Spaventoso aumento del 22% a ottobre 2025 rispetto a ottobre 2024
124 morti sui luoghi di lavoro nell’ottobre 2025 (senza itinere
97 morti sui luoghi di lavoro nell’ottobre 2024 (senza itinere)
Nei primi 10 mesi del 2025 sono stati 888 i morti sui luoghi di lavoro, l’ultimo ieri è stato un poliziotto morto in un incidente, un morto che sparirà dalle statistiche avendo un’assicurazione delle Forze Armate, erano il 31 ottobre del 2024 877, un piccolo aumento dell’1,2%, ma ricordo che il 2024 è stato l’anno piuù nefasto quando ho aperto l’Osservatorio il 1° gennaio 2008
La guerra del lavoro dal 1° gennaio al 31 ottobre 2025
Dall’inizio del 2025, ogni 24 ore muoiono più di quattro lavoratori, compresi sabati e domeniche.
Alla sera del 31 ottobre 2025, sono stati 1.260 i lavoratori morti (dato parziale), compresi i decessi in itinere e quelli per Karoshi — parola giapponese che significa “morte per superlavoro”.
Tra loro figurano anche dirigenti, impiegati, medici, infermieri, camionisti, spesso stroncati da infarti o malori improvvisi. Impressionante il numero di camionisti trovati morti nei parcheggi autostradali o con il camion accostato ai bordi della strada, talvolta dopo aver causato incidenti che coinvolgono altri automobilisti.
Dei 1.259 morti, 888 sono deceduti sui luoghi di lavoro (esclusi i morti in itinere).
CHI VI PARLA DI CALI O DI STABILITÀ NEL NUMERO DELLE MORTI VI MENTE SAPENDO DI MENTIRE, perché una parte consistente di queste vittime viene esclusa dalle statistiche ufficiali, con la scusa che “non sono di competenza INAIL”.
Un dato agghiacciante:
• 143 lavoratori morti avevano tra 61 e 69 anni.
• 189 avevano più di 70 anni.
Insieme rappresentano il 37% delle morti sui luoghi di lavoro.
Una statistica che fa paura a chi conserva ancora un minimo di umanità.
Non temo smentite e sono disponibile a un confronto con chi contesta il mio monitoraggio. Ma vigliaccamente nessuno lo fa, perché sanno che non racconto frottole: chi lo fa nasconde solo la mano assassina.
Leggi come il Jobs Act e gli appalti a cascata sono tra i principali responsabili di questo incremento di morti.
Nell’edilizia, i decessi sono aumentati del 15% dopo l’introduzione della legge Salvini del 2023 chimata appalti a cascata, una norma disumana.
Molti perdono il lavoro in tarda età, e con il continuo allungamento dell’età pensionabile — che questo ministro promette di abolire a ogni elezione, per poi dimenticarsene una volta presa la poltrona — si trovano costretti a lavorare fino allo stremo.
Non fare distinzioni tra chi svolge lavori pericolosi e chi no in tarda età è stato criminale:
non si può pretendere che un anziano, con riflessi rallentati, vista e udito calati, acciacchi e stanchezza, lavori su macchinari e mezzi pericolosi per se e gli altri come nell’autotrasporto, dove quest’anno sono morti già 110 autotrasportatori.
Le donne muoiono numerosissime in itinere, spesso per la fretta e la stanchezza.
Le ultime due in questi giorni: sono Mariarosa Cavò (nella foto allegata e Marina Caldarus, la prima all’alba è morta solo due giorni fa fa mentre si recava all’alba al lavoro in un bar, la seconda si è scontrata con una corriera.
Sono più di 100 le donne che muoiono sul lavoro ogni anno, soprattutto in itinere.
Allucinante registrare anche quest’anno 129 agricoltori schiacciati dal trattore e non sentire neppure una parola dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida in allegato l’opera “sotta a chi tocca”
Come non restare colpiti dalla storia di Mounir Dhayba, immigrato morto dopo oltre due anni di coma irreversibile.
