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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
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- Alcune poesie
martedì 29 settembre 2009
E' MORTO UGO MORCELLI CADENDO DA UN MURO ALTO 2 METRI IN ALTA VALTELLINA SONDRIO
Nuoro 30 settembre E' morto Enzo Orsini, un agricoltore di Mamoiada, Enzo è morto ieri sera mentre lavorava nella sua fattoria. Il corpo è stato trovato dal fratello. Un agricoltore originario di Mamoiada, Enzo Osini, di 51 anni, è morto schiacciato dal trattore, mentre lavorava nella sua fattoria ad Arzachena. Ancora sconosciuta la dinamica esatta dell'incidente. Osini sarebbe caduto dal trattore, finendo schiacciato sotto la fresa. La madre gli aveva fatto visita intorno a mezzogiorno e non vedendolo era rientrata a casa. Verso le 19 una fratello ha scoperto il corpo sotto il trattore e ha dato l'allarme. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Sondrio 28 settembre E’ morto Ugo Morcelli, un edile, alcune ore dopo il ricovero in ospedale. Ugo è morto cadendo a terra da un muro alto circa 2 metri in Alta Valtellina. Le sue condizioni, inizialmente, non sembravano gravi, ma poi un'emorragia interna ha complicato il quadro clinico. La vittima dell'incidente, avvenuto in un cantiere edile di Livigno (Sondrio), e' un operaio di 56 anni di Valdidentro (Sondrio). L'operaio ha perso l'equilibrio mentre era impegnato nelle operazioni di disarmo di una struttura in costruzione.
E' stato sottoposto ieri ad autopsia il corpo di Ugo Morcelli l'operaio di Semogo di Valdidentro deceduto sabato notte all’ospedale Morelli di Sondalo. Morcelli che aveva 56 e lavorava per la Edilnord con sede a Valdidentro, era rimasto ferito nel primo pomeriggio dello stesso giorno in un cantiere edile a Livigno a poca distanza dalla sede della Sitas, la società degli impianti di risalita. Sembra che ugo fosse impegnato nelle operazioni di disarmo di una struttura in costruzione quando, per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio cadendo dal muro sul quale si trovava e finendo a terra. Un volo di un paio di metri che inizialmente non sembrava aver avuto conseguenze terribili. Le condizioni del ferito però sono progressivamente peggiorate fino al decesso, nonostante tutti gli sforzi fatti dai medici. I primi risultati dell'autopsia sembrerebbero confermare che la morte è avvenuta proprio in conseguenza delle lesioni riportate nella caduta. I funzionari dell'Asl indagano per accertare le eventuali responsabilità per l'accaduto.
Pescara E’ morto P.G agricoltore di 57 anni Un incidente agricolo mortale si è verificato a Pianella (Pescara): P.G., 57enne del posto, è rimasto schiacciato dal trattore agricolo che stava conducendo all’interno del suo terreno. Il mezzo, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato ed ha schiacciato il malcapitato, deceduto sul colpo per “trauma da schiacciamento toracico”. Sul posto i vigili del fuoco di Pescara, partiti dal capoluogo adriatico con tre squadre e l’elicottero, nonché l’elicottero del 118. I soccorsi, però, sono stati inutili.
L’AQUILA E’ MORTO ANTONIO DI BERARDINO AGRICOLTO DI 72 ANNI. I carabinieri della stazione di Capistrello stanno accertando con esattezza le cause della morte di un pensionato trovato privo di vita sotto un trattore in località Corcumello, frazione di Capistrello. Si tratta di Antonio Di Berardino, 72 anni. Ad accorgersi dell’incidente una persona che transitava sul posto. Ha chiesto l’intervento del 118 e l’uomo è stato estratto dal mezzo agricolo. Trasportato all’ospedale di Avezzano è deceduto poco dopo il ricovero.
Teramo, 29 set. - E' MORTO DOMENICO DI GIOVANNIANTONIO di 76 anni. Domenico, e' morto schiacciato questa mattina intorno alle 11 dal ponte elevatore della sua officina meccanica situata a Castelnuovo Vomano, frazione di Castellalto. L'anziano meccanico, appassionato di auto d'epoca e tecnico specializzato del settore, forse a causa dell'acqua aveva avuto problemi tecnici con il sistema di sollevamento dei mezzi. Ha chiamato i tecnici per ripararlo i quali, giunti in officina, si sono portati su un'altra ala dell'interno riparazione veicoli. Di Giovannantonio si e' invece recato nel garage. Qui, per cause in corso di accertamento, il ponte si e' azionato in discesa schiacciando il 70enne che non ha avuto scampo. Pochi minuti piu' tardi, i tecnici riparatori che avevano sentito un tonfo sono scesi in garage trovando Di Giovannantonio morto. Inutili i soccorsi del 118. Indagano i carabinieri della locale stazione.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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