Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
domenica 13 dicembre 2009
MUORE LORIS POZZI ELETTRICISTA DI 37 ANNI IN VAL DI NURE DI PIACENZA
14 DIC - E' morta una postina di 41 anni stamani in un incidente avvenuto in strada di Cerchiaia, a Siena. La donna, senese, stava percorrendo la via intorno alle 10 quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte della Polizia municipale, un'auto che viaggiava nel senso opposto di marcia, guidata da un uomo di 34 anni, di Monteriggioni (Siena), ha urtato il ciclomotore delle Poste con cui stava svolgendo il servizio.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
Ci mancherai Loris
RispondiEliminaBalosso
Ore 04:45
RispondiEliminaStamane mi sono alzato strano, come tutte le mattine, da 14 mesi, ormai!!!!
Da quando le ho buscate per futili motivi, sono sempre irritato, indisponente nell'animo, ma, all'apparenza dei miei interlocutori, sembro normale come il solito, anzi, qualcuno, sostiene che, averle buscate, mi ha fatto bene e scherzando, abbozzano una certa solidarietà con il manesco.
Ora, in un paese normale, si solidarizzerebbe, almeno pro forma, con la parte lesa, invece, mi sento affermare che l'errore è il mio perché, con i miei atteggiamenti ho irritato il debole psicolabile che, essendo in quel momento in tale situazione, ha compiuto il gesto inconsulto. (Quasi quasi, mi sento legittimato a muovere le mani anch'io)
Ore 06:00
Sono ancora intontito e stralunato dalla nottata che, come tutte da 14 mesi ormai, trascorro facendo sogni irreali interrotti di frequente dal dolore sia fisico sia mentale, postumo di questo evento, quando, aprendo la prima pagina del quotidiano locale vengo a conoscenza che il nostro Premier le ha buscate pure lui!
Mentre leggo l'incipit dell'articolo, metaforicamente divertito, scosto lo sguardo su un altro trafiletto rimanendo ulteriormente interdetto.
La foto di Loris Pozzi, mio carissimo amico, anche se offuscata mi è ben conosciuta ma è il titolo che mi pare chiaro e netto: "Grave infortunio mortale accorre a Loris Pozzi”.
Ore 06:01 - in poi e per sempre
Mi viene da piangere, i miei problemi sono svaniti all'improvviso, apprendere questa notizia funesta mi sta facendo ricordare i bei momenti trascorsi con Loris, quando, sportivamente eravamo antagonisti sulla bicicletta a 50 orari, oppure eravamo un'anima sola in salita quando anche le farfalle si appoggiavano sui raggi delle ruote per un giro di giostra.
"Loris, la tua vita non è stata semplice, recita sempre l'articolo di giornale, la morte del babbo quando eri ancora in fasce... " quante volte l'ho sentita da te come se fosse la tua valvola di sfogo, ci sostenevamo a vicenda fino a quando all'improvviso scattavo cercando di distanziarti senza profitto.
Grazie Loris per aver fatto in modo di conoscerti, te ne sono grato, parlo anche per gli altri amici del pedale e non solo, perché tu correvi anche a piedi, andavi in palestra, eri un duro e forte sportivaccio che riusciva a conciliare il poco tempo disponibile senza tralasciare la famiglia e il LAVORO!!!!
Loris, che in questo mondo difficile, eri onesto e giusto... quelli che ti hanno conosciuto non ti dimenticherànno facilmente.
Balosso Marco Bergoni