Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane(escluso itinere), con l'indenza sulla popolazione, ci sono anche i morti non assicurati a INAIL e in nero. Sono i morti dall'inizio dell'anno al 7 settembre. Dalle peggiori in nero
Il mese di settembre si conclude con il povero rider Aly Jamat di 31 anni investito giorni prima di notte mentre faceva consegne (muoiono tutti nell’ultima consegna, così come la povera Enrica Filippi morta alla guida di un furgone 3 giorni fa), mentre moriva nasceva ad Aly una bimba, il suo secondo figlio. Aly è il 77esimo morto di settembre, il 778 esimo sui luoghi di lavoro nel 2024, ma con itinere diventa il 1018 esimo. Sempre le stesse categorie, con le stesse percentuali in questi 17 anni di monitoraggio, con l’aggravante che con leggi come il Job act, che ha precarizzato il lavoro di tutti i nuovi assunti del comparto privato, con un indiscriminato aumento dell’età della pensione, senza fare distinzione di chi svolge un lavoro pericoloso (per sé e per gli altri) da chi non corre nessun pericolo, ha provocato un forte aumento dei morti sui luoghi di lavoro. Vi racconteranno che non è vero, soprattutto chi fa parte della lobby miliardaria e trasversale sulla Sicurezza. Ma noi non ci arrendiamo e la verità sta venendo a galla: gli italiani sanno, grazie all’Osservatorio che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi, ma fanno come i giapponesi, resistono nel loro fortino assediato dal buon senso. Nel report i morti di tutte le regioni e province italiane, con grandi sempre se si contano tutti e in rapporto agli abitanti in età lavorativa senza fare distinzioni tra assicurati a INAIL e gli altri, anche in nero, che sono il 35/40% dei morti in più. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 nei primi 9 mesi del 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 778 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1018 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 151 totali 110 sui luoghi di lavoro Milano 12, Bergamo 7 Brescia 26 Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 7 Mantova 6 Monza Brianza 13 Pavia 12 Sondrio 5 Varese 4 CAMPANIA 101 totali 76 sui luoghi di lavoro Napoli 18 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 22 EMILIA ROMAGNA 75 totali 59 sui luoghi di lavoro Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 9 Parma 6 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 79 - 59 sui luoghi di lavoro Palermo 20 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 9 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 7 TOSCANA 63 totali 49 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 13 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5 VENETO 75 totali 56 luoghi di lavoro Venezia 8 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 9 Verona 13 Vicenza 10 LAZIO 86 totali 46 sui luoghi di lavoro Roma 16 Viterbo 6 Frosinone 10 Latina 11 Rieti PIEMONTE 62 totali 45 sui luoghi di lavoro Torino 18 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 5 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1 PUGLIA 57 totali 44 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 5 Lecce 10 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Bolzano 14 Trento 19 ABRUZZO 37 totali 26 sui luoghi di lavoro L'Aquila 5 Chieti 10 Pescara Teramo 6 SARDEGNA 41 totali 30 sui luoghi di Cagliari 7 Sud Sardegna 2 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 10 MARCHE 39 totali 26 sui luoghi di lavoro Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 5 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 29 totali 20 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 3 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Pordenone 5 Triste 1 Udine 6 Gorizia 2 LIGURIA 21 totali 15 sui luoghi di lavoro Genova 3 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 15 totali 10 sui luoghi di lavoro Perugia 9 Terni 2 BASILICATA 15 totali 11 sui luoghi di lavoro Potenza 8 Matera 3 Molise 9 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 113 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 103gli autotrasportatori 90 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 74 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 19 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 17 aprile 2020

due morti in agricoltura il 16 aprile. nel post l'elenco dei 127 medici morti per il coronavirus, rendiamo loro omaggio

