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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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venerdì 6 novembre 2009
E MORTO DOMENICO RICCO DI 27 ANNI INVESTITO DA UN TRENO A FIRENZE
Firenze E' morto Domenico Ricco operaio di 27 anni .Incidente mortale sul lavoro ieri notte a Firenze. Domenico addetto della Rete Ferroviaria Italiana, è stato investito da un treno in corsa mentre stava lavorando a un binario nella zona di Rifredi, a Firenze. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane, originario di Barletta, era all'opera con altri due colleghi per riparare un guasto a un deviatoio di una rotaia. A un certo punto i tre hanno sospeso i lavori perché stava sopraggiungendo un treno merci. Ricco, tuttavia, non si sarebbe accorto che un treno passeggeri stava transitando sul binario vicino, e sarebbe stato travolto.
I sindacati regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso "solidarietà" ai lavoratori e "cordoglio" per la famiglia della vittima. All'unanimità hanno chiesto alle autorità giudiziarie di fare presto luce sul caso, così da individuare le cause e prendere i provvedimenti necessari "affinché non si ripetano tali tragedie'".
"Basta con questo stillicidio - ha affermato Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale della Toscana - Non è più tollerabile. Occorre fissare regole e strumenti efficaci per interrompere una catena assurda e inaccettabile". La procura ha aperto un'inchiesta, disponendo un'autopsia sul corpo del 27enne.
Brianza. Altra morte causata da un incidente sul lavoro in Brianza. Dopo cinque giorni di agonia, Roberto Colecchia si è spento nel reparto di Neuro-rianimazione dell'Ospedale San Gerardo di Monza Roberto Colecchia. L'uomo era stato vittima di un grave incidente avvenuto la scorsa settimana alla vetreria Fratelli Paleari di Brugherio. Colecchia, 35 anni, residente a Concorezzo, era rimasto schiacciato tra una lastra di vetro e un macchinario sul quale stava lavorando. Sulle dinamiche dell'incidente stanno indagando la Asl di Milano 3 e la Procura di Monza.
I precedenti a Firenze. Con la morte di Domenico Ricco, sono diventati tre gli incidenti mortali sul lavoro avvenuti in poco più di un anno sui binari di Firenze e provincia. Il 2 ottobre del 2008, in un cantiere ferroviario a Castello, un carrello investì una squadra di operai, causando la morte di un dipendente di Rfi, Alessandro Marrai, 50 anni di Prato, e il ferimento di altri due: uno riportò l'amputazione di un piede.
Il 18 luglio del 2009, un addetto alle pulizie, dipendente di una ditta esterna, Alessio Maccanti, 44 anni, nato in Svizzera ma residente in provincia di Firenze, morì alla stazione ferroviaria di Campo di Marte a Firenze, dopo essere stato colpito da un Eurostar.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
L'ultima volta che ti ho salutato ero convinta che ti avrei rivisto entro un anno massimo, invece non ti rivedrò più.So già che non avrai giustizia perchè tutto verrà infangato, tu ,invece meriti molto di più. Sei, perchè per me ci sei ancora, un ragazzo eccezionale. ADDIO PORTIERE!
RispondiEliminaDomenico aveva 27 anni, mio fratello Anthony ne aveva 26. Tutti e due sono stati incolpati di una morte assurda, la loro, mentre attraversavano i binari.
RispondiEliminaCon Domenico, almeno, c'erano altre due persone... Probabilmente c'era qualcuno ad avvertire il passaggio dei treni... Con Anthony c'era solo un altro collega che ha scaricato su di lui tutta la colpa.
Un messaggio per la famiglia: sarà lunga, ma non mollate mai.
Ciao Domi,e cosi' che ti chiamavo,forse sono stata piu' fortunata della tua splendida famiglia che mi dicevi che avevi,perchè ti sono riuscita a salutare nonostante io sia Campana,ma ero venuta a firenze x salutarti e per incontrare mia sorella prima di partire x il lavoro.
RispondiEliminaci siamo visti la mattina a rifredi per fare colazione insieme,poi un giro e poi ci siamo salutati perchè dovevi andare a lavoro.
ricordo perfettamente tutti i tuoi movimenti.
voglio rivolgere un pensiero alla madre padre fratelli e sorelle,anche se non vi conosco,ma avrei tanta voglia di farlo.
Vi voglio dire che domi era felice e fiero della sua vita,soddisfatto di tutto.
Avete messo al mondo una persona speciale e forse non degno di questo mondo.
Dio ha scelto cosi',bisogna pregare come faccio io sempre x lui e per la famiglia.
La mia vita non sara' piu' come prima perchè lui si è portato parte di me su.
Famiglia ricco vostro figlio parlava di voi in maniera eccellente.
Grazie di averlo cresciuto cosi pieno di valori.
spero di potervi dire un giorno tutto da vicino!
vvb famiglia ricco
IL PROBLEMA E' KE FACENDO GIUSTIZIA NON TERNERA' CERTAMENTE INDIETRO DOMENICO PERCIO' NON BISOGNA PENSARE A COSA SI POTEVA FARE PRIMA MA BISOGNA PENSARE A TUTTI NOI KE LAVORIAMO E KE AFFRONTIAMO OGNI GIORNO PROBLEMI SUL LAVORO DEL TIPO ECONOMICO,SANITARIO E DI SICUREZZA.
RispondiEliminaIN ITALIA MANCANO I CONTROLLI,CI SONO TANTISSIME MORTI BIANCHE MA NON CI SONO MAI DELLE SOLUZIONI...AL MOMENTO SN TUTTI SCONSOLATI E AFFLITTI X LA MORTE DI QUESTO RAGAZZO TRA UN Pò TUTTI SI DIMENTICHERANNO DI LUI E I GENITORI SI TROVERANNO AD AFFRONTARE IL LORO FUTURO SENZA IL FIGLIO,AMAREGGIATI E PIENI DI RANCORE VERSO UNO STATO KE NN PRENDE PROVVEDIMENTI XKè IN ITALIA NON CAMBIERA' MAI NIENTE.POSSONO MORIRE CENTINAIA DI PERSONE ALL ANNO MA NON CI SONO MAI CAMBIAMENTI POSITIVI. ALLA FINE GLI UNICI A SOFFRIRE TANTO SARANNO SICURAMENTE I GENITORI DI DOMENICO E LA SUA RAGAZZA..
LO STATO DV è???
NESSUNO AIUTERA' QUESTA FAMIGLIA XKè TUTTI SE NE FREGANO...
RIPOSA IN PACE DOMENICO..TE LO MERITI.