morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 30 aprile 2013

30 aprile tragico per la provincia di Roma che vede morire due lavoratori

Roma 30 aprile 2013 E' morto un operaio romeno di 46 anni per il crollo di un solaio in ristrutturazione a Velletri, SEMBRA CHE LA VITTIMA LAVORASSE IN NERO E CHE IL PROPRIETARIO DELL'IMMOBILE SIA STATO ARRESTATO. La vittima stava svolgendo lavori di ristrutturazione in una palazzina di due piani. Il corpo di un operaio è stato estratto dalla macerie. Stava lavorando nell'appartamento interrato della struttura. Sul posto i vigili del fuoco che, con quattro squadre, stanno mettendo in sicurezza l'edificio. Sono già 8 i romeni morti dall'inizio dell'anno per infortuni sui luoghi di lavoro in Italia Roma 30 aprile E' morto Silverio Trenta agricoltore di 59 anni schiacciato dal trattore a Lariano mentre stava arando il terreno del suo uliveto. La tragedia ad Artena, in via dei 3 Confini, intorno alle 12 di questa mattina.

domenica 28 aprile 2013

Ucciso in una sparatoria Tiziano Della Ratta un carabiniere di 35 anni a Maddaloni in provincia di Caserta

Caserta 27 aprile 2013 E' morto Tiziano Della Ratta, carabiniere di 35 anni. Tiziano Della Ratta è stato ucciso durante un conflitto a fuoco con alcuni rapinatori in una gioielleria di Maddaloni. Tra loro sicuramente una donna, che è rimasto ferita nello scontro a fuoco e arrestata. Il giovane carabiniere era in borghese quando è intervenuto per fermare la rapina ed è stato colpito a morte, all'interno di una gioielleria e un altro militare il maresciallo Domenico Trombetta è rimasto gravemente ferito. Anche un rapinatore è sottoposto ad operazione chirurgica all'ospedale di Caserta. Secondo una prima ricostruzione,i carabinieri chiamati sul posto hanno sorpreso nel negozio i quattro rapinatori. Ne è nata una sparatoria nel corso della quale è rimasto ucciso Della Ratta e ferito il maresciallo trombetta. I due banditi rimasti probabilmente illesi sono fuggiti con una Fiat Uno bianca. Subito è scattato l'allarme in caserma e poi al comando provinciale di Caserta. In pochi minuti Maddaloni è diventata una città presidiata dai carabinieri.

sabato 27 aprile 2013

Orribile morte di un frontaliere italiano in Svizzera, caduto in una betoniera in funzione.

Svizzera 23 aprile E' morto un operaio italiano frontaliere di 37 anni, residente nel verbano, è morto in un cantiere cantiere edile, a Gordola, nel Canton Ticino, dove lavorava. Il frontaliere, mentre manovrava la betoniera, per causa ancora non accertate, è caduto dentro il mezzo in funzione.

venerdì 26 aprile 2013

CON LE DUE VITTIME DI OGGI SONO 40 I LAVORATORI MORTI DAL 9 APRILE

Cosenza 26 aprile 2013 E' morto Antonio Bufanio di 40 anni, di Guardia Piemontese. Bufanio e' morto nell'ospedale di Napoli dopo essere stato colpito da una scarica elettrica giorni fa mentre lavorava in una cabina del depuratore di Fiumefreddo. La vittima era dipendente di una impresa di Cetraro, e stava lavorando in una cabina con alcuni colleghi quando e' stato investito dalla scarica. La cabina in cui si e' verificato la tragedia e' stata sequestrata. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Paola. Pavia, 26 aprile 2013 E' morto Ugo filippini un agricoltore di 84 anni schiacciato dal suo trattore precipitato in una scarpata a Romagnese al confine con l’Emilia. Filipppini è stato ritrovato in serata dopo che i carabinieri erano stati allarmati dal suo ritardo. I carabinieri della stazione di Zavattarello stanno ricostruendo le sue ultime ore di vita. I vigili del fuoco di Voghera sono stati impegnati a lungo per estrarre il corpo dalle lamiere. La via per raggiungere Romagnese, uno dei comuni montani della zona dell’Oltrepo pavese, è impervia e i mezzi hanno impiegato molto tempo per arrivare al trattore rovesciato. Inutile l’intervento dei sanitari del 118, che hanno solo potuto constatare la morte dell’agricoltore. SONO 19 GLI AGRICOLTORI MORTI DAL 10 APRILE GIORNO IN CUI DALL'INIZIO DEL MESE L'OSSERVATORIO AVEVA LANCIATO L'ALLARME DOPO LA SEGNALAZIONE DI http://prevenzionemeteo.blogspot.com/ CHE CI AVEVA AVVERTITI DELLA POSSIBILE CARNEFICINA DA QUELLA DATA PER I LAVORATORI CHE OPERANO ALL'APERTO. CON L'ELABORAZIONE DEI DATI RACCOLTI DALL'OSSERVATORIO E' POSSIBILE CON PREVISIONI DEL TEMPO MIRATE CAPIRE QUANDO PUO' ESSERCI UNA RECRUDESCENZA DI GRAVI INFORTUNI PER CHI LAVORA SULLE STRADE E AUTOSTRADE,(AGENTI DI COMMERCIO CAMIONISTI ECC..) E IN ITINERE. DAL 9 APRILE SONO MORTI 40 LAVORATORI SUI LUOGHI DI LAVORO

