Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2025 31 marzo dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni sui luoghi di lavoro in 241 (256 al 31 marzo del 2024), e 306 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade. Attenzione però, parliamo di un numero di morti ben più grande di quelli che diffonde INAIL che monitora solo i suoi assicurati, mentre l’Osservatorio li monitora tutti, anche in nero o che dispongono di un’assicurazione diversa da INAIL NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI TANTO MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 31 gennaio 2025

aAnche ieri ci sono stati 6 morti sul lavoro. tre sui luoghi di lavoro e altri 3 in itinere. Già 83 i morti nel 2025 sui luoghi di lavoro (con itinere 108) il 30 gennaio 2024 erano 76, l'aumento è dell'8,5%

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 83 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 108 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza: sono centinaia i morti in province e regioni diverse, a carico della Regione (provincia no) ci sono anche i morti in autostrada LOMBARDIA 17 sui luoghi di lavoro Milano 2 Bergamo 6 Brescia 3 Como Cremona 1 Lecco 1 Lodi 1 Mantova Monza Brianza 2 Pavia 1 Sondrio Varese CAMPANIA 8 sui luoghi di lavoro Napoli 3 Avellino 1 Benevento 1 , Caserta 2 Salerno 1 VENETO 9 sui luoghi di lavoro Venezia 4 Belluno Padova 2 Rovigo Treviso 1 Verona Vicenza 2 ‎ TOSCANA 8 luoghi di lavoro Firenze Arezzo Grosseto 1 Livorno Lucca 2 Massa Carrara 1 Pisa 1 Pistoia 2 Siena Prato PUGLIA 8 sui luoghi di lavoro Bari 4 BAT Brindisi 3 Foggia Lecce Taranto PIEMONTE 5 sui luoghi di lavoro Torino 2 Alessandria Asti Biella 1 Cuneo 1 Novara 1 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli EMILIA ROMAGNA sui luoghi di lavoro 6 Bologna Rimini Ferrara Forlì Cesena 1 Modena Parma Ravenna Reggio Emilia 2 Piacenza SARDEGNA totali 3 sui luoghi di lavoro Cagliari Sud Sardegna Nuoro Oristano Sassari 3 UMBRIA 3 totali sui luoghi di lavoro Perugia 3 Terni SICILIA 2 sui luoghi di lavoro Palermo Agrigento 1 Caltanissetta Catania Enna Messina 1 Ragusa Siracusa Trapani LAZIO sui luoghi di lavoro 1 Roma 1 Viterbo Frosinone Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 2 A22 totali sui luoghi di lavoro Bolzano Trento 1 ABRUZZO totali 1sui luoghi di lavoro L'Aquila1 Chieti Pescara Teramo MARCHE sui luoghi di lavoro 2 Ancona 1 Macerata Fermo Pesaro-Urbino Ascoli Piceno 1 CALABRIA totali sui luoghi di lavoro 2 Catanzaro 1 Cosenza 1 Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia FRIULI VENEZIA GIULIA totali sui luoghi di lavoro Pordenone Triste Udine Gorizia LIGURIA sui luoghi di lavoro 2 Genova 1 Imperia La Spezia Savona 1 BASILICATA totali sui luoghi di lavoro Potenza Matera Molise totali sui luoghi di lavoro Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA totali sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni 5 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 17 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 11 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 9 i morti in infortuni domestici 2 potatura alberi Sui luoghi di lavoro ultrasessantenni, 14 Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro, tra pochi anni saranno la maggioranza 2024 Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla

mercoledì 29 gennaio 2025

Altri 4 morti anche oggi, supereremo a fine mese i 100 morti nel 2025 nel 2024 sono stati 1482. Ma Inail e chi copia la sua raccolta dati sono ancora a novembre del 2024, ma saranno compreso itinere meno di 1100. Sono solo i morti di Inail, mancano chi ha assicurazioni diverse e i morti in nero

Anche oggi 4 morti Adriano Rigon è morto a Padova cadendo da 7 metri era in appalto. in provincia di Brindisi un operaio è morto stritolato da un macchinario. in provincia di Venezia è morto cadendo in acqua un altro lavoratore. Postiglione un giornalista del Corriere della Sera è morto nel ritorno dal lavoro questa notte. Afine mese arriveremo a superare i 100 morti sul lavoro

lunedì 27 gennaio 2025

Ma che malori, sono simulazioni per nascondere gli infortuni e non assumersi responsabilità per la mancata sicurezza

Angelo Frassi è stato trovato senza vita in Val Palot (Brescia) lo scorso 28 dicembre. Secondo la Procura, il corpo del 67enne sarebbe stato spostato per simulare un malore e per nascondere l’incidente sul lavoro. Ma in questi ultimi tempi in tanti, per sfuggire alle loro responsabilità dicono che sono morti all'improvviso per un malore, mentre spesso sono per cadute dall'alto, ma anche in altre situazioni

domenica 26 gennaio 2025

muore nel tentativo di salvare le sue amate capre

monza Brianza l'agricoltore Carlo Biffi di 59 anni muore soffocato nel tentativo di salvare le sue capre nella stalla mentre si stava sviluppando un incendio; Biffi aveva visto uscire fumo dalla stalla, la scelta senza pensarci un attimo di precipitarsi all’interno per salvare le sue amate capre. Un gesto d'amore che igli è costata la vita sposato, era proprietario dell'azienda agricola “I Muron” di Roncello, in Brianza.

sabato 25 gennaio 2025

Ieri 9 morti sul lavoro, non due morti sul lavoro come riportato da tutti i media. Nel post chi sono e dove si è verificata la tragedia. Nella foto Sara Piffer. Ma giovedì ci sono stati altri 4 morti

