'ospedale di Avezzano.


Palermo 21 luglio. E' morto Francesco Vitiello marittimo di 43 anni. Francesco è morto stamattina nel porto di Palermo. Francesco, originario di Ponza, è deceduto durante le fasi di carico e scarico di merci da una nave, schiacciato da un mezzo meccanico. La polizia di Stato, che si occupa dell'indagine, sta ricostruendo la dinamica dell'incidente.

Catanzaro 19 luglio E’ morto Salvatore Vivino, agricoltore cinquantaduenne di San Floro. Salvatore è morto a seguito di un incidente mentre lavorava con il trattore. L'episodio è accaduto nelle campagne di San Floro, venerdì pomeriggio, ma il corpo è stato ritrovato in tarda serata. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma e dei Vigili del fuoco, l'uomo, sarebbe stato risucchiato dalla fresa attaccata al trattore con il quale stava lavorando la terra. L'allarme e' scattato solo quando la moglie non lo ha visto rientrare a casa. Per recuperare i resti dell'uomo, secondo quanto trapelato oggi, e' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco.

lunedì 20 luglio 2009

E' MORTO GIUSTINIANO CADEN A TRENTO. E' MORTO ALESSIO MACCANTI A FIRENZE, E' MORTO ADONE DEL NEGRO A TERAMO. E' MORTO ANDREA PUCCINI A VERONA

Bolzano, 20 lug E’ morto Hubert Greis, 45 anni di Tarces. Hubert è morto sulla montagna in Val Senales, in Alto Adige. Mentre in tarda serata stava riportando a valle il suo gregge di capre lungo un sentiero particolarmente scosceso, e' scivolato e precipitato in un burrone per 200 metri morendo sul colpo sotto gli occhi del figlio di vent’anni.

VARESE 20 LUGLIO E' MORTO GIANNI MACCHI. Non ce l’ha fatta Gianni Macchi, l’operaio di 53 anni originario di Fagnano ma attualmente residente con la moglie a Veniano (Como), vittima del drammatico infortunio sul lavoro avvenuto l’altro ieri, intorno alle 11, a Gorla Maggiore. Nel pomeriggio di ieri i medici dell’ospedale di Legnano hanno dichiarato la morte cerebrale: le 6 ore di osservazione (scadute in nottata) non hanno portato a miglioramenti e il decesso è stato dichiarato mentre i familiari decidevano se autorizzare o meno l’espianto degli organi. Dalla Cgil, intanto, arriva un’accusa fortissima: «Il governo sta limitando le normative in materia di sicurezza sul lavoro – dice Gianmarco Martignoni, della segreteria provinciale Cgil – Questo significa minore tutela per i lavoratori e maggior rischio di infortuni mortali, come accaduto a Gorla Maggiore. E’ necessario, invece, un inasprimento dei controlli che obblighino gli imprenditori a fornire ai dipendenti tutta la necessaria assistenza nonché tutela».
Macchi, operaio esperto da anni dipendente in un’azienda di via Boschi Belli a Gorla Maggiore, azienda impegnata nella tornitura e nella filatura di pezzi in metallo, l’altro ieri mattina, come ogni mattina da molti anni a questa parte, ha raggiunto il posto di lavoro. Ha avviato il tornio, come sempre, e si è messo a lavorare. Quello stesso tornio l’ha risucchiato. Non è chiaro se la machina abbia agganciato un indumento oppure abbia agito sulla pelle: certo è che un braccio di Macchi è stato agganciato e praticamente aspirato dalla macchina. Macchina che ha continuato a funzionare mentre l’arto veniva menomato e l’operaio rimediava ferite molto gravi anche alla testa. La macchina non si è mai fermata: «Per questo – spiega Martignoni – chiederemo verifiche approfondite. E’ strano che un tornio dotato di tutte le misure di sicurezza necessarie continui ad agire anche in caso di un incidente tanto grave». Bloccato il macchinario, i colleghi di Macchi hanno chiamato i soccorsi. L’uomo è stato trasportato in ospedale a Legnano dove è stato sottoposto ad un grave intervento chirurgico e quindi ricoverato nel reparto di terapia intensiva. I medici non hanno mai sciolto la prognosi e ieri pomeriggio è arrivata la dichiarazione di morte cerebrale e quindi la contestazione del decesso in nottata.
Il tornio utilizzato da Macchi intanto è stato posto sotto sequestro. Asl e carabinieri dovranno determinare se ogni misura di sicurezza prevista dalle normative era stata applicata al momento dell’incidente. Al vaglio anche la possibilità dell’errore umano. «Resta la carenza di controlli e di leggi che garantiscano l’incolumità dei dipendenti – dice Martignoni – Senza i dovuti controlli le aziende non investiranno mai né nella formazione, che è indispensabile, né nell’applicare ogni misura necessaria per evitare incidenti gravi come quello avvenuto a Gorla. In Italia sono 1200 gli infortuni mortali in media all’anno sul lavoro; 600 riguardano i trasporti e la provincia di Varese è tra le prime 5 province in Italia per incidentalità. Certo perché qui la produttività è più alta, ma è necessario intervenire per garantire una maggiore sicurezza per tutti».Simona Carnaghi

