morti sul lavoro
OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
National Observatory of Bologna deaths due to accidents at work active since 1 January 2008
Observatoire national de Bologne des décès dus aux accidents du travail actif depuis le 1er janvier 2008
Nationale Beobachtungsstelle für Todesfälle aufgrund von Arbeitsunfällen, aktiv seit 1. Januar 2008
Attivo dal 1° gennaio 2008
Al 4 novembre sono morti dall’inizio dell’anno 923 morti sui luoghi di lavoro, già 168 in più dell'intero 2022, 1405 (in continuo aggiornamento) se si contano tutti, compreso l'itinere.
Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie
L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi.
Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.
Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 755 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.
Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti
Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.
I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.
Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi, 39 morti sono da aggiungere al numero, sono camionisti morti nelle autostrade
LOMBARDIA 117 sui Luoghi di Lavoro (182 totali. con itinere e autostrade così come li conta INAIL, idem per le altre Regioni) Milano 15, Bergamo 12 Brescia 29, Como 9, Cremona 4, Lecco 6, Lodi 1, Mantova 5, Monza Brianza 5 Pavia 10 Sondrio 3, Varese 7 VENETO 87 (+ itinere137 tot.) Venezia 12 Belluno 7, Padova 11, Rovigo 7, Treviso 18 Verona 19, Vicenza 9 CAMPANIA 75 (+ itinere 121 tot.) Napoli 21, Avellino 9 Benevento 8, Caserta 20, Salerno 15 SICILIA 73 (+ itinere 107 tot.) Palermo 15 Agrigento 12 Caltanissetta 1, Catania 10, Enna 1, Messina 12, Ragusa 5, Siracusa 8, Trapani 8 PIEMONTE 64 (+ itinere 101 tot.) Torino 21, Alessandria 7, Asti 8, Biella 3, Cuneo 16, Novara 1, Verbano-Cusio-Ossola 5 Vercelli 2 EMILIA ROMAGNA 69 (+ itinere e autostrade 92 tot.) Bologna 5, Rimini 2 Ferrara 9 Forlì Cesena 8 Modena 17 Parma 6 Ravenna 6 Reggio Emilia 9 Piacenza 5 PUGLIA 57 (più itinere 91 tot.) Bari 18 (29), BAT 3, Brindisi 9, Foggia 10, Lecce 9 Taranto 4 LAZIO 53 (+ itinere 94 tot.) Roma 20, Viterbo 7 Frosinone 6 Latina 6 Rieti TOSCANA 51 (+ itinere 77 tot.) Firenze 11, Arezzo 10, Grosseto 4, Livorno, Lucca 5, Massa Carrara 4 Pisa 6, Pistoia 1, Siena 3 Prato 4 10 CALABRIA 46 (85 tot.) Catanzaro 10, Cosenza 20, Crotone 5 Reggio Calabria 6 Vibo Valentia 5 ABRUZZO 34 (+ itinere 53 tot.) L'Aquila 14, Chieti 9, Pescara 4 Teramo 6 MARCHE 29 (più itinere 47 tot.) Ancona 6, Macerata 8, Fermo 4, Pesaro-Urbino 6, Ascoli Piceno 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 26 (+ itinere 39 tot.) 11 Pordenone 8 Triste 2 Udine 14 TRENTINO ALTO ADIGE 23 (+ itinere 33 tot.) Trento 11 Bolzano 12 SARDEGNA 21 (+ itinere 42 tot.) Cagliari 3 Carbonia-Iglesias 3 Medio Campidano 2, Nuoro 3, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 2, Oristano 4, Sassari 3 LIGURIA 19 (30 tot.) Genova 5 Imperia 5 La Spezia 7, Savona 2 UMBRIA 16 (+ itinere 27 tot.) Perugia 13 Terni 3 BASILICATA 8 (14 tot.) Potenza 5 Matera 3 Molise 7 (10 tot.) Campobasso 5 Isernia 1.
VALLE D’AOSTA 2 (5 tot,3)
Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni
Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor
161 gli schiacciati dal trattore
106 morti gli autotrasportatori alla guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida
92 gli operai/e, impiegati/e, agricoltori/e, braccianti ecc. morti per malori sui luoghi di lavoro: in luglio e agosto per il caldo, che sono a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, sono stati moltissimi soprattutto nei cantieri
54 i morti in infortuni domestici
34 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano
Le dieci professioni con più morti in Italia
Le professioni più pericolose in Italia in ordine decrescente di pericolosità, sono ricavate dalla raccolta dati dal 2008 ed estrapolati ...
Carlo Soricelli attività artistica
Carlo Soricelli
Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia.
Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane.
Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte.
All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”.
Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”.
E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.
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