Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
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- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
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- Alcune poesie
giovedì 24 settembre 2009
e' morto un operaio a Cagliari. E' morto un operaio sull'autostrada A3 sullo svincolo di Tarsia sud-nord nel Cosentino
Napoli 24 settembre E’ MORTO FABIO D’AMBRETTA A 26 ANNI schiacciato da una grossa pedana di legno appena caricata da un montacarichi. Così è morto Fabio D'Ambretta, un operaio 26enne residente ad Angri. L'incidente sul lavoro è avvenuto nella fabbrica di pomodori Davia srl, in via Motta Casa dei Miri, nella frazione Varano, a Gragnano. Intorno alle 20 di ieri è arrivata la chiamata al 118: in pochissimi minuti sono giunti i soccorsi che, purtroppo, sono risultati vani. Secondo una prima ricostruzione, Il 26enne, operaio impiegato nel settore dell'imballaggio delle conserve, stava controllando come al solito che le pedane di legno fossero spostate per sostenere i barattoli di pomodoro da caricare poi sui tir, quando improvvisamente qualcosa non è andata per il verso giusto. La grossa e pesante pedana di legno si è staccata dal montacarichi ed è piombata sul giovane operaio angrese. Nemmeno il tempo di accorgersi di ciò che stava accadendo: Fabio D'Ambretta è stato investito dalla base di legno. I colleghi hanno subito chiamato i soccorsi, mentre cercavano di liberare dal grosso peso il 26enne. Il personale del 118 è giunto quasi subito. Liberato dalla pedana, il giovane operaio è stato caricato sull'ambulanza, ma è deceduto non appena è iniziato il trasporto verso il pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di polizia stabiese, guidati dal primo dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso, che hanno atteso gli ispettori del lavoro, incaricati di effettuare in tarda serata tutti i rilievi del caso. Da stabilire ancora la dinamica esatta dell'incidente, nonché eventuali responsabilità per l'azienda. La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro dei locali della ditta gragnanese, finché non saranno terminate le prime indagini. Infatti, non è escluso che possa essere aperto un fascicolo per omicidio colposo. Intanto, parte dell'attività della Davia è stata completamente bloccata per dare via libera alle indagini. Resta, però, l'ennesima morte bianca nell'area stabiese. Incidenti sul lavoro si sono verificati in zona già nei mesi scorsi, e soprattutto nel settore dell'industria conserviera gli operai hanno pagato negli scorsi anni uno conto salatissimo. Appena un anno e mezzo fa, ad esempio, presso un'azienda conserviera di Sant'Antonio Abate, durante le operazioni di scarico merci da un camion, rimase schiacciato un camionista 36enne
Cosenza, 24 set. E' MORTO VALERIO MESSUTI UN OPERAIO DI 21 ANNI. VALERIO era impegnato nei cantieri per l'adeguamento dell'autostrada A/3 Salerno-Reggio Calabria. L’OPERAIO e' morto questa mattina in seguito ad un incidente sul lavoro. Il fatto e' avvenuto trra gli svincoli di Tarsia sud e Tarsia nord, nel cosentino. La dinamica dell'accaduto non e' stata ancora chiarita.
Parma 23 settembre E' morto Giancarlo Relitti, giardiniere 50enne dipendente del Comune di Salsomaggiore, Giancarlo è morto per uno shock anafilattico causato dalle punture di diversi vespe mentre lavorava nei pressi di Costa Guarda.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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