Trento e’ morto Giustiniano Caden agricoltore di 84 anni. Giustiniano è stato schiacciato dal trattore al quale aveva dimenticato di tirare il freno a mano o che probabilmente si era avviato da solo per un guasto elettrico. Il mezzo lo ha travolto mentre che cercava di risalire sul trattore per fermarlo. Lascia la moglie e tre figli adulti.

18-lug Firenze Alessio Maccanti 44. Alessio era uno degli addetti alla pulizia della stazione Campo Marte di Firenze, dipendente della Ditta Operosà. Secondo la ricostruzione l'uomo era sul bordo della piattaforma con il busto sporto verso la massicciata, si pensa stesse cercando di pulire una canalina dell'acqua.L'Eurostar 9398 diretto a Trieste lo ha urtato scaraventandolo lontano. L'operaio è morto sul colpo.

18-lug TERAMO . e’ morto Adone Del Negro 47 anni. Adone stava lavorando con il trattore nella sua azienda vinicola, che si è ribaltato schiacciandolo. L'uomo è moro sul colpo il suo corpo è stato estratto dai vigili del fuoco in un costone. Lascia la moglie e due figli di cui la più piccola di pochi mesi.

19 Luglio Verona E’ morto Andrea Puccini. La morte di Andrea getta nel dolore l'intero comparto del marmo, più volte colpito da incidenti sul lavoro Disperazione dei colleghi: «Non c'entrano la bravura o la sicurezza, a volte basta una distrazione».

E' morto Moustapha Scara a Firenze, E' morto Gennaro Der Simone a Napoli. E' morto Giuliano Fratti a Piacenza

Napoli, 18 giu E' morto Gennaro Di Simone. Simone è rimasto folgorato mentre eseguiva dei lavori a una pompa idraulica nell'abitazione di un cliente il 31enne Gennaro De Simone, titolare di una ditta per la manutenzione di impianti idrici di Casalnuovo di Napoli. L'infortunio e' avvenuto a Pomigliano d'Arco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno denunciato per omicidio colposo l'esecutore della messa in opera dell'impianto e il proprietario di casa, mentre impianto elettrico e pompa idrica sono stati sottoposti a sequestro.


14-lug Piacenza E’ morto Giuliano Fratti 53 anni. Giuliano è stato investito da un autocarro da 75 quintali, che stava viaggiando da Piacenza in direzione di Parma, all'altezza di Pontenure ha travolto Giuliano che si trovava fra la prima corsia e la piazzola di sosta.

giovedì 16 luglio 2009

E' MORTO ANGELO CONOSCENTI A ENNA. E' MORTO UN MURATORE ALBANESE A PESCHIERA BORROMEO DI MILANO

14-lug Enna Angelo Conoscenti 45 anni. Angelo schiacciato da un trattore con cui stava effettuando lavori. E' morto sul colpo. Sono intervenuti i carabinieri per accertare anche se Conoscenti era un lavoratore in nero.