mercoledì 24 aprile 2013

Di Daniela Silenziario

Flavio Insinna recita Carlo Soricelli Pubblicato il 23 apr 2013 da Daniela Silenziario www.sail626.it Se la morte è sempre nera, perché quella dei lavoratori diventa bianca? Il bianco, il colore della purezza e del candore, colore dell’innocenza, del pulito, spesso attribuito ai piccoli della nostra società o alle “candide” spose… Il bianco, però, è anche colore facilmente “camuffabile” infatti è sufficiente mescolarlo con qualunque altro affinché ogni sua traccia venga cancellata via. Il significato di MORTE BIANCA nella lingua italiana ha assunto principalmente due significati: la morte bianca è la morte che di notte sopraggiunge inaspettata nel corpo di un neonato in culla. E’ una morte atroce e silenziosa, in quanto provocata dal soffocamento; è una morte che non lascia segni e che non permette di individuare il responsabile dell’accaduto, se non nel triste ed avverso fato. Di morte bianca e di triste ed avverso destino se ne parla anche quando c’è un morto sul lavoro. Il BIANCO: il colore del lenzuolo che copre il corpo freddo di un morto sul lavoro provocato da una caduta dall’alto di un ponteggio, dal ribaltamento di un trattore, dallo scoppio di una bombola di ossigeno, dall’asfissia da gas tossici, da un incidente stradale … queste tutte cause di morte che hanno come unico responsabile il destino, il triste ed avverso destino. Davanti alla morte si alzano le braccia e gli occhi al cielo, si invoca un Dio che non ci ha protetti, che non c’è; si prega un Dio affinché il caro, improvvisamente estinto, possa avere un posto in paradiso … ma non si invoca abbastanza un’istituzione che potrebbe fare molto di più che una sola campagna di sensibilizzazione il cui slogan principe è “sicurezza sul lavoro, la fa chi si vuole bene“. Si continua a parlare di morte bianca ma ecco che il “bianco” comincia a prendere nuove sfumature: il bianco non più sinonimo di innocenza, purezza e candore; il bianco comincia a significare ASSENZA: assenza di una mano formalmente responsabile dell’accaduto. Il bianco assume la sfumatura del silenzio, dell’inosservato, dell’indifferente, dell’assente. E’ come se le morti sul lavoro avvengano per colpa di nessuno ma solo di un amaro ed imprevedibile destino. Di certo, un approccio fatalistico attribuisce al destino un ruolo importante nella vita dell’uomo: basti pensare ad un malanno di stagione che ci costringe in un letto o ad un fortuito incidente scampato sul tragitto che avremmo dovuto percorrere quel giorno da casa a lavoro … Ma un approccio fatalistico rende l’uomo permeato da passività e lo abbandona ad una inettitudine pirandelliana che non lo aiuta a ribellarsi al triste stato delle cose, facendo sì che l’uomo venga vissuto dal tempo che scorre. A tal proposito si pensi a quanti operai nella storia, e purtroppo ancora oggi, hanno respirato fibre di amianto, “forse non” inconsapevoli del suo epiteto “serial killer”. Quanti operai continuano a salire su ponteggi senza neanche un caschetto in testa, un’imbragatura: questi sono consapevoli che un piede messo male a 20 metri d’altezza potrebbe causare una scivolata ed una “consapevole” caduta mortale. Ma che fanno per ribellarsi a questa situazione? In passato si assisteva a masse di lavoratori che protestavano contro lo stato di cose, contro il cosiddetto “sistema”; si assisteva a sfilate di lavoratori scampati ad infortuni mortali che protestavano con croci bianche tra le mani e per ogni morto veniva fissata una croce bianca. Ad oggi notevoli sono gli sforzi che si sono fatti ed i traguardi che si sono raggiunti grazie a chi è impegnato in prima persona sul campo: è indispensabile che il colore cominci a prendere corpo e il significato che merita, un campo di croci bianche non può più suscitare INDIFFERENZA. Cliccando in basso è possibile ascoltare la toccante poesia del metalmeccanico Carlo Soricelli, magistralmente interpretata da Flavio Insinna: http://www.sail626.it/sailinside/wp-content/uploads/2013/04/poesia-recitata-da-flavio-Insinna-sulle-morti-sul-lavoro-radio2-Parlate-al-conducente-1.mp3

martedì 23 aprile 2013

E' morto in una discarica Claudio Tuffanelli di 56 anni mentre eseguiva per una ditta ferrarese dei lavori di manutenzione