Il giorno della tragedia, Dhayba era stato colpito alla testa durante l’estrazione di minerale con esplosivo: un masso aveva spaccato il casco, facendolo entrare in coma.
Tra i lavoratori sotto i 60 anni, il 30% delle vittime sui luoghi di lavoro sono stranieri.
In allegato, trovate le tabelle aggiornate con la situazione reale nelle regioni e province italiane, senza trucchi né colori.
Le cause politiche e normative dell'aumento dei morti sul lavoro
• Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%.
• Appalti a cascata: la legge voluta dal ministro Salvini, entrata in vigore nel giugno 2023, ha causato un ulteriore aumento del 15% dei decessi, soprattutto in edilizia e anche negli appalti pubblici.
Le grandi tragedie recenti
• Brandizzo (Ferrovie dello Stato)
• Suviana (Enel)
• Calenzano (ENI)
• Esselunga di Firenze (16 febbraio 2024): 5 operai morti in un cantiere con 49 aziende subappaltatrici.
Alcuni dati allarmanti
• Il 32% delle vittime è costituito da lavoratori stranieri regolari.
A loro andrebbe riconosciuta la cittadinanza italiana dopo 5 anni, non ai clandestini come hanno sostenuto certi “disertori delle urne” e i partiti degli stranieri “brutti e cattivi” che muoiono al posto nostro facendo i lavori più umili e pericolosi.
• Molti lavoratori del Sud Italia muoiono in trasferta in altre regioni.
• Le donne muoiono meno sui luoghi di lavoro, ma quasi quanto gli uomini in itinere in rapporto al numero degli addetti , spesso a causa di fretta e stanchezza nel conciliare lavoro e famiglia.
Proposte per la sicurezza e l’equità sociale
• Introdurre per legge la flessibilità in entrata e uscita dal lavoro, per tutelare la salute psico-fisica, in particolare delle madri lavoratrici.
• Contrastare il crollo della natalità, che è in buona parte causato dal “martirio” quotidiano delle donne con figli che lavorano.
• Lo Stato e gli enti locali dovrebbero riservare parte dei posti di lavoro alle donne con figli, come misura concreta di sostegno alla genitorialità.
Carlo Soricelli
Curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna Morti sul Lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Osservatorio di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Aperto il 1° gennaio 2008 a seguito della strage della Thyssenkrupp di Torino
Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL
Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie
NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI TANTO MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO
La guerra del lavoro
Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 30ottobre
MORTI I SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE (itinere parziale). N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza della vittima: sono centinaia i morti in province e regioni diverse da quelle di residenza, a carico della Regione (provincia no) ci sono anche gli autotrasportatori morti in autostrada