14-lug MILANO E' MORTO H.S MURATORE ALBANESE DI 41 ANNI dopo essere caduto dal cestello di una gru che si trovava a circa dieci metri da terra. Stava posizionando dalla gru alcuni pilastri di cemento prefabbricati. Uno di questi ha però ceduto, ha urtatocontro la gru e provocato la caduta. L'uomo, in Italia da otto anni e con regolare permesso di soggiorno, era sposato con due figli di sette e undici anni. L'area dell'incidente è stata posta sotto sequestro.

mercoledì 15 luglio 2009

E' MORTO MARIO SOGGIU IL PRIMO GIORNO DI LAVORO IN UN CANTIERE DEL MILANESE

Milano, 15 lug. E' morto MARIO SOGGIU cadendo probabilmente da un pianerottolo. Mario operaio sardo d'origine e residente a Dalmine, in provincia di Bergamo, e' morto al suo primo giorno di lavoro in un cantiere. A darne notizia sono Cgil, Cisl e Uil in una nota comune. "E' il sesto dall'inizio dell'anno. E il primo era gia' di troppo. Oggi e' morto, probabilmente cadendo nel vuoto da un pianerottolo, un lavoratore sardo residente a Dalmine, Mario Soggiu".

14 luglio E’ MORTO SHPETIM UN OPERAIO ALBANESE DI 41 ANNI a San Bovio, una frazione di Peschiera Borromeo, è aperto il cantiere per la costruzione della nuova sede Microsoft. Proprio qui ieri un operaio albanese di 41 anni è morto, cadendo da una gru. L’uomo si trovava nel cestello del mezzo edilizio a circa una quindicina di metri dal suolo. All’improvviso un'asse di cemento si è staccata ed è andata a colpire il braccio della gru, che sosteneva il cestello dell’uomo. Il colpo è stato violentissimo tanto che l’albanese è stato sbalzato fuori dal suo piccolo cesto ed è caduto nel vuoto. Purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Shpetim, questo il nome della vittima, era in Italia da 8 anni e dopo molte esperienze di caporalato era riuscito a farsi assumere regolarmente da un’impresa edilizia. Saranno ora i carabinieri a dover stabilire l’esatta dinamica degli eventi e attribuire resposanbilità, se ce ne dovessero essere. Insieme ai funzionari dell’Asl gli investigatori dovranno controllare se tutte le misure di sicurezza per il lavoro edile erano state applicate nel cantiere. La vittima lascia moglie e due figli.

martedì 14 luglio 2009

CI SONO STATI 6 MORTI IN TRE GIORNI IN AGRICOLTURA E EDILIZIA

10-lug Macerata E’ morta Maria Amelidi 32 anni. Maria stava consegnando con una Fiat punto dei materiali dell'azienda per cui lavorava. Dpopo aver preso una stradina in salitasi è ribaltata in una scarpata: Inutile l'intervento dei soccorsi e dell'eliambulanza che sono giunti sul posto trovando la donna già morta.

11 luglio casaerta. E’ morto Gianluca Messino di 22 anni. Gianluca stava impegnando il suo tempo libero aiutando nell'azienda agricola di famiglia. Mentre risaliva il greto del fiume volturno il tarttore che stava guidando si è capovolto schiacciandolo. Inutili i soccorsi. Dopo il sopralluogo della scientifica i resti del povero Gianluca sono stati affidati all'istituto di medicina lagale di Caserta.

11-lug Parma E’ morto Lorenzo Salmì 40 anni. Lorenzo stava tagliando l'erba quando il trattore che stava guidando si è pigato di lato sbalzandolo ad alcuni metri di distanza. L'impatto con il terreno è stato fatale che ha battuto la testa ed è deceduto all’istante.

13-lug L'AQUILA. E’ morto Alfio Murzulli di 51 anni. Alfio è morto dopo essere rimasto schiacciato da un mezzo meccanico che stava guidando. Secondo gli accertamenti dei Carabinieri l'uomo stava eseguendo lavori di scavo in un vecchio fabbricato, con un mezzo meccanico che si è ribaltato per motivi al vaglio degli investigatori. Sul posto si sono recati anche i vigili del fuoco e un'autoambulanza del 118 dell'ospedale di Avezzano

13-lug Brescia E’ morta Elia Cantoni 21 anni Secondo una prima ricostruzione, gli operai erano impegnati nel posizionamento e nel fissaggio di alcune armature in cemento, quando un manufatto ha ceduto ceduto schiacciando il giovane. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Darfo, i Carabinieri di Breno e un'ambulanza del pronto intervento dei volontari di Pisogne. Al personale medico le condizioni del giovane erano apparse subito gravissime ed è stata allertato il 118, che ha inviato sul posto l'eliambulanza. Il giovane è morto poco dopo le 21.