Un agricoltore è stato schiacciato dal trattore nell'alessandrino. perde la vita un altro agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di foggia: è stato travolto da un muletto in manovra L'elenco dei medici morti per il coronavirus: rendiomo omaggio al loro sacrificio. 1. Roberto Stella † 11 03 2020 Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, Responsabile Area Strategica Formazione FNOMCeO, Presidente nazionale della SNAMID 2. Giuseppe Lanati † 12 03 2020 Pneumologo 3. Giuseppe Borghi † 11 03 2020 Medico di Medicina Generale 4. Raffaele Giura † 13 03 2020 Ex primario del reparto di Pneumologia 5. Carlo Zavaritt † 13 03 2020 Pediatra e neuropsichiatra infantile 6. Gino Fasoli † 14 03 2020 Medico di medicina generale già in pensione richiamato per l’emergenza Covid-19 7. Luigi Frusciante † 15 03 2020 Medico di Medicina Generale 8. Mario Giovita † 16 03 2020 Medico di Medicina Generale 9. Luigi Ablondi † 16 03 2020 Epidemiologo, ex direttore generale dell’Ospedale di Crema 10. Franco Galli † 17 03 2020 Medico di Medicina Generale 11. Ivano Vezzulli † 17 03 2020 Medico di Medicina Generale e medico dello sport 12. Massimo Borghese † 18 03 2020 Specialista in Otorinolaringoiatria e Foniatria 13. Marcello Natali † 18 03 2020 Medico di Medicina Generale, segretario della Federazione dei medici di Medicina generale di Lodi 14. Antonino Buttafuoco † 18 03 2020 Medico di Medicina Generale 15. Giuseppe Finzi † 19 03 2020 Ematologo e docente a contratto di Malattie vascolari all’Università di Parma 16. Francesco Foltrani † 19 03 2020 Medico di Medicina Generale 17. Andrea Carli † 19 03 2020 Medico di Medicina Generale 18. Bruna Galavotti † 19 03 2020 (data segnalazione) Psichiatra, Decana dell’Associazione Donne Medico di Bergamo 19. Piero Lucarelli † 19 03 2020 (data segnalazione) Anestesista 20. Vincenzo Leone † 21 03 2020 Medico di medicina generale, vicepresidente SNAMI 21. Antonio Buonomo † 21 03 2020 Medico legale 22. Leonardo Marchi † 21 03 2020 Medico infettivologo, direttore sanitario Casa di Cura San Camillo 23. Manfredo Squeri † 23 03 2020 Già medico ospedaliero, attualmente responsabile del reparto di Medicina nella Casa di Cura Piccole Figlie di Parma convenzionata con SSN 24. Rosario Lupo † 23 03 2020 Medico legale, dirigente del Centro Medico Legale INPS di Bergamo 25. Domenico De Gilio † 19 03 2020 Medico di medicina generale 26. Calogero Giabbarrasi † 24 03 2020 Medico di medicina generale 27. Renzo Granata † 23 03 2020 Medico di medicina generale 28. Ivano Garzena † 23 03 2020 Odontoiatra 29. Ivan Mauri † 24 03 2020 Medico di medicina generale 30. Gaetano Autore † 25 03 2020 Medico di medicina generale 31. Vincenza Amato † 24 03 2020 Dirigente Medico Responsabile U.O.S. Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria 32. Gabriele Lombardi † 18 03 2020 Odontoiatra 33. Mario Calonghi † 22 03 2020 Odontoiatra 34. Marino Chiodi † 22 03 2020 Oculista 35. Carlo Alberto Passera † 25 03 2020 Medico di medicina generale 36. Francesco De Francesco † 23 03 2020 Pensionato, già medico ospedaliero, scultore e pittore 37. Antonio Maghernino † 25 03 2020 Medico di continuità assistenziale 38. Flavio Roncoli † 03 2020 Pensionato 39. Marco Lera † 20 03 2020 Odontoiatra 40. Giulio Titta † 26 03 2020 Medico di medicina generale, ex-segretario FIMMG 41. Benedetto Comotti † 26 03 2020 Ematologo 42. Anna Maria Focarete † 27 03 2020 Consigliere Provinciale FIMMG, Presidente SIMG e già consigliere dell’Ordine Prov. dei Medici di Lecco 43. Dino Pesce † 26 03 2020 Medico internista, per vent’anni primario del reperto di medicina generale dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena 44. Giulio Calvi † 26 03 2020 Medico di medicina generale 45. Marcello Ugolini † 27 03 2020 Pneumologo, consigliere dell’Ordine dei Medici 46. Abdel Sattar Airoud † 16 03 2020 Medico di medicina generale 47. Giuseppe Maini † 12 03 2020 Medico di medicina generale 48. Luigi Rocca † 26 03 2020 Pediatra 49. Maurizio Galderisi † 27 03 2020 Cardiologo e professore di Medicina Interna all’Università Federico II di Napoli 50. Leone Marco Wischkin † 27 03 2020 (data segnalazione) Medico internista 51. Rosario Vittorio Gentile † 22 03 2020 Medico di medicina generale, specialista in allergologia ed ematologia 52. Francesco Dall’Antonia † 24 03 2020 Ex-primario della Chirurgia I di Vicenza 53. Abdulghani Taki Makki † 24 03 2020 Odontoiatra 54. Aurelio Maria Comelli † 28 03 2020 Cardiologo, ex primario di Medicina Interna 55. Michele Lauriola † 28 03 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 56. Francesco De Alberti † 28 03 2020 Ex presidente OMCeO Lecco 57. Mario Luigi Salerno † 28 03 2020 Fisiatra 58. Roberto Mario