Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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venerdì 3 ottobre 2008
E' MORTO FABIO SOVRAN A UDINE. E' MORTO CARLO CORAZZA A PORDENONE. E' MORTO PIERO VEZZOLI A CORLAZZO DI COMO. E' MORTO UN OPERAIO A ROMA
E' MORTO SERGIO CARIDDI A 36 ANNI A UGGIANO. L'incidente vicino Maglie, nel leccese. Dalle prime informazione dei vigili del fuoco i due sono precipitati in un condotto di estrazione dei fumi in un oleificio.
E' MORTO LUIGI TENAGLIA UN AGRICOLTORE DI 82 ANNI A Treglio (Chieti), Luigi e' morto oggi pomeriggio per i traumi riportati in un incidente avvenuto a pochi chilometri dal centro del paese.Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l'anziano - forse a causa di un malore - ha perso il controllo del trattore che stava guidando ed e' finito in un torrente dopo un volo di 8 metri in una scarpata.
E' MORTO GIOVANE OPERAIO ROMENO A CREMONA. Gravissimo incidente sul lavoro all'interno della raffineria Tamoil di Cremona. Un operaio di21 anni, romeno, dipendente di una societa' esterna incaricata di alcune attivita' di bonifica, e' stato investito da fiammata mentre si occupava dello svuotamento di un serbatoio contenenteidrocarburi. Il giovane ha riportato ustioni sul 50% del corpo, le sue condizioni sono gravissime e la prognosi e' riservata.
E' MORTO FABIO SOVRAN OPERAIO DI 33 ANNI. FABIO E' deceduto nel primo pomeriggio, all'ospedale di Udine, Fabio Sovran, 33 anni, l'operaio precipitato stamani da circa otto metri in una struttura a Istrago (Pordenone). La vittima, residente a San Martino al Tagliamento (Pordenone), lavorava per conto della ditta paterna che si occupa di movimentazione con autogru e di soccorso stradale. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri della locale stazione per individuare cause ed eventuali responsabilità nel cedimento della lastra di eternit, che ha determinato il tragico volo di Sovran.
E' MORTO CARLO CORAZZA. CARLO E' morto oggi all'ospedale di pordenone il camionista di Maron di Brugnera (Pordenone), in gravissime condizioni dopo essere rimasto schiacciato ieri tra un camioncino e un muretto. L'incidente era avvenuto in prossimità dell'abitazione di alcuni conoscenti dell'uomo. Corazza aveva parcheggiato il mezzo ed era sceso, ma il camioncino, carico di ghiaia, probabilmente a causa della pendenza del terreno, lo aveva travolto schiacciandolo contro il muretto. Il camionista aveva subito un arresto cardiaco ed era stato ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Pordenone, dove stamani è deceduto. Le indagini sono svolte dai Carabinieri della Compagnia di Sacile (Pordenone).
E' MORTO UN OPERAIO A ROMA - Un giovane operaio è morto nel pomeriggio a Roma in un cantiere edile, nel quartiere Cinecittà Est. Secondo i primi accertamenti dei vigili fuoco la vittima era al lavoro all'interno di un ascensore in una struttura di due piani.
E' MORTO PIERO VEZZOLI. PIERO IMPRENDITORE EDILE DI 48 ANNI E' RIMASTO SCHIACCIATO DA UNA GRU nel pomeriggio di oggi a Carlazzo (Como) . Da quanto è stato possibile ricostruire, Piero Vezzoli, insieme a un collega, era impegnato nello spostamento della gru quando si é improvvisamente spezzato il cavo d'acciaio che la teneva legata a un camion. La gru si è abbattuta sull'uomo, ferito in modo molto grave. Vezzoli è stato trasportato all'ospedale di Menaggio dove è morto tre ore più tardi. Sull'incidente indagano i carabinieri di Porlezza.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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