13-lug Bolzano E’ morta Johanna Plattner 82. L’anziana è caduta dal soppalco del fienile mentre aiutava i familiari nella sistemazione delle balle di fieno.

14-lug Aosta. E’ morto Daniel Octavio Dominguez Ramon di 27 anni. Il giovane di origine peruviana è caduto da un traliccio elettrico alto 12 metri sul quale stava lavorando con un suo collega che si è ferito ed è stato trasferito al CTO di Torino. I due uomini stavano effettuando la rimozione di un pezzo di traliccio, quando si è staccata la parte alla quale erano ancorati.Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta.


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venerdì 10 luglio 2009

LA CRISI FA DIMINUIRE I MORTI SUL LAVORO DEL 10% NELL'INDUSTRIA

l'unica cosa positiva della crisi è che rispetto all'anno scorso si sono dimezzati i morti per infortuni sul lavoro nell'industria.

giovedì 9 luglio 2009

.E' MORTO PASQUALE MINICHIELLO. E' MORTO DOMENICO LE CAVE TRAVOLTO DA UN TRENO IN UN CANTIERE FERROVIARIO DI PARMA

Trento E' MORTO Fiorenzo Gabrielli, boscaiolo di Predazzo di 57 anni, operaio del Demanio provinciale, ha perso la vita questa mattina nei boschi di Paneveggio, colpito alla testa da un tronco che gli è piombato addosso durante un’operazione di esbosco con la teleferica. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei compagni di lavoro. La notizia è subito arrivata in paese dove ha suscitato incredulità e cordoglio. Fiorenzo era molto conosciuto anche per il suo impegno di volontario avendo operato per oltre trent’anni come Vigile del Fuoco. In zona sono anche intervenuti i vigili del fuoco di Predazzo che hanno seguito le meste operazioni di recupero della salma, assieme ai carabinieri di Cavalese, per i rilievi di legge, e al soccorso alpino. Più tardi è salito da Trento anche l’ispettore del lavoro per le necessarie verifiche, anche se sembra che sia stata la fatalità alla base dell’infortuno mortale. La tragedia è accaduta poco dopo le 10, mentre un gruppo di cinque operai forestali stava provvedendo all’esbosco di alcuni tronchi appena tagliati e scortecciati in località «Prai de Sa Martin», lungo una valletta situata a circa un chilometro di distanza dalla zona dei «Pulesi», quella che scende dolcemente verso il bacino artificiale di Fortebuso. Alcuni tronchi, appena lavorati, erano stati legati ed agganciati ad un cavo di acciaio che li avrebbe trascinati fino all’argano centrale della teleferica, da dove poi sarebbero stati portati fino alla sovrastante strada forestale, per essere caricati sui camion. Ad un certo momento, le «bore» si sono incagliate tra due basi di alberi tagliati in precedenza. Immediatamente l’operazione di traino è stata bloccata ma evidentemente il cordino era rimasto in tensione ed ha provocato il ribaltamento di uno dei tronchi che è andato a centrare in pieno il povero Gabrielli, il quale aveva avuto la sfortuna di sporgersi da dietro un albero, dove si era rifugiato proprio per ragioni di sicurezza, per capire che cosa stesse succedendo. È stato un attimo. Il boscaiolo è stato colpito violentemente alla testa, nella parte destra del cranio, ed è rimasto praticamente ucciso sul colpo, mentre il tronco concludeva la sua tragica corsa pochi metri più a valle. Attoniti e sgomenti i compagni di lavoro, che hanno assistito impotenti alla drammatica scena ed hanno tentato invano di rianimarlo, mentre si metteva in moto, purtroppo inutilmente, la macchina dei soccorsi. Dopo le verifiche dell’ispettore del lavoro, la salma è stata recuperata con una barella del soccorso alpino e trasportata fino alla strada dei «Pulesi», da dove, con il carro funebre, è stata trasferita a Predazzo, nella camera mortuaria della locale Casa di Riposo. Straziante il momento in cui è stata comunicata la terribile notizia alla moglie Maria Grazia, che si è chiusa, con i p9 luglio Avellino E’ morto Pasquale Minichiello schiacciato dal trattore. Pasquale stava trasportando del grano ma il trattore si è improvvisamente ribaltato e lui è rimasto schiacciato dal pesante mezzo. Ennesima tragedia nei campi. La vittima del grave infortunio sul lavoro è un 63enne, Pasquale Minichiello. L'episodio si è verificato alla località Fontanelle di Mirabella Eclano: una zona di aperta campagna. L'anziano stava lavorando per conto di un cugino. Ed è stato proprio quest'ultimo a dare l'allarme non appena ha visto il trattore ribaltarsi. Purtroppo però il 63enne è morto sul colpo. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso. Sul posto i carabinieri della locale compagnia che stanno indagando sulle cause dell'incidente.

