Caro Presidente Mattarella invoco la sua protezione per quello che scrivo
in questo post. Faccia cessare il malcostume, per non dire di peggio di
Ministri e non solo, che vanno nei Consigli di Amministrazione di Istituti
dello Stato dopo il loro incarico e aver sempre ignorato le mail mandate dall’Osservatorio
ai Ministeri del Lavoro e delle Politiche Agricole, senza mai ottenere risposte.
Poi si scopre il perché; dovevano andare a ricoprire importanti incarichi negli
Istituti dello Stato che dovevano controllare o lauti incarichi in ENTI
Internazionali. Una vergogna. Poi basta
raccontare balle agli italiani: nessun calo delle morti sul lavoro, ma un
aumento del 9% rispetto al 30 settembre del 2021 e se andiamo a vedere il 30
settembre del 2008 anno di apertura dell’Osservatorio c’è uno spaventoso
aumento del 25%. Ma INAIL registra un calo delle stesse dimensioni, lo sarà tra
i suoi assicurati che rappresentano solo una parte dei lavoratori. Presidente Mattarella
mi affido a lei, sono 15 anni che denuncio un numero di morti sul lavoro molto
più grande, e io lo faccio senza nessun costo, ma solo con lavoro volontario. Vada
a vedere perché occultano almeno 300/400 morti sul lavoro all’anno, oppure mandi
i suoi emissari a controllare se racconto balle: IO LI REGISTO TUTTI e non solo
gli assicurati all’INAIL; solo sui luoghi di lavoro siamo arrivati a 600 morti e
con i morti sulle strade e in itinere si superano già i 1100 complessivi. Come
si può tollerare Caro Presidente che un 79enne muore cadendo in un cantiere, la
tragedia ieri a Udine, il povero vecchio è morto dopo cinque giorni di agonia, lavorava
per hobby a quell’età e in regola? E ieri 30 settembre è morto anche il terzo
lavoratore egiziano in pochi giorni; anche lui dopo lunga agonia. Caro
presidente non si può tollerare una strage di queste dimensioni, vada a vedere
queste anomalie, e anche le ragioni di questi morti occultati; perché lo Stato
non fa un monitoraggio delle morti con i suoi Istituti, INAIL non monitora i
morti ma raccogli SOLO le denunce che gli arrivano dal territorio e solo dei
suoi assicurati, e gli altri, sono figli di nessuno? Non sono lavoratori come
gli altri, come per esempio questo 79enne che sicuramente non lavorava in
regola, così come tantissimi altri, o di categorie non assicurati a questo
Istituto. Il 31 dicembre Caro Presidente chiuderò l’Osservatorio dopo 15 anni,
sono stanco di lottare per far emergere questa strage che ha dimensioni
incredibili e che il “sistema”, come si vede dagli intrecci che denuncio ti
vede come nemico, ho 73 anni, ma mai ho visto un’indifferenza così per i
lavoratori e la loro sicurezza. Lo aprii il 1° gennaio 2008 dopo la tragedia
della ThyssenKrupp di Torino di poche settimane prima; ero appena andato in
pensione, cercavo notizie sui morti sul lavoro, ma quelle più recenti avevano 6
mesi o un anno ed erano dell’INAIL, lo feci per informare di queste tragedie in
tempo reale gli italiani, ma c’è stato un muro invalicabile del sistema. Qui sotto
le reali dimensioni di queste tragedie con l’aggiormento a questa mattina. Un
Abbraccio Caro Presidente Mattarella, conto su di Lei. Carlo Soricelli curatore
dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot.it
OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.
L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.
Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008
30 settembre
Dall’inizio dell’anno sono morti 1186 lavoratori, 600 di questi sui luoghi di
lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche
i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in
più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che
continuano a lavorare per le magre pensioni e i tantissimi morti sulle strade e
in itinere che non vengono riconosciuti come tali.
Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette
operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui
luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con
data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima,
età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura
dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di
lavoro, sulle strade e in itinere.
L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.
139 agricoltori schiacciati dal
trattore nel 2022.
Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 87
Curatore Carlo
Soricelli metalmeccanico in
pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com
Su Facebook
https://www.facebook.com/carlo.soricelli
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it
su Twitter
@pittorecarlosor
Qui sotto i MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non
sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non
autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono
almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e
Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri
interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma
altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole
comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e
Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è
avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.
I
morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle
Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti
lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli
effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per
non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di
lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro
e muore è per noi un morto sul lavoro.
Lombardia 84 Milano (19),
Bergamo (9), Brescia (20), Como (5), Cremona (5), Lecco (7), Lodi (1), Mantova
(4), Monza Brianza (4), Pavia (5, Sondrio (3), Varese (3) VENETO 50 Venezia (9), Belluno (2), Padova (7), Rovigo (3),
Treviso (5), Verona (10), Vicenza
(14) CAMPANIA 45 Napoli (10), Avellino
(3), Benevento (3), Caserta (15), Salerno (16) PIEMONTE 42 Torino (20), Alessandria (6), Asti (2), Biella (1),
Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (3) LAZIO 36 Roma (13), Viterbo (6) Frosinone (10) Latina (3) Rieti (5) SICILIA 32 Palermo
(6), Agrigento (3), Caltanissetta (4), Catania (7), Enna (1), Messina (5),
Ragusa (2), Siracusa (), Trapani (4) EMILIA ROMAGNA 30 Bologna (4), Rimini (3)
Ferrara (3) Forlì Cesena (5) Modena (5) Parma () Ravenna (3) Reggio Emilia (4)
Piacenza (3) CALABRIA 30 Catanzaro
(10), Cosenza (8),
Crotone (4) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE
26 Ancona (11), Macerata (3), Fermo (2), Pesaro-Urbino (9), Ascoli
Piceno (3) TRENTINO ALTO ADIGE 28 Trento (19) Bolzano (9) PUGLIA 26 Bari
(3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (6), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 21 Firenze (3), Arezzo (5),
Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa (2), Pistoia (3),
Siena () Prato (2) SARDEGNA 16 Cagliari
(3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (),
Olbia-Tempio (1), Oristano (5), Sassari (7).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 14 L'Aquila
(), Chieti (6), Pescara (5) Teramo (3) UMBRIA
8 Perugia (7) Terni (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1)
Trieste () Udine (5) Gorizia (1) LIGURIA 6
Genova (2), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (2) BASILICATA 6 Potenza (3) Matera (3)
VALLE
D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia ().
Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio.
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