Cari visitatori, sono a invitarvi a partecipare all'inaugurazione della mia mostra presso la Fondazione Carisbo di Bologna, saranno esposte 100 opere su queste tragedie che tratto come artista dal 1980. Aiuterà a sensibilizzare. Parteciperanno numerosi familiari di morti sul lavoro da diverse regioni italiane. Inaugurazione alle ore 16 del 20 dicembre presso la Fondazione carisbo di via Farini 15. La mostra durerà fino al 19 gennaio 2025. con la speranza che la prorogano anche a febbraio
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 30 novembre
Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
sabato 11 settembre 2010
SONO MORTI TRE OPERAI PER ESALAZIONI DENTRO UNA CISTERNA A CAPUA SONO: GIUSEPPE CECERE, ANTONIO DI MATTEO E VINCENZO RUSSO . MA CI SONO ALTRE 4 VITTI
Cari visitatori, tutte le statistiche elaborate da tabelle execel tratte da questo blog, sui morti per infortuni sul lavoro in questi tre anni m'indicavano che a breve ci sarebbero state delle morti collettive di operai, ma, per non creare allarmismi non avevo voluto pubblicarle in questo blog. E' facile con le statistiche riuscire a capire quando ci sono morti collettive e "picchi" di vittime in edilizia e in agricoltura...ma con grande sofferenza e amarezza, nonostante che le avessi mandate a tantissimi politici e giornalisti, al di là di solidarietà di facciata a nessuno interessa niente dei tanti lavoratori che muoiono in modo così atroce e incivile. Basterebbe solo che s'interessassero un pò di meno gossip (politico) e un pò più di tante vittime innocenti. carlo soricelli
11 settembre Caserta Sono morti Giuseppe Cecere, 53 anni, Antonio Di Matteo, 63 anni, e Vincenzo Russo, 43 anni, tre operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto a Capua in provincia di Caserta. I tre lavoratorii stavano lavorando alla bonifica di una cisterna dell'azienda farmaceutica ex Pierrel, ora "Dsm", e sarebbero morti per esalazioni tossiche. Due vittimei sono già stati recuperate mentre la terza giace ancora nella cisterna.. La Dsm ha più di 200 fabbriche nel mondo ed è presente in 49 paesi con quasi 30mila dipendenti. Secondo le prime informazioni i tre operai erano di una ditta di Afragola e sono stati investiti dalle esalazioni provenienti dal silos, probabilmente dovute ad un processo di fermentazione che si è innescato quando l'hanno aperta.Sul poltre ai carabinieri è giunta anche una squadra di specialisti Nbcr (Nucleo batteriologico chimico radioattivo) per i rilievi. Nell'ex stabilimento Pierrel, attivo da trent'anni, lavorano quasi un centinaio di dipendenti.
10 settembre E’ morto Giorgio Albieri sull’A 12 tamponato da un brasiliano alla guida du un furgone senza patente. Il tragico incidente si è verificato ieri mattina alle 8.30, tra i caselli di Rapallo e Chiavari, in direzione del levante. Lunghe code si sono formate sulla Genova-Sestri Levante a seguito dello scontro e per consentire agli agenti della polstrada, ai medici e agli infermieri del 118 di Lavagna e ai militi della Croce bianca rapallese, oltre che alle squadre di vigili del fuoco, di portare a termine tutte le operazioni di soccorso e recupero dei veicoli coinvolti.
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Caserta E’ morto Mario Di Nuzzo agricoltore di 51 anni. Mario è morto, intorno alle 19. mario era alla guida di un trattore quando, per cause ancora in corso d'accertamento, ha perso il controllo del mezzo che è finito in una scarpata profonda 4 metri. E' rimasto schiacciato dalla ruota posteriore del trattore. I familiari hanno dato l'allarme, ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto i carabinieri della stazione di Sant'Agata dei Goti e della compagnia di Montesarchio.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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