Bologna 23 aprile 2013 E' morto Claudio Tuffanelli, 56 anni residente a Ferrara, l’operaio morto mentre era al lavoro nella discarica di via Pediano, in località Tremonti vicino a Imola. Stando a quanto ricostruito finora da tecnici della Medicina del lavoro dell’Ausl di Imola e carabinieri, Tuffanelli, era al lavoro assieme a un collega in una strada interna alla discarica per alcuni lavori di manutenzione e per ripristinare il bordo di una scarpata. Il collega era alla guida di un escavatore,e per cause ancora al vaglio degli inquirenti, mentre era in manovra, l’escavatore avrebbe colpito il cinquantaseienne, finito poi contro il guardrail a lato della strada. Inutili i soccorsi, tuffanelli è morto qualche minuto dopo per le gravi ferite riportate. L’escavatore è stato sottoposto a sequestro. In una nota, il Gruppo Hera, gestore dell’impianto, esprime “il proprio cordoglio ai famigliari e ai colleghi del signor Tuffanelli”. Purtroppo sono tantissimi i lavoratori che muoiono nelle ditte che lavorano in subappalto, come sembra essere in questa tragedia. le grandi ditte dovrebbero controllare meglio i mezzi e la preparazione in Sicurezza delle ditte a cui danno il lavoro in appalto.

E' morto Pasquale Berna cadendo da una scala in un cascinale inristrutturazione

Asti 19 aprile 2013 E' morto Pasquale Berna, edile di 59 anni. La tragedia mentre, in compagnia di due colleghi, lavorava alla ristrutturazione di un cascinale, sulle colline di Nizza Monferrato, ai confini con la valle San Giovanni di Calamandrana. Secondo una prima ricostruzione, Berna stava sistemando un telo per proteggere una finestra dalla minaccia della pioggia, ma purtroppo è caduto da una scala, picchiando la testa sullo spigolo di un marciapiede. Sul posto sono subito intervenuti i medici del 118, i carabinieri di Nizza ed anche i tecnici della Spresal di Asti e il medico legale.

domenica 21 aprile 2013

33 MORTI SUL LAVORO IN SOLI 12 GIORNI

Purtroppo continua la strage annunciata dall'Osservatorio nei primi giorni di aprile che avrebbe riguaradato soprattutto i lavoratori che operano all'aperto. l'Osservatorio dopo la segnalazione di http://prevenzionemeteo.blogspot.com/ che il primo aprile ci aveva segnalato che in base ai dati raccolti attraverso le nostre segnalazioni e le previsioni del tempo dei giorni successivi a quella data ci aveva chiesto di mandare un allarme attraverso il blog per avvertire una probabile forte recrudescenza delle morti sul lavoro dal 10 aprile. noi l'abbiamo fatto spedendo oltre 1000 mail. Purtroppo il blog prevenzionemeteo non si sbagliava dal 9 al 21 aprile sono morti 33 lavoratori e quasi tutti che operavano all'aperto, tra questi 17 agricoltori, moltissimi dei quali schiacciati dal trattore. MA CHE ALTRO SI PUO' FARE PER SENSIBILIZZARE IL PARLAMENTO COSI' IMPEGNATO AD OCCUPARSI DI UNA POLITICA CHE CI FA SOLO VERGOGNARE DI ESSERE ITALIANI?

registriamo altre 2 morti. In provincia di Genova e di Pescara

PESCARA. E' morto dopo 13 giorni d'0spedale Renato de Leonardis di 66 anni. Il 7 aprile, fu colpito all’occhio da una scheggia del tirante di una vigna, mentre stava arando un terreno con il trattore. Ieri, dopo la morte dell''agricoltore i suoi familiari ne hanno autorizzato l’espianto degli organi. Alle 14 è stata dichiarata la morte cerebrale e subito dopo è iniziato il periodo di osservazione che si è concluso alle 20 di ieri, sotto il controllo della commissione di accertamento formata da un medico della direzione sanitaria, un rianimatore e un neurologo. Genova 20 Aprile 2013. E' morto un agricoltore di 68 anni mentre stava tagliando i rami di un grosso albero. La tragedia e' avvenuta nell'entroterra, nel levante genovese nei pressi di Chiavari. La vittima stava tagliando alcuni rami da un albero insieme a un familiare, quando e' stato colpito da un ramo che, dopo la sua caduta lo ha travolto. La tragedia e' avvenuta di fronte ai familiari fra cui la moglie.

