Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
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- Alcune poesie
venerdì 16 gennaio 2009
UNA CANZONE DI ANDREA BUFFA
IL SOGNO DI VOLARE
Da giovane avevo un sognoVolare come un uccello
Ma adesso che schiaccio l’aria
Col mio peso non mi pare belloIo volo come un mattone
Come un sasso, una chiave inglese
Volare senza le ali
È un problema, mi sembra palese x2
E questa mattina alle sei
Con il buio ed un vento gelato
Sfrecciavo con il mio ciaoSembravo un ghiacciolo impazzito
Non volevo far tardi
Col capo che rompe i maroni
Ci paga tre Euro e settantaAll’ora se stiamo buoni x2
Cosi Fatima e Mohamed RobertoStamane non ho salutatoIeri sera ero davvero stanco
Però un poco abbiamo giocato
Poi li ho guardati dormireper un ora coprendo la lucehan sorriso per tutto il tempoquesta vita ancora gli piace x2
e volo che volo lento dal sesto giù al primo piano
ho paura che mai più potrò dire a mia moglie quanto la amo
quanto mi piace quando i capelli raccoglie assieme sopra la nuca che io il canto dell’universo
Lo sento quando la vedo svestita x2
e c’è qualcosa che non mi torna nel poco tempo che mi rimane
che fine ha fatto quel bel ragazzo
che una mattina ha preso il maresopra una zattera assieme ad altri cento per non morire di guerra o di fame
dentro una bara semi-affondatasicuro soltanto di non tornare x2
perché diciamoci onestamente crepare a trent’anni è proprio un peccato perché a quel punto almeno a quaranta nel mio parse sarei arrivato e questo senza prendere il mare veder mio fratello morire annegatoe dopo poi venire rinchiusosenza aver mai commesso un reatoe dopo la fuga finire schiavotra i pomodori dal sole bruciato
e così adesso il sole si spegne sopra il cantiere ed il cielo tuttosono incazzato ed ho molta paura ma dire male mi pare bruttovoglio che l’ultimo dei miei respirisi stringa attorno a ciò che ho di più bello il viso di Laura il riso dei bimbi.
Se qualcuno volesse ascoltare la canzono può farlo su www.mancamezzora.it
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
ciao Carlo! siamo davvero molto commossi! Abbiamo trovato per caso il tuo blog,incredibile e degno di essere pubblicizzato ovunque.
RispondiEliminaSono Sonia Cenceschi,la chitarrista di Andrea! Se ti va di raccontarci come hai incontrato la canzone di Andrea, ne saremmo davvero contenti!! è stata una meravigliosa sorpresa.se ti va qui puoi scaricare tutto l'album
http://www.lastfm.it/music/AndreaBuffa
adesso invece permettimi di pubblicare sui miei profili in giro per il web il tuo amaro ma splendido blog. un abbraccio sincero e fortissimo! Sonia