LOMBARDIA 100 sui luoghi di lavoro 138 con itinere Milano 20 Bergamo 15 Brescia 21 Como 8 Cremona 6 Lecco 1 Lodi 4 Mantova 7 Monza Brianza 7 Pavia 4 Sondrio 4 Varese 4 VENETO 87 sui luoghi di lavoro con itinere 112 Venezia 13 Belluno 7 Padova 12 Rovigo 7 Treviso 12 Verona 9 Vicenza 16 CAMPANIA 83 sui luoghi di lavoro 108 con itinere Napoli 27 Avellino 3 Benevento 9 Caserta 23 Salerno 18 EMILIA ROMAGNA 73 sui luoghi di lavoro diventano 95 con itinere Bologna 10 Piacenza 9 Parma 6 Reggio Emilia 12 Modena 7 Ferrara 4 Forlì Cesena 6 Ravenna 7 Rimini 5 TOSCANA 58 sui luoghi di lavoro 73 con itinere Firenze 9 Arezzo 7 Grosseto 3 Livorno 4 Lucca 6 Massa Carrara 5 Pisa 6 Pistoia 7 Siena 3 Prato 1 SICILIA 61 sui luoghi di lavoro con l’itinere 79 Palermo 18 Agrigento 8 Caltanissetta 4 Catania 10 Enna 1 Ragusa 5 Siracusa 6 Trapani 3 Messina 4 PUGLIA 63 sui luoghi di lavoro con itinere 82 Bari 18 BAT 6 Brindisi 12 Foggia 9 Lecce 9T aranto 6 ABRUZZO 36 sui luoghi di lavoro 47 con itinere L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 5 Teramo 12 PIEMONTE 45 sui luoghi di lavoro che diventano 59 con l’itinere Torino 17 Alessandria 5 Asti 1 Biella 4 Cuneo 9 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli LAZIO 61 sui luoghi di lavoro con itinere 87 Roma 33 Viterbo Frosinone 12 Latina 6 Rieti 4 LIGURIA 34 sui luoghi di lavoro 46 con itinere Genova 10 Imperia 8 La Spezia 4 Savona 10 TRENTINO ALTO ADIGE 22 sui luoghi di lavoro 28 con itinere Bolzano 9 Trento 11 UMBRIA sui luoghi di lavoro 13 con itinere 17 Perugia 9 Terni 1 SARDEGNA 20 sui luoghi di lavoro con itinere 29 Cagliari 4 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 2 Sassari 7 CALABRIA 26 sui luoghi di lavoro 40 con itinere Catanzaro 7 Cosenza 11 Crotone Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 3 MARCHE 27 sui luoghi di lavoro con itinere 40 Ancona 6 Macerata 6 Fermo 2 Pesaro-Urbino 2 Ascoli Piceno 8 FRIULI VENEZIA GIULIA 18 si sui luoghi di lavoro con itinere 26 Pordenone 8 Triste 2 Udine 7 Gorizia BASILICATA 11 sui luoghi di lavoro con itinere 15 Potenza 6 Matera 5 Molise totali sui luoghi di lavoro 4 con itinere 5 Campobasso 3 Isernia 1 VALLE D’AOSTA totali sui luoghi di lavoro 3
129 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2024 sono stati 143
110 gli autotrasportatori e autotrasportatrici
104 morti di Karoschi (di fatica per stress e eccessivo lavoro)
70 i morti in infortuni domestici soprattutto per scoppi e incendi in casa coni persone sole
17 potatura alberi
il 37,5% sono ultra sessantenni
Gli stranieri sotto i 65 anni sui luoghi di lavoro, tra pochi anni saranno la maggioranza
LA STIMA DEI LAVORATORI NON ASSICURATI INAIL ammonta complessivamente a circa 4,0
milioni, di cui (dati espressi in migliaia di addetti):
Forze armate 179
Forze di polizia 307
Corpo nazionale dei vigili del fuoco 42
Dirigenti e impiegati dell’agricoltura 38
Giornalisti 42
Amministratori locali eletti 129
Personale di volo (iscritto alla Gente dell’Aria)1
12
Volontari della Croce Rossa Italiana 170
Liberi professionisti (compresi medici e infermieri) 1.300
Commercianti titolari di impresa 1.700
Medici di medicina generale o di famiglia e medici
Guardie mediche
MASSIMO RISPETTO ALLE VITTIME CADUTE SUL LAVORO-GUERRA! SONO UN CREATIVO, QUALCUNO MI DEFINISCE "ARTISTA" MA NON AMO ESSERE RISTRETTO IN UNA PAROLA FORSE ANCHE TROPPO IMPORTANTE.
RispondiEliminaST LACORANDO AD UN PROGETTO CHE E' QUELLO DI DENUNCIARE ATTRAVERSO L'ARTE (E NEL CASO SPECIFICO UNA ISTALLAZIONE IN PIAZZA)L'ATTEGGIAMENTE DEI MEDIA E ,PURTOPPO, DELLA SOCIETA' IN CUI VIVIAMO, CHE MOLTO SPESSO DIMENTICA I "NOSTRI" MORTI SUL LAVORO. SPERO DI RIUSCIRE A FAR SENTIRE LA MIA "VOCE" E ARRIVARE A SENSIBILIZZARE L'UPINIONE PUBBLICA E CHI DI DOVERE. "L'ARTE NON DIMENTICA" QUESTO E' IL MIO SLOGAN. A PRESTO!!!!!