sabato 20 aprile 2013

Muore fulminato un edile di 48 anni nel salernitano

19 aprile 2012 Salerno E' morto un edile di 48 anni fulminato a bellizzi. La vittima titolare di un'impresa edile è stata ricoverata ricoverato ieri sera d’urgenza al Cardarelli di Napoli e si trovava nei pressi di un’abitazione privata per la realizzazione di un piazzale quando con un macchianrio ha agganciato idei fili elettrici tranciandoli. Le forti ustioni riporate sono state gravissime e sono stati necessari circa 40 minuti per rianimarlo. Poi è stato portato all'ospedale di Battibaglia ma per la gravità dlla situazione è stato trasferito al Cardarelli di Napoli dove è spirato.

venerdì 19 aprile 2013

E' morto Armando Lamano nel chietino, è morto Domenico Barone In un cantiere a Pozzuoli di Napoli, è morto Armando Bonino in un cantiere di Moncalieri di Torino

Chieti 17 aprile E' morto Arnaldo Lamano di 73 anni. Se ne sono accorti i vicini che hanno sentito il pesante mezzo cingolato ribaltarsi. Pare che la tragedia sia stata provocata del terreno irregolare e che il rbaltamento sia stato causato per evitare un albero. Sono arrivati subito i sanitari del 118 di Castiglione Messer Marino che hanno subito capito che la situazione era drammatica. Hanno fatto un ultimo, disperato tentativo chiedendo l'intervento dell'eliambulanza ma all'arrivo Lamano era già morto. Napoli 19 aprile 2012 E' morto Domenico Barone operaio di 70 anni. La tragedia mentre lavorava nel cantiere navale Maglietta di Pozzuoli. Barone secondo le prime ricostruzioni, sarebbe scivolato da una barca che era in manutenzione. Torino 19 aprile E' morto Edmondo Bonino, 56 anni, di Moncalieri. Bonino è morto nel pomeriggio mentre lavorava con un bobcat a Revigliasco. Il mezzo si è capovolto e ilpovero Bonino è rimasto incastrato sotto il mezzo rimanendo ucciso. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 ma ormai era troppo tardi; per fare luce sulla dinamica della vicenda, indagano adesso i carabinieri di Moncalieri.

giovedì 18 aprile 2013

mercoledì 17 aprile 2013

13 agricoltori morti in una settimana

Continua la carneficina di agricoltori a causa "del mostro verde" che uccide al più piccolo errore. Sono morti altri due agricoltori a causa dello schiacciamento causato dal rovesciamento del trattore che li schiaccia. Le tragedie in provincia di Arezzo e di Trento. le vittime sono Remo Tedeschi di 64 anni in provincia di Trento e Andrea castagni di 66 anni a Arezzo.. Sono 13 le morti causate dal trattore negli ultimi 7 giorni e come ha ipotizzato analizzando i dati e le previsioni del tempo http://prevenzionemeteo.blogspot.com/ temiamo che la strage continui.

lunedì 15 aprile 2013

Politica assassina che pensa a tutto ma mai ai lavoratori

URBINO E' morto un altro agricoltore, l'ottavo in pochi giorni a causa del trattore e il secondo nella provincia di Pesaro Urbino. Purtroppo l'appello che abbiamo lanciato a seguto http://prevenzionemeteo.blogspot.com/ delle elaborazioni dei dati legati alle previsioni del tempo all'inzio di aprile non ha avuto nessun riscontro mediatico. E parliamo della vita di tantissimi lavoratori. Prevenzione meteo aveva allarmato l'osservatorio spiegando che intorno al 10 aprile sarebbe cominciata una vera strage di lavoratori che operavano all'aperto. Purtroppo l'appello lanciato dall'osservatorio a migliaia di indirizzi mail non ha prodotto nessun risultato. e dal 9 aprile sono già morti 20 lavoratori senza che nessuno dei nostri politici si accorga di questa strage. del resto sono solo dei poveri lavoratori: non sono mica parlamentari medici, professionisti della politica, industriali, avvocati ecc....una vergogna perchè sono anni che abbiamo costatato che le condizioni atmosferiche siano determinanti per gli infortuni sul lavoro. L'ultima vittima assassinata dall'indifferenza e dalla nostra classe dirigente è morta a Urbino dopo esser stato travolto dal suo trattore a cingoli che si era improvvisamente sfrenato: la povera vittima aveva solo 42 anni, un'altra morte che pesa sulla mia coscienza perchè non riesco a far altro che denunciare queste tragedie, ma pesa soprattutto sulla politica e sui media.