Parma 9 luglio E’ morto Domenico Le cave un operaio di Milazzo. Domenico 40 anni, era impegnato in alcuni lavori lungo la massicciata ferroviaria, è stato travolto ed ucciso da un treno questa mattina, attorno alle 8.15, all'altezza della stazione di Parma. Secondo una prima ricostruzione della Polfer, Le Cave - all'altezza dell'ex scalo merci - sarebbe stato colpito da un treno in transito, perdendo la vita sul colpo. Sono intervenuti i sanitari del 118 e, per i rilievi, gli agenti della Polizia ferroviaria. Domenico era uno degli addetti del cantiere per la realizzazione dell'interconnessione della linea Tav. Domenico Le Cave, sposato e padre di due figli, sarebbe stato urtato da un treno che stava percorrendo la linea ed è stato sbalzato a molti metri di distanza, rimanendo ucciso sul colpo. Nessun testimone avrebbe assistito all'incidente, non è stata data alcuna segnalazione nemmeno dal macchinista del convoglio che avrebbe urtato l'operaio. Molto probabilmente l'incidente è avvenuto durante il transito di un treno Eurostar. La Polfer ha già fatto verifiche sul convoglio alla stazione di Bologna, senza però notare segni dell'incidente.

martedì 7 luglio 2009

E' MORTO PIETRO TAGLIAFERRI A VITERBO. E' MORTO DAVIDE GIANGRANDE A CATANIA. E' MORTO GIUSEPPE SABATELLI A OSTUNI DI BRINDISI

Viterbo, 7 LUG – E’ morto Pietro Tagliaferri un operaio di 58 anni. Pietro ha perso la vita, ieri sera, in un cantiere della Gravellona Toce. Lavorava alla costruzione di una galleria, sulla circonvallazione di Omegna quando all'improvviso e' stato investito dal crollo di alcune rocce. Per Pietro i soccorsi sono stati inutili. Sono state aperte due inchieste: una della magistratura e l'altro dell'ispettorato del lavoro

06-lug Catania E’ morto Davide Giangrande di 21anni. Davide stava lavorando all'interno di un cestello per ultimare un lavoro che concerneva la messa aterra dei cavi elettrici sulla sommità di un capannone. Pare che il giovane si sia sporto cadendo sullla copertura dello stabile che realizzata in fibra di cemento non ha retto il peso ed è rollado facendo cadere l'operaio da un'altezza di circa 7 metri. Il giovane è morto sul colpo.

07-lug Brindisi E’ MORTO Giuseppe Sabatelli. Giuseppe un operaio di 59 anni, dipendente della ditta di fertilizzanti 'Saponaro Concimi', e' morto questo pomeriggio dopo essere caduto dal tetto del capannone dell'azienda che si trova nella zona industriale di Ostuni, in provincia di Brindisi. Giuseppe stava stendendo un materiale impermeabilizzante quando ha messo un piede su una finestra in vetroresina che da' luce all'interno ed e' caduto facendo un volo di 6 o 7 metri. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia di Ostuni e i funzionari dello Spesal. Sabatelli e' morto sul colpo.