Lovotti † 28 03 2020 Medico di medicina generale 59. Domenico Bardelli † 20 03 2020 Odontoiatra 60. Giovanni Francesconi † 30 03 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 61. Valter Tarantini † 19 03 2020 Ginecologo 62. Guido Riva † 30 03 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 63. Gaetana Trimarchi † 30 03 2020 Medico di medicina generale 64. Norman Jones † 27 03 2020 Cardiologo, ex primario della cardiologia del centro di riabilitazione “Trabattoni-Ronzoni” di Seregno 65. Roberto Mileti † 30 03 2020 Ginecologo 66. Marino Signori † 01 04 2020 (data segnalazione)* Medico del lavoro 67. Gianpaolo Sbardolini † 26 03 2020 Medico di medicina generale 68. Marcello Cifola † 01 04 2020 (data segnalazione)* Otorinolaringoiatra 69. Gennaro Annarumma † 03 04 2020 (data segnalazione)* 70. Francesco Consigliere † 03 04 2020 (data segnalazione)* Medico legale e docente universitario 71. Alberto Paolini † 03 04 2020 (data segnalazione)* 72. Riccardo Paris † 03 04 2020 (data segnalazione)* Cardiologo 73. Dominique Musafiri † 03 04 2020 Medico di medicina generale 74. Italo Nosari † 03 04 2020 (data segnalazione)* Diabetologo 75. Gianroberto Monti † 21 03 2020 Odontoiatra 76. Luciano Riva † 28 03 2020 Pediatra, ex primario all’Ospedale di Desio 77. Federico Vertemati † 31 03 2020 Medico di medicina generale 78. Giovanni Battista Tommasino † 04 04 2020 Medico di medicina generale 79. Paolo Peroni † 30 03 2020 Oftalmologo 80. Riccardo Zucco † 03 04 2020 (data segnalazione)* Neurologo 81. Giandomenico Iannucci † 02 04 2020 Medico di medicina generale 82. Ghvont Mrad † 29 03 2020 Medico termale 83. Gianbattista Bertolasi † 02 04 2020 Medico di medicina generale 84. Silvio Lussana † 13 03 2020 Medico internista, ex primario medicina 85. Giuseppe Aldo Spinazzola † 31 03 2020 Cardiologo 86. Vincenzo Emmi † 04 04 2020 Rianimatore 87. Carlo Amodio † 05 04 2020 Radiologo, ex primario di radiologia 88. Adelina Alvino De Martino † 30 03 2020 Cardiologa in pensione, ex primario 89. Orlandini Giancarlo † 06 04 2020 (data segnalazione)* 90. Ravasio Luigi † 06 04 2020 (data segnalazione)* 91. Antonio Pouchè † 31 03 2020* Ex professore 92. Lorenzo Vella † 29 03 2020 Medico del Lavoro 93. I. S. † 06 04 2020 (data segnalazione)* Medico penitenziario 94. Mario Ronchi † 20 03 2020 Odontoiatra 95. Giuseppe Vasta † 06 04 2020 Medico di medicina generale 96. Nabeel Khair † 08 04 2020 Medico di medicina generale 97. Marzio Carlo Zennaro † 08 04 2020 Medico di medicina generale 98. Tahsin Khrisat † 19 03 2020 Medico di medicina generale 99. Mario Rossi † 09 04 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 100. Samar Sinjab † 09 04 2020 Medico di medicina generale 101. Antonio De Pisapia † 06 04 2020 Medico di medicina generale e odontoiatra 102. Massimo Bosio † 01 04 2020 Medico di medicina generale 103. Francesco Cortesi † 09 04 2020 (data segnalazione)* Specialista in Chirurgia generale e Oncologia 104. Giunio Matarazzo † 07 04 2020 Odontoiatra 105. Emilio Brignole † 09 04 2020 Medico ospedaliero 106. Edoardo Valli † 09 04 2020 Ginecologo 107. Nabil Chrabie † 09 04 2020 Medico di medicina generale 108. Gianfranco D’Ambrosio † 30 03 2020 Ginecologo e medico di medicina generale 109. Gaetano Portale † 08/04/2020 Specialista in Chirurgia Generale, in Chirurgia Vascolare e in Chirurgia Toracica, ex Primario di Chirurgia Generale 110. Fabio Rubino † 13 04 2020 Terapista del dolore e palliativista 111. Giovanni Stagnati † 22 03 2020 Odontoiatra 112. Giovanni Delnevo † 02 04 2020 Cardiologo 113. Luigi Ciriotti † 26 03 2020 Medico di medicina generale in pensione, non in servizio 114. Sebastiano Carbè † 06 04 2020 Medico pensionato non in servizio, ex dirigente medico pronto soccorso 115. Maurizio Bertaccini † 14 04 2020 Medico di medicina generale 116. Domenico Fatica † 13 04 2020 Odontoiatria 117. Patrizia Longo † 13 04 2020 Medico di medicina generale 118. Enrico Boggio † 07 04 2020 Odontoiatra 119. Eugenio Malachia Brianza † 08 04 2020 Medico del Serd 120. Elisabetta Mangiarini † 15 04 2020 (data segnalazione)* Medico di medicina generale 121. Marco Spissu † 15 04 2020 Chirurgo 122. Arrigo Moglia † 15 04 2020 Neurologo 123. Alberto Guidetti † 15 04 2020 Ginecologo, ex primario 124. Alberto Omo † 04 04 2020 Direttore sanitario casa di riposo 125. Giancarlo Buccheri † 07 aprile 2020 Medico antroposofo 126. Pietro Bellini † 21 03 2020 Medico di medicina generale 127. Renzo Mattei † 16 04

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Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?