REPORT MORTI SUL LAVORO NEI PRIMI 7 MESI DEL 2024
Il mese si conclude con la morte di un muratore di 72 anni che probabilmente lavorava in nero, così come la stragrande maggioranza degli ultrasessantenni che sono sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) 209 su un totale di 620 e rappresentano da soli il 34% dei morti sui luoghi di lavoro, costringere a lavorare i vecchi anche nello svolgere lavori pericolosi è vergognoso; un conto è lavorare con un computer, un altro su una macchinario pericoloso, guidando un trattore (già 94 a subire nel 2024 questa morte atroce) nell’indifferenza di chi è pagato per occuparsene, già 85 gli autotrasportatori morti guidando un tir o un furgone. Sono stati 95 i morti sui luoghi di lavoro nel mese di luglio che diventano oltre 120 con i morti in itinere, muoiono numerosissimi sulle strade per e dal lavoro tantissimi motociclisti, molti di questi in giovane età, contrariamente a quel che si pensi, se guardiamo l’incidenza, non sugli occupati, ma in età lavorativa si evidenzia che la civilissima Regione Trentino alto Adige ha l’incidenza maggiore, tanti in questa regione muoiono su un trattore, sotto i 60 anni gli stranieri stanno diventando la maggioranza dei morti sul lavoro, romeni, marocchini, tunisini e albanesi quelli che muoiono di più ma ormai ci sono tutti i continenti in questa conta orribile. Altre notizie a disposizione per chi è interessato. Carlo Soricelli
OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL
Attivo dal 1° gennaio 2008
Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie
Morti sul lavoro nel 2024 30 luglio
Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 620 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 853 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia
LOMBARDIA 80 sui luoghi di lavoro (123 con itinere) Milano 10, Bergamo 3 Brescia 17 Como 5 Cremona 3 Lecco 4 Lodi 6 Mantova 5 Monza Brianza 9 Pavia 8 Sondrio 4 Varese 3 CAMPANIA 59 sui luoghi di lavoro (79 con itinere) Napoli 16 Avellino 8 Benevento 3 , Caserta 17 Salerno 15 2 EMILIA ROMAGNA 53 sui luoghi di lavoro (71 con itinere) Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 7 Parma 5 Ravenna 2 Reggio Emilia 8 Piacenza 1 SICILIA 51 sui luoghi di lavoro (71 con itinere) Palermo 15 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 8 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani 6 TOSCANA 44 sui luoghi di lavoro (59 con itinere) Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 4, Massa Carrara 1 Pisa 9 Pistoia 1 Siena 2 Prato 5 VENETO 42 sui luoghi di lavoro (61 con itinere) Venezia 6 Belluno 3 Padova 5 Rovigo 1 Treviso 7 Verona 11 Vicenza 8 LAZIO 39 sui luoghi di lavoro (71 con itinere) Roma 13 Viterbo 5 Frosinone 9 Latina 9 Rieti PIEMONTE 36 sui luoghi di lavoro (51 con itinere) Torino 15 Alessandria 4 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella Cuneo 4 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 1 Vercelli 1 PUGLIA 32 sui luoghi di lavoro (48 con itinere) Bari 9 BAT 2 Brindisi 7 Foggia 3 Lecce 6 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 31 sui luoghi di lavoro (44 con itinere) Bolzano 13 Trento 17 ABRUZZO 23 sui luoghi di lavoro (34 con itinere) L'Aquila 5 Chieti 9 Pescara Teramo 5 SARDEGNA 23 sui luoghi di lavoro (33 con itinere) Cagliari 7 Sud Sardegna 1 Nuoro 3 Oristano 4 Sassari 7 MARCHE 22 sui luoghi di lavoro (28 con itinere) Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 4 Ascoli Piceno 3 CALABRIA 16 sui luoghi di lavoro (24 con itinere) Catanzaro 4 Cosenza 7 Crotone 1 Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 3 FRIULI VENEZIA GIULIA 11 sui luoghi di lavoro (19 con itinere) Pordenone 5 Triste 1 Udine 3 Gorizia 2 LIGURIA 11 sui luoghi di lavoro 18 con itinere) Genova 2 Imperia 2 La Spezia 2 Savona 1 UMBRIA 8 sui luoghi di lavoro (12 con itinere) Perugia 7 Terni 1 BASILICATA 11 sui luoghi di lavoro (15 con itinere) Potenza 8 Matera 3 Molise 6 (9 con itinere) Campobasso 4 Isernia 2 (8) VALLE D’AOSTA 3 sui luoghi di lavoro (4 con itinere)
Nel 2024
DOVE SI MUORE DI PIU’
Il 32% sono ultrasessantenni
Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35%
Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia
94 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167
85 gli autotrasportatori
74 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumenteranno moltissimo come nel 2023
62 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente)
Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente molto più degli uomini
17 i boscaioli morti
Carlo Soricelli attività artistica
Carlo Soricelli
Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia.
Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane.
Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte.
All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”.
Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”.
E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.
Se non ci occupiamo e lottiamo tutti i giorni per realizzare la Costituzione nella vita delle persone ci lamenteremo eternamente ma inutilmente! Articolo 41
RispondiEliminaL'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.