sabato 13 aprile 2013

sono morti 7 agricoltori a causa del trattore negli ultimi 3 giorni e 17 se si aggiungono i lavoratori delle altre categorie

Enna 13 aprile 2013 E'morto Luigi Cancellieri di 71 anni schiacciato dal trattore. La tragedia nel nel tardo pomeriggio di ieri in un terreno di contrada Salsello, a due passi A dare l’allarme è stata la moglie non vedendolo rientrare . Cancelleri era alla guida del trattore in un vigneto di sua proprietà. Probabilmente a causa di un manovra errata è finito in una scarpata e il mezzo lo ha travolto. La moglie, Pesaro_Urbino 13 aprile 2013 E'morto un agricoltore di 65 a Piandimeleto Il cardano (un giunto che ruota su se stesso per trasmettere la forza motore del trattore a un rimorchio) lo ha agganciato mentre stava spargendo il concime su un suo terreno. Una fine orribile che non è neppure immaginabile. Sono 7 gli agricoltori morti a causa del trattore negli ultimi 3 giorni e 17 se si considerano i lavoratori dialtre categorie. Si sta verificando la strage che aveva ipotizzato all'inizio di aprile il sito di meteoreologia http://prevenzionemeteo.blogspot.com/ che collabora con l'Osservatorio e che ci aveva chiesto di allarmare i lavoratori che operano al'aperto (cosa fatto conun migliaio di mail). Prevenzionemeteo che tutti i giorni mette il fattore rischio inofrtuni per i lavoratori che operano all'aperto aveva ipotizzato queste tragedie nei giorni sucessivi al 9/10 aprile in base ai nostri dati e al materiale raccolto nel corso delgli anni

E' morto Luigi Cirlincione edile di 66 anni a Gibellina di Trapani

12 aprile 2013 E' morto Luigi Cirlincione edile di 66 anni. cirlincione ha perso l'equilibrio cadendo da un'altezza di circa 6 metri mentre stava lavorando alla costruzione di un'abitazione. La tragedia a Gibellina mentre era impegnato nella realizzazione di un'abitazione. Al momento della tragedia il muratore stava lavorando nel vano scala. Sembrerebbe che abbia perduto l'equilibrio e sia precipitato al suolo. La Procura di Marsala ha comunque disposto l'autopsia. Indagano i carabinieri che hanno avviato una serie di verifiche per accertare, tra l'altro, se erano state adottate le misure di sicurezza sul posto del lavoro.

giovedì 11 aprile 2013

E' morto un operaio di 32 anni a Roma travolto da un frecciarossa

11 aprile 2013 E' morto Dario Miceli un operaio romano di 32 anni. Il povero giovane è morto travolto da un treno alla stazione Tiburtina di Roma questa mattina: stava attraversando i binari tra il 12 e il 13, quando è stato investito da un Frecciarossa dell'Alta velocità della linea Roma-Milano. Era un dipendente della Manutencoop, azienda di Bologna che tra l'altro gestisce i servizi di pulizia a bordo dei treni Italo di Ntv. Indossava una tuta con i marchi della ditta che in un comunicato fa sapere: "Ntv è profondamente addolorata per la morte dell'addetto alle pulizie di Manutencoop, investito questa mattina su un binario di transito della stazione Tiburtina da un treno Frecciarossa. L'uomo, che non lavorava nella struttura ferroviaria in quanto Ntv non effettua alcuna attività di pulizia in loco, doveva prendere servizio a bordo del treno Italo per il consueto controllo di pulizia. La procura di Roma ha avviato un'inchiesta per far luce sulla morte dell'operaio.