lunedì 6 luglio 2009

ANCHE QUESTO BLOG PARTECIPA ALLO SCIOPERO DEL 14 LUGLIO CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO

Il bavaglio, i giornalisti, i blogger
Qualche volta anche il sindacato dei giornalisti ne imbrocca una, e tra queste c’è la decisione di fare un giorno di silenzio dell’informazione il 14 luglio contro la legge bavaglio sulle intercettazioni: quella fortemente voluta da Berlusconi e fortemente gradita da criminali di ogni sorta (specie quelli della finanza).
Ecco, io credo che in questa occasione la storica antipatia che la gran parte dei blogger nutre nei confronti dei giornalisti dovrebbe essere messa da parte. Non solo perché il bavaglio in questione colpisce tutti i media, nessuno escluso, ma anche perché il ridicolo obbligo di rettifica inserito nel decreto medesimo andrà a colpire e a soffocare chi blogga, chi twitta, chi immette contenuti nei siti di condivisione e via dicendo. Guido Scorza, che insegna informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie, parla senza giri di parole di «una legge ammazza-internet».
Una giornata di silenzio dei blogger, per protestare insieme ai giornalisti, credo che sarebbe un bellissimo segno.
Oltre a essere un messaggio di maturità di chi pubblica in Rete, ormai affrancato dallo sciocco dualismo citizen vs. main media e consapevole che qui, i media, li si vuole colpire tutti.
Senza dire che il primo “sciopero dei blog” avrebbe un impatto mediatico straordinario - forse perfino superiore a quello dei professionisti.
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Scritto mercoledì, 1 luglio, 2009 alle 13:30 nella categoria Senza Categoria. Puoi seguire

domenica 5 luglio 2009

E' MORTO UN AGRICOLTORE DI TRENT'ANNI A CASTELNUOVO NIGRA DI TORINO

Torino, 5 lug E’ MORTO UN AGRICOLTORE A CASTELNUOVA NIGRA DI TORINO. Incidente mortale questa mattina poco dopo le 11 a Castelnuovo Nigra, nel torinese. Un agricoltore trentenne e' morto schiacciato dal suo trattore. L'uomo stava lavorando in un campo quando per cause ancora in corso di accertamento, e' finito con il mezzo in un fosso che ribaltandosi lo ha schiacciato. A dare l'allarme un contadino che ha assistito all'incidente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

sabato 4 luglio 2009

E' MORTO UN GIOVANE OPERAIO STRANIERO A FOLIGNO DI PERUGIO. E' MORTO UN ROMENO A CATANIA

GRAZIE CARABINIERI PER IL VOSTRIO IMPEGNO CONTRO IL LAVORO NERO

PERUGIA, 4 LUG E’ MORTO un giovane operaio straniero a Foligno proprio nel giorno in cui si tirano le somme di una vasta operazione di controllo, connessa alle norme alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, un giovane straniero è stato vittima di un incidente avvenuto in un cantiere di via Brunesca, nella immediata periferia di Foligno. La dinamica dei fatti è oggetto degli accertamenti dei carabinieri. Nell’operazione di controllo sono stati eseguiti otto arresti, effettuate 150 denunce per reati in materia di legislazione sociale e di sfruttamento dell'immigrazione e 210 violazioni amministrative. Il controllo è stato disposto dal Comando Interregionale Carabinieri «Podgora», d'intesa con la Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Welfare e è mirato alle ispezioni sulle macchine operatrici nelle aziende agricole e nei campi oltre che delle apparecchiature speciali per i lavori edili nei cantieri, in Umbria, Lazio, Toscana, Marche e Sardegna. Complessivamente i carabinieri hanno eseguito 3.311 controlli: 5mila le persone identificate, tra italiani e stranieri. Nove stranieri, che durante i controlli sono risultati non in regola con il permesso di soggiorno, sono stati proposti per l'espulsione dal territorio nazionale. Nel corso dei controlli sono state accertate 210 violazioni amministrative. un giovane operaio straniero in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile a Foligno. I Carabinieri hanno avviato accertamenti. L'incidente e' avvenuto in un cantiere nella immediata periferia della citta'. L'allarme e' stato dato poco prima delle sette.

Catania, 3 lug. E’ MORTO Gheorghe Ciprian TATAR OPERAIO ROMENO DI 29 ANNI A Mineo in provincia di Catania, Tatar e' morto cadendo dal tetto del capannone di una ditta mentre eseguiva dei lavori di manutenzione. L'incidente fatale che e' avvenuto ieri
pomeriggio ma e' stato reso noto oggi dai carabinieri che indagano sull'episodio.

