Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
martedì 20 luglio 2010
Giornata tragica con 7 vittime. E' MORTO GIUSEPPE DELLE DONNE A NOLA DI NAPOLI. E' MORTO MASSIMO GNANI NEL FERRARESE
Asti E' morto un giovane decoratore di 24 anni, precipitando da un'impalcatura di un ponteggio per la ristrutturazione di una palazzina in via Omedè. L'operaio, nonostante il rapido intervento dei soccorritori è morto sul colpo
Milano 21 luglio E’ MORTO LUIGI MARTANO DI 29 ANNI. LUIGI TECNICO RADIOLOGO ALL'ISTITUTO DI ONCOLOGIA E' MORTO DOPO ESSERE RIMASTO SCHIACCIATO DA UNA CELLA FRIGORIFERA DI OLTRE 200 CHILI. IL GIOVANEDEL SALENTO, LAUREATO IN BIOTECNOLOGIE E DA TEMPO TRASFERITOSI NEL CAPOLUOGO LOMBARDO, DOVE LAVORAVA PRESSO LA DIVISIONE DI MEDICINA NUCLEARE, SI SAREBBE OFFERTO DI AIUTARE DUE OPERAI IMPEGNATI NELL'INSTALLAZIONE DI ALCUNI MACCHINARI NUOVI.LA NOTIZIA DELLA TRAGEDIA HA RAGGIUNTO IL PICCOLO COMUNE SALENTINO DOVE VIVONO I GENITORI DEL GIOVANE LUIGI.
Napoli 20 luglio E’ morto Gennaro Gallo un operaio di 62 anni. Gennaro è morto oggi a Pollena Trocchia in provincia di Napoli, schiacciato dal trattore con il quale stava arando un appezzamento di terreno del convento delle "suore compassioniste di Maria". Gennaro Gallo di 62 anni, stava pulendo il terreno quando il ciglio di un avvallamento profondo circa 2,5 metri, sul quale si trovava, ha ceduto facendo ribaldare il mezzo. Per Gallo, deceduto sul colpo, non c'é stato nulla da fare. Nel corso delle prime indagini, i carabinieri di Cercola non hanno individuate responsabilità. Il corpo dell'uomo è stato portato all'obitorio del secondo policlinico di Napoli.Ennesima tragedia sul lavoro oggi in Liguria.
Genova E’ morto un operaio di 40 anni in un cantiere di Taggia mentre un altro è rimasto ferito per l’accidentale caduta di un grosso pezzo di cemento. I due stavano lavorando alla costruzione di una palazzina quando sono stati investiti dal blocco. La vittima, di 40anni, è rimasta schiacciata, mentre il collega è rimasto ferito ad una gamba. Trasportato in ospedale anche un terzo operaio rimasto sotto choc dopo aver assistito da vicino al fatto avvenuto in tarda mattinata.
Ferrara 20 luglio E’ MORTO MASSIMO GNANI DI 53 ANNI E ALTRI DUE SONO RIMASTI GRAVEMENTE FERITI. Sonio dipendenti della provincia di Ferrara. Stavano riparando il manto stradale e la segnaletica sulla provinciale 54 Codigoro – Pomposa, alle porte di Pontemaodino. La tragedia verso le 11 del mattino. Massimo si trovava su un 'tre ruote' con Giuseppe Milone, 59 anni. Stavano tracciando la linea stradale laterale, quando il piccolo mezzo è stato investito dall'autocarro ed è stato sbalzato nella scarpata. Gnani è morto sul colpo. Milone è stato trasportato all'ospedale Sant'Anna di Ferrara. Il terzo operaio, Massimo Santi, 45 anni, di Consandolo, che lavorava sul tiralinee, ha riportato l'amputazione delle gambe ed è stato trasportato con l'elisoccorso all'ospedale Maggiore di Bologna. La circolazione sulla provinciale e’ rimasta bloccata per alcune ore. Per i rilievi, è intervenuta la Polstrada di Codigoro con i vigili del fuoco e il 118.
Napoli E’ morto Giuseppe della Donna un operaio 54enne. Giuseppe è rimasto vittima di un incidente sul lavoro poche ore fa. L'uomo, impiegato presso una ditta edile, era su una impalcatura quando, per motivi da accertare, è caduto, da un’altezza di otto metri che non gli ha lasciato scampo. Sul posto gli agenti del commissariato di Lauro ed una ambulanza dell'ospedale di Nola. Delle Donne è morto sul colpo.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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