E' morto un operaio indiano a Trento. Le previsioni del tempo sono determinanti per i gravi infortuni sul lavoro e possono contribuire ad evitare molte tragedie

Purtroppo i morti sui luoghi di lavoro IL 9 aprile sono stai 9 e non cinque come noi dell'Osservatorio avevamo diramato intorno alle 8 di sera. quindi i "drammi" famigliari e sociali sono raddoppiati. Purtroppo altri 4 lavoratori sono morti da quel giorno (parliamo di ieri l'altro) e queste morti sono inarrestabili. da 6 anni l'Osservotorio minitora queste morti, a seguito della tragedia della Thyssen, ma non abbiamo notato nessun aumento di sensibilità da parte delle Istituzioni nazionali e locali. Tra l'altro con l'Osservtorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com collabora un sito di meteoreologia METEO PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO che elaborando i dati che raccogliamo inserisce il fattore rischio per i lavoratori che operano all'aperto. All'inizio di aprile ciha comunicato che verso il 10 aprile occorreva prestare la massima attenzione per una sicura recrudescenza di infortuni gravi sul lavoro. Noi abbiamo mandato l'allarme a circa un migliaio d'indirizzi, purtroppo nessuno ha ripreso questo allarme e questi ci dispiace molto. forse se qualcuno di queste vittime fosse stata a conoscenza del maggiore rischio avrebbe adottato maggiori precauzioni. carlo soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. Trento 11 aprile E' morto dopo due giorni d'agonia Lal Harmesh operaio indiano di 49 anni. Harmesh era rimasto vittima di un incidente sul lavoro, avvenuto in val Rendena: era rimasto schiacciato da un carico di mais. Trasportato d’urgenza all’ospedale, è stato sottoposto ad un disperato intervento chirurgico ma non c'è la fatta. Harmesh era arrivato in val Rendena tre anni fa e viveva con la moglie e la figlia minore. Cordoglio in tutta la comunità. La salma verrà trasportata nella sua terra d'origine.

mercoledì 10 aprile 2013

PREVENZIONEMETEO.BLOGSPOT.COM AVEVA PREVISTO QUESTA AUTENTICA STRAGE DAL 10 DI APRILE. 11 MORTI SUL LAVORO IN SOLE 24 ORE

Anche oggi 4 morti sul lavoro in varie parti d'Italia. In realtà sono 3 i morti di oggi, il quarto è da aggiungere ai 7 di ieri. i morti in provincia di Fermo, di Venezia, di Caserta e di Pavia. PURTROPPO SOLO POCHI GIONI FA AVEVAMO LANCIATO L'ALLARME CHE CI AVEVA FATTO PERVENIRE IL BLOG DI METEOREOLOGIA http://prevenzionemeteo.blogspot.com/ CHE CI AVEVA DETTO DI SCRIVERE CON MOLTA EVIDENZA E DI MANDARE MAIL PER IL GRAVE PERICOLO D'INFORTUNI SUL LAVORO PER I GIORNI SUCCESSIVI AL 10 APRILE DOVE C'ERANO TUTTE LE CONDIZIONE PER QUESTA AUTENTICA STRAGE CHE POI SI SI E' VERIFICATA. SONO 11 I LAVORATORI MORTI IN SOLE 24 ORE (DUE GIORNI LAVORATIVI) E SPERIAMO SIA FINITA QUI.....LE CONDIZIONE METEOREOLOGICHE SONO FONDAMENTALI PER QUESTO TRAGEDIE CHE SI VERIFICANO IN DETERMINATE CONDIZIONE DEL TEMPO. RINGRAZIAMO PREVENZIONIMETEO.BLOGSPOT.COM PER LA COLLABORAZIONE E PER IL LAVORO SERIO CHE STA PORTANDO AVANTI PER CHE SI OCCUPA DELLA PREVENZIONE DI INFORTUNI SUL LAVORO.