Aosta E' MORTO ALFONSO BOCHET 76 ANNI. ALFONSO residente a Aymavilles è morto in seguito all'incidente che si è verificato in località Plan Pessey, sopra Vieille (frazione di Aymavilles, L'anziano stava salendo con il trattore verso l'alpeggio, lungo una strada poderale, quando - per cause ancora da accertare - il mezzo si è rovesciato. Nell'incidente Alfonso Bochet ha riportato un trauma cranico che gli è stato fatale.

venerdì 3 luglio 2009

E' MORTO FULMINATO UN GIOVANE DI 25 ANNI A LICATA DI AGRIGENTO

Palermo, 3 lug. E’ MORTO FOLGORATO UN GIOVANE DI 25 ANNI A LICATA. Ennesimo infortunio sul lavoro in Sicilia. Il giovane e' morto folgorato mentre lavorava in un ristorante a gestione familiare a Licata, nell'agrigentino. Per cause incorso di accertamento il giovane, che svolgeva varie mansioni, e' stato raggiunto da una violenta scossa elettrica, inutile la corsa in ospedale dove e' giunto cadavere. Sull'episodio indagano i carabinieri

giovedì 2 luglio 2009

E' MORTO Moustapha Scara, il 22enne operaio A Firenze

Firenze 2 lug. E' MORTO Moustapha Scara, il 22enne operaio marocchino rimasto gravemente ferito martedi' scorso, travolto da una struttura in legno mentre smontava gli stand all'interno della Fortezza da Basso di Firenze. Moustahapa e' stato dichiarato cerebralmente morto ieri sera dai sanitari del Cto: oggi l'ufficialita' del decesso. Sulla morte di Scara la Procura ha aperto un inchiesta con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.

MENTRE IL SENATO OGGI POMERIGGIO HA APPROVATO IL DDL SULLA SICUREZZA CHE DIVENTA LEGGE VORREI RICORDARE AI VISITATORI DEL BLOG CHE IN QUESTI ULTIMI 8 GIORNI PIU' DELLA META' DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO SONO STRANIERI
elenco morti per infortuni sul lavoro stranieri dal 24 giugno
24-giu
Aosta
Ahmed
Nassrourne
Cantieristica strad
57
Marocco
25-giu
Matera
Agricoltura
29
Romania

26-giu
Reggio Emilia
Florin
Sidorov
Edilizia
31
Romania
26-giu
Alessandria
Idrissi Aatouf
Mouolai Moruane
Industria
32
Marocco
27-giu
Udine
Edilizia
59
kossovo
29-giu
Pavia
Dorinel Ginsca
Vasile
Edilizia
21
Romania
29-giu
Pavia
Petru
Pop
edilizia
29
Romania
02-lug
Firenze
Mustahpa
Scara
Mont.Impianti fieristici
22
Marocco

mercoledì 1 luglio 2009

E' MORTO DAVIDE AIELLO UN AGENTE DI POLIZIA PENITENZIARIA DI 32 ANNI A CATANIA. E' MORTO UN GIOVANE CHE ERA RIMASTO FERITO SCHIACCIATO DALLE LAMIERE A

01-lug Pesaro MUORE GIOVANE INFORTUNATO NELL’AZIENDA DI FAMIGLIA. Il giovane si era infortunato il 20 giugno nell'azienda di famiglia schiacciato da alcune lamiere. A causa delle gravi condizioni è stato trasferito il elicottero all'Ospedale regionale di Torrente ad Ancona dove è deceduto.