Ieri una mattanza sul lavoro, i morti sul lavoro sono stati ben 9, ma i media hanno diffuso solo i due di Torino. Chi sono i morti? Ecco l'elenco: a Torino è morto cadendo da un balcone, per il cedimento della ringhiera un edile di 57 anni Sempre a Torino è morto Eugen Daniel Vasiliu è morto mentre montava una giostra A Spoleto un agricoltore è stato schiacciato dal trattore, è già il quinto nel 2025, ma il Ministro dell'agricoltura è impegnato in cose ben più importanti che la vita degli agricoltori che sono di sua competenza? Una campagna sulla pericolosità del trattore no?. Nel 2024 ne sono morti in questo modo orribile ben 142. In provincia di Padova è morto mauro Stocco, travolto dal muletto che si è ribaltato, il muletto è la seconda macchina di morte dopo il trattore Un boscaiolo in provincia di Novara è morto travolto da un grosso ramo che tagliava Anche in provincia di Grossetto è morto un altro taglialegna travolto dall’albero che tagliava In provincia di Trento la campionessa di ciclismo Sara Piffer è morta investita mentre con il fratello si stava allenando in strada Altri due lavoratori/trici sono morti in itinere ricordo a tutti che anche INAIL nel suo numero di morti mette anche quelli che muoiono in itinere, lo Strato li considera (giustamente) morti sul lavoro A perdere la vita in itinere Niccolò Mattia Coppola di soli 25 anni In provincia di Padova a Albisegna una donna marocchina di 50 anni con 4 figli stava andando a lavorare a piedi ed è stata investita mentre attraversava la strada

lunedì 20 gennaio 2025

I drammi della solitudine degli anziani, già 9 morti, ma anche l'autotrasporto ha già 9 morti in soli 20 giorni del 2025

Già nove nel 2025 i morti per infortuni domestici, sono tutti anziani o che vivono da soli: per intossicazione da anidride carbonica o per incendi. Nessuno che li veglia o li aiuti e che va a controllare la situazione in cui vivono. Una società sempre più egoista che uccide i più fragili.

mercoledì 15 gennaio 2025

Ieri 14 gennaio ci sono stati 6 morti sui luoghi di lavoro + itinere

Con i 4 morti di ieri l lombardia già in "fuga" con 11 morti. In Italia già 42 morti, 35 di questi sui luoghi di lavoro, già + 4 morti rispetto al 14 gennaio 2024

lunedì 13 gennaio 2025

Ultima settimana per vedere la mostra di fotografia, pittura e scultura “Morti sul lavoro”. la mostra visitatissima di Carlo Soricelli che ha commossi i bolognesi e non solo, il tema è trattato nelle opere dell’artista fin dal 1980. Esposto anche il “Muro delle Farfalle bianche” un sacrario con le foto di 300 lavoratori e lavoratrici morti sul lavoro. Presso la Fondazione Carisbo di Via Farini 15 fino al 19 gennaio. Orari della mostra feriali dalle ore 15 alle 18. Sabato e festivi dalle 10 alle 18

sabato 11 gennaio 2025

già 21 i morti sul lavoro nel 2025

Muore giovane di 19 anni in appalto, in un'azienda del casertano, per una fuga di ammoniaca. Era in appalto. Con l'avvento dell'anno nuovo non si ferma la strage di lavoratori. Nel 2024 i morti sul lavoro complezzivi sono stati 1482, di questi 1056 sui luoghi di lavoro. gurada la posizione della tua provincia e quanti morti sui luoghi di lavoro ha avuto in rapporto agli abitanti

mercoledì 1 gennaio 2025

l'annus Horribilis 2024 si conclude con 10 morti negli ultimi 2 giorni: nel post chi sono le vittime

Auguro a tutti gli amici miei e dell'Osservatorio un Felice 2025 con la mia Colomba della Pace, augurando salute e serenità, e un mondo di Pace e senza più morti sul lavoro. Carlo Soricelli NB nei primi giorni del 2025 vi darò la situazione dei morti sul lavoro dell'intero anno, per numero di morti, provincia e Regione del tragico evento, dell'età , delle professioni e della nazionalità delle vittime.L'anno si è concluso con 1055 morti sui luoghi di lavoro che diventano con l'itinere così come li conta e diffonde INAIL 1481 (ma che potrebbero aumentare in fase di aggiornamento finale) negli ultimi 2 giorni del 2024 sono morti di lavoro in 10. Ecco chi sono: In provincia di Lodi è morto un giovane egiziano di 24 anni cadendo dal tetto di un capannone. In Provincia di Caserta ha perso la vita travolta da un muletto Pompeo Mazzacapo, in Provincia di Modena, a Finale Emilia ha perso la vita un giardiniere che stava potando un albero, trovato solo dopo 10 ore.nIn provincia di Parma è morto ucciso da un toro l'agricoltore Renzo Villani, in Piemonte nella provincia di Vercelli ha perso la vita fulminato Marco Bergamaschi. nel centro di Milano è morto sulle strade un rider pakistano di 43 anni, in Umbria una giovane donna è morta mentre si recava a lavorare in un ristorante per il Veglione di Capodanno, per infortuni domestici sono morti in tre: Paolo Vitelli un noto imprenditore che è morto aprendo una serranda, scivolando per terra e battendo la testa in un resort in Val D'Aosta, un'altra giovane donna di 25 anni è morto per un incendio a Torino, a Cefalù in Sicilia è morto un turista tedesco per monossido di carbonio, che in questo mese ha ucciso decine di persone, qua e là per l'Italia. In Allegato la mia Colomba della Pace 2025 senza guerre e morti sul lavoro

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?