martedì 9 aprile 2013

giornata tragica con 7 morti sui luoghi di lavoro. Politici vergognatevi

Purtroppo dobbiamo aggiornare i morti di questa tragica giornata sono stati 7 e non 5 come segnalato, abbiamo appreso di altri due morti ne foggiano. Tutti i giorni assistiamo a chiusure di fabbriche con milioni di disoccupati (più di un milione solo l'anno scorso) ma i lavoratori nonostante una crisi che non trova paragoni, se non nel 1929, continuano a morire in tantissimi. Ne sono morti 7 solo oggi 9 aprile. Assistiamo a giochini di potere di strateghi della politica che pensano solo ai loro interessi di bottega, mentre il paese va in malora. Sono ormai 6 anni che mi dedico a questo osservatorio, ma niente è cambiato, il solito disinteresse verso la morte di tantissime persone che hanno la solo colpa d'avere una classe dirigente che si occupa solo di non perdere potere o di acquistarne di nuovo. Il mondo del lavoro non ha purtroppo più nessun punto di riferimento in parlamento e basta vedere gli eletti in ogni partito per accorgersi che i lavoratori servano solo da portatori d'acqua. Anche il Movimento 5 stelle in cui molti lavoratori avevano creduto si sono messi alla finestra con la speranza che la situazione s'incancrenisca sempre di più (ma sempre e solo per la povera gente) per poi aumentare il consenso. Grillo aveva detto più volte, e ci sono i video che lo provano ( e in uno recita addirittura una poesia sui morti sul lavoro che ho inserito nell'apertura del blog dell'Osservatorio) che avrebbe messo come priorità queste tragedie. Il PD ha mandato allo sbaraglio il Senatore paolo Nerozzi che era nella passata legislatura Vice presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato, facendogli fare le primarie, praticamente condannandolo alla sconfitta, visto che si è occupato per tutto il suo mandato di di un tema così scomodo e con così poca visibilità. Nerozzi era una delle poche persone in parlamento che lavorava seriamente su questo tema ed è stato l'unico parlamentare che ha collaborato con l'Osservatorio accettando anche suggerimenti. Per non parlare poi del PDL che con il Ministro Sacconi ha cercato in tutti i modi (in parte riuscendoci) di "alleggerire" la normativa sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro perchè troppo penalizzante per le aziende, mentre possiamo dimostrare con i dati raccolti che muoiono soprattutto dove non c'è un rappresentante della sicurezza e il sindacato (tutti il sindacati) che funzionano da vero argine contro queste tragedie. Ma se nessun partito riconosce più i diritti di sopravvivenza di decine di milioni di lavoratori è forse ora di pensare ad un nuovo partito formato solo da lavoratori e pensionati che curino direttamente senza intermediari quali politici di professione, medici, avvocati, notai, professionisti, industriali, comici, soubrette, faccendieri, ecc...che in parlamento pensano solo ai loro interessi fregandosene dei lavoratori, dei precari, pensionati e disoccupati. E chissà, esiste anche la speranza che ci sia un Fassino che dica come ha fatto con Grillo "provateci a fare un partito poi vediamo quanti voti raccogliete". Spero la politica si svegli prima che sia troppo tardi per il paese. Como 9 aprile 2013 E' morto Romeo D’Ettore, il 57enne di Valmadrera che ieri mattina era rimasto vittima di un incidente sul lavoro. D'Ettorre era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Gravedona ma oggi è morto per le gravi lesioni la tragedia al piazzale della "Autotrasporti Butti Battista” di via XXV Aprile, dove il 57emme stava scaricando della rete metallica da un autotreno insieme ad alcuni colleghi che l'ha travolto. Per soccorrerlo sono stati mobilitati i sanitari del 118, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli agenti della Polizia locale ma anche gli operatori dell’eliambulanza di Como. Purtroppo tutti i soccorsi sono risultati vani Palermo 9 aprile 2013 E' morto Giovanni Mannino operaio di 40 anni, all'interno del cantiere per la realizzazione del tram in via Leonardo da Vinci. Mannino, è stato travolto da un camion che stava facendo retromarcia all'interno del cantiere. A nulla sono valsi i soccorsi dei colleghi e di un'ambulanza del 118. Per estrarre il corpo sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Il traffico nella zona ha subito pesanti ripercussioni per permettere l'intervento dei pompieri e delle forze dell'ordine. BOLOGNA 9 aprile 2013 E' morto Bruno Manderioli un autista di un carro attrezzi, di 51 anni dopo essere stato schiacciato contro un muro mentre stava rimuovendo un 'automobile. La tragedia nel pomeriggio in un quartiere di Bologna, in una rampa di accesso ad alcune rimesse condominiali. I carabinieri stanno in queste ore ricostruendo l'accaduto. L'autista stava recuperando una utilitaria in sosta vietata e stava risalendo la rampa: è sceso dal carro attrezzi per fare una verifica per un problema, ma il cavo avrebbe ceduto schiacciandolo contro il muro della rampa. Chieti 9 aprile ER' morto B.G.G di 71 anni a Canosa Sannita. B.G.G., pensionato, si trovava alla guida della propria pala meccanica e stava sistemando un suo terreno terreno, quando, per cause ancora da accertare il mezzo si è ribaltato in un dirupo rimanendo schiacciato sotto il mezzo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Tollo ed i medici del 118, i quali non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso a causa delle gravi lesioni riportate.A Serradica, una frazione di Fabriano, un uomo di sessantasei anni, Giancarlo Sabatini, è morto schiacciato dal proprio trattore mentre stava lavorando in un terreno di famiglia.Per cause ancora da accertare, il mezzo agricolo si è ribaltato e lo ha travolto. A condurre le indagini sono i Carabinieri. BOLZANO, 9 APRILE 2013 e' morto un boscaiolo di 51 anni a Valtina, in val Passiria. La vittima è stata e' stato travolta da un albero che era stato appena abbattuto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco, il soccorso alpino e l'elicottero del 118 ma per il povero operaio non 'è stato niente da fare. Foggia 9 aprile E' morto Leonardo Carafa un tappezziere di 52 anni cadendo da un balcone mentre prendeva delle misure. Secondo le prime informazioni raccolte, stava prendendo delle misure per un tendaggio da esterno quando, per cause ancora da accertare, avrebbe perso l’equilibrio cadendo della scala. Un volo di almeno tre quattro metri avvenuto in via della Badia SS. Pietro e Severo. La situazione è apparsa subito disperata e per il povero Cafara la morte è subentrata dopo poche ore. La situazione che si è presentata ai soccorritori era parsa subito disperata. Foggia 9 aprile E' morto Benedetto Tucci elettricista di 44 anni che è caduto dall'alto in una palazzina in costrizione alla periferia di Foggia.