CATANIA 1 LUGLIO E’ MORTO DAVIDE AIELLO un agente della polizia penitenziaria di 32 anni, Davide è stato ucciso con numerosi colpi d’arma da fuoco nella caserma attigua al carcere di Bicocca, a Catania. Secondo quanto reso noto dalla Questura di Catania, a sparare è stato un collega, Mauro Falcone, vice ispettore, 39 anni. L’uomo avrebbe utilizzato la sua pistola d’ordinanza. Prima di fare esplodere la sua furia omicida, Falcone è stato visto - raccontano le agenzie - da un collega in una cella, al buio, a pregare in ginocchio con la Bibbia in mano. L’omicida aveva terminato il suo turno di lavoro a mezzanotte, ma si era intrattenuto con i colleghi per un’ora e mezza. Poi è andato a prendere un caffè con un agente; all’improvviso, come se si fosse ricordato di avere qualcosa da fare è tornato indietro, ha incontrato Aiello contro il quale ha sparato l’intero caricatore della pistola d’ordinanza.Poi si è seduto e ha pronunciato delle frasi senza senso come “Satana” e “il male assoluto”, aspettando di essere arrestato. In passato all’uomo che soffriva di violente crisi depressive una commissione medica aveva vietato l’uso della pistola, che gli era stata successivamente restituita. “Un delitto di ordinaria follia”: così lo definisce il procuratore di Catania, Vincenzo D’Agata.“L’immane tragedia di Catania impone una profonda riflessione a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno responsabilità gestionali nell’ambito del sistema penitenziario. Nel più assoluto sconcerto e nel vivo sgomento per l’assurda morte di un collega vogliamo stringerci intorno alla famiglia della vittima e al personale di Catania Bicocca”. Lo dice Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Penitenziari. “La tragica scomparsa di Davide Aiello - aggiunge Sarno - ripropone drammaticamente la necessità di quei presidi psicologici per il personale penitenziario già proposti dall’ex capo del Dap Ettore Ferrara. Pur non volendo strumentalizzare un drammatico episodio di cronaca quotidiana è inevitabile richiamare le condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari e le gravi criticità che investono l’intero sistema penitenziario. Fattori, questi, che incidono notevolmente sull’equilibrio psicofisico di chi quotidianamente è costretto a misurarsi con il dolore la disperazione, in condizioni di lavoro assolutamente penalizzanti che ingenerano stress e tensioni non sempre gestibili”.I segretari provinciali della Uil e della Uil-Pa, Angelo Mattone e Armando Algozzino, hanno deciso di esporre le bandiere a mezz’asta e annullare tutte le iniziative in programma. “Questo è solo il momento del dolore - dicono Mattone e Algozzino - non delle polemiche. Chiediamo però che l’uccisione di Davide Aiello produca un serio ripensamento sulla gestione del personale e sulle carenze di organico nel delicatissimo settore della polizia penitenziaria, come la Uil Pa chiede da tempo”.

NEI PRIME SEI MESI DEL 2009 I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO SONO CALATI DEL 7,4% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO SCORSO

CALANO I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO MA ASSISTIAMO NEL SILENZIO AD UN'AUTENTICA STRAGE DI AGRICOLTORI E EDILI CHE MANTENGONO INVARIATO IL NUMERO DEI MORTI SUL LAVORO RISPETTO ALL'ANNO SCORSO. INCREDIBILE DIMEZZAMENTO DEI MORTI SUL LAVORO NELL'INDUSTRIA CON UN CALO DEL 74%
SONO A DARVI LA SITUAZIONI DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO NEI PRIMI 6 MESI DEL 2009. I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO AL 30 GIUGNO DI QUEST'ANNO SONO STATI COMPLESSIVAMENTE 270 (PIU' DEL DOPPIO SE SI SOMMANO I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE MENTRE ANDAVANO O TORNAVANO DAL LAVORO). I LAVORATORI MORTI IN EDILIZIA SONO STATI 75. IN AGRICOLTURA 65 ( LA MAGGIORANZA ANZIANI SCHIACCIATI DAL TRATTORE CHE GUIDANO). NELL'INDUSTRIA 31 . AUTOTRASPOTATORI 11. ARMA DEI CARABINIERI 3. POLIZIA DI STATO 3. LE ALTRE VITTIME LAVORAVANO IN DIVERSE ATTIVITA'.
AL 30 GIUGNO DEL 2008 LE VITTIME PER INFORTUNI SUL LAVORO SONO STATE 291, IL CALO RISPETTO ALL'ANNO SCORSO E' STATO DEL 7,4%. NONOSTANTE QUESTO CALO CONSISTENTE SI CONTINUA AD ASSISTERE AD UN'AUTENTICA STRAGE DI EDILI E AGRICOLTORI. SE LE AUTORITA' COMPETENTI FACESSERO PREVENZIONE E INFORMAZIONE VERSO QUESTE DUE CATEGORIE LE VITTIME SI DIMEZZEREBBERO, GLI AGRICOLTORI (IL 90% SCHIACCIATI DAL TRATTORE) E GLI EDILI RAPPRESENTANO DA SOLI LA META' DELLE VITTIME SUL TOTALE. IL CALO PIU' CONSISTENTE NELL'INDUSTRIA CON -74%. PROBABILMENTE QUESTO CROLLO DEI MORTI SUL LAVORO NELL'INDUSTRIA E' DOVUTO ALLA CRISI CHE ATTANAGLIA LA MAGGIORANZA DELLE AZIENDE CHE HANNO FATTO RICORSO AD UNA MASSICCIA CASSA INTEGRAZIONE.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?