lunedì 8 aprile 2013

TRE AGRICOLTORI SCHIACCIATI DAL TRATTORE IN DUE GIORNI LAVORATIVII

Ancona E' morto Giancarlo Sabatini a Serradica, una frazione di Fabriano, Sabatini di sessantasei anni è morto schiacciato dal proprio trattore mentre stava lavorando in un terreno di proprietà della famiglia Per cause ancora da accertare, il mezzo agricolo si è ribaltato e lo ha travolto. A condurre le indagini sono i Carabinieri. SONO 3 GLI AGRICOLTORI CHE CON L'ARRIVO DEL TEMPO MENO INCLEMENTE E CON IL TERRENO MOLTO SCIVOLOSO E INTRISO D'ACQUA CHE SONO MORTI NEGLI ULTIMI 2 GIORNI E PURTROPPO TEMIAMO CHE LA STRAGE CONTINUERA'.

sabato 6 aprile 2013

Sono morti Arcangelo Palmieri nel frusinate e Leonardo Turco a Lucerna di Foggia

Frosinone 5 aprile 2013 E' morto Arcangelo Palmieri, 60 anni. Palmieri era impegnato nella raccolta dei rifiuti a Broccostella, in Ciociaria, quando è rimasto schiacciato dal compattatore. E’ morto due ore più tardi all’ospedale di Sora, dove era stato trasportato dopo i soccorsi del personale del 118.Palmieri è titolare della stessa azienda che svolge la raccolta dei rifiuti per conto del Comune di Broccostella. Dai primi accertamenti Palmieri sarebbe rimasto schiacciato tra il mezzo per la raccolta dei rifiuti e una recinzione di legno. Le cause dell’incidente sono ancora da stabilire e gli agenti della polizia locale. Foggia E' morto Leonardo Turco agricoltore di 55 anni. Turco era scomparso per alcune ore della giornata di ieri, poi ritrovato morto in un canale adiacente a un campo in contrada Brecciulli a Lucera. L’agricoltore stava lavorando in un terreno di sua proprietà e si sarebbe ribaltato con il suo trattore finendo nel letto del fiume, dove è rimasto schiacciato e ferito mortalmente dallo stesso mezzo che gli è rovinato addosso. L’allarme era stato dato nel tardo pomeriggio dai familiari che non lo avevano visto rincasare e hanno avvertito i carabinieri, ma solo intorno alle 22. Per estrarlo dal fiume e da sotto il trattore sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco

mercoledì 3 aprile 2013

E' morto Vinicio Artuso allo stadio Monigo di Treviso

Treviso 3 aprile 2013 E' morto Vinicio Artuso di 58 anni. Artuso è morto oggi pomeriggio allo stadio Monigo di Treviso. La tragedia poco dopo le 14 cadendo da una gru. La vittima si trovava presso gli spalti della struttura, dove stava sistemando una recinzione. Improvvisamente, per cause e dinamiche in via d'accertamento dalla Spisal e della polizia, il carrello elevatore si e' rovesciato da un lato disarcionando il povero operaio. PURTROPPO L'EDILIZIA QUEST'ANNO STA SUBENDO UNA VERA E PROPRIA CARNEFICINA. DA SOLI GLI EDILI PAGANO UN PREZZO ELEVATISSIMO DI SANGUE CON OLTRE IL 40% DI TUTTI I MORTI SUL LAVORO. MENTRE IN TUTTE LE ALTRE CATEGORIE ASSISTIAMO AD UN CALO DOVUTO SOPRATTUTTO ALLA CRISI IN EDILIZIA REGISTRIAMO UN AUMENTO CONSISTENTE DELLE VITTIME RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2012.

martedì 2 